Buongiorno a tutti,
In attesa di ricevere i pantografi da sostituire agli originali delle 3 elettriche, condivido con voi le mie prime elaborazioni di motrici statiche o non più funzionanti, con qualche spunto utile a chi volesse cimentarsi nelle medesime operazioni, cogliendo inoltre l'occasione per ringraziare tutti gli amici che hanno contribuito dandomi consigli e supporto:
E402b Del Prado - Meccanica Fleischmann BR120La referenza del modello Fleischmann utilizzato per la meccanica donatrice è la 7351, corrispondente alla BR120 DB in livrea rossa. In linea di massima tutte le BR120 Fleischmann vanno bene, a patto di limare correttamente l'interno della cassa della E402b, e di fresare altrettanto attentamente i lati esterni e gli spigoli del telaio Fleischmann. Per consentire la circolazione su qualunque raggio, se si vogliono mantenere i carrelli originali (magari riverniciandoli come ho fatto io), è necessario accorciarli accuratamente, senza però snaturarne la forma, così da consentire loro una corretta rotazione in curva. Per quanto riguarda l'ottenimento della corretta altezza sul piano del ferro, considerando che a differenza della meccanica BR120 Minitrix, la Fleischmann ha sopra il PCB due induttanze che alzano l'altezza della meccanica, occorre limare un po' di più la parte interna della cassa, così da consentirne un corretto alloggiamento. Bisogna anche limare accuratamente la parte centrale dei due vomeri, senza toccare le fiancate laterali, così da permettere al gancio di muoversi liberamente alla giusta altezza. Se si opta per la sostituzione delle fiancate dei carrelli con quelle della Del Prado, bisogna stare attenti a non tagliare la parte centrale del carrello originale, così da poterceli incollare sopra. Per quanto riguarda il sottocassa originale, è facilmente rimuovibile essendo di plastica ad incastro. Usando la meccanica fleischmann è altresì necessario effettuare una piccola saldatura sul pcb, per chiudere il circuito elettrico che sulla BR120 era chiuso da una lamella in rame solidale col tetto della cassa. L'illuminazione originale si adatta perfettamente alla cassa, e riesce da sola a dar luce ottimamente a cabina e fanali. Testata su R1 Minitrix, non presenta alcuna problematica di circolazione, neppure al traino di 16 carrozze lunghe (eurofima e z1 Arnold).

E424 Navetta Del Prado - Meccanica Darstaed (De Agostini) Re 4/4Su suggerimento di Giancarlo Adami, ho acquistato un paio di meccaniche Darstaed della svizzera Re 4/4, uscite con la collana De Agostini "Costruisci la Ferrovia del Gottardo". La meccanica è validissima, considerando il suo costo irrisorio se ordinata ai tempi in edicola (9,90€), e garantisce una forza di trazione importante (12 carrozze lunghe senza problemi, ma potrebbe anche andare oltre), oltre ad essere molto silenziosa. Limando e fresando accuratamente il telaio, è possibile motorizzare in maniera estremamente efficiente ed economica sia le E424 Del Prado, che le vecchie 424 Lima. Cominciando dalla Del Prado, in livrea Navetta, è importante assottigliare il più possibile la cassa al suo interno, per consentire alla meccanica di entrare, essendo molto più stretta della versione prodotta da Lima. E' inoltre necessario rimuovere i finestrini laterali, che altrimenti impediscono di ottenere la corretta altezza sul piano del ferro. Io li ho poi sostituiti con una striscia di plastica trasparente appositamente tagliata e incollata dall'interno, che non fa spessore ma dona un ottimo effetto, a patto di accettare il compromesso di non avere vetri laterali a filo. Vanno rimossi i vomeri originali, in quanto il telaio Darstaed li ha già annessi. Si può poi decidere di sostituire i carrelli con quelli del modello Del Prado, oppure verniciare di nero quelli già annessi alla meccanica, come ho fatto io, che comunque non sono male, a patto di verniciare anche i vomeri. Anche in questo caso l'illuminazione permette di illuminare correttamente entrambe le cabine di guida a seconda del senso di marcia. Va infine modificato il sottocassa, togliendo le tipiche forme della motrice svizzera, e per ridurne l'impatto visivo, l'ho verniciato di nero insieme ai carrelli.

E424 Castano/Isabella Lima - Meccanica Darstaed (De Agostini) Re 4/4Questo modello ha una storia molto importante per la mia vita fermodellistica, in quanto è stato il primo trenino che venne regalato a mio padre da bambino, più di 55 anni fa, in uno di quegli start set Lima con i 5 carri merci. La meccanica originale era inutilizzabile, in quanto tempo ed utilizzo la avevano resa non più riparabile. Anche il tetto presentava un grande buco, dovuto al fissaggio tramite una grossa vite della cassa al telaio, veramente poco gradevole da vedere, che ho riparato tappando il buco con della colla calda e verniciando accuratamente il tutto appena seccata e lisciata. Infine la vernice, che ho volutamente lasciato originale, presenta i segni del tempo, vista la sua età. In questo caso l'impiego della meccanica Darstaed ha richiesto meno lavoro, essendo la cassa lima molto più ampia, e non richiedendo nemmeno la rimozione dei finestrini originali. Ho provveduto a verniciare i carrelli della Re 4/4 in castano, e l'effetto ottico non è male, se si accetta l'ovvio compromesso della non fedeltà a quelli reali. Qui la meccanica utilizzata, presa usata, era mancante del gancio frontale, e ciò mi ha costretto a chiudere il buco che aveva lasciato nel vomere, ed a riverniciare di nero il tutto. Modifica analoga alla versione Navetta è stata fatta anche per il sottocassa. L'illuminazione permette la corretta accensione dei fanali, a seconda del senso di marcia. Senza dubbio questo modello non è perfetto, ma il fatto di aver ricostruito il primo modello di mio padre, senza snaturarlo e consentendogli di girare nuovamente sul plastico per ore ed ore, con una minima spesa, ha resto entrambi molto felici.

D345 Del Prado - Meccanica artigianale TibidaboQuesta diesel merita una menzione d'onore, in quanto non è una mia creazione, bensì l'ho ricevuta già così, stupendomi della estrema validità costruttiva della meccanica, e scoprendo solo in seguito insieme a Lorenzo Colli di essere in possesso di una delle poche realizzazioni create dal grande Gianfranco Bianco, che purtroppo non è più con noi per leggere i miei complimenti. Entrambi i carrelli sono motorizzati, e la meccanica ha un peso non indifferente, che insieme agli anelli di aderenza, garantiscono a questa piccola diesel una trazione fantastica (più di 10 carrozze lunghe senza problemi) ed una bassissima rumorosità. Le fiancate dei carrelli sono saldate al telaio e quindi fisse, mentre i carreli sono liberi di ruotare al loro interno. Il gancio è presente solo su una delle due estremità, mentre dall'altra è montato il vomere realistico. Questo è uno dei modelli a cui sono più affezionato, e la tengo sempre con grande cura.

