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 Oggetto del messaggio: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 16/03/2021, 19:34 
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Ho disegnato come resistenze le scarpette che uniscono le rotaie; quella in basso conduce perfettamente, quella in alto tra rotaia-scarpetta e scarpetta-rotaia introduce una resistenza di 100 Ohm.
Nel primo caso, se non c'è niente sui binari, il circuito tra le due rotaie è aperto e misureremo col tester una tensione uguale a quella erogata dall'alimentatore, quindi 12V, qualunque sia il valore della resistenza-scarpetta. Stiamo misurando la tensione a vuoto.
Nel secondo caso, la caduta di tensione sulla resistenza-scarpetta è V=RxI, ma siccome non scorre corrente V=Rx0 quindi la tensione misurata sarà 0.
Anche nel terzo caso la caduta di tensione è nulla.
Nel quarto caso invece attacchiamo i fili di una lampadina sulle due rotaie. La lampadina assorbe 100 mA = 0,1A come una loco. La caduta di tensione sulla resistenza-scarpetta è V=100x0,1=10V e quindi sul tester leggeremo la tensione dell'alimentatore (12V) meno la caduta di tensione (10V), cioè 2 V.
Nel quinto caso leggiamo direttamente la caduta di tensione, cioè i 10 V detti sopra.
Nel sesto caso leggiamo V=0x0,1=0

Un po' pedante, ma siccome in altro argomento forse non ero stato chiaro...
Se una loco si ferma sulla rotaia di destra, non serve quasi a niente togliere la loco e misurare la tensione: si verificherà solo che non sia interrotto il collegamento tra le rotaie, ma non misureremo mai una caduta di tensione, e quindi rimarrà "inspiegabile" perché la loco si ferma.
Per capire se c'è una caduta di tensione bisogna che scorra corrente, quindi o lasciamo la loco sul binario di destra (con motore alimentato, ma la loco va...) oppure usiamo una resistenza o una lampadina.
Possiamo misurare la tensione tra le due rotaie, e vedere così quant'è la tensione "disponibile", oppure misurare la tensione a cavallo di ciascuna delle scarpette, trovando così anche la scrapetta che non conduce bene.

Chiaramente la caduta di tensione dipende dalla corrente che scorre tra i binari; nessuna corrente -> nessuna caduta di tensione, corrente alta -> alta caduta di tensione.
Quindi, per capire se c'è una caduta di tensione su una sezione, invece della loco è meglio usare una lampadina che assorba 1A o più (quindi 12W o 24W, come una lampadina freno auto).
Anche senza usare il tester (non abbiamo 4 mani), ma solo facendo scorrere i fili della lampadina sulle rotaie ci si rende subito conto se a un certo punto c'è una caduta di tensione: la luce della lampadina si affievolirà (come la loco rallenta o si ferma), solo che la lampadina lo evidenzia ancora di più perchè provoca una caduta di tensione maggiore.
A noi non interessa tanto sapere qual è il valore della tensione (che in DCC non misuriamo nemmeno esattamente, con il tester su AC), quanto comparare la tensione di un tratto "buono" con quella di un tratto che non va.

Se entrambe le scarpette introducono resistenza, la resistenza totale sul circuito è la somma delle due e quindi anche la caduta di tensione aumenta.
Se attraverso (tra andata e ritorno) 6 scarpette, la resistenza totale è data dalla somma delle 6 resistenze. Ne basta solo una che conduca male e, anche se le altre sono perfette, avremo una cattiva conduzione.
Già solo probabilisticamente eviterei di attraversare troppe scarpette...
Questo vale nel caso di binario alimentato solo da una parte, ad esempio se ho un tracciato punto a punto che alimento solo dal centro.
Se invece ho un ovale, qualsiasi tratto di binario sarà alimentato da una parte e dall'altra e quindi diminuiranno le resistenze e le cadute di tensione e le probabilità di cattiva conduzione.
Finchè non seziono una rotaia, nel qual caso ritorno ad alimentare quella rotaia solo da una parte.

Quindi, meno punti di alimentazione, meno fili in giro, più facile, più veloce, più probabilità di avere poi problemi.
Alimentando ogni spezzone, tanti fili, maggiore complicazione e tempo, sicurezza assoluta di alimentazione.
Poi ognuno fa quello che ritiene meglio.

