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 Oggetto del messaggio: la quarta dimensione
MessaggioInviato: 15/09/2010, 11:16 
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Non amo le loco in vetrina, ne in scatola "originale", le amo sui plastici, dove come al vero trainano convogli o movimentano le manovre.
E come al vero, cerco e tento di riprodurre in scala anche le caratteristiche meccaniche dei nostri modellini.
Nel modellismo, come nella vita, non mi sento un fossile, sempre alla ricerca di nuove soluzioni e innovazioni, sopratutto prestando
attenzione a quello che fanni gli altri, specialmente ai modelli industriali, conscio, come dice il proverbio: non tutte le ciambelle escono col b...
e questro mi ha portato ad avere una discreta esperienza in questo campo.
Ultimamente, leggendo questo forum e altri in lingua tedesca, ho notato il "tentativo" di togliere gli anelli di aderenza alle nostre loco,
in fondo le loco vere non hanno gli anelli, è un tentativo di modellismo sempre piu spinto, di riprodurre anche il movimento in 1:160.
Ma non sto scoprendo l'acqua calda, esistono 2 locomotive, anzi la stessa, costruite in tempi diversi che hanno questa caratteristica di non
avere questi anelli, questi anelli tra l'altro sono la causa principale di accumulare lo sporco sui binari, causando pulizie continue se si vuole
avere una discreta continuità elettrica, invece la nostra beneamata Tartaruga ha il pregio di pulire i binari.
Confrontandole sul plastico, notiamo anche la differenza di trazione, la vecchia Rivarossi tira molto di più della Mehano, la lariana pesa 93 g
la slovena 82, (ringrazio Carlo Maldifassi che le ha pesate e mi/ci ha dato delle sue considerazioni).
Non penso siano quei 11 grammi che permettono una trazione maggiore rispetto all'altra, ma piuttosto la diversa forma del telaio.
Quella in livrea antico, ha il telaio in zama a forma di culla, molto basso che contiene il motore, in più le fiancate delle prese d'aria tra i carrelli
sono in metallo e questo sposta il baricentro verdo il basso, per cui abbiamo una vera trazione bassa; mentre quella piu moderna ha le casse
tra i carrelli in plastica e contengono i circuiti elettrici, inoltre appena sopra le ruote c'è il circuito stampato con le prese di corrente che
strisciano sui bordini delle ruote e poi finalmente sopra il telaio metallico, ma in posizione, direi troppo alta e questo causa la perdita
di trazione; quest'ultimo sistema di meccanica, molto probabilmente per ridurre i tempi di montaggio viene applicato quasi su tutte le loco
di ultima generazione, ma anche in questo caso notiamo, che le vecchie avevano piu potenza di trazione.
Tornado alla vecchia Rivarossi, a cui sono particolarmente affezionato: è stata la mia prima loco, piu di 40 anni fa; ha un motore a 3 poli
ed ha 40 di progettazione e di anzianità, per cui non è proprio il massimo come funzionamento; infatti la stessa Rivarossi sulle ultime E 444
ho montato um motore di origine japponese, mi pare lo stesso che monta Hobbytrain su alcune loco che gli permettono un funzionamento
decisamente migliore; e se qualcuno volesse rimontare il vecchio e nostalgico motore, non lo cerchi come ricambio speecifico, sembra
"introvabile e a caro prezzo" meglio cercare un motore simile bialbero che Rivarossi montava su loco americane, dal prezzo decisamente
piu umano, ha gli alberi leggermente piu corti, ma basta spostare leggermente i giunti in plastica tra gli alberi motore/trasmissione
e quando richiudete i 2 semiteali in zama, non stringete troppo le viti, potreste bloccare leggermente la trasmissione, meglio un serraggio
soft.
E se volete una meccanica affidabile per rimotorizzare queste Tartarughe, magari la impresentabile, ai tempi d'oggi meccanica del modello
Lima, vi consiglio il 216 Minitrix, anche lui non ha gli anelli, ma tira molto, se volete potete sostituire le ruote con quelle del 120 che hanno
il diametro piu giusto e logicamente il vecchissimo motore, con un'altro piu recente ed affidabile, in fondo siamo degli smanettoni sempre
alla ricerca di soluzioni diverse a cui non piace la pappa pronta.

