Ah pero', e chi ti ferma piu' Avanti come un treno,il treno ci stai dai

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Sandro

Avevo a casa un vecchi scambio Lima che sfruttava il tuo principio del cuore mobile.
Ti allego alcune foto che magari possono tornarti utili.
come vedi c'è un punto di rotazione che è quasi a metà distanza tra cuore e punta degli aghi!

Devo dire che per scambi in zone nascoste potrebbe essere un'ottima soluzione!

Christian

Anche io avevo di questi scambi ma li ho eliminati perchè, a parte l'orrenda estetica, inducevano spesso al corto circuito.
Credo che con l'autocostruzione sia facile rendere flessibile quanto basta (assottigliandola) l'estremità dello scambio per consentire una agevole deviazione.

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salutoNi
Massimo

Nello scambio Lima tutta la parte mobile ha la stessa polarità acquisita per contatto tra ago e controrotaia;
autocostruendo è possibile tenerle alimentate in modo separato (credo che i corti avvenissero in prossimità della punta dell'ago).
Se poi per zone nascoste non interessa l'estetica, si può aumentare la corsa degli aghi, avvicinando le estremità degli stessi, ed aumentando pertanto la distanza tra ago e controrotaia.

Ciao ragazzi, sul mio primo plastico (1970) ricordo benissimo che avendo tutto armamento Lima avevo anch'io impiegato questi scambi che come giustamente fatte notare anche voi sono semplicemente orrendi (non è che i miei siano dei capolavori, però ) , il discorso a me sembra leggermente diverso, innanzi tutto una volta ripuliti e terminati con le loro traversine ed il ballast credo si presentino decisamente meglio, ma il problema è anche un'altro, io ho isolato il cuore che prende corrente solo dalla posizione del terminale dell'ago in funzione della sua posizione, quindi nessun problema di corti, altro fattore, io ho preso spunto dalla rete dove si vedono impiegati questo genere di scambi per le tratte ad Alta Velocità, non uso convogli ad alta velocità intesi come tali ma che comunque in una stazione di transito veloce anche per gli Intercity credo si possano impiegare .

Giancarlo

Una curiosità vedendo la tua foto.


perche tagliato non si potevano mettere delle scarpette diplastica e risultava già isolato? perche il taglio ?

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Un saluto
Andrea

... Vorrei ma non posto ...
http://www.brucoblurp.it

Ciao Andrea, semplicemente per una mia comodità nel montaggio, io inserisco i quattro terminali in due spezzoni di binario con 4 scarpette che mi garantiscono la distanza(9 mm) nei due pezzetti che mi creeranno il "cuore" preventivamente smussati a V, poi saldo il tutto alle traversine e successivamente sfilo i due binari ed eseguo i due tagli isolandomi dal tracciato, tutto lì, e poi che fastidio possono dare, solo una questione estetica ma se vogliamo vedere sempre meglio di quel pezzo di plastica nera impiegata normalmente dalle case costruttrici o no?

Nel mentre la "Famiglia" cresce, sono tutti da terminare e da pulire, l'incrocio non mi convince molto anche se un carro ha marciato con qualche difficoltà a causa delle impurità presenti in alcuni punti, vi è un trattino di raccordo che non mi è venuto bene, dovrò smontarlo e rifare un tratto della zona centrale ma comunque la soddisfazione è tanta, almeno per me, poi ci sono i Grandi Maestri ma io non lo sono, mi accontento e mi diverto un sacco, averci pensato prima a quest'ora avrei la mia zona scalo terminata

Giancarlo

chiaro grazie !

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Un saluto
Andrea

... Vorrei ma non posto ...
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Chi l'avrebbe mai detto che ti saresti cimentato in un lavoro così delicato e complesso!!!
Bravo!!!

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Si Mario in effetti quando la prima volta assistetti alla demo dell'Antonio a Novegro dissi subito che sarebbe stato impossibile per me avvicinarmi a questo genere di lavori, purtroppo non ho degli attrezzi sofisticati per ottimizzare l'opera e neppure le disponibilità finanziarie per acquistare dime od attrezzi specifici come indicatomi dall'Amici Enzo, il discorso che una dima costi 150$ che suddiviso una ventina di scambi sarebbero solo circa 7€ cad, il problema non sono i 7€ ma i 150$ quindi mi accontento e poi sono convinto che una volta terminati molti difetti spariranno, inoltre vale sempre la mia teoria "da 80cm..... " e la soddisfazione di riuscire in un qualcosa che fino a ieri era impensabile

Ho dato un'occhiata ai vari Link dettatimi da Enzo, a lavoro ultimato sono veramente uno spettacolo ma vanno benissimo anche così

Giancarlo

Bravo Giancarlo! Questa tua filosofia mi piace molto più di quella degli 80 cm. Lodevole spirito!

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Un saluto
Andrea

... Vorrei ma non posto ...
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Concordo.
Bravo Giancarlo.

Amedeo

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Terminato il primo prototipo, sono in attesa che mi arrivi l'attuatore della Peco per testarne l'effettiva movimentazione, manualmente funziona però...... , ho intenzione di costruirmi una sorta di maquette dove poter testarli singolarmente prima di andare a posizionarli sul plastico che dovrò smontare parzialmente per tutta la nuova zona scalo e rivederne la geometria in funzione di questi nuovi scambi .

Giancarlo

p.s. La massicciata è stata posta esclusivamente per fotografarlo ed alcuni sassolini si sono interposti nell'ago di deviata tenendolo leggermente aperto

Attento che i motori peco non mantengono l'ago nella posizione finale perchè gli scambi peco sono dotati di una mollettica che fa ciò!
Sarebbe meglio un motore tipo i Conrad

Per un lavoro così raffinato e artigianale veramente bello ti sconsiglio vivamente l'attuatore Peco
Qui ci vuole un servo che muova l'ago lentamente!!!!
Senza l'antiestetico rumore dell'elettrocalamita.

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...