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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 18/09/2022, 14:52 
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Ciao Roberto B., benvenuto!

Se anche proprio non si riuscisse a montare un decoder sulla loco (finora io solo sulla Arnold 2420 = ee3/3), si può montare, magari anche con un powerpack, su un carro o carrozza, prendere corrente dalle ruote del carro e portare corrente al motore con due fili (ma non si potrebbe separare) o tramite gancio magnetico.
Naturalmente disattivando il collegamento interno PCB-motore, mentre rimarrebbe attivo per le luci (sempre tutte accese se non si vogliono portare 4 fili).

Un decoder di marca vale circa il 6% di un treno composto da loco+ 5 carrozze, oppure il 10% di uno composto da loco+ 3 carrozze (o 5 carri).
E per di più stiamo valutando l'incidenza del costo del decoder sui soli rotabili, ma il plastico (struttura, armamento, paesaggio) costerà pure qualcosa, diminuendo perciò l'incidenza del costo dei decoder sul totale.
Nel mio caso (ho detto che tengo i conti di tutto al centesimo) l'incidenza dei decoder sul totale è del 4,19%
Inoltre, iniziando ora, quant'è il risparmio di non dover sezionare (interruttori, fili, tempo) come in analogico, ma di usare i famosi soli 2 fili per comandare indipendentemente le loco?
Tanto per citare fatti e numeri reali.


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 18/09/2022, 14:55 
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roberto bravin ha scritto:
La possibilità di disattivare il funzionamento in analogico ha un senso (serio, non come antifurto). Nell'utilizzo (avanzato) di una loco DCC su un impianto DCC, si possono implementare delle sezioni di blocco automatico costantemente alimentate per avere una frenatura realistica e mantenere accesi luci e suoni anche a treno fermo.
Queste sezioni si possono implementare, tra le tante possibilità, anche come "Brake on DC". In italiano "frenatura in CC". In altre parole, il tratto di binario scelto come sezione di frenatura e sezionato, in caso di segnale disposto a via impedita, viene alimentato con una tensione CC (al posto del segnale DCC) in senso inverso rispetto al senso di marcia del treno (positivo sulla rotaia sinistra senso marcia treno). Questo è, per il decoder, montato sulla locomotiva, un ordine di frenatura. Il decoder provvederà a portare il treno (dolcemente) all'arresto in precedenza del segnale, con luci e suoni attivi.
Quando il segnale si disporrà a via libera, su quel tratto sezionato tornerà il segnale DCC e la loco ripartirà secondo quanto impostato.

Alla luce di questo, penso che sia Lapalissiano comprendere che, in questo particolare tipo di impianto, il funzionamento in analogico del decoder vada disattivato. CV 29, bit numero 2 impostato a 0.


Ecco, grazie, questo volevo sapere. Il sistema analogico può voler usare la continua per svolgere certe funzioni complesse, e non sia quindi opportuno che questa possibilità sia permanente.
Ma per me non era lapalissiano, non ricordo di aver mai letto questa esauriente spiegazione :) quindi ringrazio sentitamente.

Mi resta solo un dubbio. Mi si dice, se setti il bit 2 col TRUE, questo rimane per sempre nel decoder. Quindi, i circuiti e la memoria del decoder hanno una vita propria e autonoma? Io pensavo che una volta che il decoder, in una successiva sessione, non fosse alimentato dalla centralina digitale, la sua memoria fosse morta, o comunque illeggibile, e di conseguenza illeggibile questa possibilità di funzionare in CC con questo ponticello "virtuale" una volta che la loco venisse alimentata in CC.

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 18/09/2022, 15:06 
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Giovanni Seregni ha scritto:
Ecco, grazie, questo volevo sapere. Il sistema analogico può voler usare la continua per svolgere certe funzioni complesse, e non sia quindi opportuno che questa possibilità sia permanente.
Ma per me non era lapalissiano, non ricordo di aver mai letto questa esauriente spiegazione :) quindi ringrazio sentitamente
Ieri alle 23:34
Vittorio Vegetti ha scritto:
Quindi, ad esempio in caso di segnale di via impedita, basta alimentare in DC il tratto di fermata e la loco rallenterà progressivamente (perchè comunque alimentata, e secondo la decelerazione impostata sul decoder in CV3) fino a fermarsi.
A segnale di via libera, basterà ripristinare l'alimentazione DCC e la loco accelererà secondo la CV4.
Per cambiare alimentazione da DCC a DC basta un relè DPDT comandato in sincrono al segnale.
Visto che era appunto la risposta-esempio del perché non lasciare sempre abilitato il bit 2, il mio dubbio prende sempre più corpo...


