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MessaggioInviato: 23/03/2020, 23:43 
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Pino Sorce ha scritto:
Complimenti, gran bell’impianto.

Grazie Pino
danilo oddone ha scritto:
Ciao Giancarlo innanzi tutto complimenti per i tuoi lavori
sei sempre fonte di ispirazione, puoi dare qualche info su utilizzo fibre, diametro, si piegano bene, nel lampione com'è il taglio, come sono fissate nel tubetto , ecc....., grazie Danilo

Ciao Danilo, le fibre che credo di queste si tratti in quanto presentano all'interno una sorta di aspetto prismatico quindi non penso si tratti di comunissimo filo di Nylon hanno un diametro di 0,25 avrei preferito uno 0,30 ma purtroppo il tubicino usato per il terminale dei lampioni l'ho trovato solo da 1mm con interno 0,30 e per la Legge sull'impenetrabilità dei corpi sono stato costretto ad impiegare lo 0,25, ovviamente non si piega ma consente dei raggi abbastanza stretti, diciamo intorno a R 60/80 di meno non ho provato per timore di spezzarle, il taglio dopo alcune prove ho notato che facendolo a fetta di salame l'intensità luminosa aumentava, in effetti in alcuni lampioni la luminosità è più intensa mentre in altri dove evidentemente ho sbagliato il taglio lo è di meno, comunque direi che non è male, nel tubetto per il momento non le ho fissate stanno tranquillamente al loro posto avendo un inserimento di circa 15mm, altro non saprei dire, qualche mese fa ho postato la mia prima prova dove facevo vedere l'idea ma con l'uso di una fibra ottica del diametro di 1mm ed in quel caso la luminosità era decisamente superiore.

Giancarlo

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Grazie Giancarlo come sempre disponibile a condividere
saluti Danilo


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Giancarlo scusa la mia ignoranza ma davvero non capisco... Hai messo più fibre dentro un lampione? Ok e quando arrivi alla plafoniera come fai a direzionarla in basso?
Altra domanda... Dove trovi queste fibre? In teoria sono quelle che si usano negli oggetti natalizi cinesi, o sbaglio?

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Fabio Capelli ha scritto:
Giancarlo scusa la mia ignoranza ma davvero non capisco... Hai messo più fibre dentro un lampione? Ok e quando arrivi alla plafoniera come fai a direzionarla in basso?
Altra domanda... Dove trovi queste fibre? In teoria sono quelle che si usano negli oggetti natalizi cinesi, o sbaglio?

Ciao Fabio forse mi sono spiegato male o hai male interpretato la mia spiegazione, la fibra parte dalla plafoniera, entra nel palo o meglio tubetto date le dimensioni, le ho tagliate tutte più lunghe per sicurezza dopo aver preso le misure usando del filo da cucito nero sia per vederlo meglio che per verificare l'entrata attraverso il tavolato, ho preparato una scatolina in forex quella sfuocata con il nastro blu nell'ultima foto dove si vede il cannocchiale, altro tubetto ma ovviamente grande abbastanza per accogliere le 10 fibre inserite in verticale onde evitare che fuoriuscissero, nella scatolina ho inserito un LED ho collegato il LED al mio impianto di illuminazione ed è tutto.
Le ho reperite in rete, una confezione da 5 metri 3,50€, comunque si credo siano quelle delle lampade cinesi.

Giancarlo

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Ciao Giancarlo, visto che condividiamo gli stessi binari, volevo chiederti se i solenoidi capovolti dei deviatoi funzionano senza intoppi oppure se, rispetto alla posizione scoperta, hai notato differenze. Questo perché, parlando qualche tempo fa con Vittorio Vegetti mi aveva detto che sul suo vecchio plastico armato con Fleischmann con massicciata, doveva alimentare i solenoidi capovolti a 17 Volt per dare maggiore potenza, altrimenti a volte, sebbene attivati, non si riusciva a completare lo scorrimento del meccanismo di spostamento della livetta e, ora che ricordo, lo stesso inconveniente lo avevo notato anche io quando, con il vecchio plastico, avevo provato a girare qualche elettromagnete.


