ah sono quelle che distribuirai gratuitamente al Ludica a tutti i soci Asn sopra i 100kg??? Che nel pensiero!!!!

Ci 6 per la pizza di venerdi?

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Daniele
.....perfida H0 non mi avrai mai!

Che bello ci rientro anch'io con la distribuzione gratuita...

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Quando ti morde un lupo, pazienza. Quel che ti secca è quando ti morde una pecora.

https://poseidone75.altervista.org

Ciao Matthias, conoscendo la pignoleria di Fabrizio, sono sicuro che le marcature corrispondano
effettivamente alle macchine reali!

Carlo.

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Quando ti dicono che sei cambiato vogliono solo dire
che non sei più come fa comodo a loro!

S. Matreel

Alle pagine 9 e 10 di questo stesso topic si discute proprio delle numerazioni e coerenza estetica.....

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C'è chi indica la luna con un dito, e chi si ostina a guardare solo il dito; guardati sempre da quest'ultimo.....

Il mio canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCeMSAq ... _uQ6YFNg7Q

....meglio una loco buona sotto a due pantografi mediocri, che una loco mediocre sotto a due pantografi buoni.....

Non essere impulsivo e siedi sulla sponda. Prima o poi il cadavere passa..., urca se passa...

Per parlare occorre avere i co@@@@ni; per sparlare alle spalle basta esserlo

Grazie Luigi,

sono tornato un po di pagine indietro
e mi sono reso conto che con "tutta la pignoleria" sono uscite 4 numerazioni
che il terzo sportellino "willy vogel" non hanno mai visto,
e pure c`è sulla fotoincisione.

E chiaro che tutte queste macchine nel corso della loro vita
hanno subite cambiamenti e miglorie (a volte anche no...)
Comunque un minimo di documentazione ci vorebbe prima
di buttare sul mercato un modello, anche se si tratta solo di un kit.
Già che uno si deve adattare a delle soluzione tecniche
che chiamerei semplicemente "scelte particolare", farebbe comunque piacere
di sapere se la macchina riprodotta con tanta fatica era (o è)
diciamo almeno per un giorno nella sua vita fatta proprio così
o se abbiamo semplicemento riprodotto uno stereotipo.

Per questo inviterei tutti che ci stanno lavorando,
ma in particolare Fabrizio e Luca di cercare, e forse spunta fuori qualche foto
o documento che ci dice qualcosa su vomere, griglie, respingenti,
canalina sulle finestre, pantografi, e così via.

Non so se pretendo troppo, ma alla fine tra i soldi che costava e
il tempo che c`era da mettere uno si aspetta che viene fuori una
cosa speciale, invece, non ne sono sicuro.

Scusate lo sfogo, ma voglio vederla finita, già che ora viaggia!

Matthias

Magari cercando foto in rete con i numeri proposti, qualcuna può saltare fuori modificata....chissà

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Per parlare occorre avere i co@@@@ni; per sparlare alle spalle basta esserlo

Ciao Matthias,

Ti confermo che respingenti, vomere e pantografi sono conformi alla realtà.
Purtroppo, essendo macchine che hanno subito numerose varianti nella loro vita, gli accessori "alternativi" (vedi proprio i gocciolatoi sopra i finestrini frontali), potrebbero non essere idonei a seconda dell'ambientazione del modello.
Nelle istruzioni è spiegato chiaramente come interpretare l'installazione dei gocciolatoi, e non potevo fare diversamente, proprio per le motivazioni di cui sopra.
Considera che nella scala più grande da cui provengo, è la norma includere accessori che potranno non essere montati.
Ho ad esempio diverse locomotive che montano vomeri che le macchine vere non hanno avuto, e viceversa.
Nei 636 di Roco epoca IV i gocciolatoi, semplicemente, non li hanno mai messi!!!
Purtroppo, per me (ma parlo anche a nome di Luca), è impossibile reperire documentazione precisa sulle modifiche temporali dei 636 inclusi nel kit: ti posso solo confermare che le numerazioni scelte sono abbinate al giusto deposito.