Ma non prendete il tester per misurare la tensione tra le rotaie se le loco non passano: non serve a molto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 16/03/2021, 21:33 
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Vittorio Santo Subito per la pazienza di enumerare e disegnare i vari casi!!! Applauso

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salutoNi
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 16/03/2021, 21:59 
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Dai Massimo, grazie per la battuta, ma se hai un po' di dimestichezza con Paint ci impieghi meno che a mano.
È che volevo mettere in guardia dal misurare la tensione a vuoto ;)
La "scorciatoia" della lampadina non è farina del mio sacco, ma rubata ad un elettrauto

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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 17/03/2021, 8:51 
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massimo di giulio ha scritto:
Vittorio Santo Subito per la pazienza di enumerare e disegnare i vari casi!!! Applauso



concordo in toto con Massimo

Applauso e grazie un più che ottimo vademecum per future analisi sui tracciati

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Saluti
ANdrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 17/03/2021, 9:09 
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Chi e' che ultimamente diceva di voler l'emoticon con gli applausi? :lol:
Be', qua ci stava alla grande ;)
Grazie Vittorio V.

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Sandro


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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 17/03/2021, 12:55 
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Plaudo alla metodologia di analisi del problema, che, però, a mio avviso, è assolutamente improbabile. In quasi 40 anni di plastici scala N con binari Fleischmann con massicciata (nuovi e con scarpette in ordine) non mi è mai accaduto di trovare una scarpetta che non conduce o degrada nel tempo la sua capacità di condurre (qualcuno ha davvero sperimetato l'accadimento ?). Naturalmente, poi, se uno vuole avere il massimo della sicurezza, via alla stesa di cavi (che introducono a loro volta connessioni tutte da verificare) o alla saldatura delle scarpette.

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Saluti cari.

Vittorio

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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 17/03/2021, 13:14 
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Certo che le scarpette possono creare dei problemi, ma secondo il mio modesto (e opinabile ovviamente) parere, il problema si pone solo con circuiti "volanti" monta/smonta, come quelli che si mettono su per far giocare i bambini (o sgranchire le loco come nel mio caso...). Una volta fissati definitivamente i vari spezzoni in un circuito fisso, incollandoli/avvitandoli/inchiodandoli alla base, il problema delle scarpette non si pone, non potendo queste deformarsi o spostarsi. Ovvio che portare l'alimentazione in più punti del tracciato aiuta e molto, e infatti è consigliato farlo, soprattutto su tracciati lunghi, ma fondamentalmente solo poerchè è l'assorbimento generale dei binari che genera una caduta di tensione che può essere anche notevole, non tanto le scarpette che hanno problemi (a meno che questi non esistano apriori, tipo usare binari vecchiotti e già utilizzati appunto in tracciati provvisori, magari smontati più volte). E come dice Vittorio ogni contatto/saldatura/giunzione può a sua volta generare problemi. Perciò il metodo indicato è utilissimo, indipendentemente da scarpette o saldature, e il tutorial oltrettutto è chiaro, quindi tanto di cappello!!!

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Giacomo - Siena - free climber modellista


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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
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Purtroppo anche a binari fissati si può ossidare il metallo al contatto tra scarpetta e rotaia, che è sempre un punto di discontinuità del metallo in cui possono passare molecole di ossigeno dall'aria. Sono processi molto lenti, ma che avvengono comunque.
La saldatura crea una continuità tra i metalli, sia pure con materiali di natura elementale (cioè di elementi chimici) differente con conseguenti problemi di diversa dilatazione e quindi possibile rottura, ma è un altro problema.

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Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 17/03/2021, 15:50 
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Vittorio Peruzzi ha scritto:
non mi è mai accaduto di trovare una scarpetta che non conduce o degrada nel tempo la sua capacità di condurre (qualcuno ha davvero sperimetato l'accadimento ?)
Caro Omonimo, io !
Come ho detto in altro post, ma ripeto qui perchè appropriato, sul mio plastico ho alimentato ogni spezzone, eccetto gli spezzoni finali dei 4 binari "morti" dello scalo, per i quali mi sono affidato alle sole scarpette.
Sono andati bene per 4 anni, poi, nel giro di un anno, mi sono trovato 4 scarpette su 8 che non conducevano più, o molto male.
Non ho invecchiato i binari, non ho mosso niente.

Io non ho alcun problema a tirare più fili.
Quando ho aggiunto la seconda stazione nascosta, se non avessi sezionato, sarebbero bastati i classici 2 fili.
Sezionando i binari di stazione dal gruppo scambi, e basandomi sulle scarpette tra scambi e per la parte finale dei binari di stazione, avrei dovuto usare 19 fili.
Alimentando ogni spezzone e scambio, ho usato invece 108 fili.
Ci ho messo un giorno in più (forse) tra saldare e raccogliere i fili? Amen.
Però mi sono del tutto affrancato da eventuali problemi dovuti al contatto delle sole scarpette.
Allegato:
0810 Stazione Nascosta2.jpg
0810 Stazione Nascosta2.jpg [ 4.4 MiB | Osservato 649 volte ]

Allegato:
0840 Stazione Nascosta2.jpg
0840 Stazione Nascosta2.jpg [ 4.52 MiB | Osservato 649 volte ]


