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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 10/09/2022, 19:33 
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Vabbé, Roberto, ma Giovanni sta paragonando il calesse all'auto, giustificandolo col fatto che il calesse non ha il motore e altro che si può rompere o che bisogna imparare a gestire. :roll:
Anche qui, da San Tommaso, attendo testimonianze di modellisti digitali che rimpiangano l'analogico o siano tornati indietro.
Gli Amish usano il calesse, ma la loro scelta non è dettata dai presunti problemi dell'auto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 10/09/2022, 20:11 
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Chiaramente per ottenere una similarità di prestazioni nel funzionamento (prototipico), peraltro non completamente raggiungibili dall'analogico, diventano talmente tanti i dispositivi necessari che la riduzione dell'affidabilità si può banalmente valutare guardando i cablaggi.
Il semplice controllo delle luci di marcia già non depone a favore.


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 10/09/2022, 20:20 
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:roll: Sinceramente non capisco perché dovete farvi venire il mal di fegato cercando di convincervi a vicenda che un sistema è meglio dell'altro e andando a trovare molteplici motivazioni :o :o :o
L' analogico è quello che si è sempre utilizzato per decenni e che ci ha fatto giocare e divertire tutti , poi il tempo passa, la tecnologia si evolve ed è nato il digitale che è altrettanto valido e sicuramente ha delle caratteristiche che permettono di fare tante belle cose :P
Detto questo è poi il singolo soggetto che in base alle sue inclinazioni sceglie di restare fedele al vecchio o passare al nuovo , sottolineando come ho già detto in passato, che l'analogico è per tutti, mentre il digitale no perché fino a quando utilizziamo la tecnologia digitale base ok, ma se andiamo sul complesso non è detto che tutti ci riescano :( :( :(
Nel mio caso ho utilizzato il digitale sul plastico di Nparty, ho utilizzato il digitale sul plastico di ASN, ho la Z21 con due multi Mouse a casa che uso raramente e anche se mi definite un preistorico , uso più volentieri l'analogico del digitale, sempre intendendo digitale BASE, perché oltre non ne sarei capace :oops: :oops: :oops:
Buon divertimento a tutti qualsiasi tecnologia utilizzate , l' importante è che vi rilassate e vi divertite, dato che visti i tempi poco simpatici attuali e i nuvoloni neri di tempesta che si vedono all'orizzonte, è importantissimo.
Ciao Falchetto :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 10/09/2022, 21:29 
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Roberto Macchi ha scritto:
Giovanni Seregni ha scritto:
Il topic e "Analogico o digitale Differenze"

dunque:

Digitale:
A + B + C + D + E
che stanno per :
Loco - schededecoder - <tensioni> - schedeCentralina - Trafo

Analogico:
A + C + E
.................


Dovresti però scriverlo meglio:

Digitale:
Controllo di più locomotive in contemporanea, controllo verso di marcia per ogni loco, controllo luci, controllo suoni.
A + B + C + D + E

Analogico:
Controllo di 1 loco, 1 verso di marcia, (luci spente a treno fermo)
A + C + E

Per avvicinare le prestazioni del DCC in analogico servono parecchie altre lettere dell'alfabeto.


Ma la mia non è una dimenticanza, ho descritto a Visentin la differenza tra i due sistemi solo perché pretendeva di spiegarmi che non avendo mai praticato il digitale non avevo titolo per parlarne.
Io ho spiegato quali sono le differenze tra i due impianti :)
So bene che col digitale si può fare di più, E CI MANCHEREBBE ALTRO, CON TUTTO IL SUO AMBARADAN, che le prestazioni siano le stesse :lol: :lol:
Sto paragonando le differenze, che sono un blocco di elementi integrativi.
E non sono certo io a ritenere che più sono i componenti in gioco, più il sistema può diventare instabile.
Anche il paragone tra calesse e auto non lo vedo appropriato, per significare il mio descritto.
Perché se l'obbiettivo è di vedere chi arriva prima, è chiaro che vinca l'auto, ma se l'obbiettivo è di andarsene in giro, cadono le differenze, e resta invece la diversa vulnerabilità ai guasti.

