Come dimenticarsene...
Mio padre li citava sempre...
Per motivi anagrafici, non ebbi mai l'occasione di vederli giocare, però mi sono gustato un altro trio, quello olandese...

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Ciao
Mario
http://cretaz-station.blogspot.com

Sicuramente Andrea Nasso, mi sembra ne abbia montate 4 o 5...

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Ciao
Mario
http://cretaz-station.blogspot.com

Grazie Marco!
In effetti, sulla E633 più anziana il trasparente ha virato un po' sul giallino
La costruii nel 2008...

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Ciao
Mario
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Proseguono i lavori, con gli innumerevoli pezzettini di dettaglio che fanno la bellezza di questa lastrina.

REC maschio: sono una semplice fotoincisione piatta. Una soluzione per ottenere la tridimensionalità è rifarli saldando insieme due tondini di ottone di diverso diametro (0,6 mm per il connettore e 0,3 per il cavo), ma volendo usare comunque la parte fotoincisa basta colare una goccia di stagno su entrambi i lati della testa piatta del connettore. Ne esce una cosa approssimativamente cilindrica, e bastano pochi secondi per farlo.
Per il REC femmina niente da dire, se non che per l'assemblaggio dei tre pezzetti per fare lo spessore ho preferito staccare solo quello con la "codina", lasciando gli altri in sede sulla lastra. Poi ho piegato a U il pezzettino rimasto semilibero, e nel cavo tra i due ci ho saldato il pezzo con la "codina", tenendo il sandwich ben schiacciato. Infine ho separato il tutto dalla lastra, e con pochi colpi di lima ho eliminato qualche sporgenza.

Più interessante il pantografo, che può essere arricchito con il pistone idraulico di sollevamento e le molle di richiamo.
Il pistone è un pezzetto di ottone di diametro 0,8 mm per circa 4 mm; le molle sono pezzetti di corda di chitarra (che hanno un avvolgimento ideale) da circa 0.6 mm di diametro e circa 6 mm di lunghezza. Non mi chiedete che nota è!
Attenzione nel saldarli sulla rete senza staccare il dato precedentemente saldato!
Nella foto i tre pezzi saldati al centro della rete e, sotto, i tre pezzi prima della saldatura.
I perni di rotazione possono essere bloccati schiacciandoli fortemente con una pinzetta e alla fine tagliando l'eccesso ed eventualmente spinando il taglio con una colpo di limetta. Nella foto, in basso dopo lo schiacciamento e sopra dopo il taglio.
In questo modo si evita il grossissimo rischio di saldare tutto insieme nel cercare di bloccare l'alberino, che resta pienamente libero di ruotare a tutto vantaggio della mobilità della struttura.

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salutoNi
Massimo

Io ho preferito usare i pantografi LM. Hanno il difetto di avere i punti di attacco dei bracci un po troppo alti, forse la molla, come qualcuno ha osservato, è un poco troppo vistosa, ma hanno il pregio di essere "funzionanti", dato che mantengono la posizione sia di contatto che di riposo. - Francesco

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festina lente

Scusate, ho postato l'ultimo messaggio qui e non su E633 in Locomotive, dove ho messo gli altri messaggi. Ora ce l'ho ricopiato.
Ci sono molte discussioni sulle lastrine delle Tigri:
in Ottone e altri metalli:
E632 Tigre (questo)
633 Tigre
in Locomotive:
E 633
FS E 633 069
E.632-633-652 "tigre" con...fedeltà!

Diventa un po' difficile trovare qui e là i vari spunti costruttivi...

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salutoNi
Massimo

Accorpiamo tutto?

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Uhm, temo che poi non si capiscano più le alternanze di risposte... ormai è così...

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salutoNi
Massimo

Il rischio c'è, ma ,comunque, mii sembra un'ottima idea: si evita di dire sempre le stesse cosse o fare domande che hanno già avuto risposta. - Francesco

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festina lente

L'ideale sarebbe accorpare e eliminare i doppioni.
Saluti
Mauro