I blocchi sono contrassegnati da colori diversi sui layout mostrati precedentemente.
Sul mio plastico sono 192.

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Capitolo loco/treni, sempre in ottica automazione.
Il software colloquia con la Command Station ed agisce come se fosse un umano.
Infatti se seleziono una loco sulla ESU Ecos II, che ha le manopole motorizzate, la manopola si muove comandata dal software.
Imposto CV3 e CV4 =0 per dare pieno controllo al software su accelerazione e decelerazione.
In effetti userei queste impostazioni anche se comandassi le loco manualmente, così posso decidere io pienamente quanto accelerare o frenare: se devo spostare velocemente un treno e non mi interessa il realismo (ad es. perché lo voglio mandare al binario di ricovero per toglierlo dal plastico, o perché in una zona nascosta), mi infastidisce un'accelerazione lenta.

Con WinDigipet il nome del treno può essere diverso da quello della loco e il nome del treno può essere utilizzato per determinarne il comportamento.
Posso filtrare il nome per "uguale a", oppure "inizia con" o "finisce con", quindi posso utilizzare un prefisso comune ad una classe di treni per avere lo stesso comportamento per tutti i treni di quella classe.

I feedback module generalmente hanno qualche, o tutte, porte Railcom.
Se Railcom è supportato dal decoder e dalla Command Station, quando una loco viene posta sul binario collegato ad una di queste porte, viene automaticamente riconosciuta, senza bisogno di "dichiararla" al software. Con le Command Station grafiche si legge il nome anche sullo schermo della Command Station.
Uso questa caratteristica per il binario di ricovero: dal contenitore prendo il binario con il treno, lo collego al plastico, il treno viene riconosciuto, il software si ricorda il verso di quand'era stato tolto, e conosce in che verso deve muoversi. Quindi non devo fare altro che avviare il treno verso la destinazione, senza altre impostazioni.

Insomma, con un sw non c'è niente di diverso da fare rispetto a quello che si farebbe in DCC puro.
Il sw agisce come se fosse un'altra persona, con buona pace di coloro che pensano che si sostituisca a noi e quindi si perda tutto il divertimento.
Possiamo lasciare giocare sul nostro plastico un'altra persona e stare a guardare, oppure giocare anche noi mentre l'altra persona gioca (o meglio, altre persone, dato che il sw comanda più treni), che è quello che spesso viene citato come maggior divertimento.

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Gestione stazioni nascoste.
I sw attuali permettono di indirizzare i treni al binario di stazione nascosta più corto che può contenerlo, si può fissare quanti treni devono rimanere in stazione nascosta (e di conseguenza quanti sono fuori), se devono uscire casualmente, in Round-Robin o FIFO (First In First Out).
Siccome queste funzionalità non erano presenti sulla versione sw che utilizzo, avevo sviluppato un sistema che permette anche di meglio.
Quello sopra è il layout del mio plastico in WinDigipet, le stazioni nascoste sono rappresentate sopra la linea bianca, i numeri nelle caselle verdi e viola sono quelli che WinDigipet chiama "contatori" e sono in effetti delle memorie.
Inizialmente avevo solo Stazione1 (quella lunga obliqua) e solo due contatori: quello delle uscite totali (Uscite, azzurro), e quello delle uscite residue (a fianco a sinistra, verde).
Il contatore uscite residue viene decrementato di uno ogni volta che un treno esce dalla stazione e viene incrementato di uno quando un treno entra.
Se arriva a zero nessun treno può uscire dalla stazione.
In questo modo il valore iniziale che imposto detremina il numero massimo di treni in circolazione.

Quando ho aggiunto Stazione2 si è posto un problema.
Stazione1 ha 16 binari ma 32 treni, Stazione2 17 binari 17 treni; i treni escono dalle stazioni in modo casuale, quindi statisticamente un treno da Stazione1 e un treno da Stazione2, ma in questo modo vedrei circolare i treni di Stazione2 il doppio rispetto a quelli di Stazione1.
Ho quindi aggiunto due contatori di "bilanciamento" tra le stazioni.
Qundo un treno esce da una stazione il contatore viene decrementato e, giunto a zero, nessun treno esce da quella stazione.
Quando entrambi i contatori giungono a zero, vengono reimpostati al valore del contatore violetto a destra (reset).
Così basta impostare i contatori di Stazione1 e Stazione2 in modo che abbiano rapporto 32:17 per veder circolare tutti i treni.

O meglio ...
I contatori vanno impostati non in rapporto ai treni alloggiabili in ciascuna stazione, ma in rapporto ai treni effettivamente presenti.
Se in Stazione1 avessi 30 treni e in Stazione2 5 treni, dovrei impostare il rapporto 30:5.
Il valore di reset è quindi pari al numero di treni effettivamente presenti in stazione.

Poi, se i treni escono in modo casuale, è vero che statisticamente dovrei vedere tutti i treni di una stazione, ma nulla impedisce, ed anzi accade, che magari veda uscire 3 volte un treno e nessuna volta un altro.
Allora anche qui ho usato il metodo dei contatori che si decrementano per costringere tutti i treni ad uscire, o meglio, per impedire che treni già usciti escano prima che il "giro" (di tutti i treni) sia completato.
Naturalmente posso impostare i contatori in modo che tutti i treni escano una volta prima di riprendere il giro, oppure che un treno esca più volte per ogni giro.

Grazie ai contatori posso, al contrario, impedire facilmente che da un binario o da una stazione escano treni: basta impostare il relativo contatore (e reset) a zero.

