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 Oggetto del messaggio: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 14:54 
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Buon giorno a tutti i forumisti dediti alla scala più bella del mondo. Questo è il mio primo post da quando sono iscritto al forum e, prima di sottoporre all’attenzione dei “colleghi” il mio impianto di stile tedesco, ambientato nelle epoche III e IV, ne approfitto per una mia breve presentazione.
Appassionato di treni e di trenini da sempre, come tutti i nati nel leggendario periodo del boom economico, ho passato la mia infanzia giocando con i classici start set della Lima, allestendo il solito circuito ovale di binari sul pavimento di casa, con un paio di scambi giusto per movimentare un po’ il gioco e poi dare corrente per vedere sfrecciare a velocità assurde i robusti modelli in scala H0 che continuavano a passare davanti all’unica stazione esistente ogni trenta secondi.
Con l’adolescenza l’interesse per il modellismo ferroviario cominciò a calare per poi riprendere, in forma più matura e professionale, nel 1992 quando, avendo già da sette anni la patente da lavoratore pendolare in treno perché avevo iniziato a lavorare a Torino, grazie alla scoperta di un paio di negozi di modellismo ferroviario esistenti nella zona della stazione di Porta Nuova e attratto dal ben di Dio esposto nelle vetrine, decisi di avvicinarmi al mondo dei treni elettrici, complice anche l’acquisto di riviste mensili dedicate alla ferrovia e al modellismo ferroviario. Decisi fin da subito di optare per la scala N, grazie al fatto che in poco spazio si poteva già progettare un impianto più esteso e completo rispetto al corrispettivo in scala H0. Il rovescio della medaglia era la quasi assoluta mancanza di modelli delle ferrovie italiane, mentre l’abbondante offerta di prodotti in stile teutonico invogliava a buttarsi sullo stile tedesco, specialmente per una persona pigra come il sottoscritto. Dopo l’acquisto di uno start set Fleischmann iniziai, senza esperienza alcuna (purtroppo Internet e i vari forum specialistici erano ancora nel mondo dei sogni), aiutato dagli articoli delle suddette riviste e dall’acquisto di alcuni manuali specifici, a progettare il mio primo impianto che, sebbene un po’ grezzo e non privo di difetti, ha avuto il merito di farmi fare un po’ di pratica. Dopo qualche tempo fu smantellato per recuperare l’armamento e gli accessori allo scopo di iniziare il vero e proprio primo plastico (avente la caratteristica interessante di essere contenuto all’interno di un mobile fatto costruire appositamente) la cui costruzione mi impegnò per un paio di anni e la cui descrizione e foto vennero poi pubblicate sulle pagine modellistiche di una rivista del settore, sebbene allora non ancora completato in via definitiva perché un impianto ferroviario non è mai finito. Nel frattempo nel 2004 decisi di fare il grande passo, convertendomi al sistema digitale e iniziando a modificare le locomotive in mio possesso, armato di saldatore e fresa, per ricavare spazio per il decoder nei casi più disperati. Inutile dire che sono e rimango un convinto fautore del digitale, apprezzandone tutti i vantaggi e ora, con l’avvento dei modelli già dotati di decoder sonori, non tornerei mai più indietro.
Nel 2007 cambiai casa e ne approfittai per vendere il plastico (che a causa delle dimensioni del vecchio appartamento ero costretto a tenerlo nella mia vecchia camera da scapolo a casa di mia madre) e, grazie all’abbondante metratura del nuovo appartamento, avente una camera lunga e stretta, inadatta per essere utilizzata per scopi frivoli come salotto, cucina o camera da letto, sembrava fatta apposta per essere allestita come stanza dei giochi (niente a che vedere con cinquanta sfumature di grigio. Semmai di grigio ardesia… :D ), iniziai a progettare il nuovo impianto. Dopo un primo tentativo, gettato alle ortiche per ragioni di spazio, ripresi la progettazione per un plastico avente una larghezza di cm. 270 e una profondità di cm. 70 e iniziai i lavori nel 2010, intervallati da lunghe pause di inattività dovute a causa del tempo ceduto per altri interessi e alla necessità di studiare tutti i problemi legati alla scelta e all’utilizzo di elementi nuovi come decoder per accessori, moduli LocoNet, software di gestione dell’impianto etc…, nonché consultare i vari forum fermodellistici per reperire informazioni utili ed evitare errori in fase di progettazione e/o di esecuzione.
Finalmente, da pochi mesi, il lavoro è terminato e il plastico ha raggiunto la sua connotazione definitiva con l’adozione di una copertura in plexiglass trasparente, necessario per proteggerlo dal suo nemico più insidioso, ovverossia la polvere. In certi momenti ricorda un po’ un acquario. L’unica differenza è che nel mio “acquario” non nuotano i pesci rossi bensì rombanti locomotive diesel e sbuffanti vaporiere di origine teutonica. :lol: :P
Nel prossimo post inserirò la descrizione dell’impianto, le foto a corredo e lo schema dei binari.
Grazie per l’attenzione.


