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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 23/07/2016, 19:38 
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Interessi fermodellistici: Plastico paesaggistico Epoca III - IV
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Skype: gladami2
Luca Bassi ha scritto:
Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Come fa giustamente osservare il Presidente, un metro = 160 m. Avete mai osservato un campo di grano o un vigneto a 300 m di distanza?

Ecco la giusta considerazione...
... siamo abituati a guardare il paesaggio da lontano.. e poi ci mettiamo a fare foto Macro.. e vediamo tutti i difetti... :shock: :shock:
... direi che tutto va valutato alla distanza che si tiene nelle varie esposizioni.. La Cordicella....
... se invece vogliamo la perfezione... beh.. il limite non c'è... anche perchè, si può anche usare il microscopio, per fare cose infinitesimamente piccole.. vedi il discorso precedente della Mina con la Locomotiva e Tender scolpiti... :o :o
... ma se chi vede o giudica.. non ha lo stesso strumento per vedere il modellino... tutto è assurdo...


Quello che ho sempre sostenuto, da 50cm. che sono anche pochi molte imperfezioni scompaiono :o :o :o vale veramente la pena spaccare il capello in quattro :roll: :roll: :roll:o usare foto macro che non fanno altro che mettere in evidenza null'altro che logiche imperfezioni :?: :?: :?:

Giancarlo

Tutto passa e niente resta com'è, nemmeno i bei ricordi.
Alla fine il tempo trionfa su tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 23/07/2016, 19:39 
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Interessi fermodellistici: scala N Italiano epoche IV-V
Città di residenza: San_Pietro_in_Casale
Provincia di residenza: Bologna
Anche il piccolo ha un limite! Si cerca sempre di essere maniacali nella precisione dei dettagli ma andare oltre quello che l'occhio umano può vedere è inutile... tanto nessuno guarda un plastico con la lente (forse).
X un che fa ambientazioni "di nicchia" come me non è certo facile andare alle fiere, vedere in HO tutto quello che desidero e tirare dritto come se non me li potessi permettere :?
L' HO è una scala "facile" la N è una piccola scelta di vita :mrgreen:

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l'arte è di tutti ma non è x tutti...


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 23/07/2016, 21:54 
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Interessi fermodellistici: Modelli italiani e tedeschi
Città di residenza: Palermo
Provincia di residenza: Palermo
Fabio Capelli ha scritto:
L' HO è una scala "facile" la N è una piccola scelta di vita :mrgreen:


Che in ogni caso non prevede il contafili per guardare un plastico o un modello. - Francesco

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festina lente


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 24/07/2016, 0:54 
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Interessi fermodellistici: Scala N, FS epoca IV o giù di li (prima o poi il plastico arriverà).
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Provincia di residenza: Ravenna
massimo di giulio ha scritto:
Anche in H0, del resto, continuo a vedere sulle riviste dei "plastici" assolutamente obbrobriosi, sia come paesaggio che come tracciato... quindi il problema (ammesso che esista) non c'è solo per noi.

Indipendentemente dalla scala la percentuale é altissima... credo che fare un bel plastico sia per niente facile

Fabio Capelli ha scritto:
... la N è una piccola scelta di vita :mrgreen:

Bravo Fabio, una definizione splendida
(si adatta anche agli amici di GasTT)

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Riducendo la scala, aumenta lo spettacolo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 24/07/2016, 19:52 
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Città di residenza: Oegstgeest (Olanda)
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Bella discussione.
La N va dove ciascuno di noi la vuole far arrivare. E come si vede dalla discussione ci sono direzioni diverse.
Un altra domanda che può avere una risposta più univoca è "dove può arrivare la N?".
Considerato che la nostra scala è l'unica che si presti alla rappresentazione fedele della ferrovia nel suo complesso (treni, impianti, paesaggio) in un ambiente domestico, la risposta a questa domanda è a mio parere " la rappresentazione accurata della realtá senza visibili compromessi".
Un esempio di questo 'arrivo' è il concetto (e anche standard) fine scale 160: FS160
Immagino che molti conoscano il sito di Henk Oversloot http://www.fs160.eu/index.php che da queste parti è un mito.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 24/07/2016, 22:16 
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Interessi fermodellistici: Modelli italiani e tedeschi
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Provincia di residenza: Palermo
Gianfranco Visentin ha scritto:
Bella discussione.

