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 Oggetto del messaggio: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 11/11/2017, 17:00 
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Da qualche tempo sono occupato nell'allestimento di un plastico che per ragioni di mobilità deve essere leggero.
I principi guida per la realizzazione sono stati:
# riproduzione di stazioni e tratti di linea esistenti - niente cose di fantasia
# misto scartamento ordinario (FSE) e ridotto (FCL/FAL)
# due stazioni di testa (Otranto per FSE) e Laurenzana (FCL/FAL)
# due stazioni di passaggio Gagliano (solo FSE) e Avigliano Lucania (FSE e FCL/FSE)
# due cappi di ritorno (uno per scartamento)
# Una tratta condivisa con binario interposto
# digitale!

Siccome sono molto arrugginito nella costruzione di plastici (l' ultimo risale a 38 anni fa) ho deciso di cominciare da la stazione di Laurenzana che essendo solo un modulo ed avendo una struttura completa mi permetterà di giocarci subito.
I moduli misurano 100×40 cm e sono realizzati interamente con lastre di polistirolo espanso con cornici di ABS a protezione degli spigoli.
Ho tagliato lastre di polistirolo da 4cm con coltello e filo a caldo seguendo il profilo orografico.
Le lastre sono "auto-incollate" tra di loro usando thinner applicato su un foglio di carta da cucina e strusciato sulle facciate da incollare cosicché i vapori le rendano appiccicose.
Ho poi tagliato le scasse per i motori degli scambi e della piattaforma girevole.
Le scasse sono prima tagliate con un foro passante e poi coperte dal lato superiore con un tappo da 1 cm di polistirolo, ricavato affettando il materiale appena estratto dal foro.
Le scasse sono fatte per accogliere le scatole di plastica che ho progettato e stampato in PLA.
Queste scatole hanno ciascuna un cassetto in cui è fissato il servomotore ed il fulcro dell'azionamento.
Ci sono nella stazione 6 scambi ed una piattaforma girevole. Questi sono attuati da 5 micro servo (due scambi sono meccanicamente accoppiati) ed uno stepper per la piattaforma.
Tutti questi sono comandati da una Arduino pro mini che riceve potenza e comandi dalla linea DCC. Costo totale di motori ed elettronica al di sotto dei 40 euro.
L'armamento è Märklin mini club (rigorosamente di seconda mano) la piattaforma girevole è invece progettata e stampata da me. Gli scambi erano tutti manuali. Ho rimosso la bruttissima scatola nera lasciando solo in vista l'asta di comando.
Edifici sono tutti in stampa 3D. La stazione va ristampata.

Riguardo allo stato di avanzamento, ho una foto dello stato attuale.
Allegato:
IMG_20171111_095845-1024x576.jpg
IMG_20171111_095845-1024x576.jpg [ 183.96 KiB | Osservato 2505 volte ]

Sto completando la massicciata e alcuni degli elementi scenici sono già in stato avanzato.
Nella foto manca il rotore della piattaforma che è calettato sull' albero dello stepper e quindi, come tutti gli altri motori non sul modulo in questa polverosa fase della lavorazione. Ci ho però messo un binario sopra per mostrare come la stazione finisce.
Posteró altre foto dei dettagli quando ritornerò a casa.

Commenti?
Ciao
G.


Ultima modifica di Gianfranco Visentin il 11/11/2017, 18:51, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 11/11/2017, 18:27 
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Dico che già questo modulo è molto interessante, bravo come sempre.
Mi sembra già molto realistico.

Io sto costruendo la mia stazione delle FAV/RhB utilizzando una struttura in legno, poi completamente riempita con Polistirene estruso.
Sono molto interessato, se le hai, alle foto di scassi e inserimento delle scatole che ospitano le motorizzazioni...

