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MessaggioInviato: 06/08/2018, 15:00 
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Scorri sotto nel riquadro descrizione. ;)


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MessaggioInviato: 06/08/2018, 16:20 
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Stefano Fagnani ha scritto:
Scorri sotto nel riquadro descrizione. ;)


Quando si dichiara qualcosa e poi si asserisce il contrario nella descrizione c'è qualcosa che non va, commercialmente parlando. Comunque, come già detto, anche 500mA sono più che sufficienti, almeno che da qualche altra parte non si trovi che se soffia vento si scende a 150. Francesco

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festina lente


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MessaggioInviato: 06/08/2018, 17:56 
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In elettronica di solito si dimensionano le grandezze di corrente con dei margini di sicurezza.

Probabilmente quella scheda è pensata per motori fino a 500mA ed è l'utilizzo normale.
La corrente max è quella che al limite può essere sopportata prima della rottura del dispositivo, ma dalla quale bisogna sempre stare un po' lontani.
Cosa succederebbe se mettessimo un motore da 500mA che per qualsiasi ragione ad un certo punto preleva un po' di più di corrente del dovuto? Nulla, perché abbiamo tenuto un giusto margine di sicurezza. Se invece andiamo al valore massimo e per qualsiasi ragione passiamo oltre? Uova fritte :lol: :lol: :lol:

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Riducendo la scala, aumenta lo spettacolo.


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MessaggioInviato: 06/08/2018, 18:17 
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massimo benini ha scritto:
In elettronica di solito si dimensionano le grandezze di corrente con dei margini di sicurezza.

Probabilmente quella scheda è pensata per motori fino a 500mA ed è l'utilizzo normale.
La corrente max è quella che al limite può essere sopportata prima della rottura del dispositivo, ma dalla quale bisogna sempre stare un po' lontani.
Cosa succederebbe se mettessimo un motore da 500mA che per qualsiasi ragione ad un certo punto preleva un po' di più di corrente del dovuto? Nulla, perché abbiamo tenuto un giusto margine di sicurezza. Se invece andiamo al valore massimo e per qualsiasi ragione passiamo oltre? Uova fritte :lol: :lol: :lol:


Scusa Massimo, ma normalmente il valore indicato e quello massimo ammissibile per funzionamento continuato. Si indica poi, come fa la stessa Almarose in altro sito per lo stesso decoder, il valore di picco che, nella fattispecie è, come ho già detto posto a 2A. Se poi qualcuno nonostante le indicazioni vuole friggere le uova, padronissimo, ma da che mondo è mondo i parametri indicati, specie nella componentistica, sono vincolanti. Teoricamente, per le varie apparecchiature, dovrebbero essere indicati anche i tempi dei transitori e, devo dire che in generale le ditte più serie lo fanno. Neanche per i motori termici è previsto un funzionamento continuato entro il 50% della potenza massima erogabile. A mio modo di vedere non si possono fornire dati, poi sostanzialmente modificati con clausole stile Paperon de Paperoni. Ciao - Francesco

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festina lente


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MessaggioInviato: 06/08/2018, 23:33 
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Io ho una dozzina di loco "vecchie" e molte più nuove.
Di tutte ho misurato, tramite l'apposita schermata Current Monitor della centrale ESU Ecos, gli assorbimenti (però con Vmax già limitata tramite CV5 a 120-150 km/h in scala): vecchie, motore 100-120 mA, luci 40-50 mA, nuove motore 80-90 mA, luci <20 mA, funzioni sound >100 mA.
Quindi, in condizioni normali i 500 mA dichiarati sono più che sufficienti.

Perché il motore assorbe di più del dovuto? sforzo meccanico come ipotizzato? può essere e l'unica possibilità di verificare è misurare l'assorbimento del solo motore, del motore montato ma senza cassa e poi con cassa.
Se hai un tester e non sai come fare cerca in rete Tester Corrente e trovi tonnellate di video e articoli.
Provare a far girare gli ingranaggi a motore smontato è una prova parziale: se già sforzano, allora sai che è quello il problema, ma se non sforzano potrebbe essere comunque un problema meccanico dovuto al successivo montaggio del motore o della cassa.