Ora una piccola nota personale:
Ti posso garantire che non sarà certo un gocciolatoio non installato a "rovinare" l'estetica del modello.
Anche perchè, se adoperiamo lo stesso metro di giudizio per tutto il resto del materiale FS disponibile in scala N, beh... non dovremmo acquistare più niente.
Il mio parere è questo: finisci il modello, e goditelo sul plastico o in vetrina.
Personalmente, nella versione castano/isabella che mi andrò a montare, il gocciolatoio ci sarà.
Al contrario, nella versione solo isabella, non lo installerò, e magari ci metto pure i pantografi 52 a strisciante piatto.

Saluti

Fabrizio

Dopo una mattina nel internet e gli occhi incrociati,
(insomma, avrei preferito di passare il mio tempo a saldare)
ho scoperto non tanto, però almeno qualcosa.

Tutte le 4 macchine proposte a fine carriera
-non avevano più la canalina sopra i finestrini frontali
è probabile che (tutte?forse lo sa Liugi?) macchine della seconda serie sono
nate con questa canalina

-La 194 e la 240 avevano il vomere, la 174 NO (e non presenta i fori per il montaggio)
Spero che nessuno che ha scelta questa numerazione l`abbia saldato...
-nessun reggicartella a fine carriera.
-la 174 monta i pantografi tipo42 nel 1993 (con la vernice fresca),
dopo ha i pantografi tipo 52.
-La 240 monta uno dei pantografi tipo 42 con l´arco centinato,
probabilmente intorno al novanta.
-come ormai sappiamo, non aveveano il terzo sportellino soto i quattro sportelli grandi

Tutte le loco sono state demolite intorno al 2000, la 257 minimo accantonata.

Scusate mi ancora,
ma è più forte di me...non voglio fare delle "creazioni",
di mio gusto e fantasia
ma riprodurre Locomotive come sono o erano, non come
potrebbero essere stati.

Un saluto,
M.

P.S. C`è un sito dedicato proprio a questa locomotiva.

Matthias, tutte le nostre e636 sono state equipaggiate coi gocciolatoi sopra ai frontali (le prebelliche sino alla 108 li ricevettero dopo la guerra, le altre in fabbrica) e l'eliminazione iniziò negli anni '80, fermo restando che qualche loco li mantenne per tanto tempo.

Il vomere spartineve è comunque un accessorio, che può essere visto come "optional non ostativo" per la realizzazione di un modello.

Credo che, volendo fare un a cosa precisa come intendi tu, occorra prendere di mira una sola loco, analizzarne le immagini e l'epoca durante la quale sono state scattate le foto e l'epoca in cui si vuole ambientare il modello e procedere senza troppi indugi. Talvolta i dettagli delle loco vere sono cambiati in fretta e rendono la scelta difficile....

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Ciao Luigi,

è vero che anch`io ogni tanto sono un po`preciso,
ma il discorso è un altro: È brutto scoprire che una cosa è diversa
quando ci hai messo tanto impegno a farla in un altro modo.
(Quando ad esempio spendiamo tanti soldi per comprare un modello con un tetto
completamente sbagliato - come usano p. es. la Trix o la Brawa che per cambiare
ambientazione cambiano solo colore e scritte - possiamo scegliere se spendere i soldi,
ma non come è fatto il modello)

La mia scelta di ambientazione (intorno al sessanta) non facilità le cose, si trovano a giro solo pochissime
foto d`epoca, e tempo per cercare negli archivi in questo periodo ne ho poco.
Visto la difficoltà di lavorare il tetto in fusione di ottone
sceglierei volentieri una unità che non possiede più l`incavo nel tetto per seperatore d`arbela ecc.

Tu avevi scritto (sul TT N. 144, p. 37) "...dalle E636 244 in poi non venne più montato il seperatore,
unitamente al relè di massima..."
Vuol dire che per evitare il lavoraccio di scavare nell'ottone pieno posso scegliere una unità
dalla 244 in poi? Perchè su quegli altri non si capisce esattament quando sparisce, metà-fine anni sessanta?

Matthias

Dalla 244 in poi il separatore effettivamente non fu installato, ma qualche unità presentava comunque la nicchia vuota per la valvola; le unità dotate di tale apparecchiatura ne furono private dai primissimi anni 60, applicando l'interruttore rapido a queste, ed anche alle successive che portavano come protezione originaria tre contattori SR420 in cabina AT (quindi per queste ultime non cambia nulla).
Il periodo di abolizione si può considerare tra il 1961-2 e la metà del decennio (tempi tecnici per modificare 243 locomotive (meno quelle perdute in guerra tra le prebelliche, mi pare 8 o 9 unità).