Del resto , il titolo del topic non l'ho fatto io, io sto nel topic, se fosse stato scritto "potenzialità del digitale rispetto all'analogico" non mi sognerei di entrare nel dibattito. :lol:
Io di guasti, dal 1958, non ne ho avuti mai, a parte quando ERO io a voler manipolare/costruire/elaborare macchine.
E uso ancora un alimentatore classico RR giallo, un altro classico Fleischmann verde, e il piccolo marrone Marklin della Z, utile anche in N.
Avete una bella voglia a dimostrare di aver avuto "pochi" guasti. Io giuro, l'unico guasto che non fosse stato per MIA COLPA DA ELABORATORE, è stato dovuto a quei maledetti ingranaggi del Kof. Giuro, tutte le altre volte che son rimasto a piedi, è stata "colpa" mia. E ho 71 anni :lol:

PS. a dire il vero mi si è rotto anche (e non trovo) un ingranaggio del famoso tram in N .... ma sapete perché? perché ho capito il motivo, perché erano pieni di peluria credo di gatto :lol: :lol: di un signore che me lo aveva venduto usato, molto noto e bravo costruttore, ma sparito da un pezzo non so come mai ... ogni tanto sparisce per anni. Chiaro non posso dire il nome :lol: :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 10/09/2022, 21:49 
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Giovanni Seregni ha scritto:
se l'obbiettivo è di vedere chi arriva prima, è chiaro che vinca l'auto, ma se l'obbiettivo è di andarsene in giro, cadono le differenze, e resta invece la diversa vulnerabilità ai guasti
Anche ammesso che il modo di andarsene in giro sia lo stesso :o , i possibili guasti sull'auto non hanno rappresentato un problema per nessuno, e chi scegli il calesse lo fa per altri motivi (rifiuto della modernità, divertimento, rivivere la lentezza e l'emozione di un tempo passato, ecc)

Il Falco si diverte di più con l'analogico, ma usa anche il digitale su più impianti e non ne ha mai descritto problemi che ne sconsiglino l'adozione. Falco, correggimi se sbaglio.
Un altro modellista diceva "non uso il digitale perché l'analogico mi emoziona di più".
Un altro ancora, vecchio ferroviere, ha riprodotto il funzionamento analogico della ferrovia reale.
Tutte motivazioni soggettive, non oggettive.

Massimo dG, quali sono le tue motivazioni di "analogico convinto" (come tu stesso ti sei definito)?

PS lascio ad altri disquisire sul CON TUTTO IL SUO AMBARADAN.
Decoder su loco e un multiMaus invece di sezionamenti e più trasformatori :o ????

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
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Beh Vittorio, su un impianto piccolo i vari sezionamenti puoi anche alimentarli con un solo trasformatore, con dei semplici interruttori-deviatori-o che ti pare... io, che per principio non sono contrario a priori al digitale, ribadisco la mia idea: se l'impianto è manovrato da una sola persona, più di un treno per volta non si può guidare, quindi alla fin fine il digitale vince solo per alcuni particolari (partenze e fermate più graduali, luci sempre accese, rumori - secondo me anche piuttosto irreali-), ma l'analogico si può usare tranquillamente. Su impianti più grandi, gestiti da più persone è ovvio che il digitale è non solo utile, ma quasi indispensabile... poi ovviamente ognuno la pensa come vuole, e non c'è niente di male a voler usare il digitale su un impianto microscopico o l'analogico su un mega impianto... comunque sia gente però non venite a dirmi che il digitale sia meno soggetto a guasti dell'analogico... più roba c'è in funzione più sono possibili guasti... come diceva Henry Ford (mi pare) "Le uniche cose che non si rompono sono quelle che non si sono (o qualcosa del genere...)"...

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 10/09/2022, 22:42 
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Giacomo, cito spesso l'aforisma di Ford.
Ciononostante tutti hanno poi preferiro qualcosa in più, anche se a rischio guasto.
Assodato che il digitale dà sicuramente maggiori prestazioni dell'analogico a fronte di teoricamente possibili problemi, ciascuno soppeserà i pro e i contro.

Ma continuo a chiedere se qualcuno sia tornato all'analogico o lo rimpianga dopo essere passato al digitale.
Non teoria preventiva, ma pratica (motivata).
Scusate la franchezza, ma concordo pienamente con la domanda di Gianfranco a Giovanni perché vale quel che cito in firma, ma poi anche il proverbio "val più la pratica che la grammatica".

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
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Giovanni Seregni ha scritto:

Ma la mia non è una dimenticanza, ho descritto a Visentin la differenza tra i due sistemi solo perché pretendeva di spiegarmi che non avendo mai praticato il digitale non avevo titolo per parlarne.
Io ho spiegato quali sono le differenze tra i due impianti :)
So bene che col digitale si può fare di più, E CI MANCHEREBBE ALTRO, CON TUTTO IL SUO AMBARADAN, che le prestazioni siano le stesse :lol: :lol:
Sto paragonando le differenze, che sono un blocco di elementi integrativi.
E non sono certo io a ritenere che più sono i componenti in gioco, più il sistema può diventare instabile.
Anche il paragone tra calesse e auto non lo vedo appropriato, per significare il mio descritto.
Perché se l'obbiettivo è di vedere chi arriva prima, è chiaro che vinca l'auto, ma se l'obbiettivo è di andarsene in giro, cadono le differenze, e resta invece la diversa vulnerabilità ai guasti.