Allegati:
Commento file: Un piccolo anticipo in versione pre-acquario
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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 16:16 
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DESCRIZIONE DEL PLASTICO
La struttura portante è realizzata da un telaio aperto costituito da listelli in legno di pino e poggia su quattro gambe, sempre dello stesso materiale, dotate di robuste ruote pivottanti per consentire un facile spostamento in caso di necessità. Le dimensioni sono pari a 270 x 70 cm. e con un’altezza, compreso il fondale fotografico, di 60 cm.
I binari poggiano su una base di compensato con spessore 8 mm. , sagomato con il seghetto alternativo secondo l’andamento del tracciato e completa la piattaforma ferroviaria il classico sughero da 2 mm. avente funzione insonorizzante e per rialzare un po’ il binario.
La base del paesaggio è costituita da fogli di polistirolo espanso per edilizia, tagliati e sagomati grossolanamente con un cutter, ricoperta poi da cartapesta per modellare il terreno e le rocce. Questo materiale, già con successo utilizzato nella costruzione del plastico precedente, una volta asciutto permette di avere una base rugosa compatta e leggera nello stesso tempo, ottenibile a costo zero (vecchi quotidiani, acqua calda e colla vinilica) e facilmente colorabile poi con colori acrilici.
Non me ne vogliano i puristi, ma anche questa volta ho utilizzato l’armamento Fleischmann Piccolo che mi accompagna fin dall’inizio della mia attività modellistica e, pur riconoscendo i suoi limiti (gli elettromagneti dei deviatoi non è possibile installarli sottoplancia, il profilo della rotaia è un po’ abbondante per gli standard odierni, il costo non è proprio economico), presenta anche l’indubbio vantaggio di avere una massicciata preformata che facilità molto la posa del binario, una volta fissato il pietrisco ai lati del binario con lo stesso invecchiato con colore acrilico marrone, il risultato finale non è disprezzabile. Avendo scoperto gli sganciatori sottoplancia Repa/Uhlenbrock mi sono almeno evitato l’utilizzo dei Fleischmann e dei loro elettromagneti a vista.
L’impianto vuole rappresentare una zona della Germania non particolarmente definita, caratterizzata da un terreno montuoso/collinare per giustificare la presenza di gallerie e di tratti del tracciato nascosti per aumentare il realismo e nascondere i raggi di curvatura piuttosto stretti adottati a causa della profondità limite di cm. 70. Ho fatto buon uso delle curve R2 che consentono una circolazione teorica di tutti i rotabili in mio possesso, evitando come la peste il raggio R1 che porta notevoli problemi di circolazione.
Il tracciato dei binari si svolge su due livelli, raccordati dalla linea secondaria di diramazione e unisce due stazioni vere e proprie, la prima di diramazione a livello zero, è la classica stazione secondaria a servizio di un centro abitato non rappresentato e che si immagina raggiungibile dalla strada oltre la galleria. Tale impianto è su linea a binario singolo (come tutto il plastico) e agli estremi dello stesso sono presenti due portali di galleria sulla linea diritta e un portale sulla diramazione che conduce alla stazione principale di testa dopo un percorso accidentato tra salite, gallerie e arditi ponti.
Completano la dotazione due stazioni fantasma: la prima sul retro della stazione secondaria è dotata di quattro binari con disposizione a losanga per disporre della stessa lunghezza e presenza anche un cappio di ritorno per aumentare le possibilità di circolazione, quindi un treno che lasci la stazione secondaria viaggiando verso sinistra può fermarsi a un binario della stazione fantasma e poi ripartire, ricomparendo nella stazione secondaria, uscendo dal portale sul lato destro oppure, utilizzando il cappio di ritorno, può ripresentarsi nella stessa stazione uscendo dalla galleria nella quale era penetrato poco prima.
Il treno che lascia la stazione verso il lato destro può prendere lo scambio di diramazione per il corretto tracciato e raggiungere la stazione fantasma oppure andare in deviata sul suddetto scambio e iniziare la lunga salita verso la stazione principale, percorrendo tratti in galleria alternati ad altri allo scoperto e, sempre nell’ottica di aumentare le variabili in gioco, ho installato una seconda stazione fantasma a livello intermedio, dotata del binario di corsa più un binario di raddoppio, così posso effettuare incroci e superamenti di convogli.
La stazione principale è al servizio di un centro abitato posto sulla sinistra dell’impianto, abbastanza ben dettagliato e di media importanza. L’impianto è dotato di un fabbricato viaggiatori di medie dimensioni, un magazzino merci di una certa importanza e sulla parte destra è presente il deposito locomotive con la rimessa a due vie e tutta la serie di dotazioni tipiche del luogo (binario di rifornimento del gasolio, piano di carico con carboniera, deposito sabbia etc…). Sono presenti anche alcuni binari di stazionamento di carri e carrozze.
Come già anticipato, il funzionamento è di tipo digitale con l’utilizzo di una centralina Intellibox Basic interfacciata tramite pc al software Itrain, il quale permette un funzionamento manuale e automatico. Vari decoder accessori gestiscono il funzionamento di scambi, sganciavagoni e semafori mentre i moduli LocoNet assicurano la tracciatura della posizione delle varie locomotive presenti sull’impianto.


