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 Oggetto del messaggio: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 07/10/2014, 22:08 
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Salve a tutti!
Facendo un pò di ricerca ho constatato che nel mio caso (ovvero per la riproduzione della stazione di Lodi è meglio usare il codice 80 invece del 55. Infatti nella stazione di Lodi "probabilmente" ci sono rotaie UNI 60 (tra le più pesanti presenti oggi nelle FS). Ho letto che il codice 80 approssima abbastanza bene le rotaie UNI 60 (anche se con qualche eccesso).
Il codice 55 è più adatto per linee secondarie.

Mi viene un dubbio! Ma codice 80 è 2,1 mm sia in H0 sia in N?


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 6:26 
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allora, premesso che esistono diversi codici per le rotaie, (i più diffusi in N: 80,70,55,40) e che queste misure equivalgano ai millesimi di pollice, quindi 40---- 1 mm, 55----1,375 mm, 80-------2mm, l'uni 60 è alto 160 mm, quindi 1 mm in scala. se sei pignolissimo devi usare il code 40, (altezza 1mm) ma devi costruire tutti gli scambi, mentre per la piena linea puoi usare il flessibile micro engineering. In realtà ho notato che anche in h0, molti eccedono con queste misure poichè l'altezza del fungo viene percepita più bassa di quanto non sia (chi nota 0,375 mm mentre guarda un plastico????). il codice 80 invece lo si può usare, ma il realismo non è eccezionale (ma se è ben posato e inghiaiato come ho visto su molti plastici inglesi, diventa bello e fine :shock: ) .quindi ragionando col metro dei millimetri, il più corretto è il codice 40. Ragionando in termini di comodità, di impatto visivo e di economicità, il peco code 55 è ottimo. Sta a te decidere poi :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 8:07 
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Dario, fa una semplice prova:

Prendi un omino della Preiser (che hanno una altezza di circa 1.2 centimetri ovvero 180 cm al vero) e mettilo in piedi su una traversina di un binario codice 55 e di uno codice 80.
Ogni dubbio su cosa usare sparirà immediatamente :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 9:10 
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Se non hai omini Preiser per vedere con i tuoi occhi: usa il codice 55, e tieniti a distanza dal codice 80 ...
Come dice Matteo se sei pignolo dovresti buttarti sul codice 40 ma poi ti devi fare gli scambi.
Prendi armamento Peco codice 55 scala N e vai tranquillo.
Usa deviatori lunghi per i primi due binari di circolazione e quelli medi per il resto.

Hai provato a fare il conteggio dei deviatori che dovrai acquistare per la tua stazione di Lodi?
E più o meno quanti flessibili dovrai acquistare per realizzare i binari di stazione (perchè userai i flessibili, vero?)
Dopo di che scegli il tuo fornitore di binari, leggi il prezzo unitario di ciascun pezzo e fai un conto di quanto ti costerà il tuo progetto (comprensivo del supporto in legno), che a mio avviso è abbastanza ambizioso.

Trattandosi della prima esperienza con un plastico ...io avrei optato per qualcosa di più piccolo per iniziare, magari modulare cosi via via poi ti espandi, in base al tempo e alle disponibilità economiche, ovviamente tenendo bene a mente quale dovrà essere il tuo punto di arrivo ...

Hai quasi 10 metri x quasi 3 metri da sfruttare, probabilmente potresti fare qualcosa di meglio, esempio un buon tracciato a parete a forma di L con 1-2 stazioni piccole, due nascoste (o coulisse) agli estremi e dei punti di manovra da qualche parte: se poi non ti piace il punto punto ci sono diversi progetti in rete ad anello, basta saper cercare ...

Una grande stazione ti prende tutto lo spazio (che possibilità di gioco hai su un tracciato siffatto? veder andare i treni probabilmente senza una logica precisa ... se pensi che questo possa divertirti OK ma se non è questo allora conviene pensare prima anche a come ci giocherai sul tuo plastico quando finirai il tuo progetto, se lo finirai...).


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 11:32 
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Cita:
Se non hai omini Preiser per vedere con i tuoi occhi: usa il codice 55, e tieniti a distanza dal codice 80 ...
Come dice Matteo se sei pignolo dovresti buttarti sul codice 40 ma poi ti devi fare gli scambi.
Prendi armamento Peco codice 55 scala N e vai tranquillo.
Usa deviatori lunghi per i primi due binari di circolazione e quelli medi per il resto.

Hai provato a fare il conteggio dei deviatori che dovrai acquistare per la tua stazione di Lodi?
E più o meno quanti flessibili dovrai acquistare per realizzare i binari di stazione (perchè userai i flessibili, vero?)
Dopo di che scegli il tuo fornitore di binari, leggi il prezzo unitario di ciascun pezzo e fai un conto di quanto ti costerà il tuo progetto (comprensivo del supporto in legno), che a mio avviso è abbastanza ambizioso.