Immagino che molti conoscano il sito di Henk Oversloot http://www.fs160.eu/index.php che da queste parti è un mito.


Se vogliamo parlare di miti, anche i prezzi sono mitologici. Ciò premesso, sei sicuro che la riduzione in scala sia perfetta e non condizionata, come talora avviene, dalla necessità di evidenziare particolari caratterizzanti, che, in perfetta riduzione, sarebbero inapprezzabili? Guarda p.s. i carri merci nelle stampate esemplificative del sito. - Francesco

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festina lente


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 24/07/2016, 22:57 
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Interessi fermodellistici: Epoca V, meglio se merci
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Provincia di residenza: Varese
io credo che il bello di un hobby come il nostro sia che ciascuno lo interpreta a modo proprio. C'è chi compra e mette in vetrina, chi pretende di fare solo movimento, chi si realizza le loco da solo, "tirandosi di lima" anche gli ingranaggi, ma magari si rifiuta di fare un semplice albero (che tanto non metterebbe sul plastico perché lo considera un dipiù), chi fa solo elementi di decorazione paesaggistica. Chi pretende il massimo del fine scale, magari impiegando tecniche sofisticatissime e chi preferisce usare le mani, anche a costo di un risultato meno perfetto. Etc etc etc.
Conosco gente di tutti questi tipi. E tutti, a proprio modo, sono soddisfatti.
Per Giovanni, che ha lanciato l'argomento, posso solo dire che, come lui ha visto delle cose pregevolissime in H0, io ho visto (soprattutto in Germania, ma non soltanto) dei veri capolavori in N. E parlo proprio di dettagli di paesaggio. Quello che per me è il massimo l'ho visto proprio su un paio di plastici del gruppo N Track Europe (tedeschi che amano lo stile USA). E posso garantire, la qualità del prodotto finale era determinata dalla qualità delle mani dell'esecutore e non da quella dei prodotti comprati per arredare il plastico (si trattava di aree urbane, ricchissime di un'infinità di dettagli).


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 25/07/2016, 13:25 
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Interessi fermodellistici: Scala N, occasionalmente Z.
Autocostruzioni in plasticard, paesaggi, microplastici.
Città di residenza: Torino
Provincia di residenza: TO
Se allora la domanda è "dove può andare" allora io dico: ovunque.

Ho visto realizzazioni in scala Z che sembravano quasi in HO, sicuramente in N, quindi vuol dire che in N si può fare. Bastano un po' di impegno e direi anche di collaborazione (non si può sempre farsi tutto da soli, dalle rotaie al fischio a vapore). Ma aggiungo anche che bisogna essere esigenti con se stessi e con le proprie realizzazioni, non limitandosi a realizzazioni che "mi sembrava che andasse": il solo modo per fare bene le cose è farle bene.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 25/07/2016, 13:54 
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Interessi fermodellistici: scala n FS; scala Nm Rhb ed Fcl
Città di residenza: roma
Provincia di residenza: roma
Skype: danieleadorni
massimo di giulio ha scritto:
Io non mi porrei proprio la domanda, perchè secondo me non è possibile individuare una tendenza comune nel nostro come in altri hobby.
Ognuno va avanti secondo le proprie abilità e non è detto che per forza tutti debbano essere allo stesso (alto) livello. Magari ci può essere uno stimolo a migliorarsi in tutto o in parte, magari rispettando meglio la scala, ma alla fin fine la nostra scala è più rivolta a far correre il treno nel paesaggio, possibilemente un bel treno e non un "trenino" di una locotender e due carrozze perchè non c'è altro spazio disponibile...
Anche a me piace provare a spingere il limite, tipo avere i ganci realistici realmente articolati, o una torre faro perfetta, o i segnali perfettamente in scala, o le macchinine tutte rifinite e magari anche con le luci funzionanti, ma quando per fare ciò ci avessi perso un sacco di tempo, considerando che passeranno inosservate alla vista della stragrande maggioranza delle persone, mi chiedo se ne vale veramente la pena.
Anche in H0, del resto, continuo a vedere sulle riviste dei "plastici" assolutamente obbrobriosi, sia come paesaggio che come tracciato... quindi il problema (ammesso che esista) non c'è solo per noi.

