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 Oggetto del messaggio: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 10/04/2020, 15:42 
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Buon giorno a tutti!

La quarantena mi ha finalmente dato tempo di mettere mano ai miei modelli in scala N!
Ho un circuito "di prova" fissato su una tavola, con binari "di prova" DeAgostini...insomma, è tutto di prova fino a che non avrò progettato un plastico serio! :lol:
In questi giorni mi sono documentato su alimentatori in analogico che potessero far andare le mie vecchie e rumorose loco Rivarossi a minimi più realistici.
Ho vari trasformatori Mehano, che non sono altro che regolatori di voltaggio basati sull'integrato LM317 (ne ho smontati un paio!), ma ahimé non sono così precisi e potenti. Erogano solo 400mA, e dall'altra parte dell'ovale le loco rallentano...
Ho fatto ricorso al PWM.
Ho acquistato questo kit Velleman per €22, l'ho montato...e sono decisamente molto soddisfatto! Regolando bene frequenza e voltaggio minimo si hanno degli ottimi minimi (pur avendo binari di pessima qualità).
Il kit non è troppo complesso da montare. Può erogare un massimo di 35V per 6,5A. Più di quanto mi serva!
Ha una morsettiera che permette di regolare il PWM in uscita tramite un "control voltage" esterno.
Pertanto...ho usato il mitico regolatore Mehano, decisamente adatto allo scopo! Allego le foto sperando che possa essere utile a qualcuno; proverò successivamente anche a girare un video.
Un saluto
Francesco


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Francesco ;)
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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 10/04/2020, 17:34 
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Interessante kit. Buon divertimento.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 4:53 
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:D Ciao, ti riporto ciò che ho sentito un paio di mesi or sono dal titolare del negozio di modellismo dove vado :oops:
Praticamente aveva un cliente , scala H0 , che bruciava frequentemente i motori e aveva tutto in analogico ;
da un lato il cliente si arrabbiava , ma dall'altro non riuscivano a capire il perchè :!: :!: :!:
Alla fine hanno riscontrato che l'utilizzo di trasformatori elettronici creava danno ai motori, il ritorno ad un
tradizionale trasformatore 15 volt 1 A , tipo il 6755 Fleischmann per intenderci, ha eliminato il guaio :P :P :P
Ora non ho idea cosa sia quello che usi Tu, ma attenzione , poi 6.5 A mi paiono esagerati e se fai un corto rischi di colare binario e carrello, ciao Falco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

p.s.: non voglio spaventarti inutilmente , ma ripeto attenzione :idea: :idea: :idea:


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 8:04 
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Francesco Falcone ha scritto:
:D Ciao, ti riporto ciò che ho sentito un paio di mesi or sono dal titolare del negozio di modellismo dove vado :oops:
Praticamente aveva un cliente , scala H0 , che bruciava frequentemente i motori e aveva tutto in analogico ;
da un lato il cliente si arrabbiava , ma dall'altro non riuscivano a capire il perchè :!: :!: :!:
Alla fine hanno riscontrato che l'utilizzo di trasformatori elettronici creava danno ai motori, il ritorno ad un
tradizionale trasformatore 15 volt 1 A , tipo il 6755 Fleischmann per intenderci, ha eliminato il guaio :P :P :P
Ora non ho idea cosa sia quello che usi Tu, ma attenzione , poi 6.5 A mi paiono esagerati e se fai un corto rischi di colare binario e carrello, ciao Falco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

p.s.: non voglio spaventarti inutilmente , ma ripeto attenzione :idea: :idea: :idea:


Ciao! Ti posso assicurare che questo tipo di alimentatori non brucia i motori. Ho fatto varie prove e sembra preciso ed affidabile.
Ovviamente è protetto contro i corto circuiti e i sovraccarichi. Eroga ovviamente 6,5A solo se lo alimento con un trasformatore in grado di sostenere tale corrente; ma per fare le prove ho usato un normale alimentatore stabilizzato da 12V a 800mA.
A quanto ne so io, ovviamente nei miei limiti, il trafo Fleischmann 6755 è proprio un alimentatore elettronico che usa un PWM per le basse velocità, mentre per le velocità più alte usa una corrente tradizionale lineare. Dovrebbe essere identico al Rivarossi 4009 per intenderci.
Il problema di un alimentatore elettronico in PWM può risiedere nel fatto che alimentando i motori di continuo (ho saputo di un alimentatore di Nuova Elettronica davvero "bistrattato") e tenendoli fermi sottoposti all'onda quadra del PWM possono riscaldarsi, ma è normale: è come se fossero sempre sottoposti alla tensione massima (anche se in brevissimi e piccoli impulsi) e comunque dipende da motore a motore. La soluzione sta nel togliere corrente una volta fermato il treno, tramite interruttori o deviatori.
Ovviamente continuerò a fare dei test. Sto continuando a provare proprio per vedere se è il caso di usarlo o no.
Un saluto :) :D

