ULTIMA DATA DISPONIBILE 01 05 2023


da napoli centrale raggiungibile con treno storico

Ma quante novità!!! Bravissimi!!!

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Foto

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Ciao da Luca

Se ti ci metti con impegno puoi raggiungere qualsiasi risultato!

Il capostazione di Milano mi fa ridere!! E' qui che lo voglio vedere, pochi mezzi pochi uomini!! (Antonio la Quaglia fu Calogero in Destinazione Piovarolo)

Ciao Babbo!!

I volti sorridenti delle vostre foto valgono più
di cento parole!!!!
Siamo ( ASN ) Unici !

Marione

Oggi tanti ragazzi e bambini che prendono il tesserino di macchinista. I più grandi fanno manovre di sgancio e aggancio carri, usando l'asta di manovra ed il deposito merci di Roma San Pietro

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Il meglio deve ancora venire!

Giovanni Biallo

E' finita anche questa avventura nel luogo più bello d'Europa dove poter allestire un modulare ASN: il padiglione del vapore del Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa. E' andato tutto molto bene anche se la mancanza di pubblicità nel mondo modellistico si è fatta sentire. Solo due mezze pagine di pubblicità su Tutto Treno di marzo e aprile. Qualcuno di noi ha diffuso la notizia un pò sui social. Quindi più presenza di famiglie e scuole che di modellisti. Però la voglia di stare insieme e il luogo rimangono i due fattori trainanti di questo evento che ne determinano il successo.
Il modulare, configurato ad U con una esposizione di 26 metri e più di 50 metri di tracciato continuo, gestito solo in digitale, si è comportato bene, nonostante la presenza di ben 4 moduli nuovi di zecca di cui un paio ancora in fase di allestimento (con arredi temporanei). Il tema delle regioni italiane ha suscitato molta curiosità del pubblico.
Hanno girato tantissimi convogli con una presenza italiana notevole grazie anche alle novità uscite in questi ultimi anni (Caimano ed ETR 610 Arnold, E 444R Pirata, articolate Loco, Diesel di Danifer, ecc.).
La nostra iniziativa del giovane macchinista ci ha consentito di consegnare più di 60 tesserini a ragazzi che hanno seguito percorsi e manovre indicati dai nostri tutor. Anche i workshop hanno avuto una discreta presenza.
L'affiatatissimo gruppo romano è stato efficacemente affiancato da un gruppo campano che speriamo possa crescere e promuovere la scala N in Campania e dintorni.
Ed ora un pò di ringraziamenti a: Roberto il nostro mago dell'allineamento dei moduli; Donato che ha gestito la nostra iniziativa per i giovani macchinisti e ha tenuto in allegria, come solo lui sa fare, tutta la compagnia; Andrea che ha continuato ad arredare i moduli per tutta la durata dell'evento; Alfredo e Luca che in pochi giorni hanno arredato i due nuovi anelli di ritorno, Angiolino che ha completato il modulo di supporto a Roma San Pietro che consente di fare le manovre nell'area merci; Ugo che in due mesi ha riprodotto in perfetta scala 1:160 l'apprezzatissima stazione di Pietrarsa San Pietro a Cremano (quindi una buona parte del Museo); Massimo giunto dalla Puglia con la sua stazione di Nardò; Filippo il nostro cambusiere locale che ci ha tenuto in forze. Oltre ad Ugo e Filippo, vorrei ringraziare gli altri campani che sono venuti a dare manforte: Angelo, Davide e Luca. Un ringraziamento particola al Presidente FIMF Antonello Lato che è stato spesso con noi, ed anche al Direttore del Museo, Oreste Orvitti che insieme al suo braccio destro Nunzia Cantile sono stati molto presenti nella nostra area ed hanno apprezzato le nostre iniziative per il pubblico. Speriamo a breve di poter fare un racconto più dettagliato dell'evento.

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Il meglio deve ancora venire!

Giovanni Biallo

aggiungerei l'utilizzo qr code sul modulo sul modulo di villa borghese e le intestazioni dei moduli , che hanno riscossom curiosità e interesse dei vari visitatori non meno della direzione del museo.

UN GRAZIE a voi Giovanni Roberto Donato Andrea Alfredo Luca Angiolino Massimo Ugo

ed è sicuramente poco ...... per le emozioni e sensazioni provate nonché grande lezione di modellismo e di lavoro di gruppo.

grazie cari amici scala N

visto le espressioni dei volti dei svariati bambini candidati a macchinisti nonché molto di più nei genitori credo che
questa é sicuramente una delle strade più proficue per ravvivare e sviluppare la scala N e la nostra associazione.

