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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 29/01/2018, 20:41 
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Per la serie "basta attaccare 2 fili" :D

Una volta, il proprietario di un plastico digitale ebbe un problema, chiamò diversi tecnici ma nessuno fu in grado di ovviare al problema di questo plastico digitale.
Si vociferava che un bravo tecnico avrebbe potuto risolvere il problema, era il migliore …
Il proprietario del plastico decise di avvalersi delle prestazioni del miglior tecnico in circolazione, lo fece chiamare e questi intervenne rapidissimo, giunto sul posto si fece spiegare quale fosse il problema, si mise il camice, estrasse la sua valigetta degli attrezzi, prese il saldatore e saldò due fili, poi disse FINITO, mi deve 1000 euro.
Il proprietario del plastico digitalizzato scandalizzato per il prezzo urlò: <<È ASSURDO>> mille euro per così poco lavoro?
Il tecnico disse, vedrà nel dettaglio della fattura e si renderà conto che non le ho chiesto troppo, le ho chiesto il giusto.
VEDIAMO! ribadì scocciato il proprietario del plastico digitalizzato.
Il tecnico presentò la fattura così composta:

Diritto di intervento ———————————————— gratuito per fidelizzare il cliente
Saldato due fili, 1 secondo di tempo————– 1 centesimo di euro
Sapere quali fili saldare, una vita di studio —- 999,99 euro

Il proprietario del plastico digitalizzato capì e contento pagò la parcella.

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 29/01/2018, 23:12 
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:P :P :P Molto grazioso e mostruosamente veritiero il racconto di Giovanni :!: :!: :!: :!:

Vediamo che mi dite a questa mia domanda :

prendiamo il mio plastico che sapete è analogico con 17 trasformatori, 11 trazione e 6 potenza e con circa 50 locomotive tutte al loro posto, più vagoni merci e passeggeri :)

per far muovere una locomotiva mi basta abilitarle la corrente tramite l'interruttore del sinottico corrispondente al sezionamento ove è ferma e poi via di trasformatore.
Questo vale in contemporanea per tutte le locomotive presenti e quindi è immediato , ne fermo una e passo al volo all'altra :D :D

Con il sistema FMZ Fleischmann si potevano muovere fino ad 8 locomotive contemporaneamente dato che avevi 8 regolatori collegati alla centrale con un cursore con posizione zero al centro, scendendo andavi indietro e più scendevi più acceleravi, di contro se salivi andavi avanti :idea:

Ora leggo che la centrale digitale migliore ha al massimo 2 manopole e quindi massimo 2 locomotive in contemporanea, mentre con i cellulari solitamente è una ma ho visto anche 2 :D
Dopodiché bisogna cominciare ad andare a cambiare indirizzo per trovare la loco che voglio muovere e ora è anche forse più facile con le foto delle loco :D

Ora se io fossi in digitale vuol dire che non potrei mai avere 11 locomotive sotto controllo contemporaneamente e dovrei spesso andare a schiacciare bottoni per cambiare indirizzo :!:
Praticamente mentre ora mi bastano 11 manette che muovo e cambio in un secondo, con il digitale dovrei passare ore a schiacciare bottoni o a fare su e giù con il dito su un telefonino , alla ricerca della foto della locomotiva, esatto :?: :?: :?:

Salutoni Falco :oops: :oops: :oops:

P.s. : immaginatevi tutte le loco con le luci accese o che simulano un diesel acceso, i vagoni illuminati , i vagoni con luci rosse di coda accesi, quanti ampere e quanti booster dovrei avere :?:
Sarebbe bellissimo avere tutto acceso ma che assorbimento e che fili belli grossi :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 29/01/2018, 23:22 
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Beh Falco dai su.... :D :D :D Basta avere 11 Multimaus e hai risolto il problema.... :D :D :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 29/01/2018, 23:45 
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Francesco Falcone ha scritto:
:P :P :P Molto grazioso e mostruosamente veritiero il racconto di Giovanni :!: :!: :!: :!:

Vediamo che mi dite a questa mia domanda :

prendiamo il mio plastico che sapete è analogico con 17 trasformatori, 11 trazione e 6 potenza e con circa 50 locomotive tutte al loro posto, più vagoni merci e passeggeri :)

per far muovere una locomotiva mi basta abilitarle la corrente tramite l'interruttore del sinottico corrispondente al sezionamento ove è ferma e poi via di trasformatore.
Questo vale in contemporanea per tutte le locomotive presenti e quindi è immediato , ne fermo una e passo al volo all'altra :D :D

