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 Oggetto del messaggio: Binari kato
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Ciao,

Qual'è il codice dei binari Kato? Non credo sia 55, quindi ... codice 80?

GRAZIE!

Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 28/03/2018, 14:58 
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Francesco Zezza ha scritto:
Ciao,

Qual'è il codice dei binari Kato? Non credo sia 55, quindi ... codice 80?

GRAZIE!

Francesco

Dai un occhio qui,potrebbe interessarti ;)

http://www.amiciscalan.it/home.php?page=rotaienne.php

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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 28/03/2018, 16:24 
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80

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 28/03/2018, 17:32 
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Ciao,

GRAZIE anche a Te! Sono i soli che resistono ai miei continui monta/smonta ... :lol: :lol: :lol:

Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 08/06/2024, 12:07 
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Buongiorno a tutti,
riesumo questo thread per non aprirne un altro, dato che il tema è simile.

Premessa: possiedo uno start set Peco ST-300 preso alcuni anni fa a Novegro + altro materiale Peco che avevo ordinato in UK prima della Brexit per completarlo, così da poter idealmente comporre anche tratti a doppio binario e/o un binario di raddoppio, che col materiale incluso nel set non era possibile fare; tutto materiale in realtà mai usato, perché in perenne attesa del futuro "momento giusto" in cui iniziare a costruire il fatidico plastico - momento sempre rinviato per ragioni familiari e di lavoro. Possiedo anche materiale per un semplice ovale Arnold, montato e smontato sul momento per fare a volte brevi prove di funzionamento. Questi acquisti risalgono ad alcuni anni fa, quando pensavo che avrei avuto tempo e spazio per progettare, e soprattutto fare, un piccolo plastico (NB: da ragazzo avevo costruito un discreto plastico Rivarossi in H0, poi smantellato per varie ragioni). Poi le cose sono andate diversamente.

Senza farla troppo lunga, avendo valutato che tempo e modo per costruire il vero e proprio plastico probabilmente non ci sarà neppure nel prossimo futuro, ma non volendo neppure tenere i modelli perennemente in scatola, stavo considerando l'acquisto di binari Kato che, per le loro caratteristiche, sembrano ideali sia per un monta/smonta - cosa pressoché improponibile coi Peco se non si vuole rovinarli, e comunque senza un minimo di fissaggio va tutto all'aria in un attimo -, sia per un futuro utilizzo su plastico, laddove uno non si voglia cimentare con la costruzione completa della massicciata (per varie ragioni, non ultima la presenza di un familiare allergico a vernici, odori, colle, etc.).
Questa idea è stata rafforzata da un recente acquisto di binari Trix H0 con massicciata presi per dare uno sfogo al vecchio materiale Rivarossi - con ottimi risultati.

Da quello che ho letto (anche gli interessanti articoli sulle varie geometrie a confronto su ScalaEnne), l'unico "difetto" della geometria Kato sembrerebbe essere l'assenza dello scambio inglese, di uso frequente nelle stazioni italiane; per il resto invece tutto sembra molto pratico, compreso il fatto che i deviatoi siano già motorizzati con motore efficiente e nascosto, e quindi anche su quel fronte non ci sia da "impazzire" con motori sottoplancia, etc. Anche l'interbinario da 33mm sembra classico e adeguatamente "stretto" per sfruttare bene, magari, lo spazio di una mensola (l'unico più stretto era Arnold da 30mm, ma non è più prodotto, mentre Peco già è 34,9 mm mentre Tomix, al di là dell'estetica che mi pare meno gradevole, raggiungerebbe i 37mm).

Quindi, chiederei a chi li usa:
- confermate che i binari sono pratici e "indistruttibili" e, soprattutto, tecnicamente adatti a loco e materiale italiano (incluse le recenti 668 Arnold)?
- elettricamente parlando, li usate con il Power Pack kato (SX o altro) o li alimentate anche con trafo diversi? io ho un buon Fleischmann 6755 che userei volentieri - ma so che i deviatoi Kato sono a inversione di polarità, quindi a due fili: usando i loro pulsanti (o altra configurazione elettricamente equivalente a doppio pulsante con inversione di polarità) però non dovrebbero esserci problemi, sempre 14-15V AC, giusto?
- consigliate di partire da uno start set di prova e poi aggiungere elementi in seguito, o di progettarsi (possiedo Anyrail) un percorso che piaccia e acquistare i binari singolarmente, stile lista della spesa? Nel primo caso, quale set consigliereste, possibilmente di soli binari (senza materiale rotabile giapponese, che non mi interessa)?

