Sergio Pauluzzi ha scritto:
Ciao Carlo,
molto bene!!
sono molto contento che n-kit binario2 apporterà le modifiche suggerite ai pantografi 52 e farà il tipo 42!!
Aspetto in dolce attesa che siano pronti: fra Mario Malinverno, n-kit, linea model, ecc..ben venga la possibilità di scelta!!
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Anch'io ho un paio di domande:
nkit e binario2 sono la stessa ditta, sono ditte diverse, sono persone diverse, oppure c'è qualche cosa in comune o sono solo marchi diversi della stessa ditta o persona?? (Scusa la mia ignoranza sull'argomento).
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Poi, per quanto riguarda l'hobby: ah, concordo con te: lo possiamo chiamare pure hobby, ma in realtà è una passione, e come tale comporta notevoli ..sofferenze, in tutti i sensi: costruire un modello è un vero PARTO
!!!
Altro che rilassamento: è tutta tensione (a 3000V)
: attenzione a non sbagliare le saldature, il montaggio, l'incollaggio, ecc..ecc...; quel fanale non è perfettamente posizionato..va risaldato; il profilo e il piegamento di quel cassone non è perfetto..va corretto; quel carrello non è esattamente all'altezza giusta, va riposizionato, ecc.. ecc...E' qualche volta perfino snervante
, quando si deve riprovare più e più volte qualche difficile passaggio finchè non riesce bene.
Ma chi cavolo ce lo fa fare?? Solo la passione!
Però qui sta il segreto di questa passione; per quanto mi riguarda, la vivo come una sfida contro me stesso per migliorarmi in termini di ingegno mentale e capacità costruttive manuali (sul
manuale aprirò poi una parentesi): ogni volta che supero - prima mentalmente
e poi in pratica - una nuova sfida costruttiva, è una segreta soddisfazione di poter dire a me stesso: ce l'ho fatta a fare anche questo; che cavolo, ho superato anche questa nuova difficoltà, che non avevo mai affrontato prima!
Ad esempio: ho "goduto" mentalmente
quando ho trovato il modo di costruire con del semplice filo di ottone crudo da 0,25 mm - 0,3 mm e per mezzo della saldatura qualsiasi tipo tipo di mancorrente che non fosse il solito semplice mancorrentino a due punti di attacco estremi ( a forma di |___|, per ottenere il quale bastano 2 piegature con le pinzette e due saldature alla cassa), avendo come obiettivo quello di ottenere dei mancorrenti realistici (a sezione tonda) sempre perfettamente allineati, livellati, paralleli ai profili delle superfici a cui si attaccano con il minimo sforzo costruttivo.
Ad esempio: i mancorrenti sull'imperiale del caimano a 5 punti di attacco: |__|__|__|__| ),...per non parlare di altri ben più complessi, come i mancorrenti sull'imperiale delle E652 attorno ai pantografi.
Sul
manuale: un'altra - per me - sfida è quella di riuscire a costruire le varie cose ricorrendo il meno possibile - o proprio per niente - alle frese, ai torni, alla fotoincisione, ecc..: lima, trapano a mano, cutter e pochi altri attrezzi manuali devono essere i veri protagonisti della passione modellistica!
Tuttavia, rimane per me una attività rilassante..strano, eh?
Ciao Sergio!
Come puoi immaginare, sono felice che ci sia qualcun'altro che condivide con me questo pensiero, forse non troppo "alla moda", ma che sicuramente distingue un appassionato che autocostruisce da chi compra semplicemente treni.
E' sempre molto difficile spiegarlo alla gente e, a volte, si passa anche un po' per asociali, introversi e un po' snob.
La verità è che per costruirsi questi gioiellini (specie quelli che costruisci tu
e come li costruisci tu), di tempo ce ne vuole... e spesso si finisce per trascurare tutto il resto.
Anch'io, dopo un'overdose di fotoincisioni (era comunque tutto materiale che sognavo di avere da tempo), spero di ritornare a modelli "interamente" miei, da costruirsi con l'ausilio di pochi e semplici attrezzi come dicevi tu.
Credo sia il modo più appagante per un modellista. La fotoincisione, infatti, ti permette di avere molti particolari ma ti toglie anche tantissima soddisfazione, e gran parte del lavoro viene svolto a monte da qualcun'altro.
Concludo dicendo che spero, un giorno, di poter arrivare (o perlomeno avvicinarmi) al tuo livello di perfezione... veramente fantastico!!!!
Un saluto,
Carlo.
P.S.: dimenticavo... N-kit e Binario2 sono in realtà la stessa cosa, e dietro ci sono i soliti due amici, Luca e Fabrizio, che hanno deciso di cambiare nome al marchio per gli oggetti che non sarebbero stati in kit.
Come puoi immaginare, non era tanto logico il nome N-kit su una carrozza venduta montata e finita; da qui la distinzione.
Fabio Capelli ha scritto:
grazie Carlo, ho letto il tuo articolo e ho notato che in effetti ci sono grandi differenze
vedevo tante persone sbattersi x montare lastrine di pantografi con lavori da gioiellieri e ore spese, poi una volta finiti e verniciati non li distinguevo da quelli che vedevo in commercio e mi sono sempre chiesto perchè tanta fatica.........
inizio a vedere la cosa in modo diverso
Ciao Fabio!
Mi fa piacere che l'articolo ti abbia aiutato a notare quelle differenze che comunque ci sono e non sono di poco conto.
Dovendo rifare l'articolo oggi, ci sarebbe (fortunatamente) molto più materiali da mettere a confronto.
Fa sempre piacere constatare che qualcosa che ho scritto sia utile.
SalutoNi,
Carlo.