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Ciao,

Vedere per credere ...



I robot giganti sono oggetto di fantasie per bambini e successi hollywoodiani: mega macchine, come Transformers, che sorvegliano e proteggono l'umanità. Tali immagini futuristiche si sono avvicinate alla realtà in questi giorni (luglio 2018) quando la Società mineraria Rio Tinto ha raggiunto un traguardo significativo con la prima fornitura di minerale di ferro da parte di un treno-robot autonomo, a Pilbara, nell'Australia occidentale.

Il video mostra il lungo viaggio di circa 280 chilometri che il mezzo è riuscito a percorrere, partendo dalle miniere di Rio Tinto a Tom Price fino a raggiungere il porto di cape Lambert, senza alcun conducente a bordo. È stato monitorato da remoto, dagli operatori del centro operativo a Perth a più di 1.500 chilometri di distanza.

Il treno, lungo 2,4 chilometri, è costituito da tre locomotive che trasportano circa 28.000 tonnellate di minerale di ferro.

Prima del viaggio inaugurale il team di AutoHaul, che ha realizzato il sistema robotizzato presso il centro operativo di Perth, aveva eseguito migliaia di ore di test. Il treno robot diventerà pienamente operativo entro la fine di quest’anno, diventando così la prima rete ferroviaria al mondo interamente autonoma, a lunga distanza e a traffico pesante.

Lido Costa, ingegnere principale del progetto ha detto: “I treni sono in realtà giganteschi robot autonomi perché, una volta impostati sul loro percorso, prendono tutte le decisioni. C’è un controllore del treno presso l’Operations Center di Perth (a 1.500 chilometri dal Pilbara) che stabilisce la rotta, ma una volta che è in esecuzione sono i computer di bordo e quelli del centro operativo a prende le decisioni necessarie”. La rete di computer assicura che il treno si attenga al limite di velocità, che non incappi in altri treni e che non ci siano ostacoli ai passaggi a livello. “E ci sono un sacco di altri dispositivi per proteggere persone e attrezzature – ha detto Costa -. Ad esempio, se una delle ruote ha un difetto, il treno sarà costretto a frenare fino a fermarsi e questo vale per tutti gli altri sistemi”.

I principali vantaggi che derivano dall’utilizzo di treni-robot sono la sicurezza e la produttività. In un sistema manuale, ogni volta che un guidatore termina il turno e un altro lo sostituisce è necessario fermare il treno. In un viaggio standard un treno si fermerà almeno tre volte e questo richiede almeno un’ora di stop.

“Il vantaggio in termini di risparmio di tempo è enorme perché la rete ferroviaria è una parte fondamentale dell’operazione di estrazione mineraria: se siamo in grado di prevenire tali interruzioni, possiamo avere sempre in attività la rete di collegamento, consentendo il trasporto di più minerali verso i porti e la spedizione in modo più efficiente. L’altro grande vantaggio è la sicurezza. Stiamo eliminando la necessità di avere conducenti che viaggino per 1 milione e mezzo di chilometri all’anno”.

:shock: :shock: :shock:

Francesco

[url]https://it.businessinsider.com/australia-il-lungo-viaggio-del-treno-autonomo-ecco-il-gigantesco-robot-guidato-da-una-rete-di-computer/[/url]

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Francesco Z.

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Ciao,

Le loco sono queste (bella ... "esca" per me che amo le livree - e le linee ferroviarie - "anticonvenzionali") ... ;)

Immagine

Francesco

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Ciao Francesco, a questo punto si potrebbe ipotizzare un bel nastro trasportatore sopraelevato lungo 280 Km :lol: :lol: :lol: niente passaggi a livello, niente sale di controllo, niente computer, niente di niente, direttamente dal produttore al consumatore = Km ZERO :lol: :lol: :lol:

Giancarlo

Non temere di dire cose che sembrano troppo semplici


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Giancarlo vuoi mettere lo spettacolo del treno con quello del nastro? :D :D
Forte come idea, l'unico problema è l'impatto con i posti di lavoro......

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Ciao,

EH!!! ... Un matematico di alcuni secoli fa (Gottfried Wilhelm von Leibniz, se la memoria mi assiste) ebbe a dire che vi era (è) ragione per cui l'uomo si dovesse applicare a compiti che, agevolmente, potevano essere portati a compimento da una macchina. Visione, per l'epoca, assolutamente futuristica e premonitrice da parte di un personaggio in grado di guardare molto oltre l'orizzonte ...

La "performance" tecnica - nello specifico - è assolutamente degna di nota, è vero! Personalmente però, nel mio piccolissimo, non riesco a non domandarmi quali siano/saranno i costi sociali di questa corsa forsennata alla "automazione estrema" (parlo per esperienza anche personale) e qui mi fermo: non è ne il tempo ne il luogo di andare O.T. su un argomento del genere ...

Asiatici saluti
Francesco

PS: la livrea della loco una GE AC44 (forse ACi) mi intriga veramente assai! Tra l'altro GE sostiene che il motore sia in grado di erogare 4.500 HP di potenza di trazione (!!!) con 55° C di temperatura ambientale ... CHAPEAU!

