Se però usassimo testate tagliate e forate con una macchina a controllo numerico e standardizzassimo al massimo la testata con il controllo della posizione dei binari (cioè le testate dovrebbero essere prodotte a corpo unico con l'attacco dei binari), potremmo usare delle spine mobili per l'incastro fra i moduli.

Per le testate di precisione in effetti potrebbe essere usato un materiale duro, non necessariamente legno .... come ad esempio il Corian.

Dopo anni di gestione del nostro modulare desidero evidenziare quanto segue.
Ciò che deve essere sempre tenuto presente, quando si parla di moduli del modulre ASN, è questo: tutti i moduli devono poter essere accoppiati tra loro senza uno schema fisso.
Diverse sono le possibiltà di accoppiamento quando i moduli fanno parte di uno schema fisso.
La stazione di Pavia ad esempio è costituita da 8 moduli accoppiati sempre nello stesso ordine quindi si è potuto ricorrere a spine ad incastro che garantiscono un veloce e prfetto allineamento dei binari, anche 7 in alcuni casi!
Molto diverso invece è ciò che deve essere garantito in tutti i moduli che saranno accoppiati secondo le necessità del locale o da altro voncolo.
Dovrà essere garantita la distanza dell'interbinario, dima, e la cura nella posa dell'ultimo tratto del binario che dovrà essere assolutamente perpendicolare alla testata, senza tolleranze.
Questo è il vero punto delicato.
Se il modulo non rispetta le suddette regole, l'allestimento obbliga tempi lunghi durante l'allineamento dei moduli o addirittura l'impossibiltà di accoppiamento.
Non si è ancora visto ne trovato un sistema che garantisca un accoppiamento rapido e preciso pur avendo curiosato in tutti i sistemi finora visitati.
Per quanto riguarda la foratura delle testate, anche queste a dima, che saranno collegate e serrate tramite bulloni e gallette dovrà essere garantito un sufficiente agio, foro almeno da 8mm per un bullone da 6mm.

Sì, ed è quello che fanno gli amici tedeschi, testate realizzate industrialmente e con bussole preinnestate per facilitare gli accoppiamenti.
In Germania la situazione è comunque molto differente rispetto all'Italia: la maggior parte dei soci NCI vive a Stoccarda e a Colonia, condizione ideale insomma per produrre e distribuire il materiale (per noi non lo era - e non lo è, i costruttori non sono pochi ma sono molto distribuiti sul territorio, più semplice autogestire la costruzione dei moduli nei vari e "lontanissimi fra loro" comuni italiani).

Una cosa del genere abbiamo provato a farla anche con i moduli a norma Inga.Net_NG in Nm.
In questo caso (2007, credo) avevamo pensato a testate in plexiglass realizzate da un unico fornitore, ma anche qui la distanza e la difficoltà negli approvvigionamenti (e nella distribuzione: abbiamo moduli italiani, tedeschi, spagnoli, svizzeri, belgi, austriaci, inglesi...) ha portato negli anni gli interessati a realizzarsi le testate in proprio - adesso abbiamo testate in plexiglass, in legno e in MDF che convivono sul modulare in Nm, ognuno insomma fa per sè, gli amici svizzeri hanno ampliato addirittura la varietà delle forme delle testate, tutto funziona benissimo comunque.