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 18/09/2022, 16:30 
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Anzi, visto che si vogliono spiegazioni esaurienti, diamole tutte.
Per ottenere quanto detto da Roberto B, non basta disattivare il bit2 di CV29, ma occorre anche attivare il Brake on mode con il bit3 di CV27 (per i decoder che la supportano)

Ad es. dal manuale ESU (per chi non conosce l'inglese basta fare copia-incolla in google translate https://translate.google.it/)

10.3.5. Changing modes with Analogue Mode turned off
Perhaps you have disabled analogue mode on your decoder (Bit2 in CV 29 is deleted or CV 50 = 0).
When the locomotive moves from the digital sector into the analogue one, the locomotive will continue with the set speed and direction.
Under certain circumstances, the decoder interprets the analogue DC voltage as brake sector and slows down to a stop; please refer to chapter 10.4.

10.4. Brake Sectors
Brake sectors have the purpose to slow down the locomotive independently from the commands issued by the command station.
Frequently, this function serves for stopping a train in front of a red signal. If a LokPilot detects a brake command, it will slow down with the programmed deceleration and then stop.
After this enforced stop, the locomotive will accelerate again as per the programmed values in CV 3.
Depending on the type of digital system, there are several options on how to influence the decoder so that it stops the train.

10.4.1. DC Brake Mode
In order to activate the DC brake mode you must set bit 3 in CV 27.
The LokPilot decoder will start brake once it moves from a digital sector into a DC sector provided the brake mode is active and the polarity of the track voltage does NOT match the current direction of travel.
The locomotive will stop taking into account the programmed deceleration.

10.4.4. Lenz® ABC Brake Mode
LokPilot 5 decoders supports the ABC braking technique.
In order to use this function a group of anti-parallel diodes will be be soldered to one half of the track.
The resulting fall of voltage generates an assymetrical DCC signal. LokPilot decoders are able to detect the potential difference between the left and right half of the signal.
If desired, the decoder will be stopped.
To be able to use the ABC technique you also need, beside the adequate LokPilot decoder, an appropriate brake module.
The ABC technique can only be operated with boosters offering an exact symmetrical output.


Riassumo brevemente, e perciò meno esaurientemente del manuale soprariportato.
Anche con CV29 bit2 off, una loco che passa da una sezione DCC a una DC continua ad andare avanti (10.3.5) (sta ferma se invece la metto su una sezione alimentata DC, perchè era già ferma).
Il decoder interpreta la sezione DC come una sezione di fermata solo nei casi elencati in 10.4
Le sezioni di fermata hanno lo scopo di rallentare, fino a fermare, la loco indipendentemente dai comandi inviati dalla centrale (contrariamente a quanto affermato da Francesco AdV in viewtopic.php?f=49&t=8438&start=240#p172361)
La fermata può esere comandata da una tensione DC non concorde col verso della loco proveniente dalla sezione DCC (10.4.1) oppure da un'asimmetria nell'ampiezza del segnale DCC, cioè la frenatura ABC (10.4.4).

Ma attenzione, questo se setto on il bit3 di CV27 (10.4.1), se invece lo disabilito e setto on il bit 4 di CV 27, la loco si ferma passando da una sezione DCC ad una DC se la tensione della sezione DC è concorde col verso di marcia.

Se non setto on né il bit 3 né il bit 4 di CV27, ma è sempre on il bit 2 di CV29, e la tensione non è concorde col verso di marcia, la loco torna indietro.
Cosa succede quando pasa da una sezione DC ad una DCC?

10.3.3. Changing from Analogue to Digital (directional bit)
When entering the digital sector the locomotive compares the current direction of movement with the digital signals arriving via the track:
If the actual direction matches the one as per the digital signal, the locomotive continues onwards at a speed corresponding with the digital signals.
Does the direction not match the commands from the digital system, then the behaviour depends on the settings in the „directional bit“ (also refer to chapter 15.1. for more details):
If the directional bit has been set, then the decoder ignores the directional commands from the central unit, the locomotive continues in the same direction; only the speed will be adjusted according to the commands from the central unit.
Therefore, the actual direction of movement does not match the direction as intended by the central unit for the time being; however, this changes once a change-of-direction-command is activated at the central unit.
If the directional bit has not been set, then the locomotive slows down and stops according to the programmed deceleration, changes its direction and returns to the conventional sector.

