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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 15/09/2022, 22:48 
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Ci vediamo a Novegro, se ci sei venerdì, a che ora? (ti mando cell in mail)
Magari ci vediamo anche con Roberto Macchi che probabilmente ha più esperienza di me con Zimo e ESU.

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 15/09/2022, 23:04 
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Grazie!
Ok allora porto la lokprogrammer ESU
A presto


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 16/09/2022, 0:14 
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:oops: Allora allora , dico subito che io non sono assolutamente contrario al DCC e il fatto che abbia una z21 lo conferma, anche se la uso poco. :)
in caso di persona che inizia con quest'hobby, o di nuovo impianto , o di un piccolo impianto da trasformare ,sono io il primo a indirizzare verso il DCC e infatti un amico che iniziava al quale ho consigliato la z21 è contentissimo di averla presa e si diverte moltissimo :idea:
Come concordato anche con Vittorio sarebbe invece una cosa costosa e inutile intervenire sul mio impianto interamente, mentre è piacevole ogni tanto utilizzare la linea interna della parte nuova in DCC :D
Come già accennato il mio plastico è praticamente finito e visti anche i prezzi non penso che farò altro, ma se impazzissi e dovessi fare come pensavo qualche cosa in H0, quindi scorporato dall'attuale plastico, sarà certamente in DCC, semplice ma DCC :) :P
Per ciò che mi riguarda condivido in pieno la scelta di Fleischamnn di produrre solo locomotive DCC con il sound, perché sia per gioco che per realismo, non vedo ormai la logica di utilizzare una locomotiva digitale muta, inoltre il sonoro è perfetto anche in analogico :o
Da rilevare però che non tutte le marche funzionano in sonoro in analogico e infatti stavo per prendere una br218 di Minitrix, ma una volta provata in DCC ok , ma in analogico muta e quindi prenderò una Fleischmann ;)
Quando ho parlato di 6 booster ho errato perché ho pensato a tutta la corrente che mi serve per avere l'intero plastico operativo, dimenticandomi che sono solo per la trazione, mentre per i servizi basta un normale alimentatore :roll: :roll: :roll:
Per ciò che riguarda l'alimentazione del mio plastico siamo messi in questa maniera ed ecco il perché dei 17 trasformatori :
11 sono le zone separate elettricamente e quindi in analogico 11 trasformatori, uno per zona.(sono contrario ad un solo trasformatore grosso con tanti regolatori)
i rimanenti 6 sono di potenza di circa 3 A l'uno e alimentano i servizi, luci, motorini vari e tutto il resto, non esistono LEd perché non mi piacciono e quindi sono tutte lampadine a filamento classiche da 50 70 e 100 mA.
I treni che possono girare arrivano al massimo a 13 locomotive contemporaneamente tenendo presente treni a doppia trazione e tutte le illuminazioni delle carrozze sono sempre a lampadine da 50 mA, quindi 8 carrozze sono 400 mA.
Per mia decisone ogni trasformatore non deve lavorare oltre il 60% della sua potenza , tenendo il restante 40% come margine per i picchi di utilizzo, tipo due o tre treni sotto lo stesso trasformatore per brevi tratti o periodi :o
A conti fatti abbiamo quindi una potenza totale dei trasformatori di circa 40 A, il 60% porta a 24 in uso e 16 come margine , il tutto distribuito su 17 trasformatori misti continua e alternata :shock: .
Per la trazione calcolo una media di 4A con margine di scarto ampio e non ho mai avuto problemi, mentre per i servizi servono 18 / 20 A totali e come vedete ci siamo; totale disponibile 40 A, 20 A servizi + 4 A trazione = 24 in uso e 16 a disposizione. :P
In DCC se non erro servirebbero per la trazione 3 A della centrale più 3 A di un booster, sempre con l'impostazione del 60% in uso e 40% di margine :P :P :P
Salutoni Francesco e scusate per la risposta tardiva ma ho fatto la quarta dose e una leggera sonnolenza c'è , ariciaooooooooo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 16/09/2022, 1:08 
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Vittorio Vegetti ha scritto:
Marco, mi mancano le basi teoriche e potrei porre domande ridicole, ma mi piacerebbe capire.
Marco Zaggia ha scritto:
tensione in uscita di un convertitore switching
perché devo cambiare il valore di tensione? un PWM non dovrebbe prendere in ingresso una tensione DC e fornire in uscita la stessa tensione con duty cycle variabile?
Marco Zaggia ha scritto:
Probabilmente gli alimentatori di Massimo lavorano a tempo di accensione costante, quindi l'unico modo per regolare il duty cycle (quindi la tensione di uscita) è aumentare il periodo (= diminuire la frequenza) dell'onda quadra.
Collegato al precedente. Per regolare il duty cycle devo diminuire la frequenza di cosa? nelle applicazioni dove ho usato PWM (con circuito self-made oppure acquistato) ho in input DC da batteria, quindi più DC di così.
Ho sempre pensato che in PWM l'ampiezza (tensione) fosse costante, mentre fosse variabile il periodo durante il quale viene fornita, e che questo fosse il trucco per muovere le loco vincendo le inerzie a bassa velocità, oppure per variare l'intensità luminosa di lampadine LED.
Chiaro che si ha poi una tensione "apparente" proprozionale al duty cycle, che è quella che si legge su un multimetro.

