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Una curiosità. Nella mia nuova scatola dei comandi, come ormai sapete, ho montato un trasformatore Trix, utile sia per la circolazione dei treni che per gli scambi.
Insomma uno con le prese per i quattro cavi blu e rosso e anche bianco e neri.
In realtà, inizialmente io avevo montato su un vecchio Roco 0905, vintage sicuramente ma bello da vedere, soprattutto con la scatola nera e l'altro trasformatore Roco accanto, un 10727.

Purtroppo questo trasformatore, che avevo trovato in un mercatino, dava dei problemi. Quando andavo a premere i pulsanti degli scambi mentre il treno era in corsa, infatti, si sentiva un ronzio e poi il treno rallentava moltissimo o, nel caso di alcune locomotive, si fermava proprio. Ovviamente, lasciando i pulsanti, il treno ripartiva subito. Mi è dispiaciuto, dopo tante prove, doverlo rimuovere per mettere il Trix, che così bianco non c'entra molto con il resto della scatola.

Quindi vi domando: quest'effetto poteva dipendere da un danno all'interno del trafo? O ci potevano essere altri motivi?


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MessaggioInviato: 30/10/2021, 17:44 
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Trasformatore perfettamente funzionante ma potenza erogate insufficiente. - Francesco

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Esattamente come dice Francesco.
Aggiungo che probabilmente quel trafo, molto economico, sfruttava la stessa uscita dal secondario per la trazione e per i servizi... altrimenti non si spiega l'influenza anche sulla circolazione (cosa che non ho mai notato sui fleischmann).
Io ho notato, con i deviatoi elettromagnetici Fleischmann, una bella differenza al passaggio dal trafo FLM 6735 (0,5A sull'uscita accessori) al trafo FLM 6755 (1A sulla stessa uscita).
I deviatoi manovrati singolarmente scattavano bene prima e molto bene dopo... ma nelle comunicazioni, dove due deviatoi scattano contemporaneamente, sono passato da una situazione in cui dovevo dare più volte l'impulso per far scattare anche il secondo, ad uno scatto contemporaneo e bello secco di entrambi con un solo impulso.
Ora ho montato per i servizi un 15V da 5A dedicato che... vabbè, posso anche farli scattare tutti assieme :lol: .


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MessaggioInviato: 31/10/2021, 0:18 
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:P Roby Io ho tutti 6755, il 6735 era un modello più piccolo ma assurdo, data anche la minima differenza di prezzo ;)
Ne ho solo uno che era compreso nella prima scatola Fleischmann che presi nel 1984... :oops: :oops: :oops: , treno + binari + trasformatore :D
Purtroppo ora Fleischmann ha difficoltà a produrre il 6755 per motivi di normative, ma sapendolo me ne sono messi in casa due di scorta nuovi nuovi , ciaoooooooooooooooooooooooooooo :lol: :lol: :lol: :lol:


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Come mai un trafo ha poca potenza per gestire quello che dovrebbe gestire?
E' un difetto proprio di quel modello quindi?


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MessaggioInviato: 31/10/2021, 10:59 
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Massimo Brigandi ha scritto:
Come mai un trafo ha poca potenza per gestire quello che dovrebbe gestire?
Quello che dovrebbe gestire è una loco, 3 LED, uno scambio alla volta, oppure 5 loco magari con motore sporco, 20 lampadine, più scambi assieme?
Sei tu che, in base a "quello che dovrebbe gestire", leggendo le specifiche del trafo e conoscendo i consumi degli utilizzatori, scegli quello adeguato, bilanciando prezzo e prestazioni.

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Ultima modifica di Vittorio Vegetti il 31/10/2021, 11:13, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 31/10/2021, 11:12 
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Un trasformatore dovrebbe poter gestire un plastico di medie dimensioni.
Non credo che visto il fatto che sia vecchiotto sia pensabile una gestione di una sola loco e tre semafori!

Tra l'altro nel mio caso ne risentiva quella che era l'unica locomotiva circolante, un po' pochino.


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Massimo, anche un plastico di grandi dimensioni magari viene sezionato in più distretti di piccole dimensioni, in modo da comandare più loco indipendentemente.
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E quindi basterebbe un trafo di potenza bassissima.
Falco, ha preferito eccedere.

Poi, soprattutto decenni fa, magari uno stendeva qualche binario sul tavolo o per terra e ci faceva girare un treno, e gli scambi li azionava a treno fermo (io, ad esempio)

Inoltre, la soluzione ottimale è quella detta da Roberto: un trafo solo per trazione, e servizi allacciati ad un altro alimentatore, ad es. uno di un vecchio PC portatile, che ha potenza da vendere (solitamente intorno ai 4 A, 18.5V, 70VA))

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Vittorio Vegetti ha scritto:
Massimo, anche un plastico di grandi dimensioni magari viene sezionato in più distretti di piccole dimensioni, in modo da comandare più loco indipendentemente.
Come Falco
E quindi basterebbe un trafo di potenza bassissima.


Io ho il plastico sezionato. Un trasformatore serve l'ovale esterno, l'altro trafo la sezione di binari interna per le manovre e lo scalo merci. Tra l'altro è un plastico piccino, perché è appena 1,20m per 60cm.

