francamente non pensavo che la zavorra sotto l'imperiale sarebbe stata così complicata, ci sono andate varie ore!

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prima zavorra caricata, maggior spazio ho lasciato dalla parte dei finestrini aperti, meno sul lato grate.
Gli smanettamenti sui musetti risalgono a secoli fa, chissà cosa ci volevo mettere, come motore...
a breve sarrano chiusi con le zavorre sui musi

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mamma mia che due palle, zavorre finite, anzi no, ci sta ancora un cubettino sulla staffa. Impianto elettrico al posto definitivo, coi poli incrociati ma è indispensabile, dati i fori di supporto motore che quindi non si può rovesciare, e non si può neanche scambiare i magneti, perché sono incollati. Cmq siamo davvero verso la fine e presto potrò testare la potenza.

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piccoli progressi, aggiunto l'ultimo pesino per migliorare il bilanciamento del motore, ora sono ai dettagli, lascio per ultimo la verniciatura di telaio e carrelli per smanazzarli di meno nelle prove...
ma gira tutto bene, finito anche ingrassaggio VSF e oliatura ingranaggi

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qualche passettino pasquale
Imperiale: una passatina all'imperiale, leggermente più chiara e più lucida, sfumata verso le gronde, più che altro per farlo più vissuto e più consistente, dopo lo strato castano a pennello.
Problemino pantografi, che non dispongono di blocco. Mano di opacizzante con uno abbassato, perché si incolli. A breve toglierò l'altro dal supporto, e ridarò un'altra mano al restante abbassato per ancorarlo maggiormente

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Con i pallini di piombo n°14 (Ø 1,1 mm.) e un poco di colla, anche se in maniera meno elegante, avresti risolto il problema risparmiandoti un bel po' di lavoro. - Francesco

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festina lente

Guadagnerò poco poco, eliminando il vuoto tra i pallini, ma è sempre un guadagno di peso.
Altro concetto che mi è diventato sacro è la possibilità di smontare. Io questi blocchetti li posso provare e riprovare, eliminando problemi di troppa vicinanza alle altre parti con montaggi completi di prova, e infatti ho dovuto farlo spesso. Coi pallini non avrei avuto la stessa versatilità. Qui è stato complicato perché ho agito con troppa velocità senza curare molto le fusioni, come invece faccio con altri oggetti, e ciò mi ha portato a ritoccarle poi troppo successivamente. Anche perché, ho imparato, la prochima compressa nella terra di fusione, che bisogna letteralmente martellare, tende a deformarsi.
Una prossima volta ricorrerò invece al miglior sistema per i master semplici. Blocchetto di sapone da bucato, quello giallo duro, lavorato a lama. Facile da tagliare ma robusto e anche lucidabile con un po' d'acqua.
Invece l'ultimo blocchetto cubico è stato veloce. Cassaforma in latta da scatola sigari, tagliata a forbice come per fare un cubo di carta, e sigillata tutta attorno con carta metalizzata da cucina. Poi riempi di frattaglie di lega e via sulla piastra.
Poi un altro fatto, la lega di cui si diceva, che ho riordinato per farmi una bella scorta che è ottima, aveva avuta aggiornata la prima descrizione "piombo soldatini". Hanno precisato che è una lega, molto dura ... e infatti è vero! Ho faticato ma è stata un'ottima scoperta...

"Barra in buona lega bassofondente piombo 110gr"
Una barretta di lega metallica bassofondente "buona lega" specificatamente preparata per la fusione dei figurini. La buona lega ha un punto di fusione molto basso, inferiore al piombo, a confronti però possiede una elevata durezza e mantiene il colore argenteo inalterato nel tempo. Non emana odori ne fumi durante la fusione.

una precisazione, se si usa lamierino puro la rimozione della cassaforma è facilissima, se per risparmiare come ho fatto stavolta si usa latta stampata la rimozione lo è un po' meno, bisogna usare una pinza a becchi tondi e arrotolare come aprendo le scatolette di acciughe di un tempo, sicuramente inchiostri e vernici incollano la latta al pezzo ...

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è un po' che non posto i passaggi per non stufare, ma approfittando dell'agosto son arrivato quasi alla fine della fatica... peccato che ho da lavorare anche sulla casa e quindi il plastico è smontato... lo proverò come potenza di "tiro" su un circuitino da viaggio. Ormai siam proprio agli ultimi.
Mi son permesso una licenza rispetto al Tibidabo originale, aggiungendo i tubi ai panconi, dopo averli forati più a fondo. Non credo che la Tibidabo li abbia mai inseriti, tutte le macchine nuove che ho avuto ne erano sprovviste... dovrò riesumare il mio antico cataloghino
ps : si noti il connettore al Badger in puro stile Mecghiver con colla gommosa Max Repair e dado a doppia filettatura maschio, è brutto ma funziona, non c'è stato verso di trovare il raccordo normale...

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