Del resto , il titolo del topic non l'ho fatto io, io sto nel topic, se fosse stato scritto "potenzialità del digitale rispetto all'analogico" non mi sognerei di entrare nel dibattito. :lol:
Io di guasti, dal 1958, non ne ho avuti mai, a parte quando ERO io a voler manipolare/costruire/elaborare macchine.
E uso ancora un alimentatore classico RR giallo, un altro classico Fleischmann verde, e il piccolo marrone Marklin della Z, utile anche in N.
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Non sarà una dimenticanza, ma, come ho già detto, se valuti le differenze devi partire da sistemi a parità di prestazioni, altrimenti non hanno nessun senso.
Il blocco di elementi integrativi o tutto l'AMBARADAN come lo definisci si riduce al decoder, perché la loco, il regolatore/centrale con relativo trasformatore ci sono su tutti e due i sistemi.
Ma con l'aggiunta del decoder faccio muovere più treni come voglio io.

Io ho un plastico tutto in DCC (trazione, deviatoi, segnali, moduli di retroazione) con locomotive che hanno le luci di marcia separate, terzo faro, luce in cabina, ganci elettromagnetici) e funziona tutto da oltre una decina d'anni senza problemi e non ho mai avuto un decoder che si è bruciato.
Sul plastico faccio un cambio locomotiva con l'aggiunta di due carri (con loco da manovra che li aggancia e se ne va) in automatico: come potrei fare cercando di trarre vantaggio dalla presunta maggiore affidabilità dell'analogico?

Sul calesse e auto: chi ha stabilito l'obiettivo? Che sia andarsene solo in giro lo affermi tu.

Sui treni in scala per me l'obiettivo è riprodurre il più fedelmente possibile la realtà: e qui, mettendo pure in conto i calcoli sull'affidabilità, le differenze con l'analogico si vedono eccome!


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MessaggioInviato: 10/09/2022, 23:07 
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Giacomo Spinelli ha scritto:
Beh Vittorio, su un impianto piccolo i vari sezionamenti puoi anche alimentarli con un solo trasformatore, con dei semplici interruttori-deviatori-o che ti pare... io, che per principio non sono contrario a priori al digitale, ribadisco la mia idea: se l'impianto è manovrato da una sola persona, più di un treno per volta non si può guidare, quindi alla fin fine il digitale vince solo per alcuni particolari (partenze e fermate più graduali, luci sempre accese, rumori - secondo me anche piuttosto irreali-), ma l'analogico si può usare tranquillamente. Su impianti più grandi, gestiti da più persone è ovvio che il digitale è non solo utile, ma quasi indispensabile... poi ovviamente ognuno la pensa come vuole, e non c'è niente di male a voler usare il digitale su un impianto microscopico o l'analogico su un mega impianto... comunque sia gente però non venite a dirmi che il digitale sia meno soggetto a guasti dell'analogico... più roba c'è in funzione più sono possibili guasti... come diceva Henry Ford (mi pare) "Le uniche cose che non si rompono sono quelle che non si sono (o qualcosa del genere...)"...


Giacomo, i sezionamenti che faresti in analogico per usare un trasformatore e più deviatori pongono già da soli dei vincolo alla circolazione, cosa del tutto assente in DCC.
Inoltre se al semplice DCC aggiungi un controllo via sw, anche da solo puoi far girare più treni oppure ne fai girare alcuni mentre tu ne manovri un altro.
I suoni non sono sicuramente il massimo, date le dimensioni dei diffusori sonori, ma direi che sono ben più irreali le fermate repentine per l'arresto in analogico.
Poi concordo che ognuno fa come più gli piace, ma se dobbiamo solo scegliere in base all'affidabilità presunta allora meglio il trenino di legno tirato con una corda.


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MessaggioInviato: 10/09/2022, 23:52 
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Roberto Macchi ha scritto:
ma se dobbiamo solo scegliere in base all'affidabilità presunta allora meglio il trenino di legno tirato con una corda.


direi che questa affermazione spiega bene il principio del gioco col treno, una affermazione cosi prescinde totalmente dal concetto di modello.
E' vero che è un paradosso, ma solo farsi venire in mente questo paragone, la dice lunga ...

Il mio principio di affidabilità è proprio perché non voglio distrarre il mio tempo (e denaro) dalla realizzazione modellistica.
Esattamente il contrario di questa uscita iperbolica.