Il Roco doveva gestire l'anello esterno. Ma premendo uno dei tasti per gli scambi, la loco rallentava o si fermava. Comunque l'ho tenuto, tornerà buono per delle prove.


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Bene, se l'alimentatore per l'anello interno regge trazione/scambi, alimenta anche gli scambi dell'anello esterno con quello, e con il Roco la sola trazione dell'anello esterno.
Tanto se muovi scambi dell'anello interno probabilmente non muoverai quelli esterni.
D'altra parte se devi muovere 2 scambi contemporaneamente forse ci arrivi, di più non certo con l'alimentazione accessori di un trafo per trazione.
Sandro Costantino con 4A non riusciva a muovere in sequenza breve più di 4 scambi.

Se nessun alimentatore regge trazione/scambi, la cosa migliore, come già detto da Roberto, è alimentare i servizi con un alimentatore separato.
Così si può dare una botta agli scambi a 18-19V (e allora sì che si muovono!), senza interferire con la trazione.
Se non si vogliono cambiare le resistenze dei LED o si teme per le lampadine, si possono lasciare sotto alimentazione servizi del trafo, tanto non sono quelli che consumano.

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:P Ciao Vittorio, io non è che ho voluto eccedere perché è vero che il plastico è suddiviso in 11 zone ,
ma nella stessa zona possono muoversi anche due o tre locomotive contemporaneamente. :oops:
Dei 17 trasformatori utilizzati, 11 fanno sia trazione che servizi , i rimanenti 6 fanno solo servizi, 5 in corrente alternata e uno in continua ;)
Aggiungo inoltre che non è mai una buona cosa utilizzare un trasformatore al limite, ma lasciargli
sempre un 30 % di margine, così da non stressarlo, salutoni Francesco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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Francesco Falcone ha scritto:
:P Ciao Vittorio, io non è che ho voluto eccedere perché è vero che il plastico è suddiviso in 11 zone ,
ma nella stessa zona possono muoversi anche due o tre locomotive contemporaneamente. :oops:
Dei 17 trasformatori utilizzati, 11 fanno sia trazione che servizi , i rimanenti 6 fanno solo servizi, 5 in corrente alternata e uno in continua ;)
Aggiungo inoltre che non è mai una buona cosa utilizzare un trasformatore al limite, ma lasciargli
sempre un 30 % di margine, così da non stressarlo, salutoni Francesco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Da aggiungere che le locomotive più anziane hanno assorbimenti di tutto rispetto. Le disel della Roco di una ventina di anni fa, hanno un assorbimento che è parente dei 300mA,per cui tenendo conto delle dispersioni è facile debordare. - Francesco

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Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Francesco Falcone ha scritto:
:P Ciao Vittorio, io non è che ho voluto eccedere perché è vero che il plastico è suddiviso in 11 zone ,
ma nella stessa zona possono muoversi anche due o tre locomotive contemporaneamente. :oops:
Dei 17 trasformatori utilizzati, 11 fanno sia trazione che servizi , i rimanenti 6 fanno solo servizi, 5 in corrente alternata e uno in continua ;)
Aggiungo inoltre che non è mai una buona cosa utilizzare un trasformatore al limite, ma lasciargli
sempre un 30 % di margine, così da non stressarlo, salutoni Francesco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Da aggiungere che le locomotive più anziane hanno assorbimenti di tutto rispetto. Le disel della Roco di una ventina di anni fa, hanno un assorbimento che è parente dei 300mA,per cui tenendo conto delle dispersioni è facile debordare. - Francesco

Giustissimo Francesco e poi non dimenticate che Io ho varie doppie trazioni , quindi gnammmmm corrente buona :P


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Mi pare che qui parliate di plastici abbastanza sofisticati, di movimentazione di vari convogli e di GRUPPI di scambi.
ma leggevo ...

Massimo Brigandi ha scritto:
Purtroppo questo trasformatore, che avevo trovato in un mercatino, dava dei problemi. Quando andavo a premere i pulsanti degli scambi mentre il treno era in corsa, infatti, si sentiva un ronzio e poi il treno rallentava moltissimo o, nel caso di alcune locomotive, si fermava proprio. Ovviamente, lasciando i pulsanti, il treno ripartiva subito.


quindi, per me i casi son due.
O il trasformatore è andato per i fatti suoi, oppure, ipotesi più probabile, i motori degli scambi non si sganciano, non tolgono corrente a lavoro eseguito, e gli elettromagneti continuano a spingere. E quindi non mi meraviglio che con un uso del genere, continuato, l'alimentatore sia partito, e in queste condizioni di sforzo l'assorbenza gli cresca a manetta, e non fornisca tensione sufficiente neanche per un treno.

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:P Calcola che un solenoide Fleischmann richiede nel momento che scatta una potenza di 500 milli Ampere, mezzo Ampere per i meno esperti, ma poi stop :!:
Bisogna vedere questo 0905 che potenza eroga, ho provato a cercarlo ma non ci sono dati tecnici, però era dato per far andare treni in H0, quindi è più probabile che data la vetustà , abbia dato out, ciao Francesco. :oops:


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