Scusa Massimo, ma ho letto solo ora questa tua precisazione.
Volevo semplicemente sapere se l'acquisto a Montesilvano l'hai fatto da quel banchetto all'interno del palazzetto proprio fra le due entrate,
che, praticamente, vendeva una marea di scatole verdi di modelli Arnold ...
Ho avuto un 'simpatico' battibecco, ma cheddico 'piacevole' scambio d'opinioni col venditore... lasciando i modelli sul banco!
Ciao
Marione

Buonasera Mario, no, l'ho acquistata al banco in fondo nell'angolo a dx.
Saluti

Sono passato in un noto negozio di Milano.
Premesso che già non ho intenzione di comprare le 668 di Arnold perchè ne ho già due in livrea Trenord da me fatte con il kit ASN e poi ne ho una splendida di Max Rail, ho chiesto di vedere i modelli 668 Arnold.
Parlando è saltato fuori che oltre il 30% delle 668 Arnold è tornato indietro per problemi di decoder.
E quindi ecco un commento che, forse sì e forse no, un po' O.T:
Ottimo, ci stiamo trasformando da modellisti ad elettronici ed informatici. Quest'ultima scienza poi ha una sola certezza: spegnere e riaccendere
i miei acquisti in digitale si sono fermati da tempo. Uso il digitale solo se sonoro con una decina di loco alle quali peraltro ho già dovuto sostituire 2 decoder. Una terza è tornata in analogico e va benissimo.

Ciao, Dario.

Bravissimo, stesso mio pensiero. Passo già la giornata al pc per lavoro, quando mi metto a giocare sul plastico meno elettronica vedo più mi rilasso, e soprattutto, tutto ciò che non c'è non si può rompere.

Non d'accordo, ma d'accordissimo!

Sono perfettamente d'accordo.
Anche se fondamentalmente non ho niente contro il digitale, ritengo che da un po' di tempo stia diventando una moda (e le ditte se ne approfittano ...)
Personalmente ho le 668 analogiche e, almeno per ora (e toccando ferro...), vanno benissimo.

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Ma siete rimasti anche con il bigrigio e la TV a tubo catodico?
Nessuno si trasforma in informatico. Si imparano solo un po' di cose nuove, che non fa mai male.
Ed inoltre i modelli (solo per evidenziare un paio dei diversi vantaggi) ad esempio viaggiano in modo più realistico senza strappi e mantengono le luci accese anche da fermi.

Hai mai viaggiato su tratti acclivi? Hai mai pensato che luci accese significa consumo di lampade e di energia? - Francesco

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festina lente

Beh, non è questione di essere rimasti indietro o meno... è una questione di utilità... personalmente ti dico che ho preso il diploma di programmatore di computer nel 1979, quando in Italia di computer ce n'erano pochissimi, quindi non ho un problema informatico. Dico solo che il digitale non è indispensabile, soprattutto se si limita a far andare i modelli senza strappi e tenere le luci accese da fermi... se poi si va a parlare del sonoro è veramente una novella, con suoni assolutamente irrealistici (chiedete a qualsiasi feroviere e vi dirà che il 99% dei suoni generati non li sentono nemmeno loro dalla cabina di guida figuriamoci da fuori...) e soprattutto, anche se riconosco che ognuno è libero di fare come vuole, lo ritengo assolutamente una moda quando lo vedo applicato su plasticini di 2 metri per 1, con la scusa che si possono comandare più treni contemporaneamente (cosa che tutti dicono sempre...)... una singola persona più di un treno alla volta non riesce a comandare, giratela come volete... che poi le 668 Arnold digitali pare abbiano una bella sequela di problemi è, direi, appurato, ma in questo caso non è colpa del digitale in quanto tale, ma a occhio di una progettazione e/o realizzazione non al top...

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Allora,
Io ho un plastichino di mt 1,70 X 70 e la trazione, ovviamente , è in digitale...gli scambi no visto che ci arrivo a mano, ma non è detto che un quadretto sinottico prima o poi lo faccio , gli interruttori gia’ li ho ( devo solo vedere come adattare le motori Fleischmann agli scambi Tomix )...non sono perito elettronico , non ci capisco nulla ma grazie a qualche manualetto acquistato in passato e oggi internet , bene o male so come agire (già ne avevo costruito uno qualche tempo fa, però con scambi Fleischmann che sono più semplici rispetto ai Tomix) .
Per quanto riguarda le 668 , parlando con una persona ( non si fanno nomi ) che abita qua vicino a me che il digitale lo costruisce e lo vende pure , il problema sarebbe (“sarebbe” appunto , da prendere con le molle) nei decoder ESU Loksound stessi e non nelle macchine che li montano....i problemi non sussistono con quelle digitali “non sound” ( provato di persona con le mie tre “ non sound”
Ciao

Marco

Non voglio continuare perché qui si tratta di 668 Arnold, ma il digitale è il futuro.

Perdonami Francesco, ma non capisco il significato del tuo commento.

Fanali e illuminazione interna ALn668 (motrice+rimorchiata) 19 mA * 13.8 V = 0.262 W da monitor ESU Ecos
Durata LED alcune decine di migliaia di ore. 10000h=27a5m a 1h/giorno

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https://www.youtube.com/@vittoriovegetti

A Vitto' non fare finta di non capire: è evidente che mi riferisco al reale ed è altrettanto evidente che rispondo alla deificazione di un sistema. Giusto per capirci meglio, parlando di sonoro non mi pare sia riprodotto l'effetto doppler che tanto caratterizza i treni in transito, né certi cambi di marcia così caratteristici delle motrici termiche su linee particolarmente tortuose. Tutto e relativo e il trattore non ha sostituito la zappa. - Francesco

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festina lente

ecco è basato dare il là e come al solito si continua OT
Torniamo a parlare dell'oggetto, prego!!!
Grazie

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...