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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 24/01/2018, 17:59 
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La macchina da scrivere creava meno problemi ed era più facile ed immediata da usare rispetto al PC.
Costava meno e non c'era necessità di forum per capire come usarla...

Il digitale aggiunge sicuramente costi e necessità di imparare, ma d'altra parte aggiunge funzioni impensabili o difficilissime da realizzare in analogico, soprattutto se si vuole automatizzare (il che non esclude che si possa continuare a gestire a mano, oppure a mano mentre altre loco vanno in automatico ;) )

Nel mio caso poi concordo con Falco quando dice che il divertimento sta nella programmazione (salvo quanto appena detto sulla possibilità di gestione in manuale).
Quanti di voi si divertono nella realizzazione di paesaggi e costruzioni perfette, e hanno tutta la mia invidia, e poi ne diventano semplici spettatori o dimostratori?

Ognuno ha le proprie inclinazioni e idiosincrasie; l'errore sta nel cercare di vedere la realtà con questi "occhiali" indosso.

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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 24/01/2018, 19:26 
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Per rimanere sull'argomento Loop reversing module, esistono due tipi di moduli di inversione.
Per alcuni (questo o il Lenz LK200) il funzionamento si basa sul riconoscimento immediato del corto (prima del tempo di intervento della centrale o del booster, se separato), e inversione di polarità.
Il corto però intanto avviene e alla lunga, dato che per un istante la corrente tra le due sezioni è quella massima erogabile dal booster, può provocare consumo dei binari nel punto di sezionamento.
Altri moduli, come ad esempio LDT KSM-SG, sezionano il loop in tre parti: due di ingresso agli estremi del loop e una centrale.
Il funzionamento si basa sul riconoscimento di occupazione di una delle due sezioni di entrata, similmente ad un qualsiaisi modulo di feedback, e non c'è nessun corto.
I moduli più moderni adottano questo secondo sistema.

Personalmente, non mi piace affatto che ci sia un corto, perché ci si affida alla tempestività di intervento (e funzionamento) del loop module e della centrale o booster.
E' come se a casa mi affidassi solo all'interruttore differenziale (detto salvavita) senza avere l'impianto di terra...

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Ultima modifica di Vittorio Vegetti il 24/01/2018, 21:48, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 24/01/2018, 19:58 
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:P Sono di fretta scusatemi, quindi scrivo 2 cose veloci e poi semai riprendiamo quando mi sarà possibile ;
vorrei provare a dare un modesto consiglio, cosa difficile ma io ci provo sempre : :oops: :oops: :oops:

è inutile che ci scanniamo per ore , che utilizziamo tempo per queste diatribe che poi alla fine non servono e ognuno resta del suo parere perché le persone non cambiano :!:
Dal 1985 al 2000 avevo una piccola barca a vela e regolarmente usciva la solita discussione tra amici meglio barca a vela o meglio a motore :roll:
Dopo 15 anni di pontile la cosa non si è mai risolta e mentre noi andavamo avanti negli anni, i nuovi diportisti giovani ricominciavano il cerchio della vita e ricominciavano con il dilemma meglio vela o motore :lol:
Idem come dice Terlizzi meglio NIKON o CANON , meglio Apple o Windows e poi si arriva a meglio analogico o digitale, ma potremmo dire meglio montagna o mare, meglio caldo o freddo , meglio Peco o Fleischmann o Minitrix , meglio un plastico da giocare come il mio o meglio un plastico realistico e così via... :o
Ogni essere umano ha un SUO personale DNA e in base a quello e al pensiero della mente agisce di conseguenza, divertiamoci come meglio ci pare , basta che giocando con i nostri trenini arriviamo allo scopo base, giocare divertirsi e rilassarsi, perché anche se non pare, alla fine queste semi discussioni non fanno bene alla salute sia fisica che psichica :P :P :P
Un' abbraccio Falco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 24/01/2018, 20:32 
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Chi comunque avesse paura dei troppi fili in digitale per il loop, può sempre usare il "metodo Falco": un bel deviatore bipolare, o un invertitore, che inverte la polarità all'interno del loop.
Tra l'altro non serve nemmeno fermare la loco, dato che in digitale continuerà sempre nella stessa direzione, anche con polarità invertita.
Tutte le soluzioni "analogiche" possono essere utilizzate anche in digitale, come ad esempio fate nei laboratori operativi utilizzando blocchi analogici con loco digitali (con qualche svantaggio operativo e vantaggio di costi).
Come già detto, il digitale aggiunge funzioni e parallelamente richiede qualche nuova conoscenza.

