Grazie a Roberto per il contributo.

Per maggior ordine e migliore leggibilità degli interventi, chiederei di evitare se possibile la citazione di interi messaggi e di selezionare i punti davvero indispensabili.
Grazie e scusate,

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gianni

Purtroppo è tutto quello che si può fare, con queste CV. A parità di tensione e modello, la versione analogica in analogico sarà sempre più veloce, perché non ha di mezzo la caduta di tensione data dalla circuiteria del decoder... E se già quella viaggia "giusta", quella digitale sarà inesorabilmente troppo lenta.
Se non si fa girare insieme ad altre loco "da corsa" come alcune vecchie hobbytrain o tomytec, magari si può anche dare qualche volt in più...

Proverò a cercare se ci sono altri modi per aumentare ulteriormente la velocità in analogico, ma sarà difficile...
Il fatto che sia una loco "lenta" già di suo, non aiuta.

Come ho scritto sulla chat, anche se ancora nn ho il Caimano Arnold e quindi nn posso dire nulla a tal proposito, mi ritrovo con lo stesso problema con le mie loco digitalizzate sul modulare ASN quando funziona in analogico...tutte le mie locomotive sono equipaggiate di decoder ESU (V4 o V5) tranne una che ha il decoder della Zimo e sul modulare funziona quasi come se fose in completamente analogica. La locomotiva in questione è la E645 di Lorenzo Colli ed è uscita di fabbrica con questo decoder (per avere il modello preciso bisognerebbe chiederlo a lui oppure leggerlo tramite centrale ma nn so come si fa).

A questo punto mi sorge spontaneo pensare a due cose.
1. Che i decoder ESU abbiano qlk funzione "nascosta" o cmq qlk limitazione?
2. C'è qlkuno che ha in casa uno Zimo con lo stessa "attacco" che usa il Caimano Arnold e quindi sostituire (anche solo x prova) l'Esu con lo Zimo e vederne il comportamento?

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Luca
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Mia moglie dice sempre "meglio i trenini che il bar"...ed io la prendo alla lettera

Io ho qualche decoder zimo con attacco next18, che dovrebbe essere quello delle 656 Arnold. Purtroppo il tempo è tiranno e non riesco a fare prove, almeno nel breve periodo. È già tanto che sia riuscito stamattina a fare qualcosa.
Se non sbaglio, Lorenzo monta gli MX618N18 sulle sue loco non sound.
Non sono a conoscenza di funzioni nascoste degli Esu. Riguardo l'analogico ho trovato giusto un capitoletto sul manuale che riguarda appunto le CV 125-126-127-128-129-130 e nulla più.

Aggiungo a quanto detto da Roberto che sul manuale ESU LokPilot V5 (non ho controllato personalmente il codice produttore, Essemme mi dice che il modello sound ha decoder ESU), cap.10.8 si legge
You will have to determine suitable values by trial and error since they depend on the type of transformer (throttle) and the drive system of your locomotive.
Dovrete determinare i valori adatti attraverso prove ed errori, dato che dipendono dal tipo di trasformatore e dal sistema di trasmissione della vostra locomotiva.
Quindi, la locomotiva è la stessa, ma usate lo stesso trasformatore di Roberto? Quello che va bene per lui potrebbe non andare bene per voi

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https://www.youtube.com/@vittoriovegetti

Aargh...

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gianni

Caimano Arnold al traino di un Intercity da 14 elementi, con carrozze Arnold e Pirata, alcune in metallo, a velocità minima, in analogico, che come al solito dimostra le grandi qualità di questo modello, esaltate ancora di più dal 4k 60fps del video.
La composizione è realistica ed è presa da un transito a Firenze Santa Maria Novella di fine anni 90.



P.S.: I pantografi si aprono e chiudono perfettamente, dopo la modifica suggerita da Massimo Di Giulio, che consiste nel piegare leggermente le estremità degli striscianti verso l'alto, e dei due incastri laterali sulla base verso l'esterno.



