il problema in Z è che certi particolari li vedi solo al microscopio, tipo le chiodature. O la targa, che ho perso 8 etti a tagliarle e a metterle. Altezza totale modello 14 mm

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ora il problema più grosso.. tener ferme le mani fino a domani. Sarà fissata in trasparente opaco e poi via di lavaggi scuri molto diluiti. Comunque il tetto in lamierino mi soddisfa.

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per Natale ho trovato un regalino anche per la mia 740 "Micromercury", il primo raro modello in Z costruito dalla Mercury negli anni 50. Ordinata al volo, carrozza sorpresina TIDE da 5 cm. !
A VOI TUTTI COMUNQUE ... BUON NATALE !!!!

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Sogliolina caricata per l'ultimo viaggio .. o più ottimisticamente per un recupero integrale
Sto pensando di riprendere il progetto Sogliola, l'avevo sospeso sostanzialmente per un problema ... va trascinata, ma per farlo il gancio standard, indispensabile, è veramente improponibile, grande più della cassa. Per cui avevo temporaneamente accantonato, progetto e stampate.
Con un carro realizzato appositamente trovo che ha più senso, statica modellisticamente ma dinamica sul plastico... per cui mi metto presto all'opera, questo era solo una prova, tanto in questo momento i test di robustezza per il 356 sono fermi .. non mi stampa nessuno in questo periodo ...
in foto l'insieme d'ambiente "compiuto" allo stato attuale ... ma arriverà tutto il resto...

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Auguri a tutti, ennisti, zetisti, e misti!

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Di questi giorni di quiete ho approfittato per dare una botta al plastico ibrido N + Z, e tra le cose ho inserito un vecchio blocco che è un po' il cuore della linea N, avrà spiaggia e cabine... qui la prova di quota ai fini di misurare al peggio della luce occorrente il portale doppio.
Direi ok, i treni sono serrati a 5 o 6 mm. di stacco tra loro, la squadra in alto è come fosse il coperchio del mensolone, direi che la sovrastante montagna dei Balzi Rossi avrà una dimensione discreta.
Per ricavare lo spazio a monte per la Z, e del paese, ho dovuto variare l'impostazione della linea, che è un po' più inclinata che nel progetto, e uno dei treni mi entra un po' in curva, veduta che non avrei voluto avere, ma pazienza ... piuttosto spero che l'incrocio carrozze funzioni, ma dovrebbe, visto che la linea a monte è diritta, e non avrò quindi carrozze lunghe a fare da corda a una curva che disturbi l'altra linea.
L'entrata, prima, era studiata più morbida e "accompagnata", perché ho voluto fare la doppia linea con la distanza reale tra i binari.
Comunque ora mi preparo finalmente un portale sagoma in cartoncino, per capire come viene, ma mi pare contenuto ...
I rotabili Lima sono i "peggiori" in assoluto, quanto a ingombri, ecco perché li uso come test.
Il plastico è davvero il caos che uno non dovrebbe fare, ma sta nascendo da un taglia e cuci di cose che avevano avuto scopi diversi .. ora devo far convergere tutto, e non è certo il metodo più pulito.
Il telaio invece è un gran casino di barre e contrafforti, ma perché è tutto alluminio, lo voglio leggero per poterlo si sa mai spostare, ma la torsione mi sta facendo tribolare non poco perché essendoci le linee non si può contrastare con elementi totalmente diagonali. Però vedo che pannellando man mano con plastica economica tipo plasticard si irrigidisce molto.

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Sempre tutto molto interessante!

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IL MIO BLOG: http://fermodellismo.over-blog.net/

(AXEL)

Casino cercare di sistemare roba vecchia ...
ad esempio la piattaforma per le cabine ora l'ho levata di mezzo... trooppo accrocchio.
Comunque siccome voglio anche io far correre i treni sto montando fissi tutti i binari (non ancora gli Z che preparo per parti), e invece il paesaggio sono dioramini bloccati col Lego ... sistema molto preciso che permette di metterli e toglierli e lavorarci a parte con comodo.
Invece, parlando di tue predilezioni che anche qui sono essenziali, ieri ho provato a far palmette di carta, quelle piccole a ventaglio .. fallimentarissimo grosse e tutti gli elementi finivano troppo attaccati tra loro ... tutto buttato, ora vorrei provare smontando le trecciole per le collane che dentro son composte di fili davvero ultrafini ... mettendole a ventaglio su dima e poi refilare. Il punto è che il mio incisore è bravo ma essendo semindustriale per la moda tratta solo 3 decimi come spessore minimo... tu che ne hai uno fine, perché non pensi a una bella varietà di palme ? (richiesta interessata ).
Questo è il tipo base che mi piacerebbe ... ma anche le altre

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Usando roba vecchia sto impazzendo .. ed è assolutamente "DISEDUCATIVO" mostrare come lavorare nello "sporco" ... ma tra poco ne esco e riordino. L'imbocco dovrebbe essere roccia, una volta finito, a imitazione della galleria Balzi Rossi.
E mi punge desio di aggiungere poi il favoloso ascensore tipo Eiffel che gli sciagurati demolirono negli anni 70 ...
Comunque.. siamo in altre scale, ma qui c'è una porzione in N del mio plastichino ligure ...