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Un salutoNe,
Antonio

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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 11/11/2017, 18:56 
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Progettone!!! :D :D :D

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Saluti
Mario
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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 11/11/2017, 22:19 
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Gran lavoro e decisamente molto interessante!!
Qualcosa in più sulla parte arduino/servo? (..sono un po uno smanettone ed ho un paio di progettini in mente.. per ora solo in mente pero' :-D)

tnx,
Davide

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"Sole, Whisky... e sei in Pole Position"


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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 11/11/2017, 22:35 
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Complimenti per il metodo di lavoro, hai le idee molto chiare ;)

L'idea dell'ultra leggero mi piace molto.

Personalmente stavo pensando al polistirolo giallo rivestito con compensato multistrato sottile.

Una domanda: come realizzi le testare dei moduli e come le colleghi assieme? Cioè, usando materiali sottili e leggeri e pensando a come invece sono i moduli ASN mi viene il dubbio di come potrei fare ad unire in modo semplice ed efficace i moduli tra loro.

Grazie per le info

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Riducendo la scala, aumenta lo spettacolo.


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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 11/11/2017, 23:52 
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Gianfranco Visentin ha scritto:
I moduli misurano 100×40 cm e sono realizzati interamente con lastre di polistirolo espanso con cornici di ABS a protezione degli spigoli.
Ho tagliato lastre di polistirolo da 4cm con coltello e filo a caldo seguendo il profilo orografico.
Le lastre sono "auto-incollate" tra di loro usando thinner applicato su un foglio di carta da cucina e strusciato sulle facciate da incollare cosicché i vapori le rendano appiccicose.



G.

Gianfranco, ciao

io credo che tu intenda polistirolo estruso, non espanso; c'è una differenza enorme di lavorabilità a favore del primo, anche se tutto è possibile anche con il secondo...
Mi spieghi meglio cosa hai usato per l'incollaggio ? cosa intendi per thinner ? Il solvente per vernici ?

grazie, ciao

Ugo


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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 12/11/2017, 12:27 
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Grazie a tutti.
Vediamo se riesco a rispondere a tutte le domande.
Antonio,
Ho fatto delle foto di una delle scatole.
Allegato:
Commento file: Scatola con cassetto vista da sotto
IMG_20171112_100918-1024x576.jpg
IMG_20171112_100918-1024x576.jpg [ 101.88 KiB | Osservato 2376 volte ]

Allegato:
Commento file: Scatola e cassetto vista da sopra (lato binari)
IMG_20171112_100908-1024x576.jpg
IMG_20171112_100908-1024x576.jpg [ 117.28 KiB | Osservato 2376 volte ]

Allegato:
Commento file: Scatola con cassetto estratto
IMG_20171112_101700-1024x576.jpg
IMG_20171112_101700-1024x576.jpg [ 104.32 KiB | Osservato 2376 volte ]

Credo che le foto siano autoespilicative
L' unica cosa che magari non è evidente è che la coppia tubo di ottone e filo d'acciaio formano un giunto prismatico che insieme alla manovella consente al gancio di muoversi solo orizzontalmente.

Davide,
L'uso di servo con Arduino è facilissimo grazie alla apposita libreria servo.
Esiste anche una libreria che ti permette di interpretare i codici DCC.
Le due cose sono state messe insieme da Geoff Bunza e trovi il suo articolo e codice su http://model-railroad-hobbyist.com/node/19446.
Io ho aggiunto il comando dello stepper che anche esso ha una bella libreria (non usare quella standard Arduino che ha un controllo molto nervoso, ma quella chiamata Accelstepper che ha un movimento superfluido).
Tutti i componenti (inclusi servo e stepper) sono stati acquistati da tinytronics.nl (che coincidentalmente dista 100 metri da Shapeways). Se vuoi sperimentare, ti consiglio di non prendere la Arduino pro mini, che non ha USB a bordo ma una con usb facendo attenzione che sia una alimentata a 5 volt.


Massimo,
Per l'accoppiamento fra moduli, io intendo usare delle spine/ricettacoli da me progettati e stampati che alloggiano dei potenti magneti al neodimio. L' allineamento viene fornito dalla coppia spina tetraedrale/ricettacoli mentre il precarico viene fornito dai magneti.