Con il sistema FMZ Fleischmann si potevano muovere fino ad 8 locomotive contemporaneamente dato che avevi 8 regolatori collegati alla centrale con un cursore con posizione zero al centro, scendendo andavi indietro e più scendevi più acceleravi, di contro se salivi andavi avanti :idea:

Ora leggo che la centrale digitale migliore ha al massimo 2 manopole e quindi massimo 2 locomotive in contemporanea, mentre con i cellulari solitamente è una ma ho visto anche 2 :D
Dopodiché bisogna cominciare ad andare a cambiare indirizzo per trovare la loco che voglio muovere e ora è anche forse più facile con le foto delle loco :D

Ora se io fossi in digitale vuol dire che non potrei mai avere 11 locomotive sotto controllo contemporaneamente e dovrei spesso andare a schiacciare bottoni per cambiare indirizzo :!:
Praticamente mentre ora mi bastano 11 manette che muovo e cambio in un secondo, con il digitale dovrei passare ore a schiacciare bottoni o a fare su e giù con il dito su un telefonino , alla ricerca della foto della locomotiva, esatto :?: :?: :?:

Salutoni Falco :oops: :oops: :oops:

P.s. : immaginatevi tutte le loco con le luci accese o che simulano un diesel acceso, i vagoni illuminati , i vagoni con luci rosse di coda accesi, quanti ampere e quanti booster dovrei avere :?:
Sarebbe bellissimo avere tutto acceso ma che assorbimento e che fili belli grossi :roll:


In realtà non è così Falco, con una postazione preparata a dovere come tu hai preparato la tua si può fare anche in digitale e senza grossi problemi, anzi non hai neanche bisogno dei sezionamenti per selezionare la locomotiva che vuoi guidare, basta solo stare attenti alle racchette per evitare i corto circuiti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 29/01/2018, 23:49 
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:P Ma a una centrale posso agganciare 11 multimouse, io non sono pratico e non ho la minima idea, era solo per capire :oops: :oops: :oops:

Davide cosa intendi per postazione, un PC , uno schermo gigante touch screen , non capisco :oops: :oops: :oops:


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 30/01/2018, 10:25 
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Francesco Falcone ha scritto:
:P Ma a una centrale posso agganciare 11 multimouse, io non sono pratico e non ho la minima idea, era solo per capire :oops: :oops: :oops:




Sì può si può

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
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MI sembra una trentina di multimaus ad una centrale.
Poi, siccome per passare da controllare una loco ad un'altra basta pigiare un pulsante (le loco sono memorizzate in una lista per nome e la lista si scorre avanti ed indietro con 2 pulsanti), con un multimaus solo controlli facilmente 2 loco o anche 3.

Inoltre, se stai manovrando una loco e passi in modalità scambi (cioè comandi gli scambi digitali dal tastierino del mm) la rotella continua ad avere effetto sulla loco. Quindi da una parte puoi avere il sinottico completo, se ancora ti serve, e dall'altra puoi andare vicino alla tua zona di manovra e agire da li (solo con 4 fili)!

Il mio sinottico è questo:
Allegato:
Pannello scambi rid.jpg
Pannello scambi rid.jpg [ 89.16 KiB | Osservato 1929 volte ]

senza neanche un filo attaccato. I numeri mi indicano l'indirizzo dello scambio e poi "smanetto"!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 30/01/2018, 14:26 
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Da tutto quanto detto trarrei la conclusione, peraltro per me è stata sempre un dato di fatto, che entrambi i sistemi consentono il controllo del plastico, l'uno con maggiore facilità, l'altro con la necessità di ingegnarsi. Se dovessi fare un paragone, direi che il digitale è l'industria, l'analogico l'artigianato. L'uno più funzionale, l'altro più estroso.
Comunque, vedi, per esempio, risposta di Cristian a Sandro, ho la sensazione che il digitale stia diventando sempre più un sistema di complessa gestione, riservando il meglio delle sue possibilità solo a un ristretto numero di specialisti. Ma, in fondo, anche per l'analogico , è sempre stato così.
Una considerazione: gli interventi del Falco mi danno la sensazione che conosca il digitale molto meglio di quanto non dica e che, quanto meno, lo ha testato. - Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 30/01/2018, 14:53 
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Cita:
Il mio sinottico è questo


Scusatemi ma mi sono reso conto di non essere stato chiaro:
quando gioco in manuale il mio sinottico è un foglio di carta stampato e basta,
solo per ricordarmi posizione e relativo numero degli scambi.
La posizione dello scambio stampata per me indica corretto tracciato di tale scambio; la posizione opposta è conseguentemente la deviata!