Infine:
- per eventuali acquisti, ho visto che molti suggeriscono l'acquisto diretto in Giappone da vari siti (non so se si possano nominare qui, tale "plaza" e altri, inclusi alcuni venditori su Ebay), ai cui prezzi però poi vanno poi aggiunte naturalmente spese di spedizione, iva 22% e dazio 4% sul totale: quindi mi chiedo se non convenga invece un acquisto da rivenditori italiani o europei... voi come vi siete comportati? cosa suggerireste?
- nell'eventualità che in futuro emerga la necessità di scambi inglesi nel layout di stazione, come lo si gestirebbe? avete avuto questa necessità? nel caso, avete mischiato materiale Kato con altri, o semplicemente definito un layout che ne fosse privo? ( Il materiale Tomix ha diverso interbinario, quindi - estetica a parte - dubito sia interoperabile con efficacia)

Scusate la lunghezza del messaggio e grazie in anticipo per ogni consiglio,
Enrico


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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 08/06/2024, 14:48 
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Per l'alimentazione del binario qualsiasi trafo va bene, il problema giustappunto si pone coi diversi sistemi di comando dei deviatoi, ma dato che questo comando è separato dall'alimentazione delle rotaie in realtà è un non problema... basta adottare il comando giusto... lo scartamento è quello di 9 mm standard quindi quello che ci metti e quello che ci circola (a parte i modelli con alimentazione a tre rotaie ma tanto in N non ci sono...) salvo, ovviamente, il fatto che i modelli siano analogici o digitali, e questo però dipende dal tipo di alimentazione che sceglierai, dato che la conformazione del binario è ininfluente... un problema credo semmai sarà la compatibilità con altre marche di binari, non conosco direttamente i Kato ma avendo un loro sistema di collegamento (comprendente anche la massicciata) potrebbe, dico potrebbe, essere complicato collegarli ad altri binari diversi... personalmente ho sperimentato la pratica impossibilità di collegare, direttamente senza fare qualche ritocco, i binari Fleischmann "piccolo" con massicciata a binari di altre marche...
Per l'acquisto diretto in Giappone dipende... di solito i prezzi all'origine sono più bassi, e pure aggiungendoci le spese di spedizione di solito restano più bassi dei corrispondenti europei, il "dazio" (le spese doganali) non dovrebbero applicarsi se sulla confezione c'è la dicitura "Modelli ferroviari" o simili... l'unica cosa è che i tempi possono essere anche lunghi, ma anche questo non è detto, l'ultimo ordine che ho fatto in Giappone mi è arrivato in tre giorni (forse sarò stato fortunato...) ma era un ordine diretto a un negozio on-line non via e-bay... un ordine fatto su e-bay a un privato ci ha messo quasi due mesi...

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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 08/06/2024, 15:41 
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:P Ciao, anche Io sarei interessato ad approfondire il discorso binari Kato per il mio tracciato monta /smonta digitale, anche per la possibilità di automatizzare gli scambi senza impianti elettrici. :D
Che tecnicamente sono validi e robusti ce lo conferma già nel 2018 l'amico Zezza e fin qui ci siamo, peccato non vi sia il doppio inglese che è comodo. :!: :!:
Ora il problema è dove trovare la gamma completa, le relative geometrie e i prezzi , dato che ho cercato ma non ho trovato nulla. :?
Ho chiesto a Railship e mi ha confermato la buona qualità del prodotto Kato, ma non li tratta dato che mi dice che non si vendono e non aveva catalogo alcuno. :(
Ora dato che sono "allergico" ai pc e relativi acquisti online, chi potrebbe essere il rivenditore che li tratta e che mi potrebbe far avere la debita documentazione per fare un progetto di massima del tracciato e dei costi :?: :?: :?:
Grazie anticipato e salutoni dal vostro Falchetto :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 08/06/2024, 15:53 
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Se non ricordo male, i "Pirati" dovrebbero trattare i Kato. Per quel poco che li ho usati, non posso che concordare sull'affidabilità dei Kato in generale, ancor più nel caso del monta/smonta. - Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
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I Pirati li hanno... se poi tengono tutta la gamma o no questo va chiesto a loro...