Graziano

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 Oggetto del messaggio: Re: la quarta dimensione
MessaggioInviato: 15/09/2010, 12:50 
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Che bella lezione teorica : Grazie Graziano !!
SalutoNi

Marione
:shock: :o :shock:


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 Oggetto del messaggio: Re: la quarta dimensione
MessaggioInviato: 15/09/2010, 16:06 
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Grazie Graziano,
ottima "lezio magistralis" sull'evoluzione delle macchiNe e sul modo di poterle sempre avere al meglio della forma.
Ciao
Piero

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 Oggetto del messaggio: Re: la quarta dimensione
MessaggioInviato: 06/10/2010, 13:06 
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Bello spaccato di storia e tecnica.
ciao
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 Oggetto del messaggio: Re: la quarta dimensione
MessaggioInviato: 11/10/2010, 16:13 
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piero tarabiono ha scritto:
Grazie Graziano,
ottima "lezio magistralis" sull'evoluzione delle macchiNe e sul modo di poterle sempre avere al meglio della forma.
Ciao
Piero

ciao Piero, quando mi hai chiesto di rimetterti in funzione la tua 130 db, pensai se ne valeva la pena, spesso se diamo un valore monetario
alle riparazioni, queste a volte costano piu di una loco "nuova", ma la tua, aveva un ricordo affettivo, era di tuo padre....
Togliendo la cassa, rimasi affascinato da quel "gioiellino" di meccanica, telaio in zama! baricentro basso, non come le tartarughe Rivarossi,
ma molto simile, ingranaggi in ottone! nessun anello di aderenza come al reale o come dovrebbe essere una loco di questa lunghezza e peso,
insomma come piacciono a me.
Poi un colpo di "C", nel cassetto ricambi, trovai un motore che gli calzava benissimo, è bastato un colpo di lima sul telaio, ho spostato
verso l'esterno di 1 mm. le 2 viti senza fine, fissandole con un pò di stagno colato col saldatore, qualche goccia di colla tenace sul telaio,
e voilà riparazione finita.
Indubbiamente, avendo tutti i movimenti in metallo e non avendo nessun anello di aderenza, non è silenziosa;
spesso ascoltiamo il "rumore" di una loco e dal poco baccano che emette gli diamo un giudizio, ma al vero le loco servono per trainare
lunghi e pesanti convogli, la tua ha questa caratteristica, inoltre non avendo "anelli" ha un'ottimo presa di corrente e logicamente
ruote e binari puliti, è quella che si chiama pulizia meccanica!
Ci fossero al giorno d'oggi delle meccaniche con queste caratteristiche! la tua se non erro ha superato i 40!
Stendo un velo pietoso su alcune meccaniche moderne,: con la scusa di contenere i prezzi, durano da Natale a S. Stefano!
Per la cronaca lo loco è una E 03 (poi 103) Arnold, il motore che ho usato per la sostituzione è un Minitrix di una 216/217/218

GraziaNo

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 Oggetto del messaggio: Re: la quarta dimensione
MessaggioInviato: 11/10/2010, 21:37 
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grazie Graziano, hai centrato perfettamente il significato affettivo e hai creato una torta bellissima:
la mia storia affettiva della macchina come pasta frolla di fondo,
il commento della meccanica della 103 come pasta pasticcera
e il commento su come andrebbero fatte le loco al pari di uno strato di frutti di bosco. ;)
Sei proprio un artista vecchia maniera (direi rinascimentale).
ci vediamo.
:D Piero

P.S. per chi non se la ricorda eccola

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Piero
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 Oggetto del messaggio: Re: la quarta dimensione
MessaggioInviato: 11/10/2010, 23:11 
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ce l'ho anch'io una BR103 Arnold con ingranaggi tutti metallici, presa su ebay a 4 soldi, ripulita e rilubrificata: uno spettacolo di marcia, una sensazione di potenza come la macchina vera.
Mentre scrivo queste parole sono andato a tirarla fuori dalla scatola e le ho fatto fare un giro sul plastico svizzero.

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salutoNi
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: la quarta dimensione
MessaggioInviato: 14/10/2010, 11:10 
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piero tarabiono ha scritto:
grazie Graziano, hai centrato perfettamente il significato affettivo e hai creato una torta bellissima:
la mia storia affettiva della macchina come pasta frolla di fondo,
il commento della meccanica della 103 come pasta pasticcera
e il commento su come andrebbero fatte le loco al pari di uno strato di frutti di bosco. ;)
Sei proprio un artista vecchia maniera (direi rinascimentale).
ci vediamo.
:D Piero

P.S. per chi non se la ricorda eccola


Piero, belle la definizione di "pasticciere" :P :lol: :P :lol:

...e da pasticciere, dico: non tutte le ciambelle escono col buco... :lol: :P :lol: :P :oops: :oops:


ciao GraziaNo

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