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MessaggioInviato: 31/01/2021, 20:23 
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Probabilmente perché la sostituzione è più facile. Comunque 380€ per un Coccodrillo non mi sembra così tanto fuori la media. - Francesco

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Francesco, il prezzo è sicuramente adeguato ad una macchina complessa, con bielle su carrelli mobili (forse più complicata di una vapore), con decoder sound, esteticamente ben fatta e molto richiesta dai modellisti.
Quella Minitrix costa 400€.
Fatemi pagare questi 20€ di differenza e includete il test :D

Diciamo che le mie aspettative riguardanti la qualità Jägerndorfer sono state disattese.

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Purtroppo queste sorprese cominciano a essere frequenti e ci suggeriscono un supplemento di attenzione negli acquisti.

Su un forum francese che leggo ogni tanto, ho notato come il materiale prodotto da "nuove marche" presenti spesso qualche difetto. Come se ci fosse una difficoltà nel bilanciamento tra estetica e meccanica o un insufficiente messa a punto del prototipo.

In sostanza, modelli nuovi di produttori "giovani" risultano eccellenti dal punto di vista estetico e della fedeltà al reale ma hanno qualche problema di performance non trascurabile (non girano sui raggi minimi, scorrono poco, difetti ai ganci) rispetto a modelli analoghi nuovi e vecchi delle marche storiche.

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Francesco, la tua ipotesi che gli anelli di aderenza siano stati posti sugli assi estremi per facilitarne la sostituzione, ha senso (o almeno, finora è l'unica che ha senso)
È il privilegiare una probabile, futura, manutenzione, a discapito della trazione, che ti serve sempre, che mi lascia perplesso.
Minitrix ha fatto una scelta diversa. E probabilmente per facilità di manutenzione ha messo entrambi i cerchi di aderenza solo su un carrello.

Le vecchie Arnold dove montavano i cerchi di aderenza?
Qualcuno che ne possiede una ci aiuta? Grazie.

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Ciao a tutti, ciao Vittorio

ho due Arnold Art 2466 e 2468; due muli che trainano 20 carri a due assi su pendenze dell1,5%.

Hanno le cerchiature sul 4° asse dei carrelli, quindi sotto la cabina; due cerchi in tutto, uno per lato.

Ciao

Ugo


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MessaggioInviato: 31/01/2021, 22:27 
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Arnold art. 2465 (verde n.14270) li ha alternati sui due assi più centrali;
Arnold art. 2479 (castano n.14251) li ha alternati sui due assi più centrali, anche lui, di materiale diverso

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salutoNi
Massimo


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MessaggioInviato: 31/01/2021, 22:33 
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Ugo e Massimo, grazie per la notizia.
Quindi Jägerndorfer ha fatto una scelta diversa dalle "storiche" Arnold e Minitrix.
Mi viene da pensare che abbia ragione Gianni: le marche storiche si avvalgono della loro esperienza, quelle più giovani sono più propense ad innovazioni, non sempre felici.

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Vittorio Vegetti ha scritto:
... le marche storiche si avvalgono della loro esperienza, quelle più giovani sono più propense ad innovazioni, non sempre felici.


Ok innovare ma così il (non?) collaudo lo scontano i compratori!

Al di là di questo, davvero interessantissime e secondo me molto a proposito le conclusioni sulle posizione degli anelli di aderenza.

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gianni


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MessaggioInviato: 31/01/2021, 23:10 
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gianni tamborrino ha scritto:
Vittorio Vegetti ha scritto:
... le marche storiche si avvalgono della loro esperienza, quelle più giovani sono più propense ad innovazioni, non sempre felici.
Ok innovare ma così il (non?) collaudo lo scontano i compratori!

Sì, certo, a breve gli errori progettuali li scontano i clienti.
Ma a lungo termine?
Io molto difficilmente comprerò ancora Jägerndorfer, e solo se estremamente sicuro del funzionamento.
Chi ci ha letti, o ha letto anche viewtopic.php?f=99&t=10755&p=169089#p169061 dove Vittorio sconsiglia l'acquisto del Coccodrillo OBB
se aveva intenzione di acquistarne uno, probabilmente soprassiederà e si farà cauto per nuovi modelli.
Anche su altri forum il giudizio è analogo.

Una marca giovane, che cerca di ricavarsi una "nicchia" puntando sulla qualità, ci impiega poco a rovinarsi la reputazione.

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gianni tamborrino ha scritto:
Purtroppo queste sorprese cominciano a essere frequenti e ci suggeriscono un supplemento di attenzione negli acquisti.