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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
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Non ho binari kato ma la loro copia in scala Z (i Rokuhan sono quasi uguali ma in scala diversa).
Confermo che sono ottimi per circuiti volanti.
Per gli scambi, fai attenzione. Gli scambi sono pensati per comando di brevissima durata (la pulsantiera Kato usa un accorgimento meccanico per impedire impulsi lunghi). Se comandati con normali pulsanti c'è un certo rischio di bruciare il solenoide. Se non si vogliono usare i controlli Kato bisogna implementare un comando a scarica capacitiva
Ma il circuito di comandoè semplicissimo e di costo bassissimo (uno o due condensatori)

Se poi vuoi usarli digitalmente per un circuito volante, non c'è niente di meglio dei KATO. A parte gli economici decoder multi scambio, esiste un decoder Digitrax (il DS51K1) che è fatto per essere messo dentro ogni singolo scambio KATO. quindi non c'è necessità di alcun filo aggiuntivo, lo scambio viene alimentato e comandato dal segnale DCC sui binari.
guida all'installazione


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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 08/06/2024, 19:32 
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Ciao Francesco,
Francesco Falcone ha scritto:
Ora il problema è dove trovare la gamma completa, le relative geometrie e i prezzi , dato che ho cercato ma non ho trovato nulla.
La descrizione delle geometria Kato l'ho trovata qui: https://scalaenne.wordpress.com/2020/07/18/geometria-dei-binari-kato-unitrack-unitram/
(volendo ci sono anche le altre a confronto, Tomix, Fleischmann, ex Roco, Arnold, etc.)


Ultima modifica di Enrico Denti il 08/06/2024, 19:38, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 08/06/2024, 19:34 
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Giacomo Spinelli ha scritto:
Per l'alimentazione del binario qualsiasi trafo va bene
Ottimo, grazie, come pensavo (ma sempre meglio verificare..)
Giacomo Spinelli ha scritto:
Per l'acquisto diretto in Giappone dipende... di solito i prezzi all'origine sono più bassi, e pure aggiungendoci le spese di spedizione di solito restano più bassi (...) un ordine diretto a un negozio on-line non via e-bay... un ordine fatto su e-bay a un privato ci ha messo quasi due mesi...
Questo è interessante, ne terrò conto!

Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Per quel poco che li ho usati, non posso che concordare sull'affidabilità dei Kato in generale, ancor più nel caso del monta/smonta
Molto bene, ti ringrazio!

Gianfranco Visentin ha scritto:
Non ho binari kato ma la loro copia in scala Z. Confermo che sono ottimi per circuiti volanti.
Ottimo, grazie!
Gianfranco Visentin ha scritto:
Per gli scambi, fai attenzione. Gli scambi sono pensati per comando di brevissima durata (la pulsantiera Kato usa un accorgimento meccanico per impedire impulsi lunghi). Se comandati con normali pulsanti c'è un certo rischio di bruciare il solenoide. Se non si vogliono usare i controlli Kato bisogna implementare un comando a scarica capacitiva. Ma il circuito di comandoè semplicissimo e di costo bassissimo (uno o due condensatori)
Se poi vuoi usarli digitalmente per un circuito volante, non c'è niente di meglio dei KATO. A parte gli economici decoder multi scambio, esiste un decoder Digitrax (il DS51K1) che è fatto per essere messo dentro ogni singolo scambio KATO. quindi non c'è necessità di alcun filo aggiuntivo, lo scambio viene alimentato e comandato dal segnale DCC sui binari.
guida all'installazione
Grazie mille, questa è un'informazione preziosa.


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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 08/06/2024, 20:17 
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Enrico Denti ha scritto:
Francesco Falcone ha scritto:
Ora il problema è dove trovare la gamma completa, le relative geometrie e i prezzi, dato che ho cercato ma non ho trovato nulla.

