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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
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Oggi ho contattato il titolare di 1000 mosche, Markus, gentilissimo.
Gli rispedisco tutto e mi restituisce quanto pagato con bonifico.

Francamente, visto che la pasta è più leggera del piombo, e molto molto più cara del piombo, non ha senso usarla, nemmeno nei piccoli anfratti perché con dei pallini di piombo da 1 mm si riempie altrettanto bene ogni spazio...e il peso è lo stesso, ma si risparmiano un sacco di euri.

Speravo che la pasta fosse almeno 15-17 come peso specifico, allora avrebbe avuto senso, visto che il tungsteno puro ha un peso specifico di 19,1.
Proverò a trovare la polvere di tungsteno (veramente fine), che dovrebbe avere un peso fra 17 e 19, e allora sì avrebbe senso, perché si riesce a riempire tutto il volume utile, qualsiasi forma esso abbia.
Ma apparentemente gli unici che la forniscono sono i cinesi e ci vuole un mese per averla...vedremo.

Qui sotto vedete un cubetto di piombo e una forma di pasta di tungsteno; il cubetto di piombo, sebbene leggermente più piccolo, nonostante ciò è più pesante della pasta.
Inoltre noterete come sia difficile riuscire a generare gli spigoli, perché la pasta è molto poco malleabile; di conseguenza è tutto spazio perso; figuratevi riuscire a riempire i piccoli anfratti.
Spero di aver reso l'idea.
Allegato:
PIOMBO E TUNGSTENO A CONFRONTO.JPG
PIOMBO E TUNGSTENO A CONFRONTO.JPG [ 58.5 KiB | Osservato 3025 volte ]

Infine: il cubetto di piombo è tutto quello che riesce a entrare nell'avancorpo dell' E626, circa 9,5 grammi di peso.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
MessaggioInviato: 14/10/2016, 21:38 
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Sergio Pauluzzi ha scritto:
Qui sotto vedete un cubetto di piombo e una forma di pasta di tungsteno; il cubetto di piombo, sebbene leggermente più piccolo, nonostante ciò è più pesante della pasta.
Inoltre noterete come sia difficile riuscire a generare gli spigoli, perché la pasta è molto poco malleabile; di conseguenza è tutto spazio perso; figuratevi riuscire a riempire i piccoli anfratti.
Spero di aver reso l'idea.
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PIOMBO E TUNGSTENO A CONFRONTO.JPG

Infine: il cubetto di piombo è tutto quello che riesce a entrare nell'avancorpo dell' E626, circa 9,5 grammi di peso.

era giusto per darle un scopo, ma se te la ritira. il problema è risolto!
Ma neanche si riesce a tagliarla col cutter? Giusto per curiosità di come sia visto che pesa di meno. Magari nelle macchinine da corsa la usano perché quelli son meccanici del tutto pronto .. manco ci pensano a fondere il piombo...

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
MessaggioInviato: 14/10/2016, 23:08 
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Si riesce a tagliare col cutter ma non si riesce mai a ottenere spigoli vivi o quasi, anche pressando la pasta...dipende dal polimero che tende a chiuderdi a "riccio"

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
MessaggioInviato: 05/01/2017, 21:36 
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Alla fine,
Dopo qualche mese di ricerca di contatti su ebay e alibaba, il risultato è stato che alcune offerte di tungsteno erano in effetti composti dello stesso, leggeri quanto se non più del piombo (dall'Olanda e dall'Inghilterra), e in altri casi non ho avuto risposta (dalla Cina).
E comunque affatto economiche: per un chilo di tungsteno circa 3-4-500 euro più spese spedizione.
Alla fine la soluzione per appesantire le E626: ho acquistato per 29 euro la gomma siliconica per stampi ad alte temperature denominata RTV689 della Prochima, bicomponente, in rapporto di miscelazione 1:1, in confezioni da mezzo chilo.
Attenzione: consiglio di usare la nuova gomma RTV689, cioè quella in rapporto 1:1, molto più facile da miscelare nelle giuste proporzioni che la vecchia RTV689, che richiede il catalizzatore al 5%, più difficile da dosare correttamente.
Così, con soli 29 euro, e vecchi piombi da pesca regalati, avrò realizzato lo stampo dal master (un cubetto di piombo di 10 grammi), potrò colare il piombo fuso e realizzare i pesi che mi servono per tutte le macchine.
Vi farò sapere come è andata a colate realizzate.
S.p.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
MessaggioInviato: 05/01/2017, 22:21 
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Se ancora utile, al Bricoman di Dalmine una lastra di piombo 700 x 500 x 1 mm quota 20,75 euro (lo scorso ottobre, la lastra di piombo da 300 x 500 x 1 mm era in vendita a 22 euro).