What happens next is described in chapter 10.4.1 resp. 10.4.2.

Riassumo: quando la loco passa dalla sezione DC alla sezione DCC, se il Directional bit (CV124 bit0) è on la loco continua ad andare, anche se il verso di marcia non coincide con quello comandato dalla command station, finchè non si cambia verso tramite command station, se invece il bit0 è off la loco rallenta e si ferma, cambia verso e ritorna alla sezione DC.

Tutto quello che è stato detto vale per ESU Lokpilot V.5 e V.4 e per altri decoder, ma non per tutti e non tutti con le stesse CV.
Se si vogliono informazioni esaustive non resta che leggere i manuali, come diceva Roberto B, se invece basta una breve informazione
Giovanni Seregni ha scritto:
perché faccio prima a chiedere una cosa mirata a chi sa che leggere volumi su una cosa che non mi serve
allora perchè continuare ostinatamente a mettere in dubbio chi i manuali li ha letti e riletti?
E presa per i fondelli (usando la locuzione di Lorenzo Colli) finale "nessuno mi aveva dato informazioni dettagliate" :evil:
Adesso sono abbastanza dettagliate?

Postilla per chi, dopo questo post deducesse "ma che casino le CV".
Queste CV non sono per nulla obbligatorie, ed anzi credo che siano pochissimi ad utilizzarle.
L'unica CV necessaria è la CV 1, e se si vuole migliorare il funzionamento le CV 2,3,4,5, eventualmente la 6 e la 29
Se uno usa multitrazioni, un metodo (non il solo possibile) è usare la CV19.
E se usa indirizzo esteso (utile solo se ha più di 127 loco o se porta la loco presso assocazioni che richiedono l'indirizzo lungo) allora deve settare CV 17, 18 e CV29 bit5 (ma in ASN lo fa Bravin o Munegato).
Quindi 5-7 CV consigliate e altre 3 in casi particolari.
Poi con le 450 CV di un ESU si può fare di tutto, ma meglio dotarsi di un Lokprogrammer che svincola dal dover conoscere il significato di ogni CV e calcolarne il valore (anche se non è vietato andare a mano).


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 18/09/2022, 17:48 
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guarda che io non ho preso per i fondelli nessuno, né tanto meno ho messo in dubbio le risposte di chi ha letto i manuali.
Il giochetto del cambio tra DC e CC mi era sfuggito, ma per piacere, ti rendi conto di quanto scrivi per dare delle risposte?
Sarà un mio limite di certo, ma resta il fatto che per avere risposte servono un mare di competenze.
Tutto si può fare, ma non mi si venga a dire che non è complesso.
Ora però non partirmi con un altro spiegone tra l'approfondire e l'usarlo in maniera "intuitiva" o comunque che bastano poche info, perché per arrivare a una cosa semplice teoricamente, ossia l'intercambiabilità tra i sistemi ci abbiamo messo un bel po'.
Il tuo ultimo post mi convince comunque di una cosa, che siccome anche a me piace approfondire le cose, proprio per questo motivo è meglio che il digitale lo lasci perdere e lavori sugli altri fronti che modellisticamente preferisco.
Usarlo così, semplicemente, non mi piace, perché come ho scritto cento volte, non ho la tranquillità di risolvere al volo ogni evenienza che mi possa bloccare, senza aver "studiato manuali" e soprattutto senza competenze tecniche.
Approfondirlo al livello di chi lo usa come voi, cosa che richiede analisi e confronti tra specifiche, mi porterebbe via troppo tempo all'autocostruzione.
Quindi, semplicemente, ho avuto la conferma che non fa per me.
Altrimenti, a rovescio, sarebbe come se io cercassi a tutti i costi di convincere qualcuno che piuttosto che comprarsi le casette faller o i pinetti a spazzolino, sarebbe molto meglio usare il 3D (dopo aver imparato disegno e tecnica), per farseli in casa. Tanto, ci sono i manuali ... sia di CAD che di stereolitografia :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 18/09/2022, 17:59 
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Giovanni, finalmente qualcosa su cui concordiamo.
Hai deciso che non fa per te, punto. Niente da dire, scelta personale.
Non riparto con uno "spiegone" perchè chi ha letto si sarà fatto una sua idea, come tu la tua.

