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 Oggetto del messaggio: La Stazione che non c'è
MessaggioInviato: 22/10/2016, 23:28 
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La pratica con gli edificio continua...
.. Tempo fa mi ero imbattuto in questa Stazione:

http://www.rivarossi-memory.it/Edifici/ ... oriano.htm

Un vecchio Kit del 1952-1959 in HO, visto che la N non esisteva ancora... ;)

La cosa mi aveva incuriosito, ma il gran numero di Aperture mi aveva allontanato dalla realizzazione.

Poi mi son detto, se riesco a fare i serramenti autocostruiti ci potrei provare...

Allora Detto.. Fatto...

Allegato:
Porte-Finestre..JPG
Porte-Finestre..JPG [ 524.85 KiB | Osservato 2817 volte ]



Visto che son venute discretamente... allora ho preparato i disegni e ho ritagliato i pezzi.

Allegato:
Pezzi-Tagliati.JPG
Pezzi-Tagliati.JPG [ 377.33 KiB | Osservato 2817 volte ]


Pareti e relative pareti interne di rinforzo.
Sistema laborioso, ma è un buon compromesso per ottenere rigidità e incollaggio preciso.

Prospetti principali sovrapposti
Allegato:
Sormonto.JPG
Sormonto.JPG [ 351.66 KiB | Osservato 2817 volte ]


Decisamente arduo mantenere siimmetria e far combaciare il davanti col dietro. :idea:

Ma il risultato mi pare soddisfacente.

Nel Modello originale, ci sono 2 terrazze laterali...
Allora ci vogliono le piastrelle..
Allegato:
Piastrelle.JPG
Piastrelle.JPG [ 552.25 KiB | Osservato 2817 volte ]


Ecco il sistema per reallizzare tagli paralleli da 3mm (48cm in Scala... una bella piastrellona :mrgreen: :| )

Montaggio contorni finestra...

Allegato:
Porta.JPG
Porta.JPG [ 315.94 KiB | Osservato 2817 volte ]


Visto che non mi piaceva la porta del modello... mi son permesso di variarla..

Anche le dimensioni generali sono interpretate da me...

L'importante era ottenere una Proporzione simile e gradevole...

.... Continua....


Ultima modifica di Luca Bassi il 23/10/2016, 15:09, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
MessaggioInviato: 23/10/2016, 10:06 
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Ma che bravo!!!
Meriti tanti complimenti la foto della portafinestra regge un ingrandimento più che doppio!!!
Da vedere finita :D

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Saluti
Mario
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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
MessaggioInviato: 23/10/2016, 11:11 
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Decisamente il Luca sta diventando un Maestro nell'Arte per la realizzazione degli edifici :o :o :o :o complimenti

Giancarlo

Tutto passa e niente resta com'è, nemmeno i bei ricordi.
Alla fine il tempo trionfa su tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
MessaggioInviato: 23/10/2016, 13:34 
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Bravissimo.
Peró mi domando: perché realizzare una stazione di fantasia invece che una reale?
Con il livello di realismo che hai raggiunto dovrebbe essere un incentivo poter comparare le tue realizzazioni con il vero (invece che con un modello, anche abbastanza limitato, della rivarossi).
Di stazioni vere a gran numero di luci ce ne sono tante. E son sicuro che se chiedi al forum spunti per una nuova realizzazione te ne arriveranno a bizzeffe.
Ciao
G.


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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
MessaggioInviato: 23/10/2016, 13:42 
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Gianfranco Visentin ha scritto:
Bravissimo.
Peró mi domando: perché realizzare una stazione di fantasia invece che una reale?
Con il livello di realismo che hai raggiunto dovrebbe essere un incentivo poter comparare le tue realizzazioni con il vero (invece che con un modello, anche abbastanza limitato, della rivarossi).
Di stazioni vere a gran numero di luci ce ne sono tante. E son sicuro che se chiedi al forum spunti per una nuova realizzazione te ne arriveranno a bizzeffe.
Ciao
G.

Condivido, oramai non sono più capace di fare cose di fantasia, del resto è nei principi del modellismo riprodurre la realtà in scala :D

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Saluti
Mario
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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
MessaggioInviato: 23/10/2016, 14:14 
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Mario Malinverno ha scritto:
Condivido, oramai non sono più capace di fare cose di fantasia, del resto è nei principi del modellismo riprodurre la realtà in scala :D


Io non ne sono così certo, io credo che bisogna distinguere se si stia riproducendo un modello, o un ambito.
Se riproduco, che so, una 500 prima serie, curerò ogni particolare di quella specifica macchina, ma se sto realizzando una corsa in salita di quella classe di vetture negli anni 70 (un ambito), cercherò di inserire gli elementi tipici in modo che, riassunti, creino l'atmosfera di quella particolare circostanza. Non è che vada a copiare una specifica foto, perché allora sarei perfettamente fallimentare, se pensassi di dovermi attenere alla fedele riproduzione materiale. Se guardiamo i plastici in questa chiave son tutti drammaticamente fallimentari. Colpibili di critiche in centomila modi. La stazione di Doriano, sorella cresciuta di Cecina, rappresentava un modo di vedere la ferrovia di allora. In questo senso riprodurla è un doppio omaggio, alla RR e all'epoca.
Nei miei sogni c'è la riproduzione di Cecina in N, il fulcro del mio inizio al sacro furore per i treni ... se avrò vita verrà il giorno ... :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
MessaggioInviato: 23/10/2016, 15:04 
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Grazie a tutti per i Complimenti. Davvero graditi.

Gianfranco Visentin ha scritto:
Però mi domando: perché realizzare una stazione di fantasia invece che una reale?

