Ciao, in silenzio e con tanta pazienza mi sono deciso a montare e dipingere il kit della auhgen che da tempo stava nella scatola.
posto subito il risultato parziale in quanto mancano ancora dei pezzi di grondaia e il tetto va completato con ulteriore invecchiamento e pittura, manca il nome della stazione e qualche passeggero in attesa
Poi con piu calma se interessa descrivo le fasi di pittura

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Franz
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direi che la descrizione delle fasi della pittura ti è OBBLIGATORIA

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Innanzitutto ti dico che il colpo d'occhio è molto bello!
Poi vorrei sapere cosa intendi x "pittura" non sono esperto di kit di montaggio, l'hai pitturata o solo sporcata?

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l'arte è di tutti ma non è x tutti...

Ciao Fabio, per pittura intendo che il kit, dopo averlo parzialmente montato l'ho dipnto nel modo seguente:
1 - Primer Tamya spray, crea una base che consente alle fasi successive della pittura di aderire perfettamnete, inoltre crea uno spessore sottilissimo che NON eleimina neanche i dettagli piu fini. grantisco l'assoluta qualità del prodotto, lo uso da piu di vent'anni. vedi immagine 1
2 - Colorazione di base delle varie zone con aerografo utilizzando sempre i colori Tamya. vedi immagine 2 e 3 per la tabella colori.
3- per dare risalto alle zone in ombra e far uscire ulteriormente la texture dei mattoncini, dei bordi delle finestre e di tutte le parti in rilievo ho utilizzato un lavaggio della mig, questo penetra ovunque si allarga e crea un uffetto sporco invenchhiato molto realistico, inoltre quando asciuga è perfettamente opaco, consigliatissimo. vedi immagine 4
4 - A questo punto per dare delle luci e creare quell'effetto di di diversità che si nota sugli edifici in mattoncini, dove ovviamente non possono avere tutti lo stesso colore, con i colori acrilici della vallejo ho evidenziato gli angoli dell'edificio, i davanzali e creato delle zone o macchie sulle facciate dell'edificio variando anche se di poco la tonalità della mescola che ho preparato
La mescola era composta da 30% BEIGE brown + 40% FLAT BLACK + 20% RED + 10% Sunny SKYTONE, aggingendo o diminuendo le percentuali dei colori indicati alla mescola iniziale ovviamente ho potuto variare le tonalità, volendo poi creare un tono più slavato basta aggiungere a proprio gusto un colore tipo legno, io uso il WOOD della Andrea Colors.
5- volendo poi dare un senso di sporcizia e consunto ho utilizzato le poveri della Mig, smoke, terra europea, sabbia , cemento, con le quali ho ripassato tutte le zone del marciapiede.
Questo prodotto consente di rendere uniforme il tutto, marciapiede-stazione-tetto, in quanto le varie tonalità si richiamano tra loro e danno un senso di realismo molto convicente.
Avrò sicuramente dimenticato qualcosa, ma a grandi linee questo è stato il metodo di pittura che ho eseguito
L'ultima immagine descrive la tecnica di utilizzo dell'aerografo per dare il colore di base e al contempo creare sin da subito un minimo di effetto tridimensionale della facciata.

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Franz
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Perfetta spiegazione, e ottimo lavoro.

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Fabio,
Adesso ti manca solo l'aerografo.
Per fare le prove ti do le mie casette..., tanto con le manine che hai verrebbero bene anche le prime che fai
Un caro saluto
Mauro

Complimentissimi, Francesco - lavoro bellissimo

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Un salutoNe,
Antonio

"Creative work is serious play" (R. Fripp)

Fantastica spiegazione,salvata subitissimo nella cartella preferiti,mi tornerà utilissima.
Grazie Francesco

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Sandro

Ho sempre odiato i kit perché hanno quell'aspetto "plasticoso" lo so, direte che è ovvio perché è plastica ma con un sistema come quello che ha usato Francesco si riesce a rendere piacevole anche qualcosa che nasce di scarsa qualità.

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L'autocostruzione è affascinante ma richiede tanto tempo, competenza e documentazione per essere realizzata a dovere.
Personalmente già la pratico con i soldatini ed il tempo da dedicargli è veramente tanto, quindi vedo i kit del modellismo ferroviario come una scorciatoia, anche se trovarne di validi in scala N non è semplicissimo almeno per i miei gusti.
Resta il fatto per il mio modo di vedere il modellismo che un kit di plastica necessita sempre di personalizzazioni con accessori che lo rendano intanto un pò unico, e poi sempre secondo me va sempre quantomeno colorato o magari dipinto, già soltanto il coprire la plastica con il colore rende il manufatto più verosimile, colore OPACO ovviamente.
Io penso che se siamo disposti a spendere centinaia di euro per locomotive, vagoni e centraline per avere qualità e realismo allora perchè devo vederli girare in un mondo di plastica come da Toys?
Lo stesso discorso mi viene da applicarlo anche ai rotabili, infatti quando sarà penso che con coraggio gli riserverò un trattamento di vissuto, non mi piace vedere che tutto quello che circola su rotaia sia come uscito dalla fabbrica o dal lavaggio pochi secondi prima di sbucare dalla galleria
Ovviamnte queste sono mie considerazioni, poi ognuno si diverte ed è soddisfatto del risultato personale secondo i propri gusti ed il modo di vedere le cose che per fortuna è sempre diverso in ognuno di noi, essere dei fondamentalisti in questo mondo penso sia deleterio per lo spirito del gioco

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Franz
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In pratica l' A B C del modellismo statico, cercare di dare un aria naturale ed in scala ai nostri manufatti attenuando colori troppo lucidi irreali già di per se.
per un modellista statico ad esempio rimane naturale opacizzare tutte quelle superfici non metalliche o dipinte in colori lucidi ( esempio carrozzerie di autovetture civili ).
Nel fermodellismo non è ancora diffusa questa pratica di colorare opportunamente le varie case o parti di arredamento.
Qui un mio lavoro su un mezzo militare in scala 1:72 dove la ricerca del colore opaco è spinta al massimo ( scusate la qualità delle foto ma sono state fatte di fretta )

Bé Fabio, non è i kit nascano di scarsa qualità, in genere il dettaglio è sempre ben fatto, li fanno colorati in pasta per chi si accontenta, ma sulla forma non c'è confronto con quello che si riesce comunemente a fare a mano. Io direi anche che per chi non è pittore e non ha tempo o voglia o interesse, c'è anche un'altra strada, montandoli semplicemente e dandogli una bella passata di opacizzante, cambia totalmente l'aspetto e poi magari, appoggiandosi su questo strato ricettivo più della plastica, uno può anche cominciare a ritoccare qualcosa con piccoli passaggi.

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nella sessione fotografica di ieri ho ripreso anche la stazione, dove nel frattempo avevo aggiunto la scritta della località, inventata , adesso la devo solo mettere sul plastico

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Franz
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complimento davvero un gran bel lavoro

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non e' mai troppo tardi

Bellissimo!
Tra l'altro si nota nella pittura la mano del modellista, hai anche lumeggiato.