Beh un plastico in una situazione del genere credo debba sottostare a regole "leggermente" diverse da quelle dei plastici tradizionali... comunque, perchè dici vita breve? Prospettive di rientro in Italia a breve o altro spostamento in qualche altra zona "artistica" del nostro pianeta?

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Ciao,

Si, le circostanze contingenti sono quelle che sono e, citando i nostri padri, "ad impossibiliia nemo tentur". Resta il fatto che a fronte di tanto (credimi) impegno un risultato lievemente superiore, come si dice ... non basta ma aiuta!

Quanto alla durata del soggiorno, qui è tutto in divenire per cui ... ad ogni modo il progetto originale prevedeva quattro/cinque anni (di cui uno, ormai, praticamente, passato) che potrebbero diventare tre/quattro (tre sono sicuri - a meno di vere catastrofi, guerre o epidemie - perchè servono a mio figlio per completare le scuole superiori), staremo a vedere ... Francamente fossi in Africa mi dispererei all'idea di partire un'ora prima, qui la prendo come viene ...

Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Ti capisco, si vorrebbe sempre vedere un riscontro all'impegno profuso.... però tenendo conto della tua situazione direi che te la stai cavando più che bene, problemi tecnici (motore...) a parte, che comunque potrebbero avvenire ovunque (e se non hai un'assistenza o un negozio a portata di mano, come me qui a Siena...non lo risolvi facilmente...).... perciò "sursum corda" e avanti spedito!!!!

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Appunto!!! Ecco i risultati ...



Sono iniziate le funzioni al tempio shintoista.



I monaci camminano e parlottano piano davanti alla pagoda ...



Vista d'insieme



Dettaglio



Dettaglio



Ulteriore dettaglio.

Il giallo che si vede sullo sfondo è ... il versante ammerigano del mio plastico bi-fronte. C'è ancora molto da fare (specie lato giapponese ma anche nel deserto c'è da lavorare e ... parecchio!) devo però dire che mi sento un pò più sollevato. Man mano che l'insieme prende forma sembra (... mi sembra!!!) un pò più verosimile.

Niente a che vedere con le eccellenze che alle volte sono in mostra da queste parti ma mi accontento!!! Il "bus", intanto, continua a farmi dannare ...

Asiatici saluti
Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Sai francesco, rispetto ad alcune eccellenze che si vedono, devo dire che sono molto invidioso del tuo mood con cui porti avanti il tuo plastico.
Semplice funzionale e per dirla tutta... te la meni poco .. e fai andare le mani!
Profonda invidia da parte di uno che passa le serate a contemplare e pensare invece che far andare le mani!
Fai bene ad essere soddisfatto, dovrei fare più come te!

Grazie per lo stimolo.

un saluto
Andrea

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Un saluto
Andrea

... Vorrei ma non posto ...
http://www.brucoblurp.it

Evvai, graNde!
Ciauz

Marione

Ciao,

Dopo lunghe peripezie ... CI SIAMO!!! Insomma ... quasi! .

Sono arrivato - con tutti i compromessi del caso - "abbastanza vicino" a dove mi ero ripromesso di arrivare: UN PLASTICO BI-FRONTE!

Eccolo (per favore sorvoliamo sul caos sotto/intorno al medesimo ... ):



Vado un pò in dettaglio, cominciando - visto dove vivo ... - dal Giappone.



Il "mio" Giappone.



La stazione (in primo piano) è "sbagliata" potendo de-facto servire solo il binario esterno. La drastica riduzione dello spazio disponibile, rispetto ad Abidjan, mi ha fatto prendere qualche granchio (in specie sul versante orientale) di troppo. Purtroppo quando me ne sono accorto era tardi per rimediare, pazienza vorrà dire la linea esterna farà servizi pendolari, come previsto, sull'altra (linea interna) i convogli transiteranno solamente, e ... AMEN!!! Il convoglio Inter-city (Lima) è decisamente fuori luogo ma per testare la circolazione va bene ugualmente.

Accanto alla stazione è ubicato un centro smistamento merce a collettame, dove comunque si appoggiano anche alcuni spedizionieri internazionali, realizzato pensando ai pacchetti in attesa del mio arrivo a Roma. Alcuni sono li da molti mesi ... le auto di coloro che frequentano la stazione fruiscono, anche loro, del medesimo piazzale.



Un dettaglio: gli alberi in vegetazione e fioritura fanno capire che la primavera è ormai arrivata ...