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Pino Sorce ha scritto:
Ciao Giancarlo, visto che condividiamo gli stessi binari, volevo chiederti se i solenoidi capovolti dei deviatoi funzionano senza intoppi oppure se, rispetto alla posizione scoperta, hai notato differenze. Questo perché, parlando qualche tempo fa con Vittorio Vegetti mi aveva detto che sul suo vecchio plastico armato con Fleischmann con massicciata, doveva alimentare i solenoidi capovolti a 17 Volt per dare maggiore potenza, altrimenti a volte, sebbene attivati, non si riusciva a completare lo scorrimento del meccanismo di spostamento della livetta e, ora che ricordo, lo stesso inconveniente lo avevo notato anche io quando, con il vecchio plastico, avevo provato a girare qualche elettromagnete.
Succedeva anche a me con il vecchio plastico che aveva alcuni deviatoi fleishmann con i solenidi capovolti, spesso ero molto.... :mrgreen:
Il grande plastico di Aligi ha tutti i solenoidi capovolti nascosti, sono Arnold e mi sono sempre meravigliato di come funzionassero perfettamente!!

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Saluti
Mario
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Pino Sorce ha scritto:
Ciao Giancarlo, visto che condividiamo gli stessi binari, volevo chiederti se i solenoidi capovolti dei deviatoi funzionano senza intoppi oppure se, rispetto alla posizione scoperta, hai notato differenze. Questo perché, parlando qualche tempo fa con Vittorio Vegetti mi aveva detto che sul suo vecchio plastico armato con Fleischmann con massicciata, doveva alimentare i solenoidi capovolti a 17 Volt per dare maggiore potenza, altrimenti a volte, sebbene attivati, non si riusciva a completare lo scorrimento del meccanismo di spostamento della livetta e, ora che ricordo, lo stesso inconveniente lo avevo notato anche io quando, con il vecchio plastico, avevo provato a girare qualche elettromagnete.


Strano. Mai notato, anzi ho sempre avuto la sensazione di uno scatto più deciso. Vero però che, in analogico ho sempre usato trasformatori FL o Titan (copia conforme dei primi) la cui uscita in alternata è di 16 V effettivi (tester). Alla prima occasione devo provare ad alimentare a 12/13 V. - Francesco

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MessaggioInviato: 25/03/2020, 17:36 
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Mario Malinverno ha scritto:
Pino Sorce ha scritto:
Ciao Giancarlo, visto che condividiamo gli stessi binari, volevo chiederti se i solenoidi capovolti dei deviatoi funzionano senza intoppi oppure se, rispetto alla posizione scoperta, hai notato differenze. Questo perché, parlando qualche tempo fa con Vittorio Vegetti mi aveva detto che sul suo vecchio plastico armato con Fleischmann con massicciata, doveva alimentare i solenoidi capovolti a 17 Volt per dare maggiore potenza, altrimenti a volte, sebbene attivati, non si riusciva a completare lo scorrimento del meccanismo di spostamento della livetta e, ora che ricordo, lo stesso inconveniente lo avevo notato anche io quando, con il vecchio plastico, avevo provato a girare qualche elettromagnete.
Succedeva anche a me con il vecchio plastico che aveva alcuni deviatoi fleishmann con i solenidi capovolti, spesso ero molto.... :mrgreen:
Il grande plastico di Aligi ha tutti i solenoidi capovolti nascosti, sono Arnold e mi sono sempre meravigliato di come funzionassero perfettamente!!

Io da perfetto incompetente ti posso solo dire che alcuni funzionano perfettamente come hanno sempre funzionato sui precedenti plastici (intendo Vecchio Borgo Antico ed il Raddoppio) gli attuatori sono sempre quelli, attualmente ho avuto per 3 scambi dei problemi ma io credo che la causa sia dovuta ad un non corretto posizionamento sul piano di appoggio specialmente dopo aver steso la massicciata, altrimenti non si spiegherebbe perché alcuni funzionano perfettamente ed altri no.
Allacciandomi al post di Francesco anch'io per gli scambi ho un trasformatore da 16Volt.

Giancarlo

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Dalle vostre parole e dalle indicazioni di Vittorio ne deduco che i classici 12 Volt utilizzati per alimentare gli elettromagneti, sfruttando l'alimentatore Uhlenbrock utilizzato anche per fornire alimentazione alla centralina Intellibox siano i "colpevoli" del funzionamento discontinuo e inaffidabile. Sará necessario acquistare un alimentatore da 16/17 Volt dedicato solo per gli accessori.


