Il 27 gennaio si celebra la giornata della memoria per ricordare ciò che uomini malvagi hanno fatto a loro simili, colpevoli, a detta dei loro carnefici, di non appartenere alla "razza eletta".
Spero che almeno in questo giorno ciascuno di noi possa fare una riflessione su quanto accaduto.
Ormai i testimoni oculari della Shoah sono sempre meno e per fare si che tra 20, 50, 100 anni tutto questo non sia solo qualche riga di un libro di storia dobbiamo conservare viva la memoria e trasmetterla ai più giovani, in modo che non si perda il ricordo di tali barbarie.
Importante è che non ci sia più l'indifferenza, indifferenza che ha permesso una simile tragedia.

Per non dimenticare, mai.

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Ciao
Claudio

Vieni a visitare il Memoriale della Shoah, stazione Centrale di Milano http://www.memorialeshoah.it

Grazie Claudio.
Mai dimenticare.

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Un salutoNe,
Antonio

"Creative work is serious play" (R. Fripp)

Grazie Claudio.
Tristemente attuale.
Io non dimentico.

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gianni

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NON si vuole, NON si deve, NON SI VUOLE DIMENTICARE!!!!

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Ciao.
Piero
Chiunque ha qualche cosa da insegnare, tutti hanno tanto da imparare!!
Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace!
Se non sai taci, è meglio!

Problema grave la memoria: i nostri giovani stanno regredendo, stanno tornando antisemiti. Lo scrivo dopo una discussione con la mia piccola (32 anni, università fatta) che mi ha detto che gli ebrei hanno imparato bene ad essere nazisti! Vedi Israele e Ucraina. Certo che la propaganda che viene da est è veramente dannosa... che schifo.

Angelone

SHALOM

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The american man

La memoria dovrebbe servire a ricordare quello che si è studiato, solo che ormai non si studia più come ai miei tempi, e in genere ci si informa anche male.
Nel caso specifico trovo ridicole le accuse di genocidio dei palestinesi, intesi come "razza" (ammesso che questa parola abbia un senso) dal momento che ci sono palestinesi che vivono e lavorano in Israele e che nessuno si sogna di eliminare solo perché tali. Guarda caso il Tribunale dell'Aja non ha avallato questa accusa.
Diversa cosa è la valutazione politica (e se vogliamo anche morale, sempre ammesso che in politica questa parola abbia ancora un senso, purtroppo) del comportamento militare di Israele, stigmatizzato da tantissimi Stati inclusi i loro più fedeli alleati, gli USA.
Però per non portare il cervello all'ammasso, da una parte o dall'altra, ci vuole conoscenza e memoria, non superficialità.

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salutoNi
Massimo

Non dimentichiamo.

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Ciao, Michele.

Perfettamente d'accordo con Massimo. E lo ha anche ricordato Mattarella dicendo a Israele: non fate agli altri quello hanno fatto a voi.
Una cosa giusta è difendersi dal terrorismo; una cosa sbagliata è radere al suolo uno stato uccidendo migliaia di persone.
E, purtroppo, questa esagerata esagerazione di Israele forse ci aiuterà a non dimenticare.

Ciao, Dario.

L'importante è non dimenticare!

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...