Quoto in pieno il Prof!

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Daniele
.....perfida H0 non mi avrai mai!


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 25/07/2016, 14:53 
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Città di residenza: Palermo
Provincia di residenza: Palermo
Luca Lucarelli ha scritto:
Se allora la domanda è "dove può andare" allora io dico: ovunque.

Ho visto realizzazioni in scala Z che sembravano quasi in HO, sicuramente in N, quindi vuol dire che in N si può fare. Bastano un po' di impegno e direi anche di collaborazione (non si può sempre farsi tutto da soli, dalle rotaie al fischio a vapore). Ma aggiungo anche che bisogna essere esigenti con se stessi e con le proprie realizzazioni, non limitandosi a realizzazioni che "mi sembrava che andasse": il solo modo per fare bene le cose è farle bene.


A questo punto, adibiamo il Caravaggio per le luci, Leonardo per i paesaggi di sfondo, il Canaletto per quelli in primo piano, Cardano per le trasmissioni, Pacinotti per i motori e realizziamo il plastico che........ certamente qualcuno riuscirà a criticare. :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

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festina lente


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 25/07/2016, 16:32 
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Iscritto il: 30/12/2009, 8:47
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Interessi fermodellistici: FREMO, Scala N freelance, SNCF, OBB, C&NW, FS epoca III-IV-V, plasticista operativo.
Città di residenza: Pavia
Provincia di residenza: Pavia
Skype: alessandro.corsico
La risposta alla domanda è una sola!!!!!
Ho la fortuna/sfortuna di frequentare questo modo da molti anni dai tempi di Fermodel News (Giovanni ti ricorda qualcosa?).
I modelli sono sempre migliorati, i modellisti anche, vediamo realizzazioni di alto ed altissimo livello, in questo forum si vedono modellisti che poco a poco migliorano, sino a realizzare buone cose.

Personalmente io adotto la startegia del "good enough" ovvero il buono quanto basta.
Il miei livelli e punti di interesse sono:
Plastico basato sull'esercizio con amici (no treni che girano senza senso, ma con orario, possibilmente con carte carro ed ordini di carico);
planimetrie di stazioni (reali o verosimili9;
attenzione alle infrastrutture ferroviarie(armamento, segnali, fabbricati ferroviari);
attenzione alle infrastrutture civili;
Paesaggio;
invecchiamneto dei rotabili;
composizioni verosimili;
automatismi.

Per me questo è l'indirizzo che dovrebbe segure la scala N, ma non è il vangelo mi raccomando!!! ;) ;) ;)

PS: questo è un hobby, Silvio Assi è un professionista del settore pubblicitario grafico è in grado di utilizzare strumenti (software) che per molti di noi sono inarrivabili, per costi, cultura, capacità.

ciao

_________________
Saluti dal Tibet (niente treni solo Yak e Nak)

DCC addicted
--------------------------------------------------------------
Alex Corsico

Ferrovie e Tranvie Locali
Direzione d'Esercizio di
PAVIA
--------------------------------------------------------------
FTL We move your mind


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 27/07/2016, 19:02 
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Non ho lasciato l'argomento, è che sabato degli operai che lavorano in facciata del condominio con molto zelo mi hanno tranciato la fibra di fastweb ... ripristino velocissimo, da parte dell'azienda, meno da parte mia, che ho colto l'occasione per rifare a modo mio le canalizzazioni, soprattutto quelle esterne :roll: (con tubo corrugato IN canalina adesso voglio vederli a far danni :lol: :lol: )
Oggi son di nuovo in pista... nel frattempo vedo che qualcuno ha afferrato l'argomento e ha postato dei link che ora mi butto a guardare. In realtà come avevo già scritto mi sa che la colpa è mia .. dovevo scrivere esplicitamente "dove può arrivare la N".. non "dove va la N" :D
A questo punto è chiaro che ognuno ha lanciato le sue tesi :lol:
Faccio ammenda per la scarsa chiarezza e mi tuffo nei link poi semmai ne aprirò uno con un titolo più acconcio ... voglio dire, chiaro che ciascuno miri a qualcosa di cui godere oppure , brutta parola, contentarsi ... c'è tutto il forum per questo, il mio scopo è andare a caccia del meglio inteso come riuscita delle ambientazioni !
Grazie intanto ai numerosi che hanno risposto :)
PS ... Alex Corsico ... altroché se mi ricordo di FN, come potrei dimenticare.. con l'emozione dei primi Novegro :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 28/07/2016, 1:58 
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Fabio Capelli ha scritto:
Anche il piccolo ha un limite! Si cerca sempre di essere maniacali nella precisione dei dettagli ma andare oltre quello che l'occhio umano può vedere è inutile... tanto nessuno guarda un plastico con la lente (forse).

