Ciao,

Esiste a Pretoria una “Casa della Cultura Afrikaans” (la cui impostazione storica dà adito a non poche considerazioni di ordine politico, culturale, sociale sulle quali – in questa sede – è bene sorvolare) che oltre a custodire le memorie di coloro che furono i primi abitanti dell’attuale Sud Africa custodisce, inaspettato, un grande plastico ferroviario (scala H0 o forse, visto dove ci troviamo, 00) gestito dal “NOORD TRANSVAALSE MODELTREIN KLUB” ovvero (approssimativamente) il “Club Ferromodellistico del Transvaal”. Il Transvaal è l’odierno Gauteng, dove noi viviamo da alcuni mesi: la più piccola, più ricca, più violenta provincia dell’intero Sud Africa.



Ho avuto modo di vederlo (e si scattare alcune foto) da lontano: osteggiato, oltre che dalle barriere che tengono lontano i curiosi quando il plastico non è operativo, da una illuminazione che definirò, eufemisticamente, opinabile.

Realizzato in ambientazione locale consta, a quanto mi è stato dato di capire, di due tracciati ad “U” che si sovrappongono e che, ciascuno per suo conto, parte/termina in uno scalo merci: “qualcosa”, in certo qual modo, PaP, ma poteri sbagliare!

I due “quadri comando”, posti in posizione molto defilata, lasciano pensare, stante la vetustà degli switch, ad una alimentazione analogica e la foggia dei tracciati, se ho ben interpretato il loro sviluppo, dovrebbe prevedere almeno un (più) sezionamento ad evitare (c.d. cappio di ritorno) di mandare la linea in “corto”. Le dimensioni del tutto dovrebbero, però, lasciare la possibilità di regolare il traffico senza eccessivi affanni, anche perché nelle “yard” non si vedevano sostare convogli extra-lunghi.









Sembra, per finire, che il club tenga delle sessioni operative (e vorrei ben vedere …) cui vorrei (sto cercando di prendere contatti diretti) poter assistere, magari partecipare ... .



Ultimo, ma non ultimo (sopra) il monumento simbolo del museo come appare al vero.

Afro-saluti.
Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Ciao Francesco, bel reportage pur nella sua difficoltà!

Angelone

Leerinoo, stazione di Lerino
(foto 3) si, si puo tranquillamente ambientare in Sud Africa, considerando la fauna che ormai pascola anche nelle nostre stazioni... e anche il rischio che si corre

sicuramente qualcuno del Club tirerà fuori i pezzi della SAR fatti dalla Lima, a parte i vagoni fasulli del Blue Train il resto non era male anche se "giocattoloso", casomai approfitta per chiedere informazioni su libri o riviste ferroviarie

shosholoza!

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さよなら
Massimo

Ciao,

Vorrei, in qualche modo, "agganciarli", fanno H0 ma sarebbe divertente lo stesso.

Quando al materiale Lima/SAR (giocattolesco o meno che sia) qualcosa c'è in giro e qualcosa vorrei prendere. Vedremo ... .

Francesco

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Francesco Z.

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