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
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:P Vittorio io non ne ho mai sconsigliato l'uso e sinceramente anche di guasti non ne ricordo a memoria, resta solo il fatto che se si usa il digitale base è facile, ma se si chiede di più , come ho detto, non è per tutti :shock: :shock: :shock: e anche l'impianto elettrico si complica :? :? :?
Resta poi sempre il fatto che le locomotive devono essere programmate con le varie Cv e ad alcuni può non piacere smanettare con codici e indirizzi, se poi si vuole automatizzare ci vuole un pc e allora ecco che entriamo nel difficile, io odio i pc per definizione e quindi sono già a terra...... :oops: :oops: :oops:, inoltre non da ultimo bisogna calcolare il costo che tra centraline e locomotive digitali lievita. :o :o :o
Ok ancora un' utilizzo manuale, ma un plastico che fa tutto da solo a me non dice nulla, oltre al fatto che essendo un pc a farlo andare i treni si muoveranno ciclicamente come dei soldatini, mentre sono sicuro che da me in tanti anni non c'è mai stata una sequenza uguale all'altra, dato che è tutto manuale e è la mia fantasia che lo muove :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P, risultato mi diverto e 4 ore mi passano come cinque minuti, ciao Falchetto :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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Francesco Falcone ha scritto:
:P Vittorio io non ne ho mai sconsigliato l'uso e sinceramente anche di guasti non ne ricordo a memoria, resta solo il fatto che se si usa il digitale base è facile, ma se si chiede di più , come ho detto, non è per tutti :shock: :shock: :shock: e anche l'impianto elettrico si complica :? :? :?
Resta poi sempre il fatto che le locomotive devono essere programmate con le varie Cv e ad alcuni può non piacere smanettare con codici e indirizzi, se poi si vuole automatizzare ci vuole un pc e allora ecco che entriamo nel difficile, io odio i pc per definizione e quindi sono già a terra...... :oops: :oops: :oops:, inoltre non da ultimo bisogna calcolare il costo che tra centraline e locomotive digitali lievita. :o :o :o
Ok ancora un' utilizzo manuale, ma un plastico che fa tutto da solo a me non dice nulla, oltre al fatto che essendo un pc a farlo andare i treni si muoveranno ciclicamente come dei soldatini, mentre sono sicuro che da me in tanti anni non c'è mai stata una sequenza uguale all'altra, dato che è tutto manuale e è la mia fantasia che lo muove :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P, risultato mi diverto e 4 ore mi passano come cinque minuti, ciao Falchetto :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Francesco, una decina di anni fa, quando ho ripreso a giocare con il trenino, non sapevo nemmeno dell'esistenza del digitale. Con i supporti informatici oggi disponibili e la voglia di imparare ho cercato di capirne il funzionamento, mi sono comprato un decoder e con una vecchia loco Lima ho iniziato a sperimentare. Ci vuole poco per capire che è un modo diverso di giocare.
Anche per la programmazione dei decoders non ci vuole molto. Le principali CV da regolare si contano su due mani e se c'é interesse si imparano.
Il costo è un altro aspetto valutato erroneamente. Se hai un ovale con un solo treno conviene l'analogico, ma se solo allarghi leggermente i tuoi binari e vuoi far girare tre treni i costi sono analoghi con il fatto che le funzionalità in DCC sono molte di più.
Nessun plastico fa tutto da solo. Anche qui varrebbe la pena di documentarsi prima di usare modi di pensare preconcetti. Con il PC, che aggiunge tutta la potenza di calcolo di un processore, puoi cambiare in continuazione gli itinerari o fare manovre mentre i deviatoi si adeguano al tracciato prescelto, oppure puoi muovere i treni in manuale con l'aiuto del software che gestisce le altre parti e/o, ad esempio, i segnali. Chiaramente con più treni in movimento sul plastico.
Ciao
Roberto


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:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Bellissima Donato , ho riso anche Io come un matto e ridendo e scherzando hai anche azzeccato in pieno la realtà, povera Z21 bianca :oops: :oops: :oops:
E' arrivata a casa se ben ricordo nell'Ottobre del 2021 con ben due Multi maus, uno del kit e uno aggiuntivo che ho preso in più, da allora è uscita dalla scatola due volte per un'oretta circa ciascuna :oops: :oops: :oops: :oops: :oops: :oops: , la prima volta per provarla con la locomotiva digitale elettrica e la seconda con quella a vapore :o :o :o :o :o :o
Dai prometto di provare a usarla un poco di più anche se sono sicuro che Vittorio aveva già capito nel nostro incontro che non sono molto incline al digitale, vero Vittorio :?: :?: :?: :?: :?: :?:
Poi ci mettiamo d'accordo quando ci vediamo a casa da me e ricambi la mia visita , ciaoooooooooo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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