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 30/01/2018, 15:45 
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Io ho 61 anni e quindi non sono un nativo digitale ma un immigrato digitale. Qualche anno fa ho comprato uno starter kit Fleishmann, l'ho attaccato al posto del trasformatore del mio plastico, ho attivato tutti i sezionamenti alimentando in tal modo tutto il plastico, ho inserito la loco del kit, che ha girato immediatamente senza ulteriori interventi. Allora, con una operazione ben descritta dal manuale e comunque molto semplice ho assegnato un nome (ed un numero identificativo) ad un'altra loco DCC che avevo, ed immediatamente ho controllato in modo indipendente due loco, con delle partenze e degli arresti da brivido. Così, da allora, il mio plastico è bivalente, secondo le epoche che voglio far girare, nel senso che sto digitalizzando tutte le loco di epoca recente. E vi assicuro che non ho problemi.

_________________
Il meglio deve ancora venire!

Giovanni Biallo


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 30/01/2018, 15:59 
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Mario, magari pensavi che avessi lanciato il sasso e nascosto la mano :roll:
E' che non leggo tutti i giorni perchè, ahimè, sono alle prese con il paesaggio.

Per alcuni commenti dovrei allegare immagini e inoltre un paio di amici ASN mi avevano invitato a pubblicare qualche immagine del mio plastico.
Avevo iniziato un mio album personale di foto e commenti, che poi un negoziante mi ha chiesto di trasformare in qualcosa di più didattico ad uso di chi avesse voluto iniziare a costruire un plastico.
Quindi, dato che non ho tempo per estrarre le immagini, pubblico tutto e faccio riferimento a questo.
Commento qualche post e alla fine provo a dire la mia.

Francesco Falcone ha scritto:
Ora leggo che la centrale digitale migliore ha al massimo 2 manopole e quindi massimo 2 locomotive in contemporanea

Con ESU EcosII puoi gestire fino a 10 loco (pag.94). Predisponi 5 loco per manopola e decidi con un tocco veloce quale comandare al momento.
Ma dubito che un umano possa comandarne più di 3/4 contemporaneamente.

ivan armanelli ha scritto:
si crea un bel pannello sinottico e da li gestisce tutto

L'avevo fatto 25 anni fa. Ore e ore di lavoro. In digitale crei un pannello virtuale in 1/100 del tempo e modifichi quando vuoi. (pag 95-96)

Pierluigi Fasolin ha scritto:
Non mi piace, comunque, l'uso esasperato dove occorre un PC affiancato alla centrale e in pratica si gioca col computer invece che con i treni e si finisce per essere spettatori che dopo 5 minuti si stancano di guardare

Si vedano mie considerazioni in fondo.

massimo benini ha scritto:
Io non ho ancora un plastico, ma sto già iniziando a digitalizzare alcune loco.
Quello che farei è prevedere entrambe le soluzioni, ovvero rendere possibile almeno in una parte del tracciato la circolazione delle motrici tradizionali.

Potrebbe essere una buona soluzione per chi ha molte loco analogiche e non vuole affrontare subito la spesa di digitalizzazione per tutte.
Riguardo alla difficoltà di digitalizzare, effettivamente alcuni modelli sono veramente complessi e quindi forse sarebbe bene rivolgersi a qualcuno (negozio) esperto.

Giovanni Seregni ha scritto:
Per la serie "basta attaccare 2 fili" ....
Il proprietario del plastico digitalizzato capì e contento pagò la parcella.

Se mettiamo mia moglie a trovare un problema anche su un ovale in analogico, deve chiamare il tecnico da 1000 €...
Per di più Ford (Henri) diceva: tutto quello che non c'è non si può rompere. Quindi la soluzione migliore sarebbe non avere niente...
Giuro, poi tutti siete liberi di non credere, di non avere avuto nessun problema dovuto al digitale sul mio plastico.
Ne ho avuto uno elettrico (filo non serrato nel morsetto, e quindi toccava quando voleva...) che avrei avuto tal quale anche in analogico, e uno con il software di gestione, ma questa è tutta un'altra storia.

Vittorio Peruzzi ha scritto:
Con il nuovo plastico in costruzione sono passato al digitale. Certo se, con il trasferimento da Milano a Tarquinia, non avessi alienato il precedente plastico analogico probabilmente anch'io sarei stato restio a trasformarlo in digitale con tutti gli oneri e i costi che questo avrebbe comportato.
Confrontando i due sistemi in un ambito non automatizzato, ma semplicemente di gestione diretta di locomotori,deviatori e segnali, a mio avviso, la superiorità del digitale si fonda sulla possibilità di gestire contemporaneamente, sullo stesso circuito, senza alcun sezionamento, innumerevoli locomotori. Inoltre, acquistando una centrale digitale dotata di schermo touch-screen, si ha a disposizione il quadro sinottico con comando diretto di deviatori, segnali e quant'altro al semplice tocco. Alla fine, quindi, è tutto molto più semplice ed immediato sia in termini di impiantistica che di gestione.

