No Mario non ho sezionamenti ed ho un unico alimentatore che serve tutto il tracciato.

Giancarlo

Su di un piccolo tracciato ho avuto anch'io problemi di corto in dcc dovuti ad un incrocio inglese Fleischmann piccolo.
Gallo di NParty quando gli ho accennato il problema mi ha subito indicato la soluzione: eliminalo.
Prova ad isolare il doppio subito sotto a quello indicato da Mario.

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Ciao.
Piero
Chiunque ha qualche cosa da insegnare, tutti hanno tanto da imparare!!
Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace!
Se non sai taci, è meglio!

Ma in continua i treni si muovono per marcia parallela nella stessa direzione sui 2 binari?

Ciao Christian, io uso solo il DCC, l'analogico lo inserisco solo quando devo pulire i binari con Tomix , comunque credo marcino in parallelo, non l'ho mai provato

Resta disattesa la mia domanda, perché è sempre andato tutto bene sino a quando ho montato lo scambio singolo in alto a destra della foto, e prima ancora con tutto l'armamento Fleischmann ? In teoria secondo il tuo ragionamento e quello del Mario avrei dovuto avere problemi all'atto di alimentare il circuito 3 anni fa, o mi sbaglio?

Giancarlo

Giancarlo non so; so che in analogico andava e va tuttora benissimo mentre in digitale appena qualche cosa giunge sull'incrocio inglese la centralina va in corto. Forse qualche cosa nel collegamento interno del pezzo??
Agli esperti l'ardua soluzione.

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Ciao.
Piero
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Non è detto che se va in protezione la centrale DCC debba andare in protezione anche l'alimentatore analogico.
L'alimentatore analogico adotta un magnetotermico, che entra in protezione tanto più velocemente quanto maggiore è la corrente assorbita oltre il limite.
La centrale o booster DCC invece interviene subito (millisecondi) appena la corente supera il limite (che può anche essere settato più basso di quello massimo erogabile)
Quindi un alimentatore analogico non "sente" magari un assorbimento anomalo di una loco sullo scambio, dato che questa fa a tempo ad uscire.
Se invece è un cappio, il corto dovrebbe essere secco, ed intervenire anche l'alimentatore analogico.

Non dico che questa sia la diagnosi, ma per fare una diagnosi, se in analogico gira, sarebbe utile misurare la corrente assorbita, soprattutto quando la loco è sullo scambio.

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Già, perché?
Da come è messo non dovrebbe MAI dare problemi, a meno che non abbia un corto sul cuore.

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salutoNi
Massimo

Scusatemi ancora, vorrei chiarire un punto che a mio avviso ritengo importante, il mio metodo empirico per verificare che i miei scambi non avessero dei problemi di corto circuito lo basavo semplicemente impiegando un trasformatore Mehano da 10€ ed una locomotiva analogica, questa operazione avviene/avveniva al banco e non sul plastico, dal momento che durante la fase di costruzione degli scambi testandoli sempre con il medesimo metodo, "il trafo" mi segnalava un corto spegnendosi la luce verde, io intervenivo sulla geometria o sulle saldature sino a quando alla massima potenza la luce verde rimaneva accesa e passando successivamente alla prova pratica nel fare circolare con l'aggiunta di tronchini tutti collegati fra loro la loco, a questo punto a mio avviso non poteva esserci alcun corto, se la loco va vuol dire che il tutto funziona, e qui credo di non sbagliare, ho chiesto lumi sul come impiegare il tester per poter verificare sul tracciato la funzionalità degli scambi e qui sono iniziati i problemi, il Mario mi ha fatto notare che a suo avviso il problema potrebbe essere dato dalla posizione dello scambio rappresentato in foto che mi creerebbe un "CAPPIO DI RITORNO" , ma qui rimango basito, perché in 3 anni ha sempre funzionato e dalla sostituzione degli scambi FL con i miei sono iniziati i problemi?
Ieri non mi sono sentito in grado di salire per fare quella prova eliminando i miei scambi e sostituendoli con dei binari dritti alternandone le posizioni, oggi spero di stare meglio e di poter intervenire, se non dovesse dare esito positivo successivamente inizierò lo smontaggio di tutta la zona scalo iniziando dallo scambio legato al CAPPIO

Giancarlo

Giancarlo la prova che ti avevo suggerito io con quest geometria di tracciato non serve, i circuiti non saranno mai separati, in quanto ci sono gli altri deviatoi e incroci che collegano il tracciato di transito allo scalo, anche togliendo i due scambi e mettendo due dritti avresti sempre e comunque un unico circuito... certo questo ti permetterebbe di discriminare, almeno a grando linee, se il corto avviene per colpa degli scambi o c'è qualcosa altrove. Perchè, se mettendo dei binari dritti al posto dei due scambi incriminati il corto sparisce vuol dire che sono loro, se rimane è da qualche altra parte... a questo punto però, l'unica strada percorribile, almeno secondo me, sarebbe smontare dal tracciato i vari incroci/scambi tra linea e scalo e vedere che succede alimentandoli separatamente... capisco che sia un lavorone ma non avendo sezionamenti già predisposti devi per forza far così... poi scusa, ma se rimetti i vecchi scambi FL il corto rimane o sparisce?

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Infatti è per questo che testerei i due scambi in DCC non collegati al resto dell'impianto. Può darsi che rispetto ai test precedenti si sia modificato qualcosa

A

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Giancarlo, ora dico la mia: gli scambi flaischman sono "pensanti" ossia sono isolati al cuore, in retto tracciato NON creano problemi ma in deviata... se il problema, come detto da Mario, è lì è sufficiente isolare lo scambio dall'intersezione. Prova, chissà che non torni tutto a posto. Ricordati di togliere le mollette di connessione...

Ciao e buon divertimento! Angelone

Ciao Angelone, hai dato uno sguardo al mio filmatino inviato ieri?
Lo scambio indicato dal Mario è in quella posizione da almeno 3 anni ed ha sempre funzionato, sia con i precedenti che con i miei scambi autocostruiti, poi improvvisamente PUF
Ho appena terminato un piccolo test che mi ha fatto girare i "marroni" , ho montato un tratto di binario eliminando lo scambio incriminato, ho dato corrente in DCC ad una loco che ha percorso tutto il tracciato, questo l'ho fatto prima di pranzo, adesso sono appena sceso dopo aver ripetuto la medesima manovra e la loco ha iniziato ad andare a saltelli avanti ed indietro, ho spento ed ho deciso di smantellare tutta la zona, ne riparleremo in autunno

Giancarlo

Oggi ne abbiamo 18 e sono 8 giorni che vi spacco i "marroni" e magari andrò avanti ancora per qualche giorno
Questa mattina sul tardi perché fa ancora freddino sono salito in soffitta (leggi plastico) mi sono infilato sotto il tavolato anche contro i lamenti delle mie ginocchia, ed ho scoperto un cavo di alimentazione della rete sfilato dalla sua sede, anche se non credo sia stata questa la causa comunque ho provveduto a rimetterlo al suo posto ed ho proseguito con quello che era a mio avviso un tentativo per ripristinare almeno una parte del tracciato rimontando uno scambio originale..........risultato?
Testato in DCC e 2 loco, tutto OK, nessun corto, a questo punto mi chiedo e vi chiedo, è mai possibile che gli scambi autocostruiti supportino l'analogico e non il DCC ?
O meglio che per impiegarli in DCC si debbano porre differenti accortezze?
Inoltre la supposizione fatta dal Mario alla quale mi ero affiancato nel dubbio non ha valore, non vi è nessun cappio di ritorno altrimenti non avrei potuto neppure iniziare nel far marciare i mie convogli giusto?
Ora il programma lavori prevede un nuovo tentativo con un montaggio dell'ultima versione dei due scambi accoppiati per pura curiosità, in caso di esito negativo il rimontaggio dei due originali tanto per consentirmi di giocare ancora un pò prima del famoso rifacimento con lo scalo ribaltabile

Giancarlo

Dopo la saldatura delle rotaie sugli scambi è stata eliminata ogni traccia di pasta salda? Hai lavato tutto con trielina o simile prima di usarli?
Come ho scritto in altro argomento, il DCC fornisce una tensione modulata ad alta frequenza che può passare per accoppiamento capacitivo anche per la presenza di sporco come la pasta salda, meglio ancora se in presenza di umidità.

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salutoNi
Massimo

Ciao Massimo questa potrebbe esserne una concausa, i precedenti li ho sgrassati mettendoli semplicemente a bagno in un banalissimo sgrassatore da cucina, l'ultima serie quella nell'ultima foto con della benzina Avio e sembrano decisamente più puliti, se mi dici che impiegando la Trielina otterrò un miglior risultato provvederò a dargli una bella passata anche con quella eventualmente, grazie.

Giancarlo