Prendo spunto da
viewtopic.php?f=35&t=11356Quanta potenza assorbe una bobina?
Se si hanno le specifiche è scritto chiaramente, ad esempio nel file allegato le specifiche per relé a 12V cc e ca, da circuito stampato o a innesto (i valori in corsivo sono
calcolati)
Allegato:
Specifiche bobine.xlsx [9.27 KiB]
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La potenza assorbita da una bobina in cc è P=VxI, in ca è P=VxIxcos(sfasamento)
https://www.acl.it/CatalogoAcl/potenza-delle-bobine/ Quindi, a pari tensione e resistenza, una bobina alimentata in cc assorbirà
sempre una potenza maggiore che se alimentata in ca.
Una bobina per ca può essere sempre usata anche in cc, non viceversa
https://www.sebastianoserafini.it/alime ... netici-ac/Guardando meglio il file excel si vede che per una bobina in cc la corrente che l'attraversa, dopo la commutazione, è limitata dalla sola resistenza della bobina, mentre in ca è ulteriormente limitata dall'induttanza della bobina stessa.
Perciò possiamo calcolare in modo certo la corrente che attraversa una bobina in cc, mentre non possiamo avere un'idea (se non abbiamo le specifiche) della corrente in ca, dato che il fattore di potenza può essere molto variabile (nell'esempio 0,67 o 0,17)
In ogni caso la corrente di commutazione, da alcuni detta corrente allo spunto, è
sempre molto maggiore di quella a regime.
Una bobina per scambi segue le stesse leggi.
1. Si possono alimentare le bobine in ca con l'uscita accessori dei trafo modellistici, oppure usare un alimentatore cc, ottenendo a pari tensione una potenza superiore e un tempo di commutazione inferiore.
Occorre però essere certi che la bobina non rimanga alimentata a lungo, proprio perché, fluendo una corrente maggiore, anche l'effetto joule sarebbe superiore, portando sicuramente alla deformazione della plastica esterna e fino alla distruzione dell'avvolgimento.
Ricordo che un fattore chiave per qualsiasi evento potenzialmente distruttivo è il tempo. Se avete un'asse deboluccia su un fosso, è diverso passarci di corsa o sostarci in mezzo: nel primo caso l'asse non ha il tempo di raggiungere la deformazione di rottura. Non è la forza che spezza l'asse, ma la deformazione conseguente alla forza (domanda d'esame di Costruzioni aeronautiche, che aveva creato panico tra gli astanti). Così pure potete applicare una tensione maggiore (entro certi limiti) di quella nominale, ma per un tempo limitato, in modo da non far salire la temperatura fino al livello di rottura.
2. Perché le uscite accessori dei trafo modellistici sono in ca?
Direi sicuramente per risparmiare raddrizzamento e livellamento, poi perché agli inizi, non essendoci LED ma lampadine, era inutile.
Ma mi viene anche da ipotizzare, subdolamente, che così la potenza che viene erogata per commutare la bobina di uno scambio è inferiore e quindi risparmio sui costi.
Se poi la potenza erogata non è sufficiente, il cliente acquisterà un trafo più grosso o uno solo per gli accessori, e il produttore non ne sarà costernato.
3. Se avete scambi che si muovono pigramente, soprattutto se ne commutate più d'uno contemporaneamente, alimentateli in cc (e già aumenta la potenza a pari tensione) ad una tensione maggiore (18-19V).
Se ancora sono "riluttanti" potete usare un circuito a scarica capacitiva; in poche parole si tratta di uno o più condensatori con tensione maggiore di quella della bobina, che si scaricano istantaneamente sulla bobina per commutare: potenza elevata per poco tempo, comunque sufficiente per il tempo di commutazione. Ad es.
https://picclick.it/Modulo-scarica-capa ... 02099.htmlSpesso un circuito a scarica capacitiva viene abbinato ad una matrice di diodi.