Ciao a tutti,

dopo anni di inattività modellistica dovuta agli studi, ho finalmente trovato il tempo di cimentarmi in un progettino. Negli ultimi anni ho avuto modo di avvicinarmi alla modellazione 3d e alla stampa, e perciò ho voluto iniziare anch'io a sperimentare provando ad autocostruirmi un locomotore per la prima volta, e quale potevo scegliere se non la mitica e424? Ormai l'abbiamo vista in tutte le salse, e qualcuno forse non la può più vedere , ma ho voluto comunque realizzare questo topic, per farmi assistere da voi del forum che sin da piccolo mi avete insegnato tutti i segreti del modellismo

Arrivando al sodo, ho realizzato un rapido 3d abbastanza grezzo che ho provato a stampare per rendermi conto di spessori, tolleranze, e supporti da utilizzare, e che effettivamente è stato abbastanza dirimente sotto diversi aspetti. Dovrò ridurre il numero di supporti in fase di stampa e rimuoverli a cura avvenuta per tentare di ridurre eventuali deformazioni. Gli spessori che ho adottato per le parti in aggetto sono intorno ai 0.2 mm, ma mi chiedo se con la verniciatura rischiano di sparire...
Per ora non ho preso a riferimento una macchina nello specifico, so solo che vorrei fare una versione castano isabella, con portabagagli grigio e solo porte laterali (esiste o sarebbe un falso storico?). Inoltre mi sto domandando se realizzare le cornici intorno ai finestrini, dalle foto online sembra che non siano mai presenti ma vedo che molti produttori le realizzano: a volte ci sono, a volte no, a volte sono castano, a volte sono argento...non ci ho capito niente

Vi lascio qualche immagine del work in progress, ogni consiglio o delucidazione sarebbe molto utile!

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Ciao,
AlessaNdro

mi pare che ti sei avviato bene!
Anche gli sporti da 0.2 mi sembrano calibrati, io lavoro in Z, quindi ho un'ottica diversa cerco di stare sui 2.5 perché essendo piccoli i modelli, come filosofia cerco di evidenziare i dettagli, piuttosto che seguire una logica di perfetta restituzione di scala.
Certo, la verniciatura compromette gli sporti, solo se vuoi correggere i saltini dei layers, però va tenuto conto che ogni spruzzata in più arrotonda gli spigoli, e quindi, in N, non so se valga la pena.
Meglio procedere di carteggio fine (ad esempio su tetto che vedo), per toglierli avresti voglia a spruzzare ... A questo scopo ho da poco scoperto un ottimo prrodotto, le punte a fuso prodotte per perdicure, che sono delicate e lisciano bene. La forma è versatile, entri nei vani, negli spigoli concavi, ma puoi anche lisciare le superfici con dolcezza. Io comunque le uso su una vecchia fresetta, assimilabile come potenza a quelle di oggi per lo stesso scopo "pedestre". Quindi non so cosa succeda se le monti su una fresa potente.
Altra cosetta.
Sinceramente, dopo anni di lavoro, non ho ancora ben capito perché certe stampe a guscio lasciate da parte debbano nel tempo spanciare sia lasciate coi supporti che peggio già con prima pulizia... se è la resina la cottura o altro. So che a volte capita, per cui mi son risolto a stampare nella parte inferiore interna dei gusci due o tre traversine provvisorie di trattenimento che levo facilmente (non si vedono da fuori) quando comincio a lavorare con pulizia e vernici. E poi, sulle motrici, comunque sul lato interno (spessore mai meno di 0.45!) incollo (bostik max repair universale) due spessori (uno per lato) da 0.3 in alpacca in fotoincisione o fresati a mano col dischetto al carborundum, che mi garantiscono in ogni caso stabilità e anche un po' di zavorra.

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Complimenti Alessandro, ti seguo...

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Ciao Alessandro,
condivido i commenti nei post precedenti.
Ottimo inizio.
Riguardo agli spessori: 0,2 mm sono l'ideale per stampare e dipingere con aerografo, alla fine i dettagli non spariscono, rimangono ancora in rilievo e si possono dipingere mediante una "tampografia" casalinga (= pennarello a punta dura).
A titolo di esempio, le cornici dei finestrini di questo prototipo sono realizzati con questo metodo (largezza cornice 0,2 mm; rilievo/altezza 0,2 mm)
Volendo si possono fare anche più fini, quando si voglia simulare un insieme di oggetti divisi tra loro (ad esempio le doghe della saracinesca, oppure le molle a balestra), scendendo fino a valori di 0,1 mm.
Sto parlando di una stampa 3D casalinga, io utilizzo una Anycubic Photon Mono.

Buon divertimento!

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Ciao
Mario
http://cretaz-station.blogspot.com