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 Oggetto del messaggio: Software e sezionamenti
MessaggioInviato: 19/01/2024, 0:01 
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Ciao a tutti avrei un quesito riguardante il legame tra software per gestione convogli sul plastico ed i sezionamenti .
Io non ho un vero plastico ma solo una sorta di circuito di prova molto semplice e scarno ,se volessi ampliarlo per gradi renderlo più complesso ed infine digitalizzarlo automatizzarlo con un
software questo andrebbe bene a prescindere da sezionamenti e lunghezza delle tratte ?
Pongo questa domanda perché il software per molti non è il primo pensiero quando si progetta il plastico. Grazie per i chiarimenti.

_________________
:geek: Io comunque sono quello sul binario


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 Oggetto del messaggio: Re: Software e sezionamenti
MessaggioInviato: 19/01/2024, 10:49 
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luca meini ha scritto:
Ciao a tutti avrei un quesito riguardante il legame tra software per gestione convogli sul plastico ed i sezionamenti .
Io non ho un vero plastico ma solo una sorta di circuito di prova molto semplice e scarno ,se volessi ampliarlo per gradi renderlo più complesso ed infine digitalizzarlo automatizzarlo con un
software questo andrebbe bene a prescindere da sezionamenti e lunghezza delle tratte ?
Pongo questa domanda perché il software per molti non è il primo pensiero quando si progetta il plastico. Grazie per i chiarimenti.


I sezionamenti solitamente si progettano in base alle esigenze di circolazione/gioco. Difficilmente c'è una lunghezza standard e un numero standard di sezionamenti da fare.
A livello software (quale? Ce ne sono una marea), inteso per il software stesso, poco o nulla cambia se fai 4 sezionamenti piuttosto che 5, oppure un sezionamento da 1 metro piuttosto che da 2 metri. L'importante è che numero e lunghezza degli stessi sezionamento siano coerenti e compatibili con le tue esigenze di circolazione (lunghezza e numero treni, ad esempio).
Teoricamente potresti partire da un ovale con tre sezioni di blocco e due treni, per arrivare, con espansioni graduali, alla fedele riproduzione in 1:160 di tutta la rete ferroviaria italiana aggiungendo di volta in volta sezioni, segnali deviatoi e quant'altro all'interno del software di gestione.

Comunque, a dirla tutta, non ho compreso al 100% quello che vorresti sapere. Io a livello software sto usando jmri, non so te quale vorrai usare e soprattutto come: ci sono vari livelli di gestione. Dal completamente manuale fino al completamente automatico con tutto quello che ci sta in mezzo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Software e sezionamenti
MessaggioInviato: 19/01/2024, 17:47 
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roberto bravin ha scritto:
luca meini ha scritto:
Ciao a tutti avrei un quesito riguardante il legame tra software per gestione convogli sul plastico ed i sezionamenti .
Io non ho un vero plastico ma solo una sorta di circuito di prova molto semplice e scarno ,se volessi ampliarlo per gradi renderlo più complesso ed infine digitalizzarlo automatizzarlo con un
software questo andrebbe bene a prescindere da sezionamenti e lunghezza delle tratte ?
Pongo questa domanda perché il software per molti non è il primo pensiero quando si progetta il plastico. Grazie per i chiarimenti.


I sezionamenti solitamente si progettano in base alle esigenze di circolazione/gioco. Difficilmente c'è una lunghezza standard e un numero standard di sezionamenti da fare.
A livello software (quale? Ce ne sono una marea), inteso per il software stesso, poco o nulla cambia se fai 4 sezionamenti piuttosto che 5, oppure un sezionamento da 1 metro piuttosto che da 2 metri. L'importante è che numero e lunghezza degli stessi sezionamento siano coerenti e compatibili con le tue esigenze di circolazione (lunghezza e numero treni, ad esempio).
Teoricamente potresti partire da un ovale con tre sezioni di blocco e due treni, per arrivare, con espansioni graduali, alla fedele riproduzione in 1:160 di tutta la rete ferroviaria italiana aggiungendo di volta in volta sezioni, segnali deviatoi e quant'altro all'interno del software di gestione.

Comunque, a dirla tutta, non ho compreso al 100% quello che vorresti sapere. Io a livello software sto usando jmri, non so te quale vorrai usare e soprattutto come: ci sono vari livelli di gestione. Dal completamente manuale fino al completamente automatico con tutto quello che ci sta in mezzo.


Grazie della risposta e a dirla tutta nemmeno io sono contento di come mi sono espresso .
Volevo dire questo; dopo che è stato preferito digitale ,tipo di circolazione ,numero di treni in circolazione assieme ,lunghezza delle tratte ,come rallentare e poi fermare i treni( frenata ABC o uso del DC ) in ogni sezione all segnale rosso ci sono scelte da fare a livelli di cablaggio dettate dall eventuale software X oppure no. :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Software e sezionamenti
MessaggioInviato: 19/01/2024, 18:02 
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Forse ora è un po' più chiaro. :D
Allora, ti direi che per il tipo di cablaggio non ci sono scelte particolari da fare in base al software che sceglierai di usare... per il semplice motivo che tra "ferro" e software ci sono altri personaggi come i vari sensori e decoder che fanno da tramite tra il tuo software e il ferro. E tra i decoder e il software ci sarà a sua volta la centralina di mezzo. E saranno questi (decoder e sensori) a determinare eventuali caratteristiche particolari del cablaggio.

Ti faccio un esempio. Un deviatoio che vuoi controllare via software.
Ora, questo deviatoio sarà mosso da un motore (servo o elettromagnetico). Per gestire questo motore, sarà necessario collegarlo a un decoder accessori DCC (o loco net o quello che vorrai usare) che traduca il comando DCC/loco net/quellocheé in un comando o un impulso di corrente che faccia muovere il servo/motore elettromagnetico del deviatoio. Il comando DCC in arrivo al decoder, sarà inviato da una centralina. Centralina che a sua volta sarà controllata dal software di gestione (jmri, Traincontroller o altri).