La descrizione delle geometria Kato l'ho trovata qui: https://scalaenne.wordpress.com/2020/07/18/geometria-dei-binari-kato-unitrack-unitram/ (volendo ci sono anche le altre a confronto, Tomix, Fleischmann, ex Roco, Arnold, etc.)


basta recuperare l'ultimo catalogo, il sistema di binari completo è sempre presente, sono almeno una ventina di pagine con tutte le varianti (singolo, doppio, sopraelevato, curve inclinate, ponti, deviatoi , tram etc.....) mancherà il sistema di palificazione aggiornato che è appena stato annunciato (poster di questo mese) e i nuovi binari H0e
nei limiti prendere sempre gli sfusi in blister, i set solo al bisogno altrimenti, anche se meno di una volta, le spese di spedizione possono essere "pesanti" solo per un mucchio di polistirolo extra, anche se da un po' hanno ridotto le dimensioni del packaging (ma non abbastanza).
compra in Giappone senza problemi a meno che non si preferisca fare beneficenza ai distributori europei
non tutto è sempre disponibile a magazzino, la produzione per lotti può essere messa in attesa anche per anni se sono pezzi particolari che non hanno grande richiesta, nel caso si compra dove è disponibile, giusto per finire il tracciato anche se sono 10-20€ in più (una tantum ci può stare)
pesano relativamente poco, un pacco aereo raccomandato (small registered air) sotto i 2kg arriva in 10-15gg, oltre i 2kg via mare costa poco ma ci mette 60-75gg. solo IVA e spese di incasso ma niente dazio se il doganiere/impiegato poste non è un pirla
la comodità di usare alimentatori, pulsanti scambi etc.. Kato è che tutti i cablaggi sono plug & play come i binari, basta sostituire il trasformatore 110/12V originale (non ho mai capito perchè non ne mettono uno universale..)
il tutto è valido allo stesso modo anche per il binari Tomix
per entrambi, non sono aggiornatissimi, esistono anche i cataloghi dei tracciati


@Spinelli
"tecnicamente" un sistema in scala N a 3 rotaie è esistito (ma in C.C, niente C.A alla Marklin), era il 3N di Ibertren e le locomotive avevano il pattino ed esistevano anche nel sistema 2N o toccava aggiornarle con il kit di di trasformazione apposito


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 Oggetto del messaggio: Re: Binari kato
MessaggioInviato: 10/06/2024, 7:43 
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Ciao,

Ormai l'argomento è stato sviscerato in ogni suo dettaglio, mi permetto di aggiungere (in merito alla "indistruttibilità" del materiale Kato) la mia esperienza personale:

Ho imbarcato (container) il materiale Kato con destinazione - partendo da Roma - Abidjan (Costa d'Avorio),
Ad Abidjan ho realizzato il mio plastico (Mangarahara, che mi è rimasto nel cuore),
Terminato il soggiorno africano ho smontato tutto, riposto tutto nuovamente in container e spedito ad Ha Noi (Viet Nam),
Ad Ha Noi ho realizzato un ulteriore, differente, plastico,
Terminato il soggiorno vietnamita ... nuovo smontaggio/spedizione (ancora container) a Roma,
A Roma è in corso d'opera l'ennesimo assemblaggio (cui lavoro quando sono in Italia).

L'ultima puntata ha visto il container (contenente anche altro materiale Kato) affrontare la tratta Roma-Pretoria (Sud Africa). Dove sto realizzando il mio terzo plastico "straniero". NON so se questo tornerà a Roma ma, al momento, è prematuro parlarne ...

Comunque - terminato il mio, personalissimo, giro del mondo :lol: :lol: :lol: - posso confermare l'assoluta resilienza del materiale Kato (tutto, rotabili ed "elementi di paesaggio" compresi). Un container che viaggia sulle rotte dei miei è esposto ad umidità, salsedine, temperature elevate, il mare non è sempre calmo e tranquillo ... ma nessuno dei miei pezzi Kato ne ha sofferto! Con altri marchi - nei medesimi spostamenti - sono stato meno (in alcuni casi molto meno) fortunato.

Uso trasformatori Fleischmann (ma ho usato anche Piko e Mehano) ed i motori Kato si fanno beffe di tutto e di tutti e vanno alla grande. Con altre motorizzazioni è andata, di nuovo, meno bene.
Per motivi di semplicità uso i deviatoi manualmente: sui cablaggi non posso quindi dire nulla ma i convogli si arrestano in funzione della posizione degli aghi mi semplificano la vita, molto!

Itineranti, e fermodellistici, saluti.
Francesco

PS:

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