Parte del piccolo centro abitato che sovrasta la stazioncina di cui pria, In primo piano la "benedetta" stazione del bus (una delle due) ... . La palazzina a cinque piani, in seconda "fila", è la sede della filiale giapponese della "Bewildering International Confusion" (che sta per: Confusione Internazionale Sconcertante) che opera nel settore merceologico dedicato alla "Tontologia e Scienze Confuse" ...



Un dettaglio della fermata medesima, la gente alla fermata è in paziente attesa. Speriamo sia breve e non come ... dalle mie parti!

CONCLUDENDO: manca (conto di aggiungerla ma senza fili, solo i pali) la catenaria, ma prevedo qualche difficoltà di posizionamento per la tratta sul ponte. Ho, infine, trovato una colla "leggera" che mi permetterà di posizionare i fabbricati in maniera meno "appoggiata" senza doverli poi, all'atto della chiusura dei giochi, "eradicare" come feci in Africa. Con tutte le conseguenza del caso ...

NOTA: il piazzale del "movimento merci su gomma" mi ha creato qualche difficoltà di incollaggio: è realizzato (e dalli) in carta un pò spessa, verniciato e, leggermente, sporcato a "dry-brush". Per tenerlo in posizione - durante l'incollaggio - ho fatto la bella pensata di pressarlo con barattoli di prodotti spray ma non ho considerato che sul fondo sono cavi (almeno questi lo sono!), risultato? Mi sono trovato delle bolle/gobbe/avvallamenti stile pista da motocross . Ho rimediato, abbastanza, forando il piano con uno spillo, inserendo con un ago un pò di colla, sotto le bolle, e pressando nuovamente ... risultato non eccelso ma piuttosto che niente è meglio piuttosto!!!

Anche una aggiustatina alla vegetazione della collinetta posizionata avanti a sinistra (e, brutalmente, affettata poichè lo spazio è finito) non guasterà/guasterebbe. La collinetta in questione era presente anche a Mangarahara e la considero il "trait d'union" tra quel plastico e l'attuale realizzazione, la zona, localmente, è conosciuta come ... "Green Hils of Afica". (cit.)

Mi sono allargato sin troppo, della parte ammerigana parlerò successivamente ...

Asiatici, e fermodellistici, saluti.
Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Ecco appunto...
Ma la parte americana, che dal colpo d'occhio appare meno affollata, è finita o ci stai ancora lavorando.
Dai, Posta delle foto dei dettagli, che da quella panoramica non si vede molto bene, e prosegui nella descrizione.
Un caro saluto
M.

So di parlare troppo tardi, ormai dovrei tacere per sempre... però più che bifronte è un "monofronte sdoppiato".
Sarebbe stato meglio (ripeto... ormai è troppo tardi per dirlo, ma mi è venuto in mento solo ora davanti alla parola magica "bifronte") dividerlo in senso longitudinale, o lungo una diagonale del rettangolo di base, in modo da nascondere le curve ed esaltare i tratti più lunghi.
Probabilmente sarebbe stato comunque irrealizzabile perchè mi sembra che l'accesso al plastico sia solo da un lato.

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salutoNi
Massimo

Ciao,

@Mauro Porcelli: la parte americana vuole/vorrebbe mimare un deserto che per definizione è ... deserto! ... .

Ci sono un paio di punti focali, il resto è sabbia, rocce e qualche cactus. Nelle foto appariranno il deposito carburanti, in secondo piano, con annessa linea secondaria. Sul lato anteriore ci sono la "micro-stazione" di Solitaire, il piazzale asfaltato con punto di rifornimento per mezzi (benzinaio) ed ... uomini (Mc Donald) e l'officina con personale al lavoro. Mentre sul fondo due casette ed un'auto parcheggiata vorrebbero suggerire qualcosa "che sta dietro".

Devo dire, per finire, che il contrasto fra un ambiente "iper-antropizzato" ed uno "spopolato" era quello che avevo in mente e, tutto sommato, la sua realizzazione mi garba.

@Massimo di Giulio: Parole sante!!! Ma, come giustamente dici, era l'unico posizionamento possibile (la mia "migliore metà" è stata, come sempre, molto comprensiva ma l'impenetrabilità dei corpi fisici è un vincolo insormontabile. Insomma non avevo alternative).

Tale posizionamento, tra l'altro, mi ha impedito di replicare la "stazione lunga" dell'altro plastico che era in grado di accogliere dei convogli sino a sette unità: ci sostavano agevolmente il "Sunrise Express" (7 unità), Il "Doctor Yellow" (il giallo treno diagnostico delle linee ad alta velocità giapponesi) e non solo. Ma, come dicevo ... 'gna faccio!!! Farò quindi sostare solo brevi, nel senso di corte, composizioni locali/pendolari ... .