Ok scusami avevo dato per scontato che avessi già delle conoscenze di elettronica di potenza :mrgreen:

Per la prima domanda, semplicemente perché vuoi regolare la velocità della locomotiva no? Più tensione dai a un motore DC più questo gira veloce.

Per la seconda domanda: è vero quello che scrivi, la PWM in assenza di filtri induttivi o capacitivi all'uscita produce una tensione ad onda quadra il cui periodo è chiamato periodo di switching (e il suo reciproco è la frequenza di switching). Il duty cycle, definito come rapporto tra il tempo di accensione dell'interruttore e il periodo di switching, può essere variato in due modi:
-aumentando/diminuendo il tempo di accensione;
-aumentando/diminuendo il periodo di switching.
Tanto per fare un esempio ferroviario, i famosi 'chopper' del Tigre FS lavorano nella seconda modalità quando erogano le tensioni più basse e passano poi alla prima a oltre una certa soglia (mi pare 750 V ma dovrei rivedere...). Tieni conto poi che normalmente all'uscita dei convertitori è quasi sempre collegato un filtro LC che ha il compito di filtrare le componenti ad alta frequenza dell'onda quadra per fornire una tensione continua il più pulita possibile all'uscita.
Mi rendo conto che spiegato così senza uno schematico e le formule sotto il naso è un po' astruso da capire. Per questo se hai tempo e sei curioso ti consiglio caldamente di vedere su YouTube le lezioni sul convertitore Buck del prof. Giuseppe Iannaccone, docente di Elettronica di potenza e controllo all'università di Pisa. Poi se qualcosa proprio non ti è chiaro al peggio a Novegro mi porto gli appunti miei di Power Electronics e vediamo insieme :lol:

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Ultima modifica di Marco Zaggia il 16/09/2022, 8:09, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 16/09/2022, 1:25 
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Lorenzo Colli ha scritto:
Ottimo li prenderò prezzo più che buono, visto mai che riesco a risolvere un problema ancora oggi irrisolto, se mi aiuti mi spiego meglio : uso Zimo da quando in esu sono passati alla V5 e nonostante essemme ci si sia dedicato il giusto, non sono più riuscito a trovare un settaggio per motore tipo coreless . Premessa non sono un esperto di dgt e spesso ti seguo su questi canali per capirci qualcosa in più e non ti nascondo che non capisco tutto sei troppo tecnico (leggi avanti) per le mie conoscenze di elettrotecnica pertanto non ti nascondo che mi piacerebbe fare 4 chiacchiere sul perché la V5 non è più stata prestante con questo genere di motori.
Ben inteso vanno bene ma non come gli Zimo che impostate un paio di CV sono uno spettacolo, ma non credo ce Esu sia da meno
L’anomalia è in decelerazione che raggiunta una velocità comincia a strattonare
Ovviamente l’auto setting provato nessun miglioramento apprezzabile
Come posso contattarti? Sarai a Novegro?