Completamente d'accordo. Probabilmente è quello che avrei fatto anch'io se avessi avuto ancora l'analogico
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte
e anche le mie considerazioni successive faranno a gara con la Divina Commedia per lunghezza, spero non per difficoltà di comprensione :)

***********************************************************************

Dico quel che penso, lungi dal dare consigli. Solo informazioni.
Comincerei dalla "leggenda" dei due fili.
Quanti fili servono per l'analogico: 2!
Eh, ma se devo muovere una loco tenendone ferma un'altra?
Haaa, ma allora vuoi qualcosa in più...
Allora sezioni, e magari metti un blocco automatico (=automatismo, che molti rinnegano, ma anche questo o una matrice di diodi sono automatismi)
In digitale bastano 2 fili?
Sì, fino a quando non vuoi introdurre altri automatismi.
Si veda il post viewtopic.php?f=48&t=8395#p128414
mauro porcelli ha scritto:
Ma come...?
Il digitale non era quello "attacchi due fili e via, niente sezionamenti, niente interruttori e via dicendo" :lol: :lol: :lol:

Infatti bastano due fili: come in analogico, quando il treno è all'interno del loop si inverte la polarità con un invertitore o un deviatore a doppio scambio e non c'è bisogno d'altro. Non serve nemmeno fermare la loco come in analogico. Certo se vuoi automatizzare devi aggiungere qualcosa. Perché le aggiunte in analogico non contano e contano invece in digitale?
25 anni fa avevo costruito un plastico in analogico con una gestione automatica di ingresso/uscita stazione basata su timer NE556.
Allora mi ero divertito. Adesso mi diverto di più a cambiare un contatore e pensare a cose più evolute.

Se uno ha decine e decine di loco analogiche il costo per digitalizzarle è notevole.
In più una centrale evoluta costa varie centinaia di euro. Si può risparmiare con centrali più vecchie e con meno funzioni, e soprattutto più difficili da usare.
Se poi si vogliono digitalizzare anche i comandi di accessori elettrici, parliamo di varie migliaia di euro.
Se uno non ha dimestichezza con queste "diavolerie" elettroniche o voglia di studiare, è meglio che non inizi nemmeno.
Certo può farsi programmare l'indirizzo del doceder dal negoziante (quanti lo fanno...) ma poi al minimo problema (ad esempio indirizzo doppio per errore, centrale che chiede se dare un nuovo indirizzo, non si capisce nemmeno la domanda, si risponde SI, come spesso accade anche sui PC, e la loco non si muove più...) da dove si inizia? Dal tecnico da 1000 €.

Non c'è assolutamente da discutere: il digitale fornisce molte più funzioni.
Luci accese anche da fermo, non solo sulle loco ma anche sulle carrozze, accelerazioni e decelerazioni realistiche (in analogico usavo condensatori per non bloccare di colpo il treno, ma la ripartenza era a razzo, adesso ho loco che vanno a meno di 1 km/h in scala, non serve in sé, ma quando si rallenta si va morbidamente fino a zero). Gli iperrealisti cosa dicono di loco che si fermano di colpo e spengono tutto?
Loco che per uguale velocità impostata hanno uguale velocità reale (in analogico a pari manopola le loco hanno velocità differenti).
Non c'è bisogno di fermare le loco nei loop. Suoni. Doppie trazioni. Ecc. ecc.
Ma tutto questo non viene gratis. Bisogna programmare i decoder e/o la centrale.
Non è biasimevole decantare la semplicità dell'analogico, è biasimevole accusare il digitale di problemi che non ha.
Per divertimento ho scritto decine di programmi in vari linguaggi (Fortan, VisualBasic,..) e la verità è che il programma, si legga decoder o centrale, fa esattamente quel che gli si dice.
Se non si sa bene quel che si vuole, e accade molto più spesso di quanto si pensi, o lo si dice in modo sbagliato, il decoder o centrale eseguirà fedelmente gli ordini... sbagliati.
E quasi nessuno cerca prima il proprio errore, cerca il tecnico da 1000 €, che per di più avrà un bel daffare a trovare la soluzione in qualcosa che vede per la prima volta.
Il miglior solutore di un problema è chi l'ha generato!