Asiatici saluti.
Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

In effetti avevo capito che nel deserto i grattacieli stonano, nonostante qualche licenza modellistica tu te la sia già presa nella parte di la
Per cui postaci le foto dei dettagli e una breve descrizione anche dell'altro lato del plastico.
Un caro saluto
M.

Ciao,

Gli operosi addetti delle JR Group (ferrovie giapponesi) hanno, in men che non si dica, posizionato e reso operativa la "catenaria" (in realtà, per motivii di mia praticità, ci sono solo i pali ... ma va bene così!) aprendo, quindi, la linea anche alla percorrenza di convogli a trazione elettrica.



Nel mentre un pilota militare (ai comandi di un Phantom F-4EI appartenete al 305th Tactical Fighter Squadron della JASDF) si esibisce in un volo a bassissima quota decisamente "esagerato". E' assolutamente necessario che gli alti gradi del reparto in questione prendano provvedimenti disciplinari nei confronti dello scapestrato pilota ...



In realtà si tratta di un "antico" kit di Airfix (ricordate?) della serie allora denominata, credo, "mini": tutto sommato neppure malaccio trattandosi di pochi pezzi pre-verniciati da unire fra loro. NON sapendo dove posizionarlo ...

Francesco

PS: ora si va dall'altra parte del mondo, il deserto ... mi chiama!

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Caro Francesco,
Apprezzo il tuo plastico, però se io fossi in Vietnam, mi butterei anima e core a realizzare un plastico a tema vietnamita.
Oggi, avendo viaggiato sulle ferrovie vietnamite (da Danang a Hue) me ne sono innamorato.
La ferrovia in questione, a scartamento metrico, viaggia (nella vegetazione tropicale) a livello o a mezza costa sul mare. Il treno si snoda tra curve e gallerie incrociando treni raccoglitori nelle piccole stazioncine. Insomma una combinazione di fattori per me molto interessanti modellisticamente e che purtroppo in Italia non esistono più.
Il materiale rotabile è veramente vario e carino (motrici Americane, Russe, Indiane, Australiane, Europee e Cinesi) vagoni merci a tetto spiovente e tutto equipaggiato con accoppiatori AAR (e quindi facili da riprodurre realisticamente con i microace o Kato).
Apparentemente non sono l'unico che ne è rimasto affascinato: esiste un sito che documenta le ferrovie ed anche i moduli ad esse ispirate.
Se non lo conosci, dagli una occhiata!
Ciao
G.

Gianfranco,

Grazie per l'apprezzamento, prima di tutto. Detto ciò, in franchezza, non so chi riesca a modellare un "viet-plastico" qui in VN, altrove non so. Praticamente TUTTO quello che ho usato/uso/userò (qui come in Africa) viene dall'Italia: "provviste" pre-partenza per Abidjan e successive integrazioni (a fine mese torno brevemente a Roma e la lista della spesa è lunga). Ho costeggiato la linea ferroviaria (in parte) fra Hue e Da Nang e, mio sentire personale, la ho "sentita" ben poco.

Un treno malconcio che arranca a velocità da funerale ... tutto ciò che posso riconoscee lla linea in questione sono certi scorci paesaggistici non male (se non c'è la fott*ta nebbia che ni abbiamo incontrato!!! ). I ponti - praticamente tutti - che attraversano gli infiniti corsi e specchi d'acqua di questo paese possono alle volte, effettivamente, molto spettacolari ...

Però, onestamente, un bel (ancora non sono riuscito in pieno ...) tracciato per Shinkansen (sto cercando di organizzarmi per andare a vederli dal vivo, JA POSSO FA'!!!) mi prende molto di più ... idem per un colorato "mercione" che avanza a passo di parata nel deserto.

Asiatici saluti
Francesco

PS: adesso, visto l'argomento, qualche immagine ... Andiamo un pò O.T.

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Caro Francesco,
Costeggiandola e non percorrendola, credo che tu abbia perso i punti più suggestivi della ferrovia.
Che viaggia sola fra mare e montagna (e nella jungla). È un po' come avere le FCL in Liguria.
Sicuramente non abbiamo gli stessi gusti ferroviari, io su e tra gli shinkansen ci viaggio regolarmente dagli anni novanta ma non mi sono mai piaciuti molto. Invece del Giappone ho trovato bellissime le piccole linee ferroviarie locali (non JR).
Poi dei chilometrici treni merci Americani ho solo sofferto le attese ai passaggi a livello.

Per il materiale, non riesci a farti spedire roba dal Giappone e dalla Cina? Metà della roba che io compro viene direttamente da AliExpress e JapanPlaza. Ci sono ostacoli doganali?
Ciao
G.