Trattandosi della prima esperienza con un plastico ...io avrei optato per qualcosa di più piccolo per iniziare, magari modulare cosi via via poi ti espandi, in base al tempo e alle disponibilità economiche, ovviamente tenendo bene a mente quale dovrà essere il tuo punto di arrivo ...

Hai quasi 10 metri x quasi 3 metri da sfruttare, probabilmente potresti fare qualcosa di meglio, esempio un buon tracciato a parete a forma di L con 1-2 stazioni piccole, due nascoste (o coulisse) agli estremi e dei punti di manovra da qualche parte: se poi non ti piace il punto punto ci sono diversi progetti in rete ad anello, basta saper cercare ...

Una grande stazione ti prende tutto lo spazio (che possibilità di gioco hai su un tracciato siffatto? veder andare i treni probabilmente senza una logica precisa ... se pensi che questo possa divertirti OK ma se non è questo allora conviene pensare prima anche a come ci giocherai sul tuo plastico quando finirai il tuo progetto, se lo finirai...).


Ognuno deve essere libero di fare le proprie scelte.... ma io condivido ogni singola parola di ciò che hai detto!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 13:15 
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1. Gli scambi li ho già. Sono 15° e 10° per la linea principale codice 80 (sia per la stazione sia per lo staging).
Tuttavia mi autocostruirò tutti gli scambi, anche se uso codice 55 peco. Perchè c'è troppa differenza tra gli scambi reali e commerciali. E quelli artigianali sono senza dubbio più belli.
Il codice 40 cmq non potrei usarlo perchè ho letto che molti modelli europei (a me interessano quelli italiani) non possono circolare.

2. Il plastico che intendo realizzare è modulare.

3. Per quanto riguarda la scelta del tracciato io la penso al contrario di te. Preferisco avere una sola stazione ma reale, il cui funzionamento è certo (essendo reale) e su cui posso vedere i treni sia transitare lungo tutta la stazione, sia eseguire manovre (le manovre per me sono la cosa più divertente nell'esercizio ferroviario), piuttosto che due stazioni piccole di fantasia con un tracciato di fantasia.

I treni avranno una logica più che precisa poichè posso simulare gli orari di arrivo e partenza reali. Inoltre la stazione di Lodi giustifica anche il traffico merci (diversificando l'esercizio ferroviario).

Se pensi che nel gestire un intera stazione di una città non c'è gioco allora ...abbiamo due opinioni diverse di gioco O.o
Per fare un plastico "giocabile" non si deve necessariamente fare un plastico "giocattolo" (con ponti e gallerie che sbucano un pò ovunque e assolutamente irrealistici).

4. Non ho fretta di finire tutto in poco tempo. Preferisco andare piano ma bene, piuttosto che di fretta e arronzare. Farò cmq un modulo per volta. Poi se per caso non dovessi farcela pazienza, almeno ci ho provato a fare le cose come desideravo :D


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 14:40 
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Dario Lombardi ha scritto:
Tuttavia mi autocostruirò tutti gli scambi, anche se uso codice 55 peco.


Tieni presente questo:
Autocostruire lo scambio usando codice 55 Peco = autocostruire lo scambio con codice 80

L'immagine che allego dovrebbe farti desistere dall'autocostruzione di una scambio realistico con i profili del codice 55 peco.
Dovresti invece procurarti profili con vero codice 55


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 14:45 
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Se vuoi autocostruirti gli scambi e impiegarli con i flessibili peco guarda questo link: http://le-forum-du-n.forumotions.net/t1 ... cf-de-remy, è un plastico in stile SNCF , con binari misti, codice 55 peco-autocostruiti e tronchini con flessibili in codice 40. spero ti sia utile :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
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Perché complicarsi la vita quando, nella stragrande maggioranza dei casi, i binari verranno osservati dall'alto e quindi la loro altezza sarà poco apprezzabile? Mi si può rispondere che il sapere di aver fatto qaualcosa di perfetto é già di per se stesso gratificante. Lo accetto, ma permettetemi un ulteriore domanda: questo vale le limitazioni in cui si incorre, tipo la circolazione di alcuni modelli o il ricorso a materiale non commerciale? Nella mia lunga vita di modellista mi sono reso conto che tutti quei colleghi poco inclini ai compromessi (peraltro inevitabili), sono quelli che portano meno grano al mulino.
Salutroni - Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
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Perdonami Francesco, ma ... :D :shock:
Perché complicarsi la vita a cercare di fare dei modelli "in scala" quando ....
Perché complicarsi la vita a cercare di avere anche quello che circonda i modelli "almeno in proporzione" ....
Beh... in fondo neanche i ganci Arnold esistono nella realtà :lol: :lol:

No comment ( e anche io ho perso un'occasione per stare zitto: mi sà che devo cercarmi una baita in Tibet anche io ... ma preferivo al mare :roll: )

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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 16:35 
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Perdonami Francesco ma, pur nel massimo rispetto delle tue considerazioni, non condivido.
Se c'è una cosa che letteralmente ammazza la scala N, a mio modesto parere è, era, veder correre i treni su delle travi.
Mi sono accostato a questa scala solo dopo l'uscita del binario Peco 55 lui si, secondo me, ottimo compromesso tra i tanti in gioco.
Non sono neppure d'accordo che i plastici si guardano dall'alto. Magari seduti, ma treni all'altezza dell'occhio, come nella realtà.
Il binario "È" il plastico e, sinceramente quanto personalmente, se ritenessi inadeguato il materiale già in mio possesso, non esiterei a rivendere e comprare quello che ritengo giusto.
Dall'armamento non si torna indietro, a maggior ragione se è un progetto importante.
Solo il mio personalissimo parere s'intende.