Software di gestione
Ho letto le specifiche di tutti, provato Rocrail, usato WinDigipet.
Non sto ad elencare le possibilità, si vedano pag. 99-128
Potrei dire che il software di gestione aggiunge ancora più di quello che aggiunge il digitale all'analogico. Nel bene e nel male.
Costi: occorre digitalizzare tutti gli accessori elettrici, che senza software di gestione possono invece essere comandati manualmente da sinottico analogico.
Il costo del programma potrebbe non essere un problema: come al solito poche funzioni = poco costo.
Anche la programmazione non richiede conoscenze di "linguaggi": si definiscono interattivamente itinerari base, li si usano per assemblare percorsi complessi, eventualmente si personalizza il comportamento di tutte o di qualche loco per certi itinerari. E fin qui le loco vanno guidate o in manuale, avendo "prenotato" il percorso (il che toglie errori umani di selezione percorso), oppure in modo più automatico dicendo di andare "da ...a".
Quindi le operazioni sono ancora gestite manualmente.
Oppure si può programmare una tabella oraria (settimanale, con fattore di riduzione del tempo programmabile), o un funzionamento casuale, e il programma gestirà tutto automaticamente. Naturalmente si possono sempre escludere treni dall'automatismo e guidarli manualmente nel traffico automatico.
Diffido chiunque dal provare se non è un noioso pignoletto, come me :cry: . (pag. 129-139)

Se ho dato giudizi "meglio/peggio" chiedo fin d'ora perdono e modificherò immediatamente il post nella parte che mi segnalerete.
Ritengo che ognuno debba scegliere per sé e non in base a consigli "precotti" di altri.
Riguardo alle informazioni, ho studiato un paio di mesi prima di scegliere analogico/digitale, un paio di mesi a progettare il plastico con SCARM, 6 mesi a realizzarlo, altrettanti a programmare loco e illuminare carrozze (un centinaio), e anche di più a programmare WinDigipet (e mi vengono ancora nuove voglie...). Adesso è quasi un anno che tento maldestramente di dare un "vestito" al tutto :oops:
Ammiro voi paesaggisti, come mi piacciono i quadri dei vedutisti o di Kandinsky, ma il solo pensiero di prendere in mano un pennello mi fa star male.
Come mi divertivo a stendere binari, tirare fili e programmare WinDigipet. E guardare i treni girare.


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 30/01/2018, 17:07 
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Per Vittorio: Sacrosanto, ma quanti fermodellisti sono in grado di farlo? Fra le materie da me studiate, c'erano un paio di l'elettroniche, brillantemente superate e coltivate nel tempo. ma non credo di essere in grado di fare quanto da te esposto. Uso il digitale, ma in maniera più semplice e immediata, potrei sfruttare un poco di più il sistema, ma non sono in grado di sfruttarne a pieno le potenzialità e, come me, ritengo la stragrande maggioranza di appassionati. Se poi passiamo al capitolo costi,"ci perdemu 'ra casa", sia per programmi e componenti, sia per i decoder. Non dico quelli necessari alle mie locomotive di cui ne ho digitalizzate o acquistate già digitalizzate una trentina (meno del 10%), ma per un qualsiasi modellista, avere un centinaio di mezzi di trazione non è così inusuale e a 30€ a decoder.......... Poi ci sono le loco che è un delitto toccare........In definitiva, bene il digitale ma anche l'analogico sa difendersi bene e in molti casi può essere la soluzione ottimale. - Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
MessaggioInviato: 30/01/2018, 17:20 
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Francesco, per i costi, i conti sono presto fatti, già da te: loco (predisposte) 30€ per decoder, se non predisposte o uno impara o fa fare a un negozio e quindi costo manodopera.
Più centrale digitale 500 €. Se poi si vuole un software di gestione, a parte il costo del software, circa 10 € per ogni retroazione, più altri 8 € per ogni accessorio elettrico (scambio, segnale, illuminazione, ecc).
= varie migliaia di €

"Quanti fermodellisti sono in grado di farlo"? Mia mamma diceva "volere è potere". Ma si vuole veramente?
Nessuna ignominia sull'analogico, ma, soprattutto chi non ha mai avuto le "mani in pasta" sul digitale, sarebbe meglio si astenesse da giudizi.

Questa volta siamo d'accordo ;)

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Analisi chiarissima e obiettiva!
I complimenti più sperticati sono superflui, ho scaricato e sbirciato subito l'ultima parte paesaggistica. Gran bel lavoro, vai col pennello!!!
Tutto il resto quando avrò tempo, se mai ne avrò ;)

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale?
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Skype: vittorio.peruzzi
Impressionante. Complimenti.

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Saluti cari.

Vittorio

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