Ecco, forse una precisazione in più non guasta, io non parlo affatto di precisione maniacale nel dettaglio, ma di resa.
Un pezzo di marciapiede non ha bisogno di tanti dettagli, per esemplificare.
Potrei, è vero arricchirlo con chissà quali tombini, magari effettivamente apribili, ma non è quello il punto. L'effetto del marciapiede non esce da un dettaglio, ma dal trattamento delle superfici. (e questo ragionamento potrei traslarlo su tutto quanto.. facciate, muri, tetti...)
Se guardiamo la foto con cui iniziai il topic l'effetto pietre, leggevo, era stato raggiunto con l'ausilio della stampa da originali fotografici.
Poi però, con l'aiuto di una sorta di bulino la superficie è stata trattata per renderla fessurata e rugosa.
Domanda... come si può fare in scala N? La rugosità della pietra, degli intonaci è avvertibile, ma non riproducibile così "come è". Ossia copiando il vero, e in scala. Oppure sbaglio, si può fare? Io ho davanti la foto in HO, mi piacerebbe vedere altrettanto in scala N, quanto meno per copiare :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 28/07/2016, 14:58 
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;) Ciao Giovanni, beh quei bordi del marciapiede sicuramente sono molto belli, ma secondo me a cercare il pelo nell'uovo alcune rugosità sono fuori scala, e se è questo che stiamo facendo , ovvero ricreare la realtà, a mio parere dovremmo anche renderci conto fino a dove in base alle dimensioni della scala possiamo arrivare a dettagliare un manufatto.
A volte per aggiungere a tutti i costi un particolare si rischia di rovinare un lavoro fino a quel punto ottimo con conseguenza di spostare l'attenzione su quell'errore e perdendo di vista invece l'insieme che se fatto a dovere meriterebbe piu apprezzamento.
Nei figurini in 54 mm quando dipingo gli occhi faccio la sclera bianco sporco, a volte un po di venuzze agli angoli, poi un cerchietto nero per l'iride e un atlro cerchietto colorato(azzurro o verde) per il colore dell'iride all'interno del nero..........ma la pupilla non la faccio, potrei anche riuscirci ma poi non si vede , la vedrei io con il visore ma probabilmente in pochi ad occhio nudo, e poi le poche volte che ci ho provato l'effetto era comunque di un gran pastrocchio.
Quindi secondo me massima precisione e pignoleria si, ma anche buonsenso e impegno totale ogni volta che si fa qualcosa, perchè poi così tutto quello che viene dopo sara sempre il frutto dell'esperienza precedente :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Dove va la N ?
MessaggioInviato: 28/07/2016, 21:11 
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e no, stavolta non son d'accordo con te
o meglio, non trovo che hai replicato al mio discorso: io non ho parlato di "quel" particolare dell'incisione sulla pietra, ma del trattamento di tutte le superfici, se mi leggi bene. Non è più un dettaglio, non è l'iride che mancherebbe, ma è l'aspetto complessivo che ne esce, che rende possibile all'HO offrire un colpo d'occhio quasi da realtà virtuale. Non capisco perché non riesca ad esprimere questo concetto che è semplice, se noi confrontiamo i marciapiedi in N con questo qui, non c'entrano proprio niente. O meglio, ancora devo vedere qualcosa che gli somigli. Certo che in HO c'è anche chi dà una bella spennellata di grigio a un listello con un po' di tacche, e si contenta. Ma c'è anche chi riesce a fare ben altro.

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