Ti lascio la mia mail info@locomodels.it
Ciao Lorenzo
Lorenzo ho avuto il tuo stesso problema con motori coreless e Esu v5 sulla mia E.645. Sul manuale, nella sezione dove tratta il controllo dei motori (non ricordo la pagina esatta), c'è una tabellina dove indica i parametri da impostare su una serie di CV per diverse marche di motori. Ho impostato i parametri indicati per i Faulhaber ed ora va che è una meraviglia.

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 16/09/2022, 8:24 
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Anch' io non ho fatto ottimi risultati con i decoder ESU. Il settaggio non solo per i motori coreless ma anche per altri motori piccoli e una cosa, (direttamente dalla scatola i modelli corrono come un saccho di noce ;) ),ok, l'altra sono i problemi che appartengono in caso di problemi con la presa corrente. Ogni volta il decoder è senza alimentazione, anche per milliseconde, fa un restart da zero.
Altri decoder (I miei preferiti sono D&H e Zimo) non hanno questo problema.

Lorenzo, non potresti registrarti come rivenditore alla Zimo per otteniere un prezzo migliore?

Forse anche la D&H, che non è molto diffuso in Italia cerca nuovi rivenditori per il mercato italiano.

Saluti,
Markus


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 16/09/2022, 8:29 
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Grazie Luca, si so di questi settaggi specifici al faulhaber ma nel mio caso non è migliorato ma non è ancora il top! Tutto questo riferito Zimo.
Probabilmente bisogna lavorarci di fioretto ma onestamente non ci capisco un tubo.
Ci vediamo a novegro ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 16/09/2022, 9:11 
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Markus con il distributore italiano Zimo (Portigliatti) ho un rapporto molto buono è una persona molto competente e disponibile del settore specialmente con sound italiano , purtroppo Zimo è in sofferenza di componenti e quindi devo colmare questa situazione con altre marche similari.

Ciao
Ps ti vedremo a Novegro?


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 16/09/2022, 9:14 
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Francesco, che sia una cosa costosa convertire in DCC il tuo impianto è un fatto, che sia inutile invece è una tua scelta; a te sta bene l'analogico e smanettare con i tuoi trasformatori, quindi per te è inutile e non ho mai tentato di convincerti.
Apprezzo comunque che, pur da analogico inveterato, riconosca che il DCC è una cosa diversa e scelta consigliabile per chi inizia adesso; senza arrampicarti sugli specchi a trovare giustificazioni astruse.
Nessun biasimo per chi sceglie o rimane in analogico, non condivido, ma è una scelta sua.
Noto anche che, avendo provato entrambi, dici che un probabile (?) nuovo impianto H0 lo faresti DCC; come tutti quelli che hanno provato entrambi.
E infatti non ho ancora trovato nessuno che sia tornato all'analogico dal DCC o se ne sia pentito. Nonostante siano pieni i forum di problemi riguardanti il DCC :lol: :lol: :lol:

Riguardo alla potenza per trazione, se usassi illuminazione LED sulle carrozze invece che lampadine (16 mA invce di 50) risparmieresti 350 mA a treno e non dico basterebbe un booster da 3A, ma da 5 sicuramente. Non è un invito a cambiare, ma un'indicazione per chi fosse in DCC e volesse illuminare carrozze.

Poi, questione diversa
Francesco Falcone ha scritto:
Da rilevare però che non tutte le marche funzionano in sonoro in analogico e infatti stavo per prendere una br218 di Minitrix, ma una volta provata in DCC ok , ma in analogico muta e quindi prenderò una Fleischmann
non mi stupisce affatto.
Io oramai evito Minitrix accuratamente, sia per questioni meccaniche sia, soprattutto, per i decoder (stavo per scrivere qualcosa, ma soprassiedo...) che monta.