Riguardo alle risposte, se sono conciso non si capisce, se scrivo molto sono prolisso...


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 21/09/2022, 19:22 
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Roberto Macchi ha scritto:
Francesco Falcone ha scritto:
Per ciò che mi riguarda condivido in pieno la scelta di Fleischamnn di produrre solo locomotive DCC con il sound, perché sia per gioco che per realismo, non vedo ormai la logica di utilizzare una locomotiva digitale muta, inoltre il sonoro è perfetto anche in analogico :o
Da rilevare però che non tutte le marche funzionano in sonoro in analogico e infatti stavo per prendere una br218 di Minitrix, ma una volta provata in DCC ok , ma in analogico muta e quindi prenderò una Fleischmann ;)
Quando ho parlato di 6 booster ho errato perché ho pensato a tutta la corrente che mi serve per avere l'intero plastico operativo, dimenticandomi che sono solo per la trazione, mentre per i servizi basta un normale alimentatore :roll: :roll: :roll:
:


Anche in DCC alcune parti del sonoro non cercano di riprodurre quella che è la realtà. Gli annunci di stazione o il fischietto, ad esempio, per me sono inutili, dato che dovrebbero provenire dal FV e non dalla loco.
In analogico poi il sonoro non è nemmeno controllabile e quindi perde ulteriormente di utilizzo pratico (altro che perfetto!).

Francesco Falcone ha scritto:
In DCC se non erro servirebbero per la trazione 3 A della centrale più 3 A di un booster, sempre con l'impostazione del 60% in uso e 40% di margine
:


Il tuo dubbio è fondato. Per la trazione in DCC io userei solo un booster da 5A, lasciando i 3A della centrale per gli accessori. La ripartizione 60% - 40% è una tua valutazione ed in DCC non ha nessun senso dato che le centrali e/o i boosters hanno una protezione contro il corto e contro il sovraccarico.


Roberto io parlo delle macchine Fleischmann che conosco, di altre non ho idea, ma in analogico sono controllabilissime :
dando un minimo di corrente accendono le luci stanno ferme e silenziose, poi aumenti leggermente e iniziano a attivare il sonoro ma stanno ancora ferme con le luci accese,
poi aumenti ancora e iniziano a muoversi lentissimamente, poi salendo di voltaggio partono sia di velocità che di sound, sia elettriche , che a vapore , che diesel ;)
Un solo booster da 5A potrebbe teoricamente non essere sufficiente, inoltre a me servono 20 A in alternata per i servizi :oops: .
Anche i trasformatori analogici hanno le protezioni che citi, ma il 60/40 è per non utilizzare mai uno strumento al massimo della sua potenza, allungandone così la vita :P
Un conto è fare 600 km a 140 km orari con un motore 6000 di cilindrata e un altro è con una 500, il primo arriva nuovo e riposato , il secondo se arriva lo vedo male :oops:
Salutoni Francesco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Analogico o digitale Differenze
MessaggioInviato: 21/09/2022, 20:27 
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Francesco, quasi tutto quello che fai con l'alternata lo fai anche con la continua, mentre non sempre vale l'inverso. Solo alcuni motori lenti (ad es. Tillig) hanno bisogno dell'alternata.
Un alimentatore in continua da 12V 10A costa 17.99€ https://www.amazon.it/LEDMO-Alimentator ... 20&sr=8-14 se vuoi una tensione maggiore acquisti lo stesso da 24V 10A a 22.99 € e poi usi un modulo step-down da 17.99 https://www.amazon.it/DollaTek-converti ... 120&sr=8-6
Quindi nel peggiore dei casi (se vuoi una tensione maggiore di 12V) per 20A spendi 82 €, sempre meno di un Flesichmann 6725 che, oltre a 0.6A per la trazione, ti dà solo 0.85A per i servizi.