Insomma, con questo sistema, esteso a tutte e quattro le stazioni e a tutti i binari, controllo quanti treni possono circolare, da quali stazioni/binari possono uscire e in che rapporto.
Per notizia, avendo 4-5 treni in circolazione contemporanea, che significa averne sempre 1-2 in vista, vedo uscire tutti i treni in un'ora e mezza.

Nuovo problema.
In Stazione1 posso alloggiare due treni "normali" (fino a 1 metro) accodandoli su ogni semibinario, oppure un treno lungo.
16 treni normali e 8 lunghi ci stanno, a patto di accodare i treni normali su 8 semibinari
Però i treni entrano nelle stazioni indirizzati casualmente ai binari.
Perciò potrebbe accadere che treni normali si dispongano non accodati, occupando tutti i binari ed impedendo ai treni lunghi di rientrare.
Nessun software risolve questo problema
Ho risolto grazie ai "filtri" sui percorsi.
Il suffisso del nome treno indica il binario di destinazione, quello indicato sul layout, quindi un treno denominato xxxxx-013 potrà andare solo al binario 13, e non occupare binari a lui non destinati.
La Stazione3 ad esempio ha binari divisi in 3, per ospitare treni lunghi fino a 50 cm (corti o automotrici), e posso alloggiarvi 27 treni senza che vadano a occupare spazi più preziosi in altre Stazioni.
Oppure nella Stazione4, montata su elevatore e che quindi magari non sempre collego, mando treni meno "nobili".

Nulla impedirebbe che un treno, arrivato a fine discesa, si fermi in attesa che IO lo invii ad un determinato binario, e suppongo che molti farebbero così, perché "è più bello guidare i treni"
Io non mi diverto a fare operazioni ripetitive o inutili e possibilmente soggette ad errori; mi sono divertito ad impostare le combinazioni migliori di gestione, mettendo alla prova la mia logica per prevedere ogni situazione, poi, che il lavoro dozzinale lo faccia qualcuno, senza intelligenza, a cui ho detto cosa fare.

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Circolazione nella parte in vista.
Ho programmato diverse "sezioni" nelle tabelle degli automatismi, e con un semplice click posso abilitare/diabilitare la circolazione in senso orario o antiorario, sulla linea semplice, RhB, Cremagliera, Scalo.
Anche se Linea semplice, Scalo, RhB sono abilitate, posso abilitare/disabilitare un treno a percorrerle semplicemente cambiando con un click l'appartenenza del treno ad una determinata categoria.
In automatico le accelerazioni e decelerazioni nelle zone nascoste sono massime, nelle parti in vista invece lente e diverse a seconda del treno, ma se un treno va o viene dallo scalo, ancora più lente.
Gli unici segnali in linea sono quelli della Linea semplice, e normalmente hanno aspetto verde quando transitano passeggeri, rosso (poi messo a verde) quando transitano i merci.
Per qualsiasi percorso, tra il verde di un segnale e la partenza passa un tempo individualmente impostabile.
Si possono attivare suoni (annuncio di stazione, suoni loco, fischio capotreno, chiusura porte, ecc) anche prima che il segnale diventi verde.
Il rosso viene generalmente dato quando la loco giunge sugli scambi in uscita, ma in alcuni casi particolari ho usato un ritardo in tempo.

Per gestire la circolazione su alcune linee uso i contatori.
Un treno RhB che arriva in stazione imposta=1 un primo contatore e decrementa un secondo contatore; può (deve) salire alla stazione intermedia se il primo contatore è =1 e se non c'è già un treno in linea RhB o in stazione intermedia.
Quando scende imposta il primo contatore=0, quindi non può risalire e deve andare lungo la linea normale.
Quando il secondo contatore=0 va su binario morto, se non è già occupato, quando ne esce resetta il contatore.
Con un altro contatore determino il numero massimo di treni allo scalo.
Inoltre un treno, quando esce dallo scalo, deve andare ad un binario che gli permetta di ripartire nello stesso verso che aveva prima di andare allo scalo: memorizzo quindi per quel binario di scalo il verso di provenienza.
Per la cremagliera con un contatore determino il modo di funzionamento delle due loco (stazione nascosta separata).
0= una loco (casuale) sale a stazione intermedia, poi sale a stazione alta e la seconda loco all'intermedia, poi la seconda loco ridiscende e in sguito anche la prima alla stazione nascosta
1= stesso funzionamento di 0 ma la prima a partire, e quindi a poter salire alla stazione alta, è sempre la loco su un determinato binario della stazione nascosta (l'altra loco è più incerta nel ridiscendere il tratto alto)
2= una loco fa servizio navetta stazione nascosta - intermedia, l'altra intermedia - stazione alta

Tutto questo in automatico.
Naturalmente in manuale uno fa quel che vuole, e intanto circolano altre decine di treni in automatico.

Molti diranno "ma che divertimento c'è a vedere girare i treni?"
Beh, lo stesso divertimento che c'è a vederli girare su un plastico sociale o sul modulare.
Ma mentre lì si ha poco controllo o nessuno, sul mio posso indirizzare il treno che voglio dove voglio come voglio (coi vantaggi del DCC), automaticamente o guidandolo a mano, con percorso scelto da me o dal software (e io faccio il macchinista).
Soprattutto, per me il plastico è una passerella per potermi gustare i miei treni, invece di tenerli in vetrina o in scatola.

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