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 Oggetto del messaggio: Calcoli per realizzazione elicoidali
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stavo facendo i calcoli per realizzare la mia elicoidale, così ho pensato di realizzare un file excel (so che ne esistono sul web, ma non li ho trovati). Potete partire dalla pendenza desiderata o dal raggio... a voi il file sperando di far cosa gradita (so bene che è tutta roba semplice, però magari si velocizzano un po' i conti).


Allegati:
calcoli per realizzazione elicoidale.xls [22.5 KiB]
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Ultima modifica di UTENTE_106 il 27/01/2011, 13:12, modificato 1 volta in totale.
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molto utile.
Mi è venuta una domanda, per cercare la cui risposta ho fatto qualche facile modifica al foglio:
Se non si avesse molto spazio in profondità, ma lo si avesse in lunghezza, si potrebbe in linea di principio fare un "elicoidale allungato", cioè formato da due semicurve unite da due raccordi rettilinei?
E' la soluzione che aveva adottato Giorgio Calzoni con il suo plastico passerella americano che poi fu donato al Museo della Leopolda.
Il mio dubbio è: il continuo passaggio da tratti in curva e tratti rettilinei, pur con pendenza costante, può creare problemi di trazione nel caso di un convoglio lungo, almeno dal punto di vista teorico-meccanico?

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salutoNi
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massimo di giulio ha scritto:
molto utile.
Mi è venuta una domanda, per cercare la cui risposta ho fatto qualche facile modifica al foglio:
Se non si avesse molto spazio in profondità, ma lo si avesse in lunghezza, si potrebbe in linea di principio fare un "elicoidale allungato", cioè formato da due semicurve unite da due raccordi rettilinei?
E' la soluzione che aveva adottato Giorgio Calzoni con il suo plastico passerella americano che poi fu donato al Museo della Leopolda.
Il mio dubbio è: il continuo passaggio da tratti in curva e tratti rettilinei, pur con pendenza costante, può creare problemi di trazione nel caso di un convoglio lungo, almeno dal punto di vista teorico-meccanico?
Dalla mia esperienza fatta nel vecchio Alturago/Pinerate direi di si, qualche problema c'è stato, forse perchè erano solo 10 cm.!?

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Saluti
Mario
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massimo di giulio ha scritto:
molto utile.
Mi è venuta una domanda, per cercare la cui risposta ho fatto qualche facile modifica al foglio:
Se non si avesse molto spazio in profondità, ma lo si avesse in lunghezza, si potrebbe in linea di principio fare un "elicoidale allungato", cioè formato da due semicurve unite da due raccordi rettilinei?
E' la soluzione che aveva adottato Giorgio Calzoni con il suo plastico passerella americano che poi fu donato al Museo della Leopolda.
Il mio dubbio è: il continuo passaggio da tratti in curva e tratti rettilinei, pur con pendenza costante, può creare problemi di trazione nel caso di un convoglio lungo, almeno dal punto di vista teorico-meccanico?


Ciao massimo, sto progettando pure io il mio elicoidale e mi incuriosice il tuo dubbio, magari ci trovo una soluzione anche per me visto che ho poco spazio in profondità.
Non mi e chiaro però come risparmi spazio in profondità facendo un semicerchio invece di un cerchio completo (se ho capito bene), o intendi forse una forma a "S" che in effetti rimane piu stretta se non fai un semicerchio completo, ma poi quando torni indietro torni ad avere una forma a "C" quindi larga tanto quanto la forma a "O" .

Magari non ho capito nulla di quello che intendevi, ma visto che in queste sere mi sto scervellando per recuperare anche qualche millimetro, magari mi sei di aiuto :D

Grazie mille

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Un saluto
Andrea

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un elicoidale del genere non è quello del signore Bolognese che ha realizzato il plastico automatico in scala N (stile americano CSX)? cmq credo che gli unici problemi siano dati dalla pendenza, quindi mantenendola sotto una certa soglia non dovrebbero presentarsi, credo...

in ogni caso lo proverò sul plastico dato che probabilmente non potrò installare l'elicoidale proprio per problemi di profondità :?


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c'era un piccolo errore nel file, prima riga cella Livelli.
è una variabile dipendente quindi va colorata di giallo, ho modificato il file.