Allegati:
Commento file: Treno merci trainato dalla locotender BR 94 sul viadotto che sovrasta la stazione secondaria
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IMG_20171212_174001.jpg [ 320.95 KiB | Osservato 1674 volte ]
Commento file: Un breve treno passeggeri trainato dalla piccola diesel BR 360 in partenza dalla stazione secondaria
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IMG_20171212_173607.jpg [ 298.59 KiB | Osservato 1674 volte ]
Commento file: Altra inquadratura dello stesso convoglio
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IMG_20171212_173515.jpg [ 258.38 KiB | Osservato 1674 volte ]
Commento file: La grossa locomotiva V200 alle prese con il rifornimento di gasolio
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Commento file: Il distributore di benzina nei pressi della stazione principale
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Commento file: La piazzetta sul retro del fabbricato viaggiatori della stazione principale
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Commento file: Alcuni carri merci in sosta sul lato sinistro della stazione principale
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IMG_20171212_173729.jpg [ 251.66 KiB | Osservato 1674 volte ]
Commento file: Altri carri merci in sosta ai tronchini merci prossimi al deposito locomotive
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Commento file: Il pesante treno merci sulla tortuosa linea di diramazione tra ponti, curve e gallerie
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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 16:40 
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Ciao Pino, il Benvenuto è ovviamente d'obbligo ;) ;) ;) e complimenti per il tuo plastico, ho letto solo la prima parte percé altrimenti rischiavo di perdere la vista :lol: :lol: :lol: magari domani proverò ad inoltrarmi oltre, personalmente non lo troverei eccessivamente "tetesken" come dici tu se non fosse altro per alcuni edifici, mi sembrerebbe più un qualsiasi quartiere di Torino tipo Barriera di Milano, ma queste sono mie considerazioni :roll: :roll: :roll: l'unico appunto a mio modesto parere è l'accostamento degli edifici con il piano stradale, danno l'impressione di essere solo appoggiati, tutto lì ;) ;) ;)