Io non amo, anzi diciamo proprio che odio fortemente, "ritornare" su cose già finite. Preferisco procedere più lentamente, ma con la sicurezza di non doverle toccare più.
E gli amici fermodellisti che mi conoscono un po' lo sanno molto bene ;)
Dove non ho usato questo metodo (i 4 binari dello scalo), ho pagato pegno, con più complicazione.
Come afferma la sempiterna la Legge di Murphy, generalmente accade nel punto più inaccessibile...
I 4 tronchini sono nella parte destra dello scalo, giusto in centro al plastico.
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FotoCentrata Low.jpg [ 490.05 KiB | Osservato 649 volte ]

e quindi ho dovuto tirare fuori il mio "ponteggio" per arrivarci e saldare tra le giunzioni
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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 17/03/2021, 20:55 
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Evidentemente sono stato fortunato: il primo plastico realizzato nel 1987 e smantellato nel 2013, con 50 metri di binari, analogico e con 1 solo punto di alimentazione (circuiti chiusi) non ha mai avuto alcun problema (binari N Fleischmann con massicciata). Altrettanto il secondo, analogico con 55 metri di binari ed un solo punto di alimentazione (circuiti chiusi), realizzato nel 2013 e smantellato nel 2017, sempre binari N Fleischmann con massicciata. Il terzo, digitale con 52 metri di binari ed un solo punto di alimentazione (circuiti chiusi), realizzato nel 2018 e sempre binari N Fleischmann con massicciata; per ora non ho avuto problemi. Occorre dire che i plastici sono sempre stati situati in ambienti secchi.

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Vittorio

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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 18/03/2021, 2:11 
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Qui tutti binari Fleischmann con massicciata , i primi montati dal 1985 in avanti, mai avuto un problema :shock: :shock: :shock:
Ci sono i riporti di alimentazione circa ogni metro se ben ricordo, ma nessun problema di scarpette e ormai i metri di binari sono circa 240, con 120 scambi, salutoni Falchetto :oops: :oops: :oops:


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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 18/03/2021, 11:34 
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Caduta di tensione rilevabile tendendo bene l'orecchio...

SBONK!

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
(scusate, non ho potuto opporre RESISTENZA a questo !!!)

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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 18/03/2021, 11:49 
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Le condizioni non sono uguali da ambiente ad ambiente, e nemmeno nello stesso ambiente
Finita la posa dell'armamento del mio plastico, tutto bene. Stesa la massicciata, tutto bene.
Poi ho messo l'erbetta sul piano in vista e alcune sezioni di binario risultavano occupate (tramite Detector) anche se erano libere.
Inizialmente pensavo che fosse l'umidità del vinavil+acqua e ho atteso che si asciugasse, ma dopo un mese, durante il quale a volte i binari risultavano liberi e a volte occupati (resistenza tra le rotaie inferiore a 50 kOhm) ho capito che era l'umidità ambiente catturata e trattenuta dall'erba circostante.
Ho risolto spezzando in due e tre tronchi i due tratti che erano più soggetti al problema (la conduttività tra le rotaie diminuisce con la distanza tra le rotaie ed aumenta con la lunghezza del tratto).
Appena l'umidità ambiente supera il 60% il fenomeno si ripresenta e devo usare un deumidificatore per riportarla sotto al 60% (il mio plastico è diventato un igrometro abbastanza preciso, direi nell'ordine dell'1-2%).
Questo fenomeno non si è mai manifestato nella rimanente parte del plastico senza erbetta.

Ora, lo scalo è giusto in mezzo all'erbetta.
Possiamo dedurre che l'erbetta, trattenendo umidità ambiente, abbia accelerato il processo di invecchiamento?
Magari senza erbetta non si sarebbero ossidate le 4 scarpette.
O magari potevo alimentare anche quegli spezzoni e nemmeno rendermene conto…

Vittorio e Francesco, buon per voi.
Si può anche correre il rischio e se un giorno si avessero problemi, alimentare quel tratto o saldare la scarpetta.
Però voi avete tutto in vista.
Io non correrei il rischio in parti difficilmente raggiungibili come su elicoidali o in tratti con copertura che limita l'accessibilità.

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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 18/03/2021, 12:14 
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Quindi l' "allarme" di corto scatta se la resistenza è inferiore a 50kohm?
Questo spiegherebbe moltissime cose della differenza di comportamento tra analogico e digitale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Caduta di tensione
MessaggioInviato: 18/03/2021, 12:21 
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Lo strano è che l'erbetta modellistica "catturi" l'umidità ambiente... essendo plastica non dovrebbe essere igroscopica, quindi l'umidità ambiente non dovrebbe fargli ne caldo ne freddo...e comunque non dovrebbe arrivare a livelli da corto circuito sui binari... molto strano

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