Principio del 60/40. Un conto è un motore meccanico, un altro conto è un dispositivo elettrico.
Ma anche accettando di sovradimensionarlo, significa che preferisci spendere il doppio subito, piuttosto che acquistarne uno nuovo quando ti si guastasse (forse) il primo. :(


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MessaggioInviato: 22/09/2022, 20:02 
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8-) Vittorio ciao, noi stiamo solo chiacchierando perché come sai il plastico è operativo da tanti anni e ormai è praticamente finito, quindi realmente da modificare non c'è nulla :o , così è stato progettato e così resta :)
La differenza continua alternata la conosco, ma per mia scelta i treni vanno in continua e i servizi in alternata ; solo uno dei sei trasformatori dedicati ai servizi è in continua perché alimenta circuiti elettronici legati
a effetti scenografici che richiedono esclusivamente la continua :o
Come detto prima Io non voglio trasformatori grandi, ma tutti piccoli che alimentano impianti separati e in 40 anni non mi sono mai preoccupato di spendere qualche cosa in più per qualche trasformatore ,
ma mi interessa che i comandi abbiano un aspetto piacevole ai miei occhi con i trasformatori tutti uguali bene in fila , le relative spie e i comandi Fleischmann sinottici :), inoltre ogni trasformatore ha il suo interruttore
perché non sempre uso e accendo tutto, quindi metto sotto tensione solo ciò che mi serve. :idea: :idea: :idea:
Io uso solo il Fleischmann 6755 che eroga 1 A per i treni e 1 A per i servizi e a conferma di ciò che ti ho scritto sopra , dato che sapevo che sarebbero usciti di produzione per problemi di omologazione e non si sa se li rifaranno,ne ho 3 nuovi provati e mai toccati da sostituire in caso se ne guasti uno :o :o :o, inoltre mi potrebbero servire anche per altri utilizzi :!: :!: :!: :!:
Lo stesso discorso vale per binari , scambi , solenoidi , comandi sinottici , segnali , spie e altro, siamo le Falcon Bahn, mica una ferrovia qualunque ...... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO a presto, Falchetto spendaccione :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


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MessaggioInviato: 09/11/2023, 21:12 
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Cerco di chiarire qui a Dario Gremoli un semplice concetto che mi sembra faccia finta di non capire. (dato che la discussione dove ha commentato riguardava la 668 Arnold).
viewtopic.php?f=83&t=12034&start=270

Chi usa il DCC per far girare i trenini non gioca con i decoders, ma usa i decoders per giocare meglio con i trenini, riducendo la distanza dal realismo.
E il meglio lo si deduce da tante cose, non ultima, ad esempio, la ricerca della costruzione di un carro volano per "ovviare" alle "fermate repentine" delle loco in analogico (viewtopic.php?f=32&t=12607).

Sorvolo e mi spiace che sia stato sfortunato con l'auto, ma il suo dichiarato uso quotidiano di computer e cellulare con decine di app non fanno altro che testimoniare l'utilità consacrata di questa tecnologia (e della contraddizione di quanto scrive).
Nebbia non se ne prevede se si legge e si impara come usare il digitale.

Ho digitalizzato oltre un centinaio di locomotive e continuerò a farlo senza particolari rogne, impostando le CV necessarie a configurare le locomotive come mi piace o come mi viene chiesto.

Poi Dario è liberissimo di giocare in analogico, ma almeno abbia l'onestà di riconoscere che è una tecnologia che ha i suoi limiti.


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MessaggioInviato: 09/11/2023, 21:56 
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Roberto, io non sono Dario, ma mi sento di rispondere anche un po' a nome suo, visto che io e lui la pensiamo allo stesso modo (e a quanto pare siamo anche molto simili come persone...), poi ovviamente anche lui darà la sua risposta... non è che io sia contrario al digitale, tutt'altro, solo che ritengo che da un po' di tempo a questa parte stia diventando una moda (come ho già avuto modo di dire). Certo, se una persona vuole digitalizzare il suo plastico di 2 x 1 m. è liberissimo di farlo, vorrei vedere, solo che a me pare un po' un'esagerazione (anche se ormai sono diventati quasi la regola)... continuo a pensare che, comunque sia, una singola persona più di un convoglio per volta non possa, umanamente, condurre, e quindi digitale o analogico che sia il comando poco cambia... in digitale le luci restano sempre accese anche a treno fermo e va bene, questo in analogico non penso sia fattibile (almeno non facilmente), i convogli partono e si fermano dolcemente, cosa che si può fare tranquillamente anche in analogico, visto che si può (e deve) intervenire sul comando di velocità dell'alimentatore... poi anche in digitale credo di capire che qualche sezionamento serva (tipo nelle stazioni nascoste e comunque per sicurezza) quindi alla fin fine queste grosse differenze non le vedo... in digitale ci possono essere i suoni, ok... peccato che la stragrande maggioranza di questi suoni siano assolutamente irreali, almeno per le loco elettriche... chiedete a un ferroviere che rumori si sentono quando un 656 parte e sentirete... senza purtroppo poi contare che in realtà (almeno a quello che posso capire) il digitale è tutto fuorchè standardizzato, col rischio che usando un certo decoder con una centralina non della stessa marca possano crearsi problemi (sarò tardo ma quando comincio a leggere quelle sequele di CV varie ed eventuali dopo un po' mi viene il mal di testa 8-) 8-) ), insomma il mito dei "due fili e via" è appunto un mito. La mia idea di modellismo ferroviario sarà arcaica ma è diversa... certo che su plastici associativi o comunque dove possano esercitare più persone contemporaneamente il digitale è la soluzione ideale (sempre senza esagerare però...) ma, pensiero personale ripeto, per plastici piccoli casalinghi penso che se ne possa fare a meno...