Se il motore assorbe molto già da solo invece, si tratta di una loco vecchia che ha già girato molto?
In quel caso ritorno su quello che ho già detto altre volte, perchè mi è capitato in vari casi: controllare che il collettore, soprattutto le gole, sia pulito e non abbia residui di carboncino, che potrebbero innescare archi, che assorbono molto e potrebbero bruciare il decoder.
Alcuni decoder, ESU ad esempio, si autoproteggono e tagliano completamente almentazione al motore, altri forse no.
Se fai girare il motore alimentandolo direttamente in CC vedi delle scintille? se sì sono indice del formarsi di questi archi.

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MessaggioInviato: 01/10/2018, 2:48 
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Iscritto il: 20/04/2018, 0:43
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Interessi fermodellistici: Ex-Scala H0 ora solo N
Ep. III-IV-V principalmente italiana
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Io non metterei mai il decoder accanto al motore per diversi fattori:
- possibilita' di trasmisssione del calore su un componente elettronico delicato.
- possibilita' di contatto/abrasione da organi in movimento
- possibilita' di interferenze elettromagnetiche

inoltre per vedere la corrente di picco assorbita si puo' alimentare il motore in analogico tenendolo bloccando per pochissimi secondi, ma prima collegando il tester come da foto ...

Immagine

sapendo che:
R = Motore
B = alimentazione
A = tester con funzione HOLD attivata, configurato col cavetto e selettore su A (Ampere)


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MessaggioInviato: 05/10/2018, 11:26 
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Messaggi: 734
Interessi fermodellistici: Scala N
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Luca Goldin ha scritto:
Io non metterei mai il decoder accanto al motore per diversi fattori:
- possibilita' di trasmisssione del calore su un componente elettronico delicato.
- possibilita' di contatto/abrasione da organi in movimento
- possibilita' di interferenze elettromagnetiche

inoltre per vedere la corrente di picco assorbita si puo' alimentare il motore in analogico tenendolo bloccando per pochissimi secondi, ma prima collegando il tester come da foto ...

Immagine

sapendo che:
R = Motore
B = alimentazione
A = tester con funzione HOLD attivata, configurato col cavetto e selettore su A (Ampere)


Devo riprendere in mano la faccenda,che avevo lasciato in sospeso. Riguardo la posizione del decoder,sinceramente in quel modello non vedo altra soluzione,a meno che di non fresare pesantemente la zavorra,pero' perderei parecchio peso. Aspetto di finire altri lavori,poi vediamo di sistemare questa loco,grazie per l'interesse ;)

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Sandro


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MessaggioInviato: 06/10/2018, 18:04 
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Iscritto il: 14/03/2012, 18:54
Messaggi: 3033
Interessi fermodellistici: scala n epoca 3 e 4 tedesca , svizzero epoca VI,diorami ferroviari.
e digitale.
Città di residenza: torino
Provincia di residenza: torino
Prova a vedere il bissel in alcuni modelli é dotato di lamelle prendi corrente che portano corrente al telaio ma in digitale fa il corto in base al cablaggio, una volta eliminate le lamelle dal bissel non si crea il corto oppure va isolato.
Per le lampadine ad incandescenza puoi dimmarle in modo che scaldino meno.


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MessaggioInviato: 05/11/2018, 16:31 
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Interessi fermodellistici: FS pre XMPR, SNCF, ferrovia USA
Città di residenza: Copenhagen
Provincia di residenza: Danimarca
Salve,
Anche io ho tribolato con la BR78.
La vite che fissa il circuito con le lamelle prendicorrente fa contatto con il telaio metallico. Il motore è fissato al telaio con due viti e quindi la carcassa del motore è collegata alle prese di corrente.
In teoria la carcassa dovrebbe essere isolata dalle spazzole del motore, ma io comunque taglerei la pista per isolare la vite dal resto.
Just my five cents

_________________
Cordiali saluti
Pietro Sanguini

Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti (P. Conte)
C’ è voluto del talento per diventare vecchi senza diventare adulti (J. Brel)
http://ilbrenneroindanimarca.blogspot.com/


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