Questo esempio, spero chiaro, è per fari capire che i cablaggi non sono strettamente correlati al software di gestione, perché di mezzo ci sono altri due personaggi. In particolare sarà il decoder accessori che sceglierai (o il sensore di occupazione o altro) a determinare quale tipo di cablaggio dovrai mettere in pratica.

Detto questo, solitamente non ci sono grosse differenze tra un decoder accessori e l'altro, e tra l'altro quelli commerciali hanno anche una buona flessibilità d'uso che gli consente di adattarsi a varie situazioni.

Spero di essere stato chiaro. Ho scritto con il telefono, quindi perdona eventuali strafalcioni :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Software e sezionamenti
MessaggioInviato: 19/01/2024, 18:58 
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La scelta del software non influisce per nulla su progetto, cablaggio e gestione degli accessori elettrici. Questi possono essere aggiunti man mano.
Il software scelto influisce invece su progetto, e conseguente cablaggio, dei sezionamenti.
Non so se hai letto viewtopic.php?f=34&t=8744&start=120#p199788
Un blocco è un tratto di binario dove un treno (e solo uno alla volta) potrebbe fermarsi, e può essere composto da una o più sezioni, dove ogni sezione è collegata ad una porta di un feedback module (sensore di assorbimento)
WinDigipet e TrainController necessitano di un solo sensore per blocco, RocRail 2 sensori (o 3 per un rallentamento migliore).
WDP e TC usano la calibrazione automatica preventiva delle velocità per conoscere la velocità reale della loco, e quindi servono 3 o 5 o 7 sensori (a seconda che si usi anche il tratto di misura a bassa velocità), e quelle sezioni possono essere dedicate a questo scopo, oppure in parallelo a sezioni usate sul plastico, oppure sezioni stesse del plastico.
Ad esempio io uso 7 sensori per calibrazione velocità, ma poi uso l'insieme delle 7 sezioni in un unico blocco di sosta.
WDP e TC ammettono sensori su scambi, RocRail no.

Comprendi che è impossibile dare regole generali sulla progettazione delle sezioni senza aver prima deciso quale software e cosa vuoi.
E' vero che sensori (e relativi sezionamenti) possono essere aggiunti anche in un secondo tempo ma, a parte il dover intervenire su parti già fatte, magari difficilemente accessibili, bisogna ridefinire tutti i percorsi che comprendono il nuovo sensore o blocco.
Se pensi di avere sensori su scambi, meglio cablare subito l'alimentazione di ciascuno, in un secondo tempo sarebbe difficile, e meglio interporre scarpette isolanti tra ognuno in modo da poter decidere in seguito come raggrupparli.

Quindi, se hai intenzione di usare un software di gestione plastici, prima sceglilo, studialo, poi progetta coerentemente.
Se ti interessa viewtopic.php?f=59&t=11085&hilit=software+gestione+plastici&start=0
lo trovi presso https://shop.ferrovie.it/libri/1076-sof ... ferroviari

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 Oggetto del messaggio: Re: Software e sezionamenti
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Va fatto però un chiarimento importante.
Per i decoder accessori vale quanto appena detto da Roberto B.
Per i sensori di occupazione invece la cosa è un po' diversa. La predisposizione dei blocchi, cioè i fili da predisporre per alimentare/monitorare un blocco cambiano in funzione del software che poi sarà usato.
I softwares che non hanno la calibrazione delle velocità (Rocrail, JMRI, e altri) necessitano di almeno 2 sensori per blocco (è scritto sulle istruzioni) per una fermata accurata e di conseguenza la rotaia che costituirà il blocco deve essere suddivisa in almeno 2 sezioni (ogni blocco). Qualcuno dice che funzionano meglio con 3 sensori, ma le istruzioni dicono 2.
I softwares che invece hanno la calibrazione delle velocità (iTrain, TrainController, WinDigiPet) ne richiedono solo 1. Questo significa che basterà predisporre solo 1 filo per alimentare il tratto di rotaia che costituirà il blocco tramite il sensore dedicato.

Se hai altre domande chiedi pure.


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 Oggetto del messaggio: Re: Software e sezionamenti
MessaggioInviato: 19/01/2024, 21:50 
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Roberto Macchi ha scritto:
Qualcuno dice che funzionano meglio con 3 sensori, ma le istruzioni dicono 2
https://wiki.rocrail.net/doku.php?id=sensors_and_blocks-it
Immagine "Rappresentazione grafica" con 3 sensori, circa a metà
Con 2 sensori la loco, entrata in ENTER, rallenta a Vmid, poi giunta in IN, rallenta fino a fermarsi.
Con il terzo sensore PRE2IN, passa a Vmin; quindi ha 3 step di velocità invece di 2 soltanto.
Poi, se si vogliono fermare più a centro banchina treni corti, servirebbe anche un quarto sensore SHORTIN.
WDP e TC fermano in qualasi posizione con un solo sensore.
Quindi cambia un po' progetto e costi.

Per JMRI mi sembra basti un sensore (non ho trovato richiesta di 2 sensori), ma può benissimo essere che io abbia capito male.
JMRI ha concetti completamente diversi dagli altri e poche funzioni pronte.
Non è disponibile nessun progetto o tracciato di esempio, non sono sempre descritte tutte le opzioni dei menù, e molte voci dell'help interno sono vuote o inesatte.
Basti dire che circa un terzo del tutorial è dedicato a Decoder Pro, funzionalità che gli altri software hanno ma danno quasi per scontata.

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