Non ho invece mai riscontrato alcuno sganciamento, nemmeno a velocità più sostenute, purtroppo comunque limitate dal modulare incompleto, come visibile qui:

Finalmente è arrivato anche a me, l'ho trovato stasera al ritorno dal lavoro... domattina mentre il nipotino è a scuola grandi prove!!! Ah ringrazio Antonio per la spedizione in pacco a prova di corriere e di poste....

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Sempre a proposito di funzionamento analogico di loco digitali, forse c'è altro che si può provare:

- a pagina 50 del manuale, affermano che la regolazione di carico è attiva di default anche in analogico e che, per questa ragione, la loco abbisogna di qualche volt in più prima di mettersi in movimento rispetto ad una analogica, perché la regolazione di carico ha bisogno di una "riserva" di 3-4 volt (così è scritto).
Sarebbe da provare a disattivare il controllo di carico e vedere se ci sono differenze.
Per disattivarlo:
CV49, bit 0 = 0
Il valore standard di questa CV è 19, secondo il manuale.

- un altra prova, si potrebbe fare usando una funzionalità, a me ignota, ma che riguarda comunque il funzionamento in analogico. A pagina 103 del manuale, sezione CV50, al bit 2 è assegnata una certa funzione "QSI Quantum Engineer im DC Analogbetrieb". Ora, non ho idea di cosa sia questo QSI Quantum Engineer, ma sembra riguardare il funzionamento in analogico DC e alcune funzionalità aggiuntive. Sarebbe interessante attivarla e vedere cosa accade.
In pratica: CV50, bit 2 = 1.
Il valore standard della CV 50 è 3, secondo il manuale.

Al momento sono lontano da casa e non ho possibilità di provare. Se qualcuno ha voglia di sperimentare, faccia sapere i risultati .

L'ho provato... sul mio binario di prova, dova la polvere regna sovrana indiscussa nonostante tutti i miei tentativi, anche al minimo di tensione si muove... e con che fluidità!!! Direi che mi ritengo oltremodo soddisfatto!!!!

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Ho preso un paio di 656 analogici. Concordo sulle caratteristiche del modello circa il minimo e la fluidità di moto, ma rilevo una velocità finale piuttosto bassa alla tensione massima di funzionamento nel mio impianto che è di 12,8V. E' solo un mio problema o ci sono riscontri? - Francesco

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festina lente

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CristiaN CicogNaNi (cicocri)

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La macchina non è velocissima nemmeno in analogico ma rispetta la sua vera velocità in scala...

A 12,8V dovrebbe impiegare circa 7 secondi per fare 2 metri... se così è fa i 170 in scala... se vuoi aiutati con questi...

http://www.cicocri.it/velocitrain/trenospeed.htm
http://www.cicocri.it/velocitrain/trenotimespeed.htm

E facci sapere...

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CristiaN CicogNaNi (cicocri)

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come dice il buon Marco nel suo enciclopedico prontuario
"Nella realtà anche nel caso di raccordi industriali, il raggio di curvatura delle ferrovie raramente scende sotto i 150 m : in scala N farebbe comunque ben 93,75 cm, ed in H0 1,72 m. "
Ora supponiamo che il raggio medio dei nostri plastici ne sia di 2/3 (io son messo anche peggio), la riduzione di scala non puramente geometrica, ma "complessivamente ambientale" è quindi ulteriormente ridotta di un terzo (se va bene) del reale.
Non ne siamo convinti? Andiamo a verificare la distanza tra i fabbricati viaggiatori?
Ci va ancora peggio... se fossero le fermate ad un km una dall'altra, ed è un'altra stima ottimistica, vorrebbe dire porle a 6 metri l'una dall'altra, cosa più unica che rara
Immaginando dunque la nostra loco muoversi a una velocità che in scala sarebbe di 170 km orari, diciamo che rispetto allo scorrere del paesaggio, relativamente parlando, sta però usando una velocità da curvatura spazio temporale

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