Allegato:
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Secondo me i costi sociali sono negativi, nel senso che ci sono tre macchinisti in meno che sarebbero costretti a guidare da soli nel deserto per migliaia di km, ma molti più tecnici di manutenzione e sorveglianza del sistema.
Dopotutto anche nel nostro piccolo molti dei nostri plastici digitali e collegati a PC possono anche "divertirsi" da soli senza la nostra presenza... :D :D :D

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salutoNi
Massimo


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Ciao,

Cita:
Secondo me i costi sociali sono negativi ...


Temo di si! Senza scadere nelle melensaggini sono un pò perplesso da questo straripare - in tutti i campi, ovunque e comunque ... - di tecnologia ed automazione. Sarà per tale ragione che, fermodellisticamente parlando, sono ancora ... ANALOGICO! :shock: :shock: :shock: :lol: :lol:

Francesco

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Francesco Z.

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Bah non condivido l'idea.
Ed ora chi glielo dice ai bambini australiani che non si puo' piu' fare il giro sul trenino e a suonare le trombe?
E comunque non e' robotizzata ma telecomandata, i robot non hanno bisogno di essere controllati in quanto completamente autonomi.


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Luca Goldin ha scritto:
E comunque non e' robotizzata ma telecomandata, i robot non hanno bisogno di essere controllati in quanto completamente autonomi.
Francesco Zezza ha scritto:
Lido Costa, ingegnere principale del progetto ha detto: “I treni sono in realtà giganteschi robot autonomi perché, una volta impostati sul loro percorso, prendono tutte le decisioni. C’è un controllore del treno presso l’Operations Center di Perth (a 1.500 chilometri dal Pilbara) che stabilisce la rotta, ma una volta che è in esecuzione sono i computer di bordo e quelli del centro operativo a prendere le decisioni necessarie”.

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E' curioso che in un viaggio di soli 280 km si debbano fare tre cambi di macchinista, ma probabilmente la velocità è così bassa che ci mette un secolo!
Dai video direi che non va oltre i 30 km/h e questo significa quasi 10 ore di viaggio... Mi immagino il piacere del macchinista a guidare una complicatissima e difficile lumaca per tanto tempo...
Questi sporchi e alienanti lavori meglio lasciarli fare alle macchine.
Al di là di tutte le considerazioni da appassionati di treni...
Vi piacerebbe stare a vedere ogni giorno per 365 giorni all'anno un treno come questo?
Non credo.

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Interessante, ma solo a pensare di calcolare lo sforzo al gancio della prima locomotiva mi viene il mal di testa. Evidentemente il tracciato non ha livellette, ma che diavolo di materiale usano? Capisco che, con queste lunghezze, ipotizzare locomotive in spinta è irreale Sarebbe veramente interessante dare una occhiata ai ganci e alle loro caratteristiche. - Francesco

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Ciao,

Cita:
... la velocità è così bassa che ci mette un secolo!


Tempo addietro - in Messico - incrociammo un treno "carbonaio" come questo, ma forse meno lungo. Attendere che transitasse fu un esercizio di pazienza ... :shock: :shock: :shock:

Segnalo - non ho idea di dove fosse la "testa" del convoglio - la presenza di ben DUE loco in spinta! Anche in Messico quanto ad "ampi spazi" non scherzano ... :lol: :lol: :lol:

Allegato:
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DSC_0274.JPG [ 201.24 KiB | Osservato 939 volte ]


Allegato:
Commento file: KCS de Mexico
DSC_0277.JPG
DSC_0277.JPG [ 113.28 KiB | Osservato 939 volte ]


Allegato:
Commento file: KCS de Mexico
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DSC_0278.JPG [ 122.73 KiB | Osservato 939 volte ]


La compagnia proprietaria (o comunque che gestiva) il convoglio era la "KCS de Mexico" (https://en.wikipedia.org/wiki/Kansas_City_Southern_de_M%C3%A9xico), parliamo di, quasi, venti anni fa probabilmente ai comandi c'era(no?) un peones locale. ;) .

Francesco

PS: Tempora mutantur, nos et mutamur in illis (Ovidio, le metamorfosi?)

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Francesco Z.

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Buongiorno

mi permetto di informare, che il sistema di segnalamento di questa linea automatica, è stato realizzato da
ANSALDO STS di Genova.

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Saluti
ANdrea


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Ciao,

Vero, è una imperdonabile dimenticanza (anche se, forse, il nome Lido Costa - citato nel testo - poteva far risalire a postro Paese)! Mi sono lasciato prendere dall'aspetto più strettamente ferroviario e ... :oops: :oops: :oops:

Francesco

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MessaggioInviato: 20/12/2018, 12:13 
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Skype: alessandro.corsico
Andrea Brunner ha scritto:
Buongiorno

mi permetto di informare, che il sistema di segnalamento di questa linea automatica, è stato realizzato da
ANSALDO STS di Genova.


che è giapponese :lol: :lol:

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Saluti dal Tibet (niente treni solo Yak e Nak)

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Alex Corsico

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