Giovanni Seregni ha scritto:
filippo medici ha scritto:
non credo che un modello invecchiato, sporcato "bene" perda valore
anzi dovrebbe acquistarne
ci son due concetti diversi
- il collezionista che cerca il pezzo che gli manca, e lo vuole da collezione, cioé integro, come nuovo e magari se possibile in scatola.
Quindi il prezzo è irrilevante, e più il pezzo è raro, più sale.
- il plasticista che compra un pezzo che gli piace, anche "elaborato", che magari gli piace di più. ma quel pezzo non sarà mai "essenziale", se costa, pazienza, ne fa a meno e cerca altro.
Cosa significa questo? Che mentre il pezzo vergine virtualmente non ha prezzo, perché può incontrare acquirenti disposti a tutto, quello elaborato non ha questo plusvalore in gioco.
Se uno è collezionista "puro", magari compra un pezzo raro elaborato, in mancanza di meglio, ma con un che di insoddisfazione, con l'idea di sostituirlo appena possibile. Perché una collezione completa come in origine è un suo obbiettivo preciso, e il limite di spesa è solo la disponibilità.
Sono due approcci diversi, che creano mercati diversi, quindi è impossibile fare un confronto tra valori. L'unica cosa è che il collezionista non esita, se gli manca, a salire. Il plasticista no, perché non ha motivo. Gli può piacere un pezzo o un altro, ma non ha "vuoti" da colmare, al massimo ha preferenze.
Il collezionismo dei treni è relativamente giovane. I francobolli e le monete no. Ai tempi in cui ero giovane non si badava agli usati o ai francobolli "linguellati" per riporli. Poi nel tempo, con la maturità dei collezionisti, questi son crollati rispetto ai perfetti. E lo stesso le monete non antiche, che ora devono essere nuove "di zecca", se no te le tirano dietro.
Tempo al tempo, e a meno che un pezzo sia davvero stato fatto in molti esemplari, e quindi comune nello stato di "nuovo", prima o poi emergerà questa differenza anche coi treni.
Per esemplificare, io non mi scandalizzo per il Caimano, che bene o male sarà sempre disponibile date le tirature, ma orripillo a veder cercare di "migliorare" un 626 Tibidabo o una Tarta RR. o una loco vapore tedesca versione FS anni 80. O anche, ormai, una loco Lima sopravissuta integra in qualche magazzino.
Buongiorno a tutti,
leggendo la discussione volevo portare anche il mio punto di vista riguardo alla distinzione tra collezzionista e plasticista, che è stato descritto sopra nei precedenti post che mi hanno preceduto
io aggiungerei che da quello che ho potuto vedere in giro, e in parte anche il modo in cui io vivo entrambe queste modalità
il collezzionista ci tiene ad avere modelli il piu' possibili intonsi, perfetti sia esteticamente ( senza modifiche o sporcature ) ma anche dal punto di vista meccanico ( il modello deve funzionare perfettamente anche se il suo propietario non ha un plastico e non li usa, di solito il collezionista dispone solo di un banco di prova a rulli, oppure di un tratto di binari dritti ) e magari li espone in teche o vetrine. Molto importante anche conservare la scatola in perfette condizioni.
i piu' integralisti... non montano gli aggiuntivi, non li mettono neanche in vetrina, e li tengono dentro le scatole magari accumulati dentro un armadio...(e aggiungo....magari anche per nasconderli alle mogli o compagne
.... che di solito non amano da impazzire i nostri trenini....)
il plasticista se punta a costruire qualcosa di realistico oltre che divertente..se si vuole replicare in scala la realtà.....tutto cio' che è all'aperto si sporca o si invecchia.....per cui ben vengano i modelli sporcati, invecchiati.....si invecchia la massicciata e le rotaie....quindi perchè non invecchiare i treni e volerli tenere perfettamente puliti...
poi non sono categorie cosi' distinte credo, ci sono i casi dove una persona è sia plasticista che colleziozionista...entrambe le cose...ed è anche il mio caso...ho iniziato con i modelli in scala HO poi adesso sono passato al plastico in scala N e continuo a collezionare qualche modello in HO.. pochi visto i costi....i modelli che colleziono non ci penso però minimamente a sporcarli o modificarli, perchè il fine di una collezione non è farli circolare in maniera dinamica in un contesto verosimile alla realtà ma solo esporli idealmente in una vetrina
Invece al contrario quelli in scala N che devono circolare sul plastico, una sporcatura leggera gliela vorrei fare o fare fare a qualcuno piu' bravo di me....io purtroppo non sono molto bravo a sporcare i modelli, e se li tengo immacolati sul plastico non è perchè non voglio sporcarli..... ma perchè temo di fare dei danni....una sporcatura fatta male puo' star peggio sul plastico di una nuova di zecca lucida di fabbrica...
questo è il mio punto di vista.... io mi regolo in base alla funzione e all'uso che faccio del modello, cambiando approccio in base a questo.... ma so bene che quello che vale per me magari non vale per un altro ....questo è il bello degli hobby, ognuno li vive a modo proprio ..
un saluto
Antonio