Giancarlo

Non temere di di dire cose che sembrano troppo semplici


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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 17:11 
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Per essere una new entry sono ... senza parole :( :o :shock: !
La cosa che più apprezzo del lungo scritto è che ti sei fatto un
plastico per te e come piace a te ... bene anch'io la penso
così! ... il resto sono solo chiacchere da ... riviste!!! ;) ;) ;)
Naturalmente aspettiamo i nuovi capitoli del 'racconto', non penserai
di fermarti qui, vero :roll: 8-) :lol: ?
Buon aNNo

Marione


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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 17:12 
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Grazie Giancarlo.
Obbiettivamente la cura del paesaggio richiede un bell'impegno. Purtroppo, e questo è successo giá con il vecchio plastico e si è ripetuto con questo, il mio approccio alla progettazione e alla successiva esecuzione è dettato dalla concentrazione verso le parti strettamente ferroviarie, relegando case, strade etc... nelle zone del plastico non invasa dal Dio Binario... Poi in così poco spazio si rischia sempre di fare i salti mortali per rendere il tutto piuttosto verosimile. Posterò poi lo schema del circuito, così l'andamento dei binari sará piú chiaro e altre foto piú decenti, spero.


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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 17:15 
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Grazie Mario. Posterò anche la mia "filosofia" modellistica dettata dai ventisei anni di esperienza che, comunque non è comunque sufficiente. C'è sempre tanto da imparare da tutti e spero di poter dare il mio modesto contributo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 19:21 
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La mia “filosofia” modellistica.
Spero di non peccare di presunzione o di protagonismo nel presentare quelle che sono le mie esperienze nel campo, maturate in ventisei anni di esperienza e basate quasi esclusivamente per almeno i primi dieci anni sulla lettura di riviste e libri del settore, senza avere quasi contatto con altri appassionati per scambiare consigli e idee. Poi con l’avvento di internet e dei vari forum, per fortuna, la situazione relativa allo scambio di esperienze, almeno virtualmente parlando, è migliorata notevolmente.
Non sono un collezionista o uno scatolaro e nemmeno un conta chiodi. A me piace muovere i modelli su un impianto e simulare quello che avviene nella realtà, pertanto, alla perfezione dei particolari preferisco l’affidabilità elettromeccanica delle locomotive, i circuiti elettrici senza problemi e una posa del binario curata alla perfezione, ciò per avere il più possibile un funzionamento regolare.
Per questo motivo negli anni ho fatto una selezione dei modelli dal funzionamento impeccabile e sui quali puntare, eventualmente acquistando più versioni della stessa macchina oppure, per mancanza di numerazioni alternative, addirittura le locomotive con lo stesso numero di catalogo, tanto in scala N chi va a verificare il numero di serie sul pancone…. :lol: Nello stesso tempo ho rivenduto modelli dal funzionamento altalenante o che ponevano seri problemi su alcuni scambi, anche se con il cuore polarizzato. Per esempio le celebri schienenbusse (gli autobus su rotaia delle DB) a due assi, in mancanza dell’appoggio isostatico ponevano seri problemi di circolabilità. Anche alcune vaporiere, bellissime a vedersi, alla prova di funzionamento non erano affidabilissime. La cosa peggiore poi, erano le loco con tender separato e il motore alloggiato nel tender stesso. Alzi la mano chi non ha mai visto una di queste macchine che improvvisamente continuava ad avanzare pur avendo il biellismo bloccato.
Altra cosa dettata dall’esperienza: in caso di tracciati con molte curve di raggio stretto, anche se magari nascoste dai rilievi, è meglio evitare, se possibile, le carrozze passeggeri unificate da m. 26 di lunghezza, perché non c’è niente di peggio che vedere questi rotabili nel momento in cui percorrono curve di raggio R1 o R2. Purtroppo per chi fa epoche moderne c’è poco da fare. Per quanto mi riguarda ho ripiegato sulle carrozze a due, tre o quattro assi di lunghezza inferiore. Il funzionamento e l’occhio ci guadagnano.
Infine la scelta della trazione da utilizzare per le nostre locomotive. Ho scelto fin da subito di non installare la catenaria perché con una scala piccola come la nostra e con il problema di pulire le rotaie spesso e volentieri, si rischiava sempre di buttare giù qualche palo. Avvantaggiato dalla scelta dello stile tedesco e avendo a disposizione loco a vapore e diesel di una certa presenza, non ho patito la rinuncia a macchine elettriche. Se avessi seguito lo stile italiano il discorso sarebbe stato più complicato, a patto di avere il materiale già prodotto dalle ditte del settore. Difatti il fiore all’occhiello delle FS è sempre stata la dotazione di locomotive elettriche, le articolate in primis.
Adesso, cari colleghi, a voi la parola. Come disse Gioacchino Murat davanti al plotone di esecuzione: mirate al petto e risparmiate il volto. :mrgreen: :D