Falco, sono così d'accordo che ognuno scelga la barca che vuole, che mi sembra per lo meno inappropriato, per uno che ha scelto la barca a motore, avere il commento "ma come, non bastava mettere la benzina?". Forse bisognerebbe stare un po' più sul topic e fornire consigli a domande.

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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 25/01/2018, 0:31 
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Vittorio Vegetti ha scritto:
La macchina da scrivere creava meno problemi ed era più facile ed immediata da usare rispetto al PC.
Costava meno e non c'era necessità di forum per capire come usarla...


... e, aggiungo, faceva molte meno cose... Anche le macchine fotografiche analogiche sono state uccise dal digitale, anche se, secondo me, nessun monitor al mondo rende meglio di una bella diapositiva proiettata su uno schermo fatto bene ! ;)

Io però non mi schiero per nessuna delle due tecnologie, nel plastico che sto costruendo, da progetto ho previsto di poter usare sia il digitale che l'analogico. :idea: Così ho tre trasformatori per tre circuiti, e un multimouse, e invece che due fili ne ho tirati probabilmente cinquanta, :mrgreen: ma anche questo è divertimento, nel progettare e realizzare. ( e vedere che poi funziona). Poi ho suggerito la soluzione a qualche amico del forum, e ho visto che chi l'ha adottata si trova bene. :) Ora non mi faccio mancare nulla, posso far circolare le locomotive sonore e le vecchie loco del mio parco macchine di trent'anni fa, volendo anche insieme (su circuiti separati). tra n anni, quando avrò completato la sperimentazione, vi dirò qual'è il mio parere, ma per ora va bene così.

Da Wikipedia: Vexata quaestio è una locuzione latina[1] dal significato letterale: "questione tormentata" ovvero "già ampiamente discussa", per la quale la risoluzione non è stata trovata e verosimilmente non si troverà neanche in futuro, perché tutti gli argomenti sviluppati sembrano mostrare la contrapposizione di tesi non conciliabili.

Ciao a tutti

Ugo


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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 25/01/2018, 12:42 
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:D Ugo, grazie. Sei un saggio pieno di dubbi ma con una certezza: la sperimentazione è una delle vie per togliersi i dubbi.

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Piero
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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 25/01/2018, 15:11 
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piero tarabiono ha scritto:
:D Ugo, grazie. Sei un saggio pieno di dubbi ma con una certezza: la sperimentazione è una delle vie per togliersi i dubbi.


;)

Ciao

Ugo


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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 26/01/2018, 23:25 
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:P :P :P Per Pierluigi : per la precisione i trasformatori sono 17 , 11 sono misti trazione e alimentazione in alternata per i vari servizi + 6 che sono di potenza solo in corrente alternata :o Qui niente LED per ora , solo lampadine tradizionali e sinceramente devo dire che non ho molta simpatia per i LED :? :? :?
Non li ho mai misurati esattamente , ma visto le varie matassine comprate penso siamo sui 7 kilometri di fili , ma non dimenticarti che Io sono quello dei fili colorati e credimi che mi piace di più fare la parte elettrica che il paesaggio, oltre poi a far andare i treni :shock: :shock: :shock:
Il cambio automatico l'ho provato con una Range Rover di un' amico, è comodo ma preferisco il 6 marce manuale della mia 166 ;) :)
Il mio cellulare è un Nokia , ha 16 anni e funziona ancora con le sue 3 batterie originali , sono irrecuperabile lo so :lol: :lol: :lol: :lol:

Per Vittorio: come scrivi Tu il divertimento sta nella programmazione e avendo Io un'antipatia personale verso PC e informatica direi che il digitale in forma avanzata non è per me :lol: :lol: :lol:
Ciò che hai scritto di barca e benzina non l'ho capito , ma il mio intervento era solo per far capire che Io preferisco stare meno tempo al Pc e più tempo con i miei treni ;
consigliavo intrinsecamente a fare uguale :P :P :P

Per ritornare a Noi con tutto il ben di Dio di fili e trasformatori che ho qui , quindi la parte più complessa e laboriosa è fatta e non cercando sicuramente un digitale avanzato , mi dite che problema avrei a utilizzarlo :?: :?: :?:
Se i miei calcoli sono esatti , dato che come detto la cosa è già stata valutata nel 2014 in occasione del progetto dell'ampliamento del mio plastico, l'unico problema sarebbe di collegare i 2 fili di uscita della centrale Dcc ai 22 fili delle 11 zone e nulla di più ;)
Elettronica che disturba il digitale non è presente, i diodi dei segnali non dovrebbero creare problema e poi lasciando il segnale sul verde vengono automaticamente esclusi :!:
Posizionare tutti gli interruttori delle interruzioni unipolari su ON :D
Togliere tutte le macchine analogiche e i vagoni illuminati altrimenti le lampadine saltano e eccomi in digitale , sbaglio :?: :?: :?: :?: :?:
Riprendendo UGO , per ora lasciatemi n anni per finire quello che ho in atto e poi vediamo :lol: :lol: :lol:
Ciao Falco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 26/01/2018, 23:51 
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Francesco Falcone ha scritto:
Per ora lasciatemi n anni per finire quello che ho in atto e poi vediamo

Mah, io non ci penserei proprio.
Che senso ha? Non ti piacciono gli automatismi, dovresti rimaneggiare comunque e soprattutto spendere molto, per cosa?
Se uno ha un impianto digitale e si trova bene, secondo me, si tenga quello.

Ma mi sembra inutile continuare a dibattere di analogico/digitale in questo thread, se vogliamo sviscerare vantaggi e svantaggi (oggettivamente, non per convinzione aprioristica, e con lo scopo di dare informazioni a chi sta per iniziare, non di stabilire quale sia il "migliore"), apriamo un nuovo argomento.

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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 27/01/2018, 0:18 
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:P Infatti Vittorio non ci penso proprio, ma volevo solo sapere se le riflessioni da me fatte
sono corrette e se il passaggio è facile come ho scritto o se mi sono sbagliato :!: :oops:

Sull'aprire un nuovo argomento con l'obbiettivo di aiutare chi inizia penso potrebbe essere
utile, ma senza che ne esca una battaglia :lol: :lol: :lol: :lol: , purtroppo con i foum è facile :roll: :roll: :roll:

Ciao Falco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 27/01/2018, 4:25 
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Francesco Falcone ha scritto:
:P :P :P Per Pierluigi : per la precisione i trasformatori sono 17 , 11 sono misti trazione e alimentazione in alternata per i vari servizi + 6 che sono di potenza solo in corrente alternata :o Qui niente LED per ora , solo lampadine tradizionali e sinceramente devo dire che non ho molta simpatia per i LED :? :? :?
Non li ho mai misurati esattamente , ma visto le varie matassine comprate penso siamo sui 7 kilometri di fili , ma non dimenticarti che Io sono quello dei fili colorati e credimi che mi piace di più fare la parte elettrica che il paesaggio, oltre poi a far andare i treni :shock: :shock: :shock:
Il cambio automatico l'ho provato con una Range Rover di un' amico, è comodo ma preferisco il 6 marce manuale della mia 166 ;) :)
Il mio cellulare è un Nokia , ha 16 anni e funziona ancora con le sue 3 batterie originali , sono irrecuperabile lo so :lol: :lol: :lol: :lol:

Ciao Falco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Nessun problema caro Falco, come dicevo, ognuno fa come gli pare, sai che noia se tutti pensassimo nello stesso modo?
E' anche divertente "tirare" fili elettrici, l'importante è il risultato e divertirsi.
Ci si incontra domenica tra un ossobuco e l'altro chissà se si riesce a convertirti :o :shock: ma mi sa che lè dura, lè dura :mrgreen:

Ciaooo :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 27/01/2018, 18:45 
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:lol: :lol: :lol: No no niente conversioni che bisogna testare la stazione di Pavia e sarà impegnativo :lol: :lol: :lol:
A domani ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 17/09/2019, 17:01 
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Vittorio Vegetti ha scritto:
Per rimanere sull'argomento Loop reversing module, esistono due tipi di moduli di inversione.
Per alcuni (questo o il Lenz LK200) il funzionamento si basa sul riconoscimento immediato del corto (prima del tempo di intervento della centrale o del booster, se separato), e inversione di polarità.
Il corto però intanto avviene e alla lunga, dato che per un istante la corrente tra le due sezioni è quella massima erogabile dal booster, può provocare consumo dei binari nel punto di sezionamento.
Altri moduli, come ad esempio LDT KSM-SG, sezionano il loop in tre parti: due di ingresso agli estremi del loop e una centrale.
Il funzionamento si basa sul riconoscimento di occupazione di una delle due sezioni di entrata, similmente ad un qualsiaisi modulo di feedback, e non c'è nessun corto.
I moduli più moderni adottano questo secondo sistema.


Ciao
Devo dotarmi di un modulo per la gestione di una racchetta, volevo sapere se esiste un modulo come il LDT KSM-SG, di cui mi piace lo schema di funzionamento, anche di altre marche. Di più facile reperibilità, e inoltre se qualcuno lo utilizza se ha dei commenti in merito.

grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 18/09/2019, 16:13 
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Riguardo alla reperibilità, se vieni a Novegro, o viene qualcuno che conosci, puoi prenderlo da Essemmemodel https://www.treninionline.it/prodotto/l ... -ksm-sg-g/ (magari prenotalo)
Se userai questo modulo, due suggerimenti:
- l'alimentazione richiesta è 16-18V, ma con 16 V i relè non scattano sempre in modo deciso; ho alimentato con 18 Vcc
- i tratti di ingresso/uscita in scala N possono essere anche di soli 5 cm, 10 se vuoi essere strasicuro con loco-razzo

In dettaglio il funzionamento del KSM-SG
Uno dei due sezionamenti di ingresso è disalimentato, mentre l'altro e la parte centrale sono coerenti con l'esterno da quel lato.
Se una loco entra dalla parte alimentata nessun corto, quando arriva sul tratto di uscita fa ponte con quel tratto (disalimentato), viene rilevata, il modulo inverte polarità al volo al tratto centrale, alimenta coerentemente il tratto di uscita e disalimenta il tratto di ingresso.
Se una loco entra dal tratto disalimentato fa ponte, viene rilevata e il modulo inverte la polarità al tratto centrale, alimenta coerentemente il tratto di ingresso, poi quando la loco arriva sul tratto di uscita funzionamento come sopra.

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 Oggetto del messaggio: Re: Racchetta di ritorno in DIGITALE
MessaggioInviato: 20/04/2020, 0:57 
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Epoca III, IV.
Città di residenza: Airola
Provincia di residenza: Benevento
Spero che qualcuno legga nonostante l'argomento non sia recente.
Un consiglio su un controllo per gestire un reverse loop con la ESU 50200.
Io ho un Digitrax AR1 comprato parecchio tempo fa e mai usato ma, visto che sono aziende diverse, non vorrei far danni.
Esperienza diverse in merito?
Grazie.


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