https://www.bricoman.it/n/edilizia/camini-fumisteria/cemento/comignoli-accessori/lastra-piombo-700x500x1-mm/10043387/

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
MessaggioInviato: 10/01/2017, 3:46 
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Come ho scritto nel precedente messaggio, vista la difficoltà nel reperirlo e l'elevato costo del tungsteno, e visti i diversi chili di piombo recuperato gratis da vecchi pesi da pesca, ho alla fine scelto di farmi i pesi di zavorra da inserire negli avancorpi delle E626 con il vecchio caro piombo, al fine di appesantire le E626, tutto a vantaggio del loro peso aderente e quindi della loro forza di trazione,

Per crearmi gli stampi delle forme volute, ho optato per la gomma siliconica per stampi ad elevata temperatura della Prochima, codice prodotto RTV-689, in cui versare il piombo una volta fuso.
Ho realizzato per prima cosa non uno ma quattro master in ottone, della forma più o meno cubica, delle dimensioni adatte ad occupare il maggior spazio vuoto possibile interno a ciascun avancorpo.
Con 4 master anziché uno, ho potuto realizzare 4 negativi anziché uno nello stesso stampo di gomma siliconica.
Come cassa di contenimento per la colata di gomma siliconica, ho usato una vecchia scatola di plastica trasparente di vagoncini merci Roco.
All'interno, sul fondo, vi ho incollato con la colla cianoacrilica i 4 master in ottone, quindi ho miscelato 80 + 80 ml dei componenti A + B della gomma RTV-689 e versati nella cassa.
Già dopo 12 ore lo stampo in gomma era pronto, ma ho atteso per sicurezza 24 ore prima di metterlo alla prova, estraendolo dalla cassa senza doverla rompere.

Devo dire che i negativi sono venuti perfetti, e lo stampo di gomma si è comportato benissimo alla "prova del fuoco", quando vi ho colato il piombo fuso (che fonde a 328 gradi); ho infatti fatto una ventina di colate e lo stampo alla fine si è conservato perfettamente integro.

Che dire del risultato?
Beh, la forma da riprodurre era semplice: più o meno dei cubetti del peso di circa 12 grammi ciascuno.
Ovviamente ho versato sempre un po' di più di piombo di quanto ne contenesse il volume del negativo, in modo che il piombo abbondasse leggermente rispetto al volume da occupare; questo perché il piombo, solidificando, tende a ritirarsi, e la faccia superiore della forma di piombo (quella aperta o libera), mentre quando è il metallo è liquido assume una forma convessa, o a "panettone", poi quando solidifica tende a formare una depressione nel mezzo, che andrebbe "sottomisura" se non avessi prima abbondato, eccedendo nella quantità.

Successivamente è facile eliminare l'eccedenza tagliandola anche con un robusto cutter, come se si trattasse di tagliare una fetta da un dado da cucina, e rifinendo la superficie con una lima piatta da metallo di dimensioni adeguate.

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Ultima modifica di Sergio Pauluzzi il 11/01/2017, 21:09, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
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Le ho avute sempre anche io queste impurità, che fanno piccoli grumi scuri, ma se devi fare una colata pulita e le liscia le puoi togliere agevolmente mentre il piombo è fuso nel crogiuolo, con un qualsiasi bacchettino di metallo a me si appicicavano subito, lasciando nel contenitore il piombo fuso, con la superficie lucida che pareva mercurio ...
comunque io un tempo ho fuso nella terra apposita...
viewtopic.php?f=37&t=823&hilit=ligure&start=15
pezzi che stanno per convergere finalmente nel plastico in N


ultimamente se faccio zavorre le fondo dopo aver costruito uno scatolino in foglio di rame piegato, sigillato agli spigoli fasciandolo tutto in giro con carta metallica da cucina.. non esce niente e le pareti sono lisce.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
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Borace per fluidificare la colata, oltre la scrematura evita di includere impurità.
Anche sfregare le pareti dello stampo con il borace può dare una mano, di solito negli stampi a valva aperta la matarozza per effetto del raffreddamento superficiale forma una crosta che fa ragrumare immediatamente le impurità pertanto dovrebbe continuamente essere scaldata fino alla colata.
Va da se che per un clone del master da posizionare in parti non visibili avere una finitura liscia e lucida Non dovrebbe creare problemi, purtroppo
il piombo o leghe al piombo sono molto porose e questo non aiuta ad avere superfici lisce con colate casalinghe.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
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Purtroppo il piombo dei pesi da pesca è il più inadatto alle fusioni, per lo meno da solo, dato che è veramente troppo impuro. Quando facevo le fusioni io al piombo aggiungevo dello stagno, quello da stagnini che si trovava dagli idraulici, non quello da saldatura, ottenendo oltretutto una luquidità superiore del metallo, le cui impurità tendevano a galleggiare nel crogliolo, per cui difficilmente andavano a finire nello stampo... il problema è che non so se adesso si trova ancora quello stagno lì.... gli stagnini sono praticamente scomparsi....