Ugo,
Sono arrugginito con l'italiano ma credo di poter confermare che purtroppo si tratta di polistirolo espanso (vedi foto sopra). Purtroppo qui non si usa il polistirolo estruso per l'isolamento. Confermo che la lavorazione è più difficile anche se il risultato può essere molto buono (usando lame molto affilate, filo a caldo e carta vetro). Il vantaggio è che la densità è minore e quindi il risultato leggerissimo.

Scusa pensavo che il termine thinner forse di uso generale. Si tratta di un solvente per vernici alla nitro che credo una forte percentuale di acetone. Io lo verso su un foglio di carta da cucina, aspetto che si distribuisca bene e poi strofino rapidamente il foglio (umido ma non bagnato) sulle superfici di polistirolo da incollare. Questo le rende uniformemente collose e quindi basta pressarele insieme perché si incollino.
Questa operazione consente di creare dei volumi grossi di polistirolo omogenei, senza le discontinuità che le colle creano.

Spero che sia tutto chiaro.
Ciao
G.


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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 12/11/2017, 12:49 
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Grazie Gianfranco,

proverò il tuo metodo di incollaggio anche sull'estruso. Io penso che in effetti il termine thinner sia di uso generale, sono io che in quel campo sono sotto la media... :? :?

Ciao

Ugo


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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 12/11/2017, 15:51 
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A dir poco SIAMO ROVINATI !!!
Il nostro caro Gianfranco, detto anche Gianbabbo, ha deciso di darsi ai plastici e, giocoforza, i nostri treni ritorneranno fra i sogni del modellista.
Certo è che con la velocità con cui ci sfornava le sue ghiottonerie ha riempito le nostre officine per lungo tempo.
Comunque la ventata di novità ora la sposta sul plasticismo, nuovi materiali, maggior leggerezza e, scusate, giovinezza.
Il polistirolo espanso l'ho già provato per un paio di miei mini-diorami. A distanza di oltre un decennio dalla realizzazione sono ancora perfettamente lineari... solo molto impolverati, ma questo è altro problema.
Trovo interessante la tecnica costruttiva degli accoppiamenti dei moduli... non vorrei però che da buon ingegnere GF riesca a complicare le cose semplici. Sento parlare di magneti al neodimio ed altre tecnologie lontane... "speruma bin" dicono qui a Torino.
Comunque bravo GF


Allegati:
Commento file: Diorama: "Binario di parata"
IMG_20171107_111641.jpg
IMG_20171107_111641.jpg [ 438.99 KiB | Osservato 2336 volte ]

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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
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Gianfranco Visentin ha scritto:
Massimo,
Per l'accoppiamento fra moduli, io intendo usare delle spine/ricettacoli da me progettati e stampati che alloggiano dei potenti magneti al neodimio. L' allineamento viene fornito dalla coppia spina tetraedrale/ricettacoli mentre il precarico viene fornito dai magneti.
Scusa ma non ho capito un c.... mi sa che devo andare a scuola :( :lol:
Siamo sempre alla ricerca di un sistema che ci consenta facili allineamenti per il modulare e non l'abbiamo ancora trovato.

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Saluti
Mario
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 Oggetto del messaggio: Re: plastico modulare ultraleggero
MessaggioInviato: 12/11/2017, 20:20 
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Caro Rodolfo,
non ti preoccupare, non abbandono la produzione di modelli.
L'attività del plastico è in parallelo con la produzione e costruzione di modelli. Se vedi nella storia di quello che ho fatto, fra edifici, torri e colonne idriche, ho cominciato a produrre gli elementi del plastico da più di un anno. Il sistema delle casse e cassetti per i servo l'ho fatto da almeno due mesi.
Era ora di mettere le cose insieme. Ho una collezione di mezzi della FCL che gridava di poter correre su un plastichetto.
Ora che ho cominciato sono un po' angosciato dalla quantