Sul nuovo numero 124 del bollettino ho notato questa loco delle RBB 4/4 dove se non hanno usato il mio disegno poco ci manca, del tanto criticato AGe01 alla sua presentazione, in quanto da (perfetto ignorante in materia) lo avevo classificato come una 405, e dove avevo chiaramente specificato che si trattava di un mio modello del quale avevo preso per l'appunto ispirazione, apriti o cielo....i commeti li lascio a parte vedrò se sarà possibile chiedere alla Casa costruttrice un risarcimento sul "Copywriter"
In allegato due foto delle mie ultime realizzazioni, un ETR 250 Arlecchino e l'ETR 220P Polifemo in marcia sul mio plastico, di questi non credo mi sarà possibile chiedere Royalties alle FS, anche perché li hanno realizzati prima di me

Giancarlo

Non capisco il messaggio.
Vuoi dire che tu avevi progettato una locomotiva così prima del 1982, l'anno in cui Schweizerische Lokomotiv- und Maschinenfabrik (SLM) e Brown, Boveri & Cie (BBC) iniziarono la produzione?

penso che quello che ti hanno rimproverato a suo tempo era il fatto che tu chiamassi una cosa con il nome che non gli spettava. Certe cose per i modellisti ferroviari sono sacre.

Personalmente le tue invenzioni mi divertono (e lo dico con rispetto). Se uno può inventare i paesaggi, perchè non le locomotive?
Anzi mi piacerebbe se tu facessi elaborazioni fantasiose come locomotive diesel Bo-Bo-Bo o E646 a 4 assi o E404 bifronte oppure ti dedicassi al soggetto degli shorty.

Se tu facessi una versione shorty del settebello in scala Z lo venderesti in giappone come il pane.

No Gianfranco solo che viene publicizzato un modello che io ho disegnato prima della sua uscita, lo sai benissimo che non sono un intenditore e mi ripeto come avevo fatto a suo tempo ho citato la 405 come ispirazione non dicendo che era una 405, da li il seguito, poi sulle realizzazioni fantasiose anche, perché no? Per le E 404 mi sembra che vi sia un'inflazione tra i vari ETR 500 - 1000 - Ecc. ecc...Mentre non mi è chiara la tua proposta sulle "Shorty", cosa intendi?
In scala ZETA conosco un certo Visentin che se la cava benissimo, non posso competere con i Grandi Maestri però posso fare l'Arlecchino ed il Polifemo che la loro sporca figura la fanno benissimo anche se solo sul mio plastico (e ci dici niente?)

Giancarlo

Gli "shorty' sono una invenzione giapponese che consente a tutti di giocare con trenini che possono correre su circuiti piccolissimi.

Ogni shorty è fatto degli stessi componenti base (uno o più telai motori e telai folli) su cui si inseriscono le casse del modello che si vuole imitare.
Queste casse sono accorciate moltissimo rispetto alla dimensione vera, ma richiamano il prototipo


Son convinto che se tu realizzassi i tuoi elettrotreni in formato shorty, i Giapponesi (ma anche diversi tedeschi) li comprerebbero volentieri.
Io faccio zeta ma non avrei il coraggio di fare gli shorty.

o più probabilmente il tuo è in ritardo di 40 anni rispetto a Roco?
https://www.spur-n-datenbank.de/cb_erge ... eller=Roco
Hobbytrain rifà lo stesso modello, con tecnologie aggiornate, ma sempre quello è

@Gianfranco
gli Shorty sono "defunti" ormai, rimane un po' di seguito, ma Bandai li ha abbandonati per buone ragioni e Rokuhan ha tentato di resuscitarli per prendere un po' di fiato visto che la Z continua a stentare, se viene pubblicato qualcosa 1 o 2 volte all'anno su RM-Models o TMS è già tanto..

Io credo che un pò d'ironia la si potrebbe accettare nel nostro hobby , il resto lasciamolo perdere.
E' vero Gianfranco, proverò a dedicarmi alle realizzazione di qualche giocattolo, forse potrei essere capito più facilmente

Giancarlo

Scherzi a parte, fin dall'inizio di questo argomento non ci ho capito molto, visto che hai scritto "RBB 4/4" che è una sigla che non mi dice assolutamente niente.
Dall'ultimo post forse mi si è accesa una luce, visto con il link indicato si risale a una SBB Re4/4 IV.
Chiamare le cose con il nome giusto mi sembra sempre un buon sistema per evitare confusioni e fraintedimenti
Peraltro questa caratteristica macchina delle SBB, secondo me, assomiglia alla tua AGe01 solo per avere due carrelli e un frontale un po' a punta, quindi credo proprio che tu non possa sperare in nessuna royalty .

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salutoNi
Massimo

Professò ma quanto sei pignuolo, per fortuna che ho postato la foto, dove c'è scritto chiaramente a cosa mi riferivo, e se ho errato nello scrivere non è il caso di offendere dandomi "dell'analfabeta" anche se in campo modellistico lo sono e l'ho sempre scritto, e per quanto concerne la linea o stile se così vogliamo chiamarlo, non credo ci voglia molta immaginazione per constatarne in gran parte la somiglianza e non solo nei carrelli che sono 2 e nel frontale un pò a punta o nelle ruote che sono 4 , e poi per favore evitiamo di fare sempre e solo i "contachiodi" proviamo magari a scherzarci sopra qualche volta come per il " Copywriter" , che la vita è già sin troppo dura così com'è.

Giancarlo

Beh Giancarlo, puoi sempre dire di essere giunto alle stesse conclusioni ingegneristiche dei progettisti di quella locomotiva, per conto tuo e senza sapere che esiste (o esisteva?)... bel colpo!!!

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Mah sarà come dici, io vedo che qualche Shorty ce l'hanno praticamente tutti gli zetisti che conosco, poi sia in Europa che in US molti usano rotaie rokuhan ed infatti spesso devo aspettare che anche Plaza Japan rimetta in vendita tipi che si sono esauriti.
Noto anche che malgrado gli assurdi prezzi che hanno nei negozi europei ci sono molte cose che vanno 'out of stock'.


@Giancarlo, tutti i trenini sono giocattoli, alcuni li prendono molto seriamente altri sono più scanzonati al riguardo.
Quelli che li prendono seriamente non possono capire che tu faccia 'variazioni sul tema' di un modello, il modello deve essere uguale al prototipo se si chiama come il prototipo.

Credo che se tu non partissi con l'obiettivo di riprodurre un modello e poi finissi con la variazione sul tema, ma invece dichiarassi dall'inizio che vuoi fare un modello che si ispiri liberamente al prototipo allora le discussioni non ci sarebbero e quei lavori verrebbero visti per quello che sono: un esercizio di creatività ed anche abilità

In altri forum ci sono persone che si divertono ad elaborare foto di locomotive creando varianti che non sono mai esistite (tipo il tigre a 4 carrelli o il doppio 626 articolato o la tartaruga giallorossa) siccome non c'è nessuno obbiettivo di riprodurre un prototipo, hanno riscontri positivi.

A me sembrava palese che le mie creazioni non rispettassero i canoni del "Modellista Serio" da sempre ho definito quello che ho realizzato con l'aggettivo di "puttanate" se a qualcuno disturba il fatto ch'io faccia quello che voglio eviti di guardare e giudicare, la perfezione la lascio ai "Grandi Maestri" ovviamente non è indirizzata a te la battuta finale (chi vuole intendere intenda).

Giancarlo

...gli altri in roulotte

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

...ma un occhio alla correttezza prima di pubblicare citazioni non sarebbe male, non vedo a quale titolo appaia il mio nome con frasi scritte da altri

p.s. curioso che parli di accettare l'ironia e poi non la riconosca, nella mia risposta riguardo alle Roco che precedono di 40 anni i tuoi progetti mi sembrava palese
non ti serve e mai servirà il nulla osta di nessuno per continuare con le tue "puttanate", ma se scrivi in un forum non ti puoi scegliere chi e come riponde, anche se i tempi sono cambiati e ormai i forum, o quello che ne rimane, sono più che altro succursali di facebook e sono tollerati solo "like e saliva", ma fino ad una decina di anni fa anche qui non si perdeva occasione di prendere per il culo quello che appariva sulla baya, spesso elaborazioni altrettanto "fantasiose" delle solite persone (ironia e sarcasmo, mai offese ovviamente)
ma, come dicevo, i tempi sono cambiati, ormai ci si può definire fermodellista anche se si gioca con il trenino Thomas o dell'IKEA. (ironia)

Ci sarebbero anche i Camper o per chi ama la vela come il sottoscritto anche un bel cabinato, dove magari un plastichino in ZETA ci potrebbe anche stare , così quando c'è la bonaccia si scende sottocoperta e si gioca, in fondo non siamo dei "giocherelloni"

Giancarlo