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Francesco ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 9:53 
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:D :D Ottimo Francesco, importante è non "friggere" i motori, per quanto riguarda il Fleischmann ne ho 9, ma sinceramente non ne ho mai aperto uno, anche perché sono sigillati e non si devono poter aprire per motivi di sicurezza :)
Calcola però che il primo lo presi nel 1985 e non penso vi fossero le tecnologie moderne di oggi, per quel poco che ho sempre saputo la ditta che li costruisce per Fleischmann è la Titan e pare sia un normalissimo trasformatore tradizionale in doppio isolamento :oops:
Dopodiché dichiarano che usa il sistema MFS (multi frequetion sistem) , ovverossia da zero fino ad un dato punto la manopola del regolatore è più sensibile per le manovre e basse velocità, poi aumenta meno sensibilmente fino a raggiungere i 15 volts totali massimi dichiarati, anche se a vuoto ne registri tranquillamente 16 /16.5 . :!: :!: :!:
Non ho idea quindi cosa ci sia dentro e se negli anni sono rimasti gli stessi o li hanno ammodernati, quello che ti posso dire è che in tanti anni di onorata attività ferroviaria hanno sempre fatto il loro lavoro e lo ritengo un valido prodotto , Buona Pasqua a te e famiglia , ciao Francesco :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 11:09 
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Sinceramente dubito che una alimentazione PWM possa friggere dei motori elettrici. Certo, la tensione di picco deve essere entro specifica, ma oramai il PWM è lo standard per il controllo di motori in corrente continua. Lo stesso principio è stato usato anche sulle locomotive vere di qualche annetto fa (chopper).
Sarei molto curioso di vedere quel trafo che bruciava continuamente i motori, soprattutto mi piacerebbe attaccarci un bell'oscilloscopio per vedere cosa butta fuori in realtà.


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 11:17 
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:D Ciao Roberto, hanno parlato di trasformatore elettronico, ma non ho idea di cosa fosse :oops: :oops: :oops:


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
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Il guaio di questi trasformatori è che non vanno mai a 0, cosa che mi sta portando ad eliminarli sostituendoli con i FL o i Titan. Ho provato a tagliare la tensione residua con dei diodi, regolando naturalmente poi verso l'alto la tensione finale, normalmente tutti questi circuiti hanno una tensione che può essere regolata fra 1-3 V e 30 V, ma non si arriva mai a uno 0 effettivo. Come detto in altro post, ho la sensazione che il danno massimo si verifichi a carico dei decoder di loco analogico/digitale, ma, ovviamente, non intendo condurre ulteriori esperimenti anche se imputerei l'inconveniente più alla tensione residua che alla forma di onda. - Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 13:38 
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Dipende dal tipo di circuito elettronico.
Molti si basano banalmente su semplici oscillatori NE555, che, per definizione, DEVONO oscillare, per cui anche la minimo danno degli impulsini. Poi sta al progettista far sì che vadano dall'1% al 99% di modulazione, invece, come sarebbe più facile, dal 5 al 95...
Ricordo che la prima volta che ne feci uno, provandolo su un tracciato in H0, l' E626 ROCO continuava a muoversi impercettibilmente anche con la manopola allo 0 nominale.
Quelli che ho fatto io rendono indipendente la funzione di oscillazione a onda triangolare (a frequenza regolabile) da quella di comparazione con la tensione di riferimento impostata dalla manopola, e quindi quando sono al minimo danno esattamente 0 volt senza impulsi e quando sono al massimo danno la piena tensione continua senza impulsi.
Ho visto lo schema di questo kit, e il regolatore dedicato SG2535A dovrebbe avere la possibilità di valori costanti non modulati ai due estremi della regolazione.