NB. Il binario piantato davanti non è altro che la quota del sotto del coperchio ... l'altezza che non devo superare. Il palo di legno dietro mi serve a valutare lo sbalzo rotabili in curva, per non stringere troppo la roccia a portale.
Dietro, correrà la Z, che mi ha costretto a "sacramentare" il telaio.

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Sto pian piano abolendo le vecchie montagne fissate sul plastico. Non mi piacciono molto e lavorare direttamente sul plastico curando il particolare è un disastro.
In pratica sul telaio sto mantenendo solo le linee, ancorate e testate, ma il paesaggio viene "indossato" a mo' di rivestimento. Qui si vede la montagna parzialmente via via rimossa per far posto alla nuova. Il tutto viene accolto nel telaio già approntato, conformato usando vari puntelli di lego, con un risultato estremamente preciso. La nuova montagna, invece che dal blocco di polistirolo nasce su intelaiatura di plasticard e pali di legno (spiedini), come se fosse una maschera da indossare. La colla stucco che nasce per il Depron in questo è eccellente, ingloba e incolla di tutto via via, ma di per sé è molto robusta una volta asciugata. Si modella bene, la difficoltà semmai è "copiare bene"
Speriamo, fino a che non è finita e dipinta non mi posso esprimere, e comunque il procedimento di crescita è lento .. ora tocca un po' all'interno della galleria. Il tutto come dicevo si asporta. Lasciando solo struttura e linee.
Come vedete dalla foto il risultato è lontano, e in questo punto la roccia, forse rivestita da un guanto parziale di cemento, è meno scabra di quella sul mare .... mi sa che solo colorandola potrò capire dove lisciare e dove "scabrare".

ps. siamo nella "sezione" scala N

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Ecco, finito di rimettere assieme i vecchi pezzi, ho dato il primer uniforme sull'accrocchio base recuperato. Se no non riuscivo a vederlo bene.
Ora lo colorerò, in modo da poter poi, dove possibile, proseguire con materiale già colorato in pasta, sia per rocce che per terreno (su cui aggiungere erba) . Il fabbricato invece, sistemato portico e terrazzo, sarà aggregato per parti finite.
Intanto però ora mi son fatto anche dei ministampi in prochima, sia delle scalette che dei muretti .. da usare poi all'occorenza con pasta bicomponente, che restituisce sempre un buon dettaglio.
Per la vegetazione minuta invece è un gran problema, sto testando una minifustella per le grandi agavi ...

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.... un plastichino da viaggio mi serve
Z Shorty inizio lavoro.
Il pannellino è già tagliato, è solo scocciato per tenere il quadro incollando il binario, ma in quella zona dovrà essere rimosso. La sua parte sarà destinata a montagna con galleria, su "montacarichi" .. salirà e scenderà per starci in altezza a valigetta chiusa.
.... raggio, circa cm. 4,5 il più piccolo in Z. Ho dovuto solo limare i bordi dei dritti fino alla sporgenza delle traversine, non entrava per un paio di mm.
La valigetta è quella piccola standard rintracciabile facilmente su Ebay per pochi euro.

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tutto in 18 cm. Altezza verificata, ok
La parte di montagna dietro invece salirà a cannocchiale.

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l'ascensore manuale per far salire montagna, portali e galleria dopo aver aperto la valigetta... è solo tagliato e puntato, ma dovrò irrobustirlo molto. Il vantaggio è la relativa precisione ed è anche autobloccante per via dei gommini a pressione. Certo, con l'attrezzatura adatta veniva meglio in ottone ... ma a volte si fa con ciò che si ha

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Intanto che preparo la mia valigetta non sto trascurando né la progettazione dei rotabili, né gli edifici.
Come forse saprete la Fermata FS è in produzione e disponibile, parecchi i complimenti, ma anche scambio di battute con utenti che pur riconoscendo il costo, lo trovavano superiore alle possibilità.
Mi chiedono il kit. Io però sono contrario per tanti motivi.
Uno perché il 3D ha un vantaggio, il poter perfezionare man mano che si stampa.
Ma questo è anche uno svantaggio, perché non mi sento di proporre da montare una cosa che poi magari esce meglio la partita successiva.
Per meglio, attenzione, intendo più facile da mettere assieme, perché sinceramente potrei arricchire i prodotti con altro materiale, ma ognuno in sé è già molto curato e non cambio il design.
In realtà il kit dovrebbe avere una trentina di pezzi, più le maschere di verniciatura, più istruzioni per i vari trucchetti...
Insomma è improponibile, non voglio vedere in giro gente insoddisfatta che magari ha anche tribolato, e pezzi nati da me che non mi son testimonianza della cura che ci ho messo.
Allora ho avuto un'idea. Farò il kit, ma MONOBLOCCO. Dal tetto al marciapiede compresi. Chi lo monta supererà tutte le difficoltà degli incastri, e dovrà semplicemente dipingere, così come sa fare, col pennellino o come vorrà, e coi colori unitari o meno come vorrà. Ma il costo di produzione scende, un po' già nella stampa, ma zero diventa il montaggio.
Per cui mi son messo all'opera per mixare già tutti i componenti. Devo pulire, unire, e raddrizzare le pretensioni studiate per prevenire il moderato effetto banana (risolto) del fronte principale. Tra poco la Fermata sarà disponibile anche per chi vuol far da sé.
Unica cose "sfuse", i vetri, i cartelli di segnalazione, il camino, e il led di illuminazione.

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