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Grazie Massimo, belli ma un tantino troppo grandi per il mio quadretto di controllo, inoltre mi diverto e voglio imparare a far funzionare quelli che ho.

Intanto con mia grande sorpresa, quelli che ho preso recentemente per sostituire i voltmetri bruciati apparentemente identici,non funzionano nello stesso modo !

Usati col trafo Fleischmann 6735 quelli precedenti, (a parte bruciare) segnavano la tensione effettiva. Questi si accendono e segnano 00,00. Ho messo come suggerito da Massimo il condensatore da 47 microF e così funzionano, ma segnano a fine corsa 22 V. Il multimetro rileva invece gli attesi 14,5. Col Trafo Fls 6720 (Quello degli start set, composto da un trasformatore a parte e un regolatore a rotella separato) funzionano benissimo anche senza condensatore, e segnano la tensione corretta.
Ho provato a ricondurli alla ragione usando la resistenza regolabile segnalata da Roberto, ma è un artificio per la taratura fine, non ha l'escursione che mi servirebbe.

Per me siamo nel campo del paranormale :lol: . Non voglio farmi sgridare da Massimo, ma potrei pensare di inserire una resistenza, questa volta da 200 Ohm, che porta il valore a fine corsa intorno ai 15 V. Proseguirò nei miei esperimenti e vi farò sapere.

Saluti

Ugo


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Ecco l'alimentatore regolabile da banco autocostruito nel mio laboratorio in Dipartimento, con modulo voltmetro e amperometro. Ci ho messo un carico resistivo che facesse passare un bel po' di corrente per poter leggere dei numeri.

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Massimo


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massimo di giulio ha scritto:
Allegato:
L’allegato alimentatore-voltamperometro.jpg non è disponibile
Ecco l'alimentatore regolabile da banco autocostruito nel mio laboratorio in Dipartimento, con modulo voltmetro e amperometro. Ci ho messo un carico resistivo che facesse passare un bel po' di corrente per poter leggere dei numeri.


Scusa Massimo, ma non capisco la resistenza. Io ho inserito gli strumenti immediatamente prima del commutatore che comanda l'inversione di polarità senza intramezzare alcunché e funziona benissimo da anni rimanendo, gli strumenti, sempre inseriti quando l'alimentatore è sotto tensione. - Francesco


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Francesco, le resistenze che ha attaccato Massimo sono solo un carico arbitrario, collegato temporaneamente con i coccodrilli per fare comparire un numero diverso da 0 sul display dell'amperometro mentre scattava la foto.

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Mi sembrava assurdo infatti, la cattiva abitudine di leggere senza leggere colpisce ancora :oops: :oops: :oops: - Francesco

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ugo pfeiffer ha scritto:
Intanto con mia grande sorpresa, quelli che ho preso recentemente per sostituire i voltmetri bruciati apparentemente identici,non funzionano nello stesso modo !

Usati col trafo Fleischmann 6735 quelli precedenti, (a parte bruciare) segnavano la tensione effettiva. Questi si accendono e segnano 00,00. Ho messo come suggerito da Massimo il condensatore da 47 microF e così funzionano, ma segnano a fine corsa 22 V. Il multimetro rileva invece gli attesi 14,5. Col Trafo Fls 6720 (Quello degli start set, composto da un trasformatore a parte e un regolatore a rotella separato) funzionano benissimo anche senza condensatore, e segnano la tensione corretta.
Ho provato a ricondurli alla ragione usando la resistenza regolabile segnalata da Roberto, ma è un artificio per la taratura fine, non ha l'escursione che mi servirebbe.

Per me siamo nel campo del paranormale :lol: . Non voglio farmi sgridare da Massimo, ma potrei pensare di inserire una resistenza, questa volta da 200 Ohm, che porta il valore a fine corsa intorno ai 15 V. Proseguirò nei miei esperimenti e vi farò sapere.

Saluti

Ugo


Scusate se mi ripresento con le stesse domande, ma mi piace capire, nel limite delle mie possibilità, quello che sto facendo. :)

Soprattutto cosa fa la differenza tra i due modelli di trasformatori. Aggiungo l'informazione che la misura, coi trasformatori 6735 è assolutamente aleatoria, il numero sul voltmetro balla, senza carico, di +/- 3 Volt, senza stabilizzarsi.