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Ciao Luigi,

Si vede che anche la la 297 nel `59 monta ancora la nicchia con i contattori dentro,
una delle eccezioni che dici;
ma ormai sono deciso di fare a meno della nicchia. (non sono ne attezzato sufficientemente ne
dotato di abbastanza pazienza per questo lavoro, e ne ho anche troppa...)
Poi è veramente un formicaio:
Da loco a loco cambia il numero di prese a orecchio
sul lato A, a destra/lato sportelli.
Sarebbe interessante capire se c`è un sistema dietro,
o se ogni costruttore faceva a modo suo,
o se sono stati eliminati, quando il seperatore e stato cambiato per fare posto dentro?

ma...chi lo sa...

M

Se la foto della 297 è quella che ricordo presenta da un lato la nicchia vuota....i contattori che dici tu non sono contattori ma coltelli per sezionamento elettrico dei pantografi e messa a terra del circuito di trazione.

Per le prese d'aria ad orecchia conviene dare un'occhiata qui:

http://www.nparty.it/index.php/forum/25 ... conoscerle

tenendo presente che in una fase intermedia dei due disegni presenti, della metà degli anni '60-primi anni '70 lato portelloni si iniziò ad eliminare la prima presa d'aria ad orecchia a DX guardando la loco lato portelloni.....

Come ti ho detto in precedenza, dal 1961-63 il separatore è stato abolito ove presente e tutti i coltelli sezionatori AT sono passati dal tetto all'interno della cabina alta tensione.

L

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Scusate se mi intrometto nella dotta discussione, ma francamente, da vecchio modellista che ha da sempre trafficato e costruito, mi riesce difficile capire il discutere di particolari apprezzabili solo con una buona lente di ingrandimento e che, spesso, sono arbitrio di depositi o di officine varie. Mi ricordano tanto i casini in cui mi sono cacciato cercando di capire quale fosse l'esatto isabella, specie tenendo conto che é certamente molto differente dal colore che normalmente viene definito isabella (colore della camicia della regina Isabella dopo molti anni di uso e non lavaggio). Il modello va preso, specie data la scala, per la sua capacitò di rappresentare la realtà e il richiamare l'originale. Certi sofismi porterebbero a rappresentare in scala il modello del Partenone con le colonne disassate, come le volle Fidia per correggere la prospettiva. Immagginate l'effetto in scala e da una prospettiva completamente diversa.......... Certe cose mi ricordano molto la medioevale discussione sul sesso degli Angeli.
Cordialità - Francesco

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festina lente

Concordo!
Pur rispettando e apprezzando la cultura di Luigi e la meticolosità di Matthias, penso che in N alcuni particolari assumano un'importanza secondaria proprio perchè, poco o per nulla apprezzabili. Si entra poi in dei tecnicismi che sono probabilmente tema di discussione per i soli macchinisti o addetti ai lavori e che a un modellista, specie in N, provocano solo inutili dubbi... e gran mal di testa, sconfortando a volte chi si stava cimentando in qualche costruzione. Questo non vuol dire che dobbiamo ignorare tutto e costruire a caso, direi piuttosto che dobbiamo valutare cosa effettivamente può nuocere al realismo del modello in scala N che riproduciamo e cosa no.
Anch'io cerco di essere più fedele possibile quando mi dedico a un modello, ma sono il primo ad ammettere che gran parte dei dettagli che cerco di applicare e le differenze microscopiche che poi al vero distinguono la macchina di un periodo da quella di una altro (magari immediatamente successivo o precedente), non riuscirò più a vederli e ad apprezzarli, se non con la lente, e non è con la lente che vediamo i nostri modelli sul plastico (grazie al cielo ).
Mi fa piacere che tu abbia usato il termine "sofismi"... l'avevo usato anche io aggiungendo "inutili" davanti, ed era stato accolto con una certa ilarità. Penso invece che renda bene il concetto.

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S. Matreel