Allegati:
Commento file: L'impianto nel suo assetto definitivo, stile acquario
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IMG_20181228_170753 (Copia).jpg [ 537.52 KiB | Osservato 1630 volte ]
Commento file: Vista dal retro dell'impianto
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IMG_20181228_170932 (Copia).jpg [ 334.16 KiB | Osservato 1630 volte ]
Commento file: Scorcio della stazione fantasma
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IMG_20181228_170959 (Copia).jpg [ 353.54 KiB | Osservato 1630 volte ]
Commento file: La loco BR 211 mentre sta per affrontare una delle gallerie della linea secondaria
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IMG_20181228_171156 (Copia).jpg [ 679.54 KiB | Osservato 1630 volte ]
Commento file: La diesel BR 290 sul ponte che sovrasta i binari in uscita dalla stazione secondaria
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IMG_20181228_171230 (Copia).jpg [ 687.17 KiB | Osservato 1630 volte ]
Commento file: Uno scorcio condominiale
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IMG_20171212_174213 (Copia).jpg [ 639.81 KiB | Osservato 1630 volte ]
Commento file: Vista d'infilata del piano binari della stazione principale
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IMG_20181228_171306 (Copia).jpg [ 443.53 KiB | Osservato 1630 volte ]
Commento file: Vista della stazione secondaria in un momento di quiete
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IMG_20181228_171336 (Copia).jpg [ 445.43 KiB | Osservato 1630 volte ]
Commento file: Uno scorcio della cittadina servita dalla stazione principale
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IMG_20181228_171401 (Copia).jpg [ 483.66 KiB | Osservato 1630 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 19:23 
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Dimenticavo una delle cose più importanti. I disegni dei piani binari per comprendere meglio tutto il tracciato.


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pino livello 0.jpg
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pino livello 1.jpg
pino livello 1.jpg [ 65.63 KiB | Osservato 1631 volte ]
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pino livello 2.jpg [ 101.49 KiB | Osservato 1631 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
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Ottimo lavoro, brillante presentazione. Nei miei plastici ho sempre previsto la catenaria ma, come giustamente da te osservato, per pulire è un disastro, tanto che in qualche punto ho lasciato solo i pali.nel formare il mio parco macchine non sono stato così razionalmente selettivo come sei stato tu. Fra i mille dati forniti, mancano o forse io non le ho trovate, le quote. Credo di poter stimare intorno al metro per tre e cinquanta. Bel plastico.
Benvenuto - Francesco