Su un forum francese che leggo ogni tanto, ho notato come il materiale prodotto da "nuove marche" presenti spesso qualche difetto. Come se ci fosse una difficoltà nel bilanciamento tra estetica e meccanica o un insufficiente messa a punto del prototipo.

In sostanza, modelli nuovi di produttori "giovani" risultano eccellenti dal punto di vista estetico e della fedeltà al reale ma hanno qualche problema di performance non trascurabile (non girano sui raggi minimi, scorrono poco, difetti ai ganci) rispetto a modelli analoghi nuovi e vecchi delle marche storiche.


Evidentemente34 i contachiodi sono più dei plasticisti. - Francesco

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MessaggioInviato: 31/01/2021, 23:33 
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francesco arone ha scritto:
Evidentemente i contachiodi sono più dei plasticisti
:lol:
Forse saranno una "minoranza rumorosa"? :lol:

Torno agli anelli di aderenza: a quanti di voi è capitato di doverli sostituire almeno una volta sulle vostre loco? Vi è capitato di sostituirli più volte sulla stessa loco?

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gianni tamborrino ha scritto:
francesco arone ha scritto:
Evidentemente i contachiodi sono più dei plasticisti
:lol:
Forse saranno una "minoranza rumorosa"? :lol:

Torno agli anelli di aderenza: a quanti di voi è capitato di doverli sostituire almeno una volta sulle vostre loco? Vi è capitato di sostituirli più volte sulla stessa loco?


Operazione ciclica, anche perché spesso pur senza rompersi, gli anelli tendono a rovinarsi specie in presenza di olio. Il vero problema però, è trovarli di tipo adatto e di misura compatibile. I negozi difficilmente hanno un buon assortimento e quando si trovano hanno un costo che, se fossero costruiti di oro , sarebbe inferiore.
Francesco

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Francesco Arone di Valentino ha scritto:
gianni tamborrino ha scritto:
francesco arone ha scritto:
Evidentemente i contachiodi sono più dei plasticisti
:lol:
Forse saranno una "minoranza rumorosa"? :lol:

Torno agli anelli di aderenza: a quanti di voi è capitato di doverli sostituire almeno una volta sulle vostre loco? Vi è capitato di sostituirli più volte sulla stessa loco?


Operazione ciclica, anche perché spesso pur senza rompersi, gli anelli tendono a rovinarsi specie in presenza di olio. Il vero problema però, è trovarli di tipo adatto e di misura compatibile. I negozi difficilmente hanno un buon assortimento e quando si trovano hanno un costo che, se fossero costruiti di oro , sarebbe inferiore.
Francesco


Basta evitare gli originali. Kamodel ne produce di ogni forma e dimensione, di buona qualità (a volte migliore di alcuni originali) e ad un prezzo decente.
Sul loro sito o su spur-n-teile c'è il loro assortimento.


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MessaggioInviato: 01/02/2021, 8:55 
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Purtroppo non sono gli unici a progettare i modelli ad mentula canis....
Ero interessato ad acquistare delle vaporiere Fleischmann con tender separato (Br23 e Br43), poi bazzicando sul noto forum tedesco 1zu160, ho letto di molti modellisti che si lamentavano della scarsissima potenza di trazione perchè i geni progettisti avevano previsto solo due assi motorizzati del tender anzichè motorizzare tutti e quattro gli assi disponibili. Risultato : alla prima salita le macchine si piantavano e tanti saluti.
Considerando che sono modelli che superano i 300 Sesterzi, sono d’accordo con Vittorio per evitare di fare le modifiche, supplendo a errori di progettazione e inficiando la garanzia. Piuttosto meglio stare alla larga da questi modelli “da vetrina” (un vero e proprio ossimoro per locomotive in scala N); con la ricchezza di notizie dal web é facile fare ricerche sull’affidabilità dei modelli ed evitare quelli che collezionano già parecchie lamentele da parte di chi li ha acquistati e testati suo malgrado.


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MessaggioInviato: 01/02/2021, 11:18 
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Confermo la notizia di Fleishmann: Una Br 52 digi sound sonora bellissima ma con la trazione solo su 2 assi del tender.
Pessima capacità di traino.
Un pò meglio per una Br 03 Trix sempre digi sound, con trazione su tre assi del tender. Ma sempre sullo scarso.
Però bisogna considerare che per mettere il digi sound su una loco a vapore....con i biellismi ecc.
Sto proseguendo le mie prove di trazione tra tutte le mie loco che poi posterò.
Una cosa è subito emersa: conta molto il peso del modello e sopratutto la sua distribuzione sugli assi.
Esempio: una loco da 80 grammi con sei assi di trazione traina meno di una loco da manovra dello stesso peso con 3 assi di trazione.
Ovvio, quello che conta è anche il peso per singolo asse.
Ciao Dario


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