Ciao,

Con la Cina 200 km (forse) l'aria da queste parte è divenuta pesante e "ammazzare" il tempo è difficile. Ragione per cui ho ripreso in mano i bus Tomytec ... .

Ho fatto un pò di prove ... credo di aver capito che il problema sia - o dovrebbe essere - nella "schedina":



Le due frecce rosse indicano i poli da cui arriva la corrente dalle batterie (due a bottone), per il discorso che vado a fare quale sia il positivo e quale in negativo poco importa: la morale della storia è che dando corrente non accade nulla. Ho provato con l'interruttore (posto sotto al telaio) in entrambe le posizioni visto che non c'è alcun segnale/scritta/etc On/Off. NON succede nulla in ambo i casi!

Viceversa dando direttamente corrente al motore (utilizzando come poli, rispettivamente il fianco del "barilotto" ed il fondo dello stesso, frecce gialle) il micro-propulsore canta come un fringuello.

Da ciò sono arrivato alla conclusione che si tratti del piccolo integrato (prima foto). Qui ricambi ovviamente ... NISBA! La schedina non arriva a cm 1x1 e quindi con i miei occhi e la mia "ars saldatoria" notoriamente prossima a zero sono bloccato.

Unica possibilità, specie qui, che vedo (almeno concettualmente, poi vedrò come fare) è quella di by-passare la schedina in questione ed alimentare direttamente: i puristi inorridiranno ma Rivarossi con quel tipo di alimentazione (due fili dalla presa di corrente al motore e ... via andare!) ci costruì un impero. Se tanto mi da tanto ...

Insomma, sono stufo dei bus sempre in officina, a vostro modo di vedere: SE PO 'FFA?!?!?!



Asiatici, e virulenti, saluti
Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Penso di sì, però ricordati di far passare un filo all'interruttore sennò non lo spegni mai ... date le tensioni (e correnti) in gioco non credo che il metodo crei grossi problemi, semmai temo che non funzioneranno gli automatismi, tipo la fermata alla...fermata (scusa il gioco di parole...) che credo siano gestiti in qualche modo dal circuitino....

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Ciao,

Allora, andiamo per ordine:

1) accendi/spegni: delle due una (l'interruttore di serie - che genialata su alcuni mm di dimensione - consta di tre pezzi!!!) un interruttore (a trovarlo ...) aggiuntivo e/o due fili del circuito da staccare (manualmente) per interrompere il contatto ... Però mi girano!!! Il "tubo" pieno di bus dal funzionamento impeccabile! Se funzionano sono una "aggiunta" interessante ...

Le nuove generazioni di bus hanno una piccola batteria interna con presa USB che dovrebbe risolvere il problema: sto pensando se prenderne uno (in Italia) prima di buttare tutto o ... BUTTARLO DIRETTAMENTE! Ho visto usare - su "questi" bus - delle batterie per droni che risolverebbero il problema contatti (solito problema di approvvigionamento) ma non quello di accensione/spegnimento.

2) Arresto alla fermata: se almeno riuscissi a farlo andare ... PIUTTOSTO CHE NIENTE E' MEGLIO PIUTTOSTO!!! Detto ciò è più che probabile che alla fermata ... non si fermi. Vedremo che fare ...

Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Dalla schedina all'interruttore un qualche collegamento ci deve essere... probabilmente quando la schedina elettronica è montata ci sono dei contatti che toccano l'interruttore, controlla... se la schedina non è parte integrante strutturale del modello (cioè se ci sia o meno il modello sta insieme lo stesso) potresti anche eliminarla e fare i collegamenti con dei fili sottili di metallo. Da un capo delle batterie vai direttamente al motore, dall'altro prima vai all'interruttore e poi da lì vai all'altro capo del motore... et voilà....

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Ciao,

Ecco - parzialmente - qui! Bella pecionata dirà qualcuno ...



La "schedina" è - per quanto sopra - "fake" ma è rimasta in posizione per contenere quanto c'è sotto ... il tutto è mantenuto in posizione con "colla a caldo" (uno dei contatti, freccia rossa, è a vista) e credo sia superfluo dirlo!!!

Mi mancano, adesso, un "alloggiamento" per le pile (più è piccolo e meglio è) ed un ... micro-mini-micro interruttore. vorrei evitare i fili "volanti", se riesco! Sto anche pensando ("arrangiato per arrangiato" va bene lo stesso) di realizzare un piccolo camioncino da caricare con uno dei "container di carta" ed una cabina guida da inventare ... dovrebbe consentirmi di guadagnare un minimo di spazio in più. JA POSSO FA'!!!
Asiatici, virulenti, saluti
Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Ciao,

La nonna di un caro amico soleva Dire: "dallo, dallo e dallo ... si piega pure lo metallo!". Io sto, invece, cercando di fare andare il mio ... telaio. La situazione, al momento, è come in foto:



Viaggia dignitosamente, ma ho necessità di realizzare un alloggiamento solidi per le batterie (LR41H): per mantenerle "incolonnate" ho usato un pezzetto di tubo, in plastica, dei filtri degli acquari (in cui entrano perfettemente), invece non riesco "fissare" in modo affidabile i fili elettrici (in particolare quello "ai bordi" della batteria, quello "sotto" sembra essere meno complesso).

Tutto ciò anche perchè i miei "attrezzi" si limitano a colla, forbici, nastro isolante/carta, cacciavite (da orologiaio) senza scordate (in foto) qualche elastico. Servirebbe anche un microinterruttore (ma è forse più facile che un astronave venusiana atterri nel lago cittadino di Hoan Kiem) e, in principio andrò con due fili "vaganti" ... .

Ecco infine, per chi ha voglia di continuare a seguirmi, qualche immagine dinamica.



Asiatici saluti
Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Ciao,

Andiamo avanti ...



La cabina di guida è in cartoncino (non è che calzi granchè bene, poi vedremo), il barilotto (scotch-carta) contiene le pile, sotto la schedina c'è il "motore" ed i due fili rosso/nero (a vista) servono a chiudere il contatto (un interruttore verrà, abbiate fede ... Mi manca il "carico", avente anche la funzione di coprire il tutto ...

Concettualmente (molto concettualmente ) marcia devo (cercare di) dargli una veste estetica meno raffazzonata! Il tracciato non è stato toccato (per tale ragione il "veicolo" impegna le piazzole delle fermate pur senza arrestarsi) perchè ho in magazzino una meccanica nuova che spero possa - finalmente - funzionare come dovrebbe ...

Asiatici saluti
Francesco

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Francesco Z.

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Ciao,

Molto avventurosamente, è finita così ...




PRO, sostanzialmente UNO: Cammina, ed è quello che mi ero prefisso!!!

CONTRO, tanti/troppi : quasi tutti legati alla soppressione della "schedina" risultata "fasulla": un pò troppo veloce, un pò rumoroso, i fili di contatto sono "volanti" ela soppressione del piccolo integrato ha inabiliotato tutti gli automatismi (sono pilotati da magneti "sotto" il manto stradale): i bus devono/dovrebbero rallentare prima della fermata/arrestarsi/aspettare/ripartire/accelerare una volta più lontani oppure in alternativa ... "tirare dritto". NON accade nulla di tutto ciò. Ultimo ma non ultimo la finizione è, eufemisticamente, molto approssimativa.

Tutti i magneti sono - però - ancora al loro posto e spero che utilizzando un'altra meccanica in configurazione originale ...

Asiatici, e forzatamente domestici, saluti.
Francesco

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Francesco Z.

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GraNde, ... e non aggiungo altro !!

Marione

Beh dai, alla fin fine non è proprio così mostruoso. Come immaginavo, eliminando la schedina saltano gli automatismi del percorso... con un circuito senza fermate di autobus non sarebbe un problema, così fà un po' ridere, ma insomma, meglio che tenerlo fermo... e poi vedi ma i ti riuscisse di trovare una schedina di ricambio... secondo me dovrebbero esistere, certo fartela spedire costì (ammesso trovarla) mi pare un tantino "avventuroso", però magari farla spedire a Roma per quando ritorni... a proposito... ma per rientrare in Italia come e quando potrete?

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Ciao,

@ Mario Mancastroppa: GRAZIE!

Poi, partendo dai fondamentali: rientro in Italia? Beh (NON è, comunque, previsto prima di mesi a meno di catastrofi non ipotizzabili al momento); VATTELAPPESCA!!! .

Passiamo al bus/camion, considerazioni sparse:

1) Visto il caos planetario in corso credo che cercare una "schedina" adesso ... . Però in garage ho un autobus (nuovo ed imballato) completo. Spero che almeno questo NON faccia storie...
2) Automatismi: è andata - Giacomo - come avevi previsto. Volendoli eliminare le deviazioni verso le fermate occorre(rebbe) rimuovere, anche pro tempore, i magnetini che stanno sotto la strada. Ma non credo lo farò ... i bus vorrbbero restare la priorità e i bus si ... fermano alle fermate! .
3) Se/quando rientrò in Italia cercherò una batteria per droni (ho visto ne esistono di microscopiche) e metterò, sperabilmente, un pò di ordine nei cavi!!!
4) visto che cartoncino/colla/tempo da "uccidere" ne ho potrei sempre inventare una carrozzeria di bus ...

Poi ... ho provato a porre sotto il magnete guida" (del bus) un filo di ferro, sottile e flessibile: lo "sente" ed aderisce perfettamente questo potrebbe aprire qualche scenario interessante: a quanto visto sul "tubo" questi bus arrampicano gagliardamente ... e, ultimo ma non ultimo, si potrebbe invertire il senso di marcia ed inventare una bella "corriera postale" di quelle che tempo addietro muovevano dalle nostre parti, magari in giro per i monti. Hai visto mai che ...

Certo però che una "carrozzeria" degna di questo nome ...

Asiatici saluti.
Francesco

PS: il GP di Formula UNO (del VN) previsto per i primi di aprile è in odore (forte, molto forte) di rinvio ...

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!