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festina lente


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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
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Grazie Francesco. Le quote le ho messe. Si tratta di una struttura a pianta rettangolare di cm. 70 di profondità e cm. 270 di larghezza. L'altezza dal bordo inferiore della struttura al filo del fondale è cm. 60. Per ovviare al problema della pulizia, oltre ad aver fatto costruire la copertura in plexiglas con le finestre amovibili, ho acquistato i due carri pulizia della Lux, che costano come una trasfusione di sangue ma funzionano bene ed evitano danni provocati dalle nostre mani, non in scala, mentre puliamo manualmente, magari con l'apposita gommina.


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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
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Complimenti, un simpatico impianto, anche abbastanza ben equilibrato tra sviluppo di binari e paesaggio.
Le linee a mezza costa mi piacciono molto.
Forse l'unico appunto (a parte, come tu stesso hai notato, la scelta di armamento Fleischmann che ha rotaie che in scala sarebbero alte circa 40 cm :shock: e penalizza il realismo delle foto con inquadratura laterale) è che la stazione principale mi sembra un po' esagerata per essere quella terminale di una linea secondaria a singolo binario... soprattutto la zona del deposito...
Però in digitale ti puoi permettere di gestire tante locomotive insieme e allora, anche se un po' irrealistico, un gran deposito bello pieno è bello da vedere e da giocarci.
Ora non ti resta che iscriverti all'ASN e incontrarci in qualche manifestazione :D
Benvenuto!

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salutoNi
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 21:29 
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Ciao Pino! Benvenuto!
Molto bella la presentazione che trasmette la passione che ci accomuna per il fermodellismo ed
in particolare per la straordinaria scala N!
Bello l'impianto e vorrei sottolineare un aspetto relativo alla realizzazione che trovo importantissimo
e che mi trova assolutamente d'accordo: la posa dei binari. Sono convinto che soprattutto in una scala come la N si debbano posare i binari con massima precisione e cura per avere un
perfetto funzionamento delle macchine/vagoni.
E poi é vero! Un impianto fermodellistico non é mai "completato"!!

Amedeo

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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 28/12/2018, 22:14 
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Pino Sorce ha scritto:
Grazie Francesco. Le quote le ho messe. Si tratta di una struttura a pianta rettangolare di cm. 70 di profondità e cm. 270 di larghezza. L'altezza dal bordo inferiore della struttura al filo del fondale è cm. 60. Per ovviare al problema della pulizia, oltre ad aver fatto costruire la copertura in plexiglas con le finestre amovibili, ho acquistato i due carri pulizia della Lux, che costano come una trasfusione di sangue ma funzionano bene ed evitano danni provocati dalle nostre mani, non in scala, mentre puliamo manualmente, magari con l'apposita gommina.


con quelle dimensioni hai fatto miracoli. - Francesco

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festina lente


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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 29/12/2018, 11:27 
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Interessi fermodellistici: Scala N, FS, epoca II-III
Città di residenza: Milano
Provincia di residenza: Milano
I tuoi post si possono riassumere in "Diventare modellisti provetti in tre passaggi!
Complimenti: tre plastici stupendi, ben descritti e documentati.
Spero di incontrarti a uno dei prossimi ritrovi ASN.

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gianni


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 Oggetto del messaggio: Re: Achtung!! Plastiken tetesken !!
MessaggioInviato: 29/12/2018, 13:18 
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Località: Tarquinia
Interessi fermodellistici: Scala N Epoca III e IV italiana, svizzera, tedesca, austriaca
Città di residenza: Tarquinia
Provincia di residenza: Viterbo
Skype: vittorio.peruzzi
Complimenti per il plastico e per le scelte modellistiche che condivido.

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Saluti cari.

Vittorio

www.scalaenne.collezioneperuzzi.it


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