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Pino, tieni in conto che poi il software potrebbe attivare più solenoidi quasi contemporaneamente.
A questo proposito forse Sandro ha da portare un contributo...
12 V assolutamente inadeguati


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Pino Sorce ha scritto:
Dalle vostre parole e dalle indicazioni di Vittorio ne deduco che i classici 12 Volt utilizzati per alimentare gli elettromagneti, sfruttando l'alimentatore Uhlenbrock utilizzato anche per fornire alimentazione alla centralina Intellibox siano i "colpevoli" del funzionamento discontinuo e inaffidabile. Sará necessario acquistare un alimentatore da 16/17 Volt dedicato solo per gli accessori.

Ciao Pino,premessa.....Giancarlo permettimi di rispondere a Pino nel tuo topic :mrgreen: .
Arrivo oggi da una sessione di 6 ore con il mio impianto,tra programmazione fatta con Win-digipet e sistemazione di alcuni solenoidi (Minitrix). Ne ho 40 e tutti capovolti,e 3 mi danno problemi. Su uno scambio ho sostituito il solenoide,su un altro l'ho per il momento ri-capovolto e funziona (può anche essere che lo lascio cosí). Tutti gli scambi sono collegati a ben 4 moduli-decoder Uhlenbrock,a sua volta alimentati da un Trafo 16V a 4A. Il problema é nato oggi pomeriggio quando ho fatto partire con il software 4 convogli,tutti nello stesso momento. E man mano,che i treni percorrevano il loro tragitto,si commutavano vari scambi contemporaneamente. E qua il problema,c'era sempre uno scambio che non riusciva a commutare. Sentivo un flebile click,ma non portava gli aghi in posizione. Da qui sono passato subito ad aggiungere un altro Trafo da 16V a 4A. Quindi ora ho 20 scambi alimentati da un trasformatore e gli altri 20 da un altro trasformatore. Ho riprovato a far girare esattamente gli stessi treni,negli stessi percorsi e tutti gli scambi hanno commutato correttamente. Senza impazzire,ho preferito agire subito,con l'aggiunta del Trafo. Ti ho portato la mia fresca esperienza :mrgreen: (grazie Vittorio V.)

P.s: siccome oggi sono fuso dai trenini,domani riprovo la cosa,e vediamo se commutano sempre tutti gli scambi (in automatico ed a gruppi)

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Sandro


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Dato il tempo a disposizione, ho voluto impiegarne un poco sull'argomento. Le marmotte FL da una certa epoca in poi, pur conservando l'indicazione destra/sinistra, hanno la possibilità di essere impiegate indifferentemente. Fatte una serie di prove, ho rilevato che se non impiegate utilizzando l'innesto di impostazione, quello più vicino alla levetta del comando manuale, lo scambio viene si comandato, ma lo scatto è meno sicuro. La prova fatta con più scambi e marmotte diverse nonché a varie tensioni mi ha dato un risultato costante. Aperta la marmotta la spiegazione è evidente: in posizione "derivata" il solenoide lavora con più resistenze. Dato che per montare la marmotta a filo bisogna girarla, quanto rilevato mi convince, specie che le istruzioni specificano di invertire la marmotta destra con quella sinistra - Francesco

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Quindi, come giá detto é un problema di potenza insufficiente a 12 Volt, che viene acuito ancor di più in caso di comando itinerari, con scambi che vengono attivati in sequenza. A questo punto é obbligatorio dotarsi di un trasformatore ben prestante per fornire tutta la potenza possibile.

FRANCESCO. Interessante la tua scoperta sulle tipologie di marmotte Fleischmann. Le mie sono di recente fattura quindi ambidestre.


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Pino Sorce ha scritto:
Quindi, come giá detto é un problema di potenza insufficiente a 12 Volt, che viene acuito ancor di più in caso di comando itinerari, con scambi che vengono attivati in sequenza. A questo punto é obbligatorio dotarsi di un trasformatore ben prestante per fornire tutta la potenza possibile.

FRANCESCO. Interessante la tua scoperta sulle tipologie di marmotte Fleischmann. Le mie sono di recente fattura quindi ambidestre.


Si , ma nascono montate sugli scambi come destre o sinistre. Prova a montarle usando l'innesto dal lato della levetta manuale. Dovresti comandare anche a tensioni relativamente basse. - Francesco

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Per Pino
meglio usare matrice di diodi per comando itinerari e modulo scarica capacitiva (una breve ma potente scarica che non ha incertezze)
Allegato:
14.JPG
14.JPG [ 164.19 KiB | Osservato 1555 volte ]

questo è quello che uso io nel mio costruendo plastico, collaudato con 5 scambi contemporaneamente nessun puntamento o incertezza


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