Grazie, saluti a tuttti

Ugo


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Scusa Ugo, ma questa variazione la leggi anche alla massima tensione d'uscita?
Il 6735 incorpora l' MSF (Multi Sensible Function) che potrebbe dare un segnale distorto, generato da degli impulsi a tensione più elevata di brevissima durata che servivano a far girare i motori in condizioni al limite (partenza e sotto sforzo). Tentavano di far (male) quello che oggi si fa molto meglio con il controllo di carico.
Prova lo strumento su un semplice alimentatore.


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MessaggioInviato: 12/03/2023, 8:46 
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Ciao Roberto,
Al massimo della potenza del 6735 il segnale è abbastanza stabile (+/- 0,2 Volt) ma è 21 V; effettivamente fuori dalla zona che sul quadrante è segnata MSF sembra più stabile.

Con un trasformatore giocattolo segna 14 V ed è stabile.

Il problema è nel trafo. Ma perchè i voltmetri che avevo prima erano meno ballerini e segnavano 14 V ? Ripeto che apparentemente sono identici.

Grazie per il tuo interessamento

Saluti, Ugo


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MessaggioInviato: 12/03/2023, 10:09 
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Francesco, hai fatto benissimo: inserendo il voltmetro a monte del commutatore del senso di marcia non hai nessun problema di tensioni negative.
Però si parlava di trafo tradizionali dove questo non si può fare a meno di manomettere il trafo stesso.
Per questi trafo basta il ponte di diodi.

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Massimo


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massimo di giulio ha scritto:
Però si parlava di trafo tradizionali dove questo non si può fare a meno di manomettere il trafo stesso.
Per questi trafo basta il ponte di diodi.


Indiscutibile, ma ho scartato questa soluzione perché ti falsa la misura di un valore pari alla caduta sui diodi. La mia soluzione è quella, come già detto, di usare appositi strumenti che leggono come i tester, ma, devo dire, che da un po' di tempo, almeno su internet, non riesco più a trovarli. - Francesco

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Roberto Macchi ha scritto:
Scusa Ugo, ma questa variazione la leggi anche alla massima tensione d'uscita?
Il 6735 incorpora l' MSF (Multi Sensible Function) che potrebbe dare un segnale distorto, generato da degli impulsi a tensione più elevata di brevissima durata che servivano a far girare i motori in condizioni al limite (partenza e sotto sforzo). Tentavano di far (male) quello che oggi si fa molto meglio con il controllo di carico.
Prova lo strumento su un semplice alimentatore.


Sicuramente con un voltmetro digitale e un condensatore in parallelo si va a leggere la tensione di picco degli impulsi generati dal trafo MSF che é ben diversa dal valore efficace. Con un voltmetro analogico questa "stranezza" non accadrebbe.

Aggiungo una nota off topic: questi impulsi potrebbero essere in alcuni casi causa di rottura di decoder poco tolleranti.

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MessaggioInviato: 02/04/2023, 9:36 
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massimo benini ha scritto:
Roberto Macchi ha scritto:
Scusa Ugo, ma questa variazione la leggi anche alla massima tensione d'uscita?
Il 6735 incorpora l' MSF (Multi Sensible Function) che potrebbe dare un segnale distorto, generato da degli impulsi a tensione più elevata di brevissima durata che servivano a far girare i motori in condizioni al limite (partenza e sotto sforzo). Tentavano di far (male) quello che oggi si fa molto meglio con il controllo di carico.
Prova lo strumento su un semplice alimentatore.


Sicuramente con un voltmetro digitale e un condensatore in parallelo si va a leggere la tensione di picco degli impulsi generati dal trafo MSF che é ben diversa dal valore efficace. Con un voltmetro analogico questa "stranezza" non accadrebbe.

Aggiungo una nota off topic: questi impulsi potrebbero essere in alcuni casi causa di rottura di decoder poco tolleranti.


Grazie Massimo per la precisazione. Quello che continuo a non capire è perchè con i voltmetri digitali vecchi non avevo problemi, mentre con questi ultimi succedono queste amenità. Quanto ai decoder, non c'è problema: i trasformatori controllano solo loco analogiche.

Ciao, grazie

Ugo


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massimo benini ha scritto:

Aggiungo una nota off topic: questi impulsi potrebbero essere in alcuni casi causa di rottura di decoder poco tolleranti.


Scusa, quai sarebbero i decoders poco tolleranti?
Grazie


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