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salutoNi
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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 17:06 
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:D Quindi è possibile che danneggi la locomotiva , ho fatto allora bene ad avvisare Francesco Poggioni, almeno si regola e evita
danni dato che un motore costa circa 50 eurini , meglio parlare e rischiare che stare zitto passivamente, sempre :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Con i Fleischmann in 35 anni mai un problema e nessun motore kaputttttttttt :shock: :shock: :shock:
Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 19:39 
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Francesco Falcone ha scritto:
:D Quindi è possibile che danneggi la locomotiva , ho fatto allora bene ad avvisare Francesco Poggioni, almeno si regola e evita
danni dato che un motore costa circa 50 eurini , meglio parlare e rischiare che stare zitto passivamente, sempre :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Con i Fleischmann in 35 anni mai un problema e nessun motore kaputttttttttt :shock: :shock: :shock:
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Se ti riferisci alla mia risposta, non intendevo indicare un possibile danneggiamento, ma solo un funzionamento scorretto. Col regolatore al minimo il treno deve stare fermo, non muoversi sia pure pianissimo !
Per tua informazione, i miei regolatori che conosci, che da anni porto alle fiere, sono tutti PWM e tutti con il circuito NE555, ovviamente ottimizzato come scrivevo per avere il più ampio range di modulazione.
Non mi pare che abbiamo mai fritto alcun motore!

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MessaggioInviato: 11/04/2020, 20:59 
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Buona sera signori,

vi ringrazio per le risposte.
Vi prego di non discutere; non era mia intenzione!
Oggi ho condotto altre prove e vi dico che non fa assolutamente alcun male ai motori. Le partenze sono dolci e senza scatti.
Ho provato il tutto collegandolo come nell'immagine sottostante.
Sembra che funzioni molto bene. Domani, se riesco, condivido un video.


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 21:08 
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massimo di giulio ha scritto:
Dipende dal tipo di circuito elettronico.
Molti si basano banalmente su semplici oscillatori NE555, che, per definizione, DEVONO oscillare, per cui anche la minimo danno degli impulsini. Poi sta al progettista far sì che vadano dall'1% al 99% di modulazione, invece, come sarebbe più facile, dal 5 al 95...
Ricordo che la prima volta che ne feci uno, provandolo su un tracciato in H0, l' E626 ROCO continuava a muoversi impercettibilmente anche con la manopola allo 0 nominale.
Quelli che ho fatto io rendono indipendente la funzione di oscillazione a onda triangolare (a frequenza regolabile) da quella di comparazione con la tensione di riferimento impostata dalla manopola, e quindi quando sono al minimo danno esattamente 0 volt senza impulsi e quando sono al massimo danno la piena tensione continua senza impulsi.
Ho visto lo schema di questo kit, e il regolatore dedicato SG2535A dovrebbe avere la possibilità di valori costanti non modulati ai due estremi della regolazione.

Massimo, sono d'accordo con quanto dici.
Per quanto riguarda il kit, ha 3 trimmer che regolano voltaggio minimo, voltaggio massimo e frequenza (che varia da 100 Hz a 5000 Hz).
Smanettando un po', più che con il multimetro, tramite le orecchie e gli occhi, si trova la giusta regolazione.
Ovviamente tutto dipende dalla corrente in ingresso.
Io non ho un circuito che stabilizzi la tensione, per cui alimento il kit con un regolatore Mehano (basato sull'Lm317) con la manopola girata e settata a 14V sotto carico. Il trasformatore che alimenta il regolatore Mehano è un semplice trasformatore "riciclato" da una vecchia calcolatrice professionale. Dovrebbe erogare sui 700-800 mA (dalle dimensioni sembra di più, ma non vorrei esagerare). Con questo settaggio il tutto funziona egregiamente. Certo, dovrò smontare un regolatore Mehano ed elaborarlo per renderlo fisso, ma non dovrebbe essere troppo difficile.
Ho tentato nei giorni scorsi anche un alimentatore basato sull'NE555, ma non ho avuto successo; qualche collegamento sbagliato e si è bruciato.
Non essendo così esperto di elettronica, ho preferito andare sul sicuro.
Un saluto e Buona Pasqua! :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 21:20 
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Francesco Poggioni ha scritto:
Ho acquistato questo kit Velleman per €22, l'ho montato...e sono decisamente molto soddisfatto! Regolando bene frequenza e voltaggio minimo si hanno degli ottimi minimi (pur avendo binari di pessima qualità).
Il kit non è troppo complesso da montare. Può erogare un massimo di 35V per 6,5A. Più di quanto mi serva!
Ha una morsettiera che permette di regolare il PWM in uscita tramite un "control voltage" esterno.
Pertanto...ho usato il mitico regolatore Mehano, decisamente adatto allo scopo! Allego le foto sperando che possa essere utile a qualcuno; proverò successivamente anche a girare un video.

Sperimentare, avere risultati e divulgare.
Grazie Francesco :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentatore in analogico
MessaggioInviato: 11/04/2020, 22:48 
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:P No Massimo, mi riferivo all'intervento di Francesco Arone , comunque sollevato e sviscerato il problema , Francesco Poggioni dice di aver trovato la soluzione , tutto è bene quel che finisce bene ;)
Ciao :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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