Io sono ritornato da poche ore, stanchissimo anche a causa di un lungo diluvio incontrato all'altezza di Potenza.
Sono stati 5 giorni (incluso il montaggio) piacevolissimi, anche (o soprattutto) i momenti conviviali a pranzo e cena!
Ho potuto conoscere meglio il gruppo romano, ragazzi veramente fantastici, a cui manca solo di fare qualche sforzo in più per esserci regolarmente anche agli eventi "nordici", in particolare Verona. Ne guadagnerebbe la qualità del modulare e anche la coesione dell'associazione: pensate che molti non sapevano nemmeno dell'esistenza della chat whatsapp "nazionale".
Ovviamente sarebbe importantissima anche una "mobilità reciproca" dal Nord verso il Sud: la location di Pietrarsa è strepitosa e i soci del Nord dovrebbero fare qualche sforzo per partecipare. Il prossimo evento da non perdere dovrà assolutamente essere il 70esimo di FIMF di ottobre a Montesilvano, località abbastanza baricentrica per tutta l'Italia e quindi raggiungibile in una sola tappa da tutti. Spero proprio che vi partecipino moduli ASN da ogni parte d'Italia!.
Tornando a Pietrarsa, aggiungo che i miei moduli di Nardò hanno superato lo "stress test" del digitale, anche se per qualche motivo (sono certo assolutamente non connesso al digitale) è saltato l'Arduino che gestisce una parte degli scambi. Ho potuto comunque fare manovre e traversate su tutti gli altri binari della stazione senza difficoltà.
Ho anche provato a guidare macchine digitali, sia una Vetron Hupac mia che quelle in dotazione all'associazione, e sono ancor più convinto di voler rimanere analogico a vita. Anche gli effetti sonori - unico aspetto aggiuntivo che, a mio parere, mi fornirebbe una certa spinta per un passaggio al digitale - mi sono sembrati niente più che pernacchiette. Inoltre la necessità di dover seguire quasi continuamente la macchina che si sta guidando tutto attorno al tracciato, in assenza di blocchi automatici, è veramente impegnativa e stancante. Sarà divertente all'inizio, ma al quarto giorno non se ne può più. Sempre secondo la mia opinione. Secondo me il digitale è buono solo per uso personale o tipo FREMO.
Concludendo, oltre ad aver potuto dedicare tempo per una visita approfondita a tanti mezzi esposti nel Museo, ho fatto anche il turista agli scavi di Ercolano, che mi sono sembrati anche più impressionanti di Pompei!. Ovviamente ci sono andato con il treno metropolitano (è a una sola fermata di distanza da Pietrarsa).

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salutoNi
Massimo

Mi complimento con tutti voi, davvero bravissimi!

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Un salutoNe,
Antonio

"Creative work is serious play" (R. Fripp)

Volevo ringraziare tutti i compagni di questa splendida avventura la cui giusta durata dovrebbe prevedere 1 giorno in meno per apprezzare tutto meglio senza stancarsi eccessivamente e senza evadere dagli impegni della vita normale.

La cosa che mi ha un po’ “preoccupato” è stata realizzare, ad una battuta durante una delle piacevoli e succulente cene, che io, anno di nascita 1964, fossi il più giovane della combriccola: ho pensato che l’estinzione del nostro hobby è certa.

Però l’ultimo giorno, 1 Maggio, complici i rimandati festeggiamenti del Napoli e il tempo migliore del previsto, c’è stato un vero assalto di famiglie con un’orda di bambini intensamente appassionati dalla ferrovia, che si sono entusiasmati quando hanno capito di poter guidare uno dei convogli del modulare…e mi sono ricreduto sul fatto di poter trovare dei nuovi modellisti che continuino questo divertente hobby.

In questo penso che l’uso del digitale sia fondamentale, perché la stessa consegna dello scettro del comando simboleggiato dal cellullare (oggetti dismessi dai soci e a disposizione di tutti) con la app per la guida con tanto di suoni, responsabilizza i “macchinisti” in erba, senza relegarli in un plastico a parte che non può dare le stesse sensazioni e emozioni: bisogna dar loro un po’ di fiducia senza temere che possano fare danni, anche perché vengono comunque sorvegliati.

E in ogni caso non erano solo i bambini che volevano fare il macchinista!

La scelta tra analogico e digitale credo sia molto personale e dipende anche dal contesto e non ho una formula per dire chi sia la migliore: a me diverte molto il digitale, perché anche io, come i bambini mi sento più macchinista e non avendo un plastico a casa, eventi come questo sono l’occasione per far finalmente girare e comandare un convoglio che altrimenti rimarrebbe nel cassetto.
Anche il sound è divertente, anche se averlo su tutte le loco non ha molto senso perché quando girano insieme si fa fatica a distinguere chi sia l’origine del suono: mi aspetto che la 668 Arnold si riesca a distinguere bene, anche perché l’originale ce l‘ho avuto sotto il sedere e nelle orecchie per lunghissimo tempo.

Grazie di nuovo a tutti per l'intensa partecipazione.

Appena riesco a fare una selezione, invierò qualche foto.

Caro Massimo,
Concordo con te che l'appuntamento FIMF come punto di riunione delle due realtà ASN è da non perdere.
Io spero proprio di esserci.spero tanti altri.
Riguardo al solito punto sul digitale/analogico, non concordo, riaffermo che tutto quello che si può fare coll'analogico lo si può fare in digitale, non viceversa. Questo vale anche per i blocchi che in digitale si possono fare molto facilmente e molto meglio (con fermata e ripartenza graduale).
Ciao.

Complimenti e grazie a tutti i partecipanti all'evento appena trascorso sia per la professionalita' che per la dedizione con le quali hanno reso indimenticabili le "4 giornate di Napoli"
Anche se ho partecipato per poco tempo, ho trascorso delle bellissime ore a contatto con Amici sinceri e grandi appassionati dei nostri amati treni. Spero che questa manifestazione continui negli anni...
sara' un appuntamento irrinunciabile. Ringrazio e saluto tutti....
Angelo B.

E' strana questa Italia o forse è più esatto dire siamo strani noi italiani: andiamo in Spagna, programmiamo con sette mesi di anticipo le escursioni a Stoccarda, siamo di casa in Svizzera, giriamo per tutte le fiere e fieruncule sopra la linea gotica ma non riusciamo a programmare una visita al più importante museo ferroviario del Paese e fra i più importanti di Europa. Se poi aggiungiamo che Pietrarsa è la sede della prima industria pesante italiana e che le ferrovie in Italia hanno qui mosso i primi passi.....Peraltro, da Milano raggiungere Napoli prevede poco più di tre ore di un comodissimo treno con costi decisamente abbordabili. La sensazione è che le parole di Cavour suonino ancora: "Abbiamo fatto l'Italia, dobbiamo ora fare gli Italiani." - Francesco

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festina lente