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
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Io usavo la lega di recupero dei soldatini fantasy, me ne avevano regalati molti pensando fosse il mio hobby :) .. sempre soldatini sono per un profano :lol: se trovate roba di questo tipo è eccezionale per fondere. NON i figurini delle riviste, quella la testai ma è una strana schifezza che fonde male

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
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Certo, i soldatini in metallo bianco di produzione recente, se capitano, sono ottimi da fondere, però dato che nella lega non c'è più il piombo (tolto per legge un po' di tempo fa) il peso risulta un pochino più basso, come d'altronde usando anche lo stagno in lega col piombo... se vuoi usare il solo piombo per questioni di peso purtroppo temo dovrai accontentarti di avere pezzi un po' ruvidi...

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
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Vi ringrazio delle vostre risposte.

Stavo scrivendo che avevo notato due effetti:
1. il piombo fuso, sui lati aderenti allo stampo, non solidifica con una superficie liscia, ma quasi a "groviera", dall'aspetto lunare, per la presenza di tanti più o meno piccoli crateri sulla superficie; ho inizialmente attribuito ciò alla differenza di temperatura fra il piombo fuso e lo stampo in gomma siliconica; ma anche dopo molte colate, con lo stampo diventato nel frattempo molto caldo, questo fenomeno persisteva; ho attribuito ciò alla presenza di aria rovente intrappolata dalla solidificazione del piombo e per questo impossibilitata a trovare delle vie di fuga, ma non ne sono sicuro...potrebbe essere anche
2. poiché il piombo ha un coefficiente coesione maggiore del coefficiente di adesione nei confronti della gomma siliconica, tende a solidificare "staccandosi dagli spigoli q a formare angoli arrotondati.

Mi scuso perché mi rendo conto che evidentemente non mi sono spiegato bene: con riferimento al primo punto, non intendevo dire che avevo nella colata della morchia o dell'ossido: la colata, di piombo puro di un colore argento brillante, non conteneva impurità né queste si formavano successivamente per ossidazione; infatti già nel crogiolo separavo tutte le impurità dal piombo fuso; intendevo dire semplicemente che le superfici della colata di piombo, a contatto con lo stampo di gomma siliconica, solidificando, anziché assumere un aspetto perfettamente liscio, aderente alle pareti dello stampo, assumevano un aspetto tempestato da tanti piccoli crateri proprio come sulla superficie lunare; credo che ciò sia dovuto all'imprigionamento di piccole bolle di aria, oppure ad un fenomeno analogo... che non so come spiegare.

Con riferimento al secondo punto, gli spigoli ed i vertici dello stampo di piombo ricavato, di forma parallelepipedica, anziché assumere contorni netti, risultano "arrotondati"... mi spiego questo fenomeno con la relativamente bassa forza di adesione fra piombo e gomma siliconica, in rapporto alla forza di coesione fra le stesse molecole di piombo (è il fenomeno per cui la goccia di mercurio tende a non aderire alla superficie su cui è posata, mentre invece la una goccia di acqua tende ad aderire maggiormente alla stessa superficie su cui è posata).
Posterò qui delle foto più eloquenti di tante parole.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
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Sergio,
Prova col gesso come to avevo suggerito.
Ciao
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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
MessaggioInviato: 12/01/2017, 1:47 
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L' effetto groviera viene dato dai gas che risalgono in superficie per reazione chimica con le impurità contenute nel metallo.
Per evitarne la formazione occorre un metallo molto puro o lega .
Riscaldare lo stampo in gesso( refrattario possibilmente) serve a permettere alla colata di raggiungere ogni anfratto senza che si formino le croste superficiali di raffreddamento oltre ad evitare fratture nello stampo.
Gli spigoli arrotondati si devono alla retrazione del metallo durante il raffreddamento per evitarlo si utilizzano stampi chiusi applicando della pressione alla colata creando apposite riserve per il metallo liquido.
Potrebbe essere utile nello stampo aperto aumentare il materiale di colata per compensare la retrazione da raffreddamento.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fusioni
MessaggioInviato: 12/01/2017, 4:19 
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Grazie Roberto e Gianfranco,
ecco le foto del risultato.
Per quello che mi servono, e visto che i pesi sono nascosti, certo non è un problema se la superficie non è perfetta.
Nemmeno il problema del ritiro.
Ho abbondato con la colata in modo da poter asportare l'eccesso col cutter nonostante il ritiro e il risultato è soddisfacente.
Ho ottenuto pesi dell'ordine di 12 grammi x 2 = 24 grammi di aumento di peso per ogni macchina.
Ecco qui:
Allegato:
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