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Marco Zaggia ha scritto:
Per la prima domanda, semplicemente perché vuoi regolare la velocità della locomotiva no? Più tensione dai a un motore DC più questo gira veloce.
Per la seconda domanda: è vero quello che scrivi, la PWM in assenza di filtri induttivi o capacitivi all'uscita produce una tensione ad onda quadra...
Continuo a non capire: se l'ampiezza dell'onda quadra in PWM è costante, e vario la velocità della loco variando il duty cycle, perché (e come) dovrei variare la tensione (ampiezza) dell'onda? Vario la tensione se sto alimentando in tensione continua pura, o no?

Poi non mi è chiara la tua affermazione "Probabilmente gli alimentatori di Massimo lavorano a tempo di accensione costante". In attesa di un chiarimento da parte di Massimo, vuoi dire che i suoi alimentatori, a valle dei quali usa il circuito PWM, non escono in continua ma già con un'onda quadra? o non ho capito
E' lecito supporre che i decoder raddrizzino la tensione DCC e poi usino PWM ad ampiezza costante?
Se fossero vere le due affermazioni precedenti, perché due scelte tecniche così diverse?

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Lorenzo Colli ha scritto:
Grazie Luca, si so di questi settaggi specifici al faulhaber ma nel mio caso non è migliorato ma non è ancora il top! Tutto questo riferito Zimo.
Probabilmente bisogna lavorarci di fioretto ma onestamente non ci capisco un tubo.
Ci vediamo a novegro ciao
Io sono Marco, Luca è il santo papà! :lol: :lol: A Novegro ;)

Vittorio Vegetti ha scritto:
Continuo a non capire: se l'ampiezza dell'onda quadra in PWM è costante, e vario la velocità della loco variando il duty cycle, perché (e come) dovrei variare la tensione (ampiezza) dell'onda? Vario la tensione se sto alimentando in tensione continua pura, o no?

Poi non mi è chiara la tua affermazione "Probabilmente gli alimentatori di Massimo lavorano a tempo di accensione costante". In attesa di un chiarimento da parte di Massimo, vuoi dire che i suoi alimentatori, a valle dei quali usa il circuito PWM, non escono in continua ma già con un'onda quadra? o non ho capito
E' lecito supporre che i decoder raddrizzino la tensione DCC e poi usino PWM ad ampiezza costante?
Se fossero vere le due affermazioni precedenti, perché due scelte tecniche così diverse?
Vittorio, quella che varia non è l'ampiezza dell'onda quadra ma la tensione di uscita, che corrisponde al valor medio dell'onda quadra. Veramente non è per cattiveria, ma ti consiglio spassionatamente di perdere 40 minuti per la visione della lezione del prof. Iannaccone, spiega il tutto molto meglio di quanto possa fare io sul forum adesso.
phpBB [video]

Poi se hai ancora dubbi ci sentiamo in privato ;)

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Lorenzo Colli ha scritto:
Ciao
Ps ti vedremo a Novegro?


:( Purtoppo non, a causa del lavoro.


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MessaggioInviato: 16/09/2022, 16:15 
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Marco Zaggia ha scritto:
ti consiglio spassionatamente di perdere 40 minuti per la visione della lezione del prof. Iannaccone
Poi se hai ancora dubbi ci sentiamo in privato ;)
Grazie per il link, studierò

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Scusate, ma la lezione del prof. Iannaccone non c'entra nulla con l'azionamento PWM di motori DC.
E' una bellissima e dotta lezione sui DC-DC converter, ma per i nostri motorini non serve una tensione continua, ma una modulata altrimenti non si ha nessun vantaggio rispetto a un buon regolatore variabile stabilizzato.

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salutoNi
Massimo


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MessaggioInviato: 16/09/2022, 20:37 
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Eccoti, Massimo. Allora ci spieghi le diversità di scelte riguardanti la frequenza PWM? Grazie

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