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Giacomo - Siena - free climber modellista


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Caro Roberto, anch'io non sono Dario, ma non posso accettare quello che 'pontifichi'!
Ti invito,di e col cuore, a toglierti il paraocchi che tieni schiacciato sulla testa ed accettare anche quello che pensano gli altri.
Coll'analogico 'giochi' coi trenini.
Col digitale NON giochi più.... avrai tremila possibilità in più di gestire i tuoi modelli, ma non giochi più.... e non porto il discorso su
eventuali guasti ....
Il mondo è bello perchè siamo tutti diversi: impariamo a considerare che ci sia qualcuno che non la pensa come noi, cui piace
divertirsi in modo diverso.... e rispettiamoci!
Buona giornata!

Marione


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Umilmente, suggerisco a quanti credano che non si possa GIOCARE con i trenini usando il digitale di rileggersi i miei articoli sul bollettino "Scala N...News" o di rivedere il recentissimo clinics all'HME di Novegro 2023 sul tema "Sessione Operativa casalinga"...
E se ancora avete dubbi, venite a giocare sul mio plastico, la Cretaz Railway, magari poi vi piace... ;)

_________________
Ciao
Mario
http://cretaz-station.blogspot.com


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Io con i treni in digitale mi diverto tantissimo, come anche mi diverto tantissimo a leggere simili idiozie.


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mario mancastroppa ha scritto:
Col digitale NON giochi più.... avrai tremila possibilità in più di gestire i tuoi modelli, ma non giochi più.... e non porto il discorso su eventuali guasti ....


Non so da cosa derivi questa tua affermazione che sicuramente avrai motivi per fare.

Però visto l'assolutezza di tale affermazione mi sento di dover dare un opinione esattamente contraria.

A me il digitale ha consentito di giocare, subito e semplicemente, come non avrei maii fatto in analogico.
Ti do due esempi.

Quando le mie figlie erano piccole si metteva insieme per terra un circuito con una ventina di metri di binari con tronchini e raccordi, si attaccavano giusto i due fili della centrale e poi ciascuno aveva un suo treno da fare girare evitando di scontrarsi con gli altri. Gli scambi andavano a mano e ciascuno impostava il suo percorso seguendo il treno e controllandolo.
Questo sarebbe stato impossibile con l'analogico.

Due fine settimana fa ero a Fìrenze ed ho avuto l'occasione di consegnare un trenino in scala Z ad un signore che non conoscevo. Ci siamo dati appuntamento da Scuderi in piazza duomo (il gran caffe vicino al battistero). Li, su un tavolino dei salottini all'interno ho allestito il circuito con la stazione digitale nascosta che ho fatto vedere a Novegro e a Montesilvano per far fare dei giri di prova al trenino.
Giacché ho messo anche una Aln668 ed un D342 per dimostrare la bellezza del controllo DCC. Con tre trenini e gli scambi che si potevano muovere comandati dal telefonino è stato divertente fare qualche manovra. Essendo domenica si è formato un nugolo di bambini che guardava.

Per me il DCC è questo: giusto 2 fili e controllo assoluto. Non ho la flotta di locomotive digitali che Roberto ha (le mie sono poche decine) ma non ho mai perso un secondo a cambiare CV o altre sofisticazioni (luci suoni e chissacchè)
Messo il decoder e programmato l'indirizzo le locomotive girano e ti diverti subito.


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