Beh, molto semplice, perché è solo da maggio che ho cominciato a fare Modellismo... e c’è ancora molto da imparare…
Allora l’idea di copiare un Modello… che comunque in N… non ho trovato in rete…
è vedere se riesco di fatto a realizzare una facciata armoniosa, senza grossi difetti.
E’ lunga 18cm e tenere allineate ben 9 porte è davvero difficile…
Vedremo il Risultato finale…


Giovanni Seregni ha scritto:
In questo senso riprodurla è un doppio omaggio, alla RR e all'epoca.

Giovanni hai centroto il punto, riprodurre qualcosa di Antico… anche se di fatto la Stazione non esiste..
E un bell’Omaggio al Modellismo d’altri tempi… e un valido esercizio per Migliorarsi.

Non resta che terminarla.....

P.S. In effetti avevo visto anche quella di Cecina... certo che tutti quei mattoncini in N... :roll: :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
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Luca Bassi ha scritto:

P.S. In effetti avevo visto anche quella di Cecina... certo che tutti quei mattoncini in N... :roll: :roll:


Mattoncini? Non ci sono mattoncini su Cecina, ne hai vista un'altra... Il casino di Cecina è il tetto, son coppi con embrice piano ... "robetta" da fare di bel nuovo, niente del genere è in commercio.... :)

Ne avevo trovato uno ed ero felice, ma poi mi sono accorto che non tornava.. i corsi erano sfalsati...

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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
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Giovanni Seregni ha scritto:
Mattoncini? Non ci sono mattoncini su Cecina, ne hai vista un'altra... Il casino di Cecina è il tetto, son coppi con embrice piano ... "robetta" da fare di bel nuovo, niente del genere è in commercio.... :)

Ne avevo trovato uno ed ero felice, ma poi mi sono accorto che non tornava.. i corsi erano sfalsati...

Scusa hai ragione, intendevo quella di Bellaria.
Quella di Cecina è simile a quella di Doriano... per i Coppi... vabbè... mi sembrano uguali per tutte due..
.. ma stavolta provo col Redutex... che è finalmente arrivato... :idea:


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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
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Il Redutex però ha il coppo dritto e rovescio, non ha il coppo più l'embrice, che in Cecina è bello grosso...
non so poi cmq io il redutex lo vedo sempre come staccato dal resto.. per quanto possa essere trattato sarà una impressione ma mi pare sempre qualche cosa di appicicato .... se poi guardi come vien tagliato e posato all'occorenza, tipo moquette .. vengono i brividi ...

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Giovanni Seregni ha scritto:
Il Redutex però ha il coppo dritto e rovescio, non ha il coppo più l'embrice, che in Cecina è bello grosso...

Vabbè, giusta osservazione... ma stavolta proviamo così...
E comunque anche le mie tegole a striscioline, non sono poi malaccio.... ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
MessaggioInviato: 23/10/2016, 19:30 
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A parte l'ottima tecnica di luca che lascia senza parole :D conviene sperimentare per le prime volte in modo da scoprire le criticità per poi più avanti dedicarsi a progetti più impegnativi.
la quantità di elementi architettonici è infinita con ognuna di esse con particolarità da riprodurre non sempre individuabili, trovo molto ben ragionato con cui Luca prosegue nei suoi lavori.
Auguri di buon lavoro per il prossimo piccolo capolavoro ;)


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MessaggioInviato: 23/10/2016, 21:56 
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roberto trecca ha scritto:
trovo molto ben ragionato con cui Luca prosegue nei suoi lavori.

Grazie Roberto, vedo che hai capito il concetto..
.. infatti sto realizzando in parallelo alcuni edifici.. e cerco di portarli avanti.. migliorando la manualità..
.. così facendo procedo a piccoli passi, inalzando il livello personale... magari interrompendo una fase... e completandola appena la tecnica da migliori frutti..

Ringraziando anche i preziosi consigli ricevuti da alcuni Forumisti.

Resta il Fatto che mi sto divertendo da Matti...
A tal punto di aver trascurato quasi completamente la Bici... :oops: :oops:

Vabbè nel 2017... vedremo di condividere entrambe le passioni...


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MessaggioInviato: 23/10/2016, 23:09 
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Credo si debba guardare più il credibile che non la copia e questo vale sia per il generale che per il particolare. D'altra parte è un concetto che applichiamo sempre e senza appunti o recriminazioni quando parliamo di dimensioni dei plastici. Che un tetto abbia per copertura i coppi o le marsigliesi o le lastre di ardesia, se appropriatamente inserito, credo non venga neanche notato. In quanto alle dimensioni, tanto per fare un esempio, tenete presente che si trovano coppi con dimensioni estremamente varie, legate a località o, addirittura alla fornace di produzione e sono variazioni anche nell'ordine di un 60-70%. - Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: La Stazione che non c'è
MessaggioInviato: 23/10/2016, 23:17 
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Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Credo si debba guardare più il credibile che non la copia e questo vale sia per il generale che per il particolare. D'altra parte è un concetto che applichiamo sempre e senza appunti o recriminazioni quando parliamo di dimensioni dei plastici. Che un tetto abbia per copertura i coppi o le marsigliesi o le lastre di ardesia, se appropriatamente inserito, credo non venga neanche notato. In quanto alle dimensioni, tanto per fare un esempio, tenete presente che si trovano coppi con dimensioni estremamente varie, legate a località o, addirittura alla fornace di produzione e sono variazioni anche nell'ordine di un 60-70%. - Francesco


Certo, ma io non intendevo questo, parlavo della Stazione di Doriano come esercizio di ripetizione in scala N della vecchia omologa della RR

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