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 16:36 
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è un po' lo stesso discorso del modellista statico che magari riproduce nei minimi dettagli gli interni di uno Spitfire, con tanto di fili, supporti, leve, tasti, interruttori, grilletti, nastri di cartucce per le mitragliatrici, barre di supporto , tubi idraulici, ecc e poi alla fine si intravvederà appena la cloche dal tettuccio di plastica :roll:...diciamo che ai modellisti piace il ''c'è ma non si vede,
il solo sapere che c'è mi fa pensare che sia realistico'' non so se mi sono spiegato :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
MessaggioInviato: 08/10/2014, 16:45 
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enzo fortuna ha scritto:
Perdonami Francesco, ma ... :D :shock:
Perché complicarsi la vita a cercare di fare dei modelli "in scala" quando ....
Perché complicarsi la vita a cercare di avere anche quello che circonda i modelli "almeno in proporzione" ....
Beh... in fondo neanche i ganci Arnold esistono nella realtà :lol: :lol:

No comment ( e anche io ho perso un'occasione per stare zitto: mi sà che devo cercarmi una baita in Tibet anche io ... ma preferivo al mare :roll: )



Vedi Enzo, nella vita bisogna saper scegliere fra ciò che é utile, razionale, bello, buono, e quello che é solo un contorno a quanto sopra. Certe discussioni mi ricordano molto quella dei Teologi Bizantini sul sesso degli Angeli. Discussione stuzzicante forse, ma assolutamente sterile. Un modello, un diorama, un plastico va valutato per la capacità che ha di rappresentare la realtà, e non per il decimo di spessore in un muro o del passo di una locomotiva. In questo momento, per esempio, sto lavorando alla trasformazione modellistica di una 402 B del Prado e ti garentisco che, mio malgrado, i compromessi sono innumerevoli.
Considera che l'altezza di un binario é difficilmente apprezzabile, un albero mal fatto é un pugno in occhio. Non parliamo poi di certi modelli, fedelelissimi al decimo di millimetro che a ogni curva partono per la tangente.
In quanto ai ganci Arnold hanno, quanto meno, il grande merito di aver evitato alla"N" i casini che la ricerca di ganci, più o meno realistici hanno creato, in "HO".
In quanto a ciò che dice Giovanni, non posso che condividerlo. Il problema sta però nel fatto che in un plastico le "travi" finiscono coll'essere inapprezzabili.
Ciò che dice Matteo é verissimo e lo condivido , al punto che lo avevo già evidenziato nel mio precedente intervento.
Cordialmente - Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
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Avevo già detto il mio "No Comment" e lo ribadisco :(
Purtroppo a me ... queste argomentazioni infondono solo tristezza e mi confermano la "media" che vedo in Italia.
Menomale che qualche "eroe" resiste sempre. 8-)
Comunque, ora vedo se trovo qualche inserzione per la baita in Tibet, basta che si veda il mare in lontananza :D :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: CODICE 80/CODICE 55
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enzo fortuna ha scritto:
Avevo già detto il mio "No Comment" e lo ribadisco :(
Purtroppo a me ... queste argomentazioni infondono solo tristezza e mi confermano la "media" che vedo in Italia.
Menomale che qualche "eroe" resiste sempre. 8-)
Comunque, ora vedo se trovo qualche inserzione per la baita in Tibet, basta che si veda il mare in lontananza :D :roll:


Enzo come non condividere... ;)
Manca anche la coerenza.
Due anni fa qualcuno a Novegro mi ha smerigliato i cotiledoni per mezzora per raccontarmi come aveva riprodotto non so quale particolare su una sua autocostruzione o elaborazione o lastgrina di non so chi!
Adesso il binario nel plastico è un dettaglio irrilevante. Mah...
Senza contare che nessuno, ma io sono il solito cialtrone, ha menzionato la conducibilità elettrica.
Perchè in questo caso che batte fleishmann non c'è nessuno.
Allora perchè non suggeriamo anche quelli?
Poi la realtà riprodotta in scala N per qualcuno è relativa. A chi piace riprodurre il tergicristallo e a chi piace far viaggiare treni "perfetti" su putrelle da armatura di grattacieli.
Se trovi la baita, vedi che se è una "bifamiliare" dividiamo le spese. ;)
Tutto il resto è noia, (Giacomo Leopardi, non Califano! :D)
Ciao e alla prossima
Mauro "ignoranza" Porcelli


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