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Emanuele Temporin ha scritto:
un elicoidale del genere non è quello del signore Bolognese che ha realizzato il plastico automatico in scala N (stile americano CSX)?
Esatto, proprio Giorgio Calzoni (vedi il bello di conoscersi di nome e di faccia?).
Mi conforta la tua conferma (e in effetti il plastico di Giorgio funziona a meraviglia).

Quanto ad Andrea, io ho scritto "due semicerchi", nel senso che invece di fare un giro intero, lo dividi a metà e unisci le due metà con due pezzi rettilinei, ottenendo un "ovale a salire".
Se hai una profondità utile di 50 cm ci puoi fare una curva da 22,5 cm, che comporta una pendenza del 3,5 % :cry: per salire di 5 cm al giro. Se "allunghi" la curva in ovale, con due dritti da 45 cm (mezzo flex per parte), la pendenza scende al 2,16%. :D
Perciò, pur mantenendo un raggio "piccolo" (io consiglierei però mai meno di 28) la lunghezza del percorso è maggiore e puoi salire anche di 6 cm al giro mantenendo una pendenza buona (2% -2.5% max).

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Massimo


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Spero di fare cosa gradita...un articolo molto interessante sulla costruzione dell'elioidale lo si può trovare sul sito:

http://www.plasticando.com/

sezione articoli di modellismo...ciao a tutti :D


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Grazie massimo, ho capito.

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Facendo un rapido pensiero sulle forze in gioco durante il movimento di un treno (anche se 160 volte più piccolo di uno reale..) un elicoidale completa è sicuramente più stressante per la locomotiva.
Sostanzialmente il convoglio che si muove in pendenza ed in costante curva produce una quantità di attriti notevoli in quanto tutte le ruote lavorano con il bordino contro la rotaia aumentando lo sfregamento che è maggiormente porporzionale se il treno è composto da mezzi a singoli assi e non a carrelli (che invece per loro natura si "orientano" sul binario).
In un elicoidale "allungato" a forma di ZERO (se ho capito bene i dubbi precedenti) le forze di attrito diminuiscono perchè il tratto dritto permette alle ruote di trovare la posizione "mediana" sulla rotaia.
Dovendo vincere un dislivello notevole, interponendo dei tratti di rettilineo si riducono le curve (a patto che il rettilineo sia comunque in pendenza..). Per vincere il medesimo dislivello dell'esemio precedente con un elicoidale tradizionale sarebbe necessario fare qualche giro completo in più e quindi sottoporre le locomotive a stress maggiore.

Ciao. JO :mrgreen:


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Jonny Porcu ha scritto:
Facendo un rapido pensiero sulle forze in gioco durante il movimento di un treno (anche se 160 volte più piccolo di uno reale..) un elicoidale completa è sicuramente più stressante per la locomotiva.
Sostanzialmente il convoglio che si muove in pendenza ed in costante curva produce una quantità di attriti notevoli in quanto tutte le ruote lavorano con il bordino contro la rotaia aumentando lo sfregamento che è maggiormente porporzionale se il treno è composto da mezzi a singoli assi e non a carrelli (che invece per loro natura si "orientano" sul binario).
Ciao. JO :mrgreen:
Non solo, ma anche perchè la ruota interna fa meno "strada", in quanto compie una circonferenza con raggio minore di quella esterna, e quindi una delle due deve slittare visto che l'asse è solidale con entrambe, da qui lo stridio quando ciò avviene nel reale con raggi ridotti!

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Mario
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Mario Malinverno ha scritto:
Jonny Porcu ha scritto:
Facendo un rapido pensiero sulle forze in gioco durante il movimento di un treno (anche se 160 volte più piccolo di uno reale..) un elicoidale completa è sicuramente più stressante per la locomotiva.
Sostanzialmente il convoglio che si muove in pendenza ed in costante curva produce una quantità di attriti notevoli in quanto tutte le ruote lavorano con il bordino contro la rotaia aumentando lo sfregamento che è maggiormente porporzionale se il treno è composto da mezzi a singoli assi e non a carrelli (che invece per loro natura si "orientano" sul binario).
Ciao. JO :mrgreen:
Non solo, ma anche perchè la ruota interna fa meno "strada", in quanto compie una circonferenza con raggio minore di quella esterna, e quindi una delle due deve slittare visto che l'asse è solidale con entrambe, da qui lo stridio quando ciò avviene nel reale con raggi ridotti!


Si infatti la conicità delle ruote ferroviarie serve a punto a creare un "effetto differenziale" che va in autocompensazione anche se si tratta di un assale rigido: quello che non percorre una ruota perchè scorre sulla parte di minor diametro del cono lo percorre quella che invece lavora sulla parte di diametro maggiore.. ma nella realtà!
Nel modellismo le cose sono un po' diverse, a cominciare dalla rotaia che ha la superficie di rotolamento della ruota perfettamente parallela alle traversine, cosa che in realtà sarebbe impossibile (il treno deraglierebbe immediatamente!!!). Nelle rotaie al vero, la superficie su cui appoggia la ruota è inclinata verso l'interno per agevolare appunto il basculamento della ruota dentro il binario.
Nel modellismo il bordino della ruota è fondamentale e normalmente lavora di più che nella realtà in quanto l'interazione ruota-rotaia non è precisa come nella realtà. In un elicoidale modellistico tutti i bordini saranno a contatto con la rotaia interna e produrranno una quantità di attriti direttamente proporzionale al minor diametro della curva, al peso dei singoli vagoni e della lunghezza del treno oltre che naturalmente dalla pendenza (che di fatto aumenta il peso trainato..)
Nella realtà invece il peso stesso del mezzo consente di "cullare" l'asse nella posizione migliore facendo lavorare minimamente il bordino il cui scopo diventa gravoso negli scambi e nelle deviate molto strette (stazioni, scali, ecc...)

Ciao. JO :mrgreen:


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Mi avete convinto, soprattutto il discorso che nel rettilineo si riducono gli attriti e quindi la marcia è più agevole.
Io temevo che il continuo cambiamento di assetto dei rotabili, da curva a rettilineo e viceversa, potesse innescare oscillazioni e strappi ocn conseguenti deragliamenti, ma evidentemente questo problema non si pone, e ci sono invece altri vantaggi.
Dico anche che la cosa mi sta interessando perchè al Museo Ferroviario della Puglia di Lecce sta riemergendo la possibilità di installare un lungo plastico passerella americano nel salone dei plastici, dove quello principale in H0, che inizialmente prevedevamo di mettere la centro della sala, probabilmente finirà addossato a una parete, lasciando la parete opposta disponibile per un lungo ma stretto impianto (di qui la necessità di allungare gli elicoidali che ci metterò).

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Buona sera a tutti, so che si tratta di un argomento vecchio "l'elicoidale" ma io lo sto trattando oggi in progettazione su SCARM. Cerco di spiegare il mio problema e perplessità premettendo che mi sono letto tutte le vostre argomentazioni precedenti e applicandole in progettazione.
Vorrei realizzare un elicoidale paesaggisticamente nascosto di raggio R1 con armamento Fleischmann binario 9120 per passare da un livello all'altro, ho calcolato l'altezza di una macchina su binario circa 3.5 cm con pantografi abbassati, per stare tranquillo pantografi alzati 4.5 cm. Bene parto con l'elicoidale facendogli fare 1 giro ritornando su se stesso, faccio fare a SCARM l'elevazione tenendo come massima pendenza 3%, arrivo ad un'altezza di 3.6 cm se la macchina mi passa sotto è per pelo.
Se vado a vedere il sito gleiswendelshop l'articolo https://www.gleiswendelshop.de/N-Gleisw ... 3-224.html che mi mostra un'elicoidale a due livelli leggendo i dati tecnici mi da una distanza tra i piani di 6 cm se lo applico alla mi spirale da un livello in SCARM mi viene una pendenza del 5%, io non riesco a capire come realizzare una spirale che gira su se stessa che rispetti il massimo 3% di pendenza indicato e permette ad un rotabile di passare sotto, mi potete illuminare ? Grazie
Elio


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I tuoi conti sono giusti, con R1 non puoi fare di meglio.
Banalmente, devi passare a un raggio maggiore, in modo da avere una lunghezza della circonferenza maggiore e quindi, a parità di pendenza, la possibilità di un dislivello maggiore.

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