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 Oggetto del messaggio: Re: Iniziare con il DCC
MessaggioInviato: 09/01/2015, 21:47 
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Nell'ignoranza più totale siam partiti per un esperienza digitale, prima con l'impianto "Roncisvalle" (di cui trovate immagini nell'apposita sezione), poi con Emmino Silano in caccazero.....
La partenza è avvenuta con una Twins Fleischmann per passare alla mamma Intellibox e per approdare gli ultimi giorni del 2014 ad una ECOS.
Ecco per i neofiti e poco avvezzi come me, il paragone è fra il DOS del PC anni ottanta e un moderno Tablet....! Una 685 e un FLIRT.....

Tutto è filato liscio come l'olio, tranne un piccolo problema che vado ad esporvi:

alla ECOS nuova con l'ultimo aggiornamento, sono collegati 4 moduli Uhlenbrock 63320 per le retroazioni, tramite un convertitore di segnale ESU che al momento nn ricordo l'articolo. Disegnato il tracciato, la centrale sente/legge i decoder, ma sul display nn vengono segnalate le occupazioni di binario. "Leggendo" alcuni forum tedeschi, mi sembra di capire che ci possa essere qualcosa da settare nelle CV, per la diversa resistenza del motore. Attualmente circolano le ALn 556 RR e le Emmine Oskar, su di un tratto a doppio scartamento. Avete delle dritte in merito?


Certo partendo da zero con soli prodotti ESU è veramente un gioco da "nonnetti" poco pratici delle tecnologie.....

Grazie per l'attenzione e Buon Anno.

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 Oggetto del messaggio: Re: Iniziare con il DCC
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Maurizio Tolini ha scritto:
Nell'ignoranza più totale siam partiti per un esperienza digitale, prima con l'impianto "Roncisvalle" (di cui trovate immagini nell'apposita sezione), poi con Emmino Silano in caccazero.....
La partenza è avvenuta con una Twins Fleischmann per passare alla mamma Intellibox e per approdare gli ultimi giorni del 2014 ad una ECOS.
Ecco per i neofiti e poco avvezzi come me, il paragone è fra il DOS del PC anni ottanta e un moderno Tablet....! Una 685 e un FLIRT.....

Tutto è filato liscio come l'olio, tranne un piccolo problema che vado ad esporvi:

alla ECOS nuova con l'ultimo aggiornamento, sono collegati 4 moduli Uhlenbrock 63320 per le retroazioni, tramite un convertitore di segnale ESU che al momento nn ricordo l'articolo. Disegnato il tracciato, la centrale sente/legge i decoder, ma sul display nn vengono segnalate le occupazioni di binario. "Leggendo" alcuni forum tedeschi, mi sembra di capire che ci possa essere qualcosa da settare nelle CV, per la diversa resistenza del motore. Attualmente circolano le ALn 556 RR e le Emmine Oskar, su di un tratto a doppio scartamento. Avete delle dritte in merito?


Certo partendo da zero con soli prodotti ESU è veramente un gioco da "nonnetti" poco pratici delle tecnologie.....

Grazie per l'attenzione e Buon Anno.

D'altro canto solitamente non si costruisce un plastico per fare un dottorato in informatica ed elettrotecnica.... Per i moduli Uhlenbrock e la Ecos, più che un problema di sensibilità che non penso si ponga con le locomotive, punterei su un problema di massa.

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 Oggetto del messaggio: Re: Iniziare con il DCC
MessaggioInviato: 10/01/2015, 14:53 
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Il mio proposito è proprio quello di farci un DVD per togliere moltissime castagne dal fuoco a quelli, che come me, sono ignoranti in materia.

"più che un problema di sensibilità che non penso si ponga con le locomotive, punterei su un problema di massa."


Dovresti essere così "sensibile" da dedicare alla "massa"....un o dei concetti più terreni.

Grazie per l'attenzione.

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 Oggetto del messaggio: Re: Iniziare con il DCC
MessaggioInviato: 10/01/2015, 19:48 
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Maurizio Tolini ha scritto:
Il mio proposito è proprio quello di farci un DVD per togliere moltissime castagne dal fuoco a quelli, che come me, sono ignoranti in materia.

"più che un problema di sensibilità che non penso si ponga con le locomotive, punterei su un problema di massa."


Dovresti essere così "sensibile" da dedicare alla "massa"....un o dei concetti più terreni.

Grazie per l'attenzione.


Ci provo, cercando di non sprofondare in tecnicismi. Passatemi anche alcune semplificazioni non correttissime dal punto di vista elettrotecnico.
In un sistema elettrico, ho sempre bisogno di due poli. Se voglio misurare una tensione ho bisogno di due poli, se voglio far passare una corrente due poli più un carico. (nel cosiddetto senso convenzionale la corrente esce dal polo positivo e entra nel negativo passando attraverso il carico. Fisicamente è sbagliato perché sono gli elettroni e non i protoni a spostarsi, ma alla fine a noi che ce ne frega?)
Normalmente uno dei due poli è la massa (comune a tutto il circuito, ma non sempre è così).

In pratica il modulo per poter rilevare il consumo della corrente ha bisogno, oltre al collegameto al DCC, di un collegamento di massa e dell'uscita verso il binario. Tutta bellissima teoria, ma perché il modulo non funziona?

Ce lo dicono le istruzioni (in ostrogoto) del 63320:
Boosterbetrieb
Wird das Rückmeldemodul in einem Bereich der Modellbahnanlage verwendet, der von einem eigenen Booster gespeist wird, so muss für einen störungsfreien Betrieb darauf geachtet werden, dass die Masse des Boosters (Klemme 4, braun) mit der Masse (Klemme 4, braun) der Intellibox (Twin-Center, DAISY/Power2) verbunden ist.

In pratica se il modulo viene collegato a un booster esterno (in questo caso quello della ECOS) invece che direttamente dall'intellibox, ha bisogno per funzionare di un collegamento tra la massa del booster e la massa dell'intellibox, DAISY/Power2.

Se mi guardo lo schemino del cablaggio del 63320 mi viene l'atroce dubbio che il modulo riceva la massa dal cavo LocoNet. La domanda che però si pone, è se la massa del Loconet della ECOS può venir collegata alla massa del DCC o se questa operazione rischia di mandare in fumo la ECOS. (Già, perché non è detto che massa = massa....)

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MessaggioInviato: 10/01/2015, 21:38 
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Grazie per l'informazione.

Devo precisare che il mio impianto rappresenta due linee punto a punto, intersecate fra loro da un tratto a doppio scartamento. Sottolineo il punto a punto, perché appunto nn si tratta di un circuito chiuso, probabilmente nn conta ma è un dubbio che mi è venuto.

La Ecos è collegata ai quattro 63320 tramite l'ESU Loco.netConverter (LnC). Oggi ho notato sulle istruzioni del LnC che c'è una piazzuola stagnata riservata alla massa. Ho provato a collegarla alla massa del binario ma nn succede nulla.

La ECOS è collegata a un Booster Ulenbrock, tramite tre contatti dedicati e funziona normalmente.

Oltre all'anomalia di non "vedere" l'occupazione di binario sul tracciato secondo la logica: retroazione 1, sezionamento 1 e così via, la Ecos mi segnala delle occupazioni fittizie. Facendo passare una automotrice la situazione non cambia, scollegando la retroazione la ALn si ferma, ma sul display l'occupazione rimane!

Non so se sono stato spiegato....

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In effetti la geometria della linea non ha influsso sulla questione della massa.
Il fatto di vedere occupazioni fantasma sembra confermare il problema di massa mancante. Non escludo che il booster faccia da separazione galvanica. Purtroppo non conoscendo i moduli Uhlenbrock non riesco a fare una diagnostica a distanza, dovrei poterci mettere mano (e tester)...

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 Oggetto del messaggio: Re: Iniziare con il DCC
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Maurizio Tolini ha scritto:
Oltre all'anomalia di non "vedere" l'occupazione di binario sul tracciato secondo la logica: retroazione 1, sezionamento 1 e così via, la Ecos mi segnala delle occupazioni fittizie. Facendo passare una automotrice la situazione non cambia, scollegando la retroazione la ALn si ferma, ma sul display l'occupazione rimane!

Non so se sono stato spiegato....
Non ho la soluzione ai tuoi problemi ma una situazione analoga l'ho già sperimentata tempo fa.
Fai attenzione a che ogni tratto sezionato sia alimentato solo ed esclusivamente dal suo modulo di retroazione.
Basta ad esempio che un sezionamento non sia totale ma che ci sia un anche minimo passaggio di corrente.
Controllali tutti!

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Saluti
Mario
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Grazie a Daniele e a Mario per i consigli.
Vi aspetto a Verona per vedere come è andata a finire......

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Maurizio Tolini ha scritto:
La Ecos è collegata ai quattro 63320 tramite l'ESU Loco.netConverter (LnC). Oggi ho notato sulle istruzioni del LnC che c'è una piazzuola stagnata riservata alla massa. Ho provato a collegarla alla massa del binario ma nn succede nulla.

La ECOS è collegata a un Booster Ulenbrock, tramite tre contatti dedicati e funziona normalmente.


La piazzola probabilmente permette un collegamento a massa del booster, ma porta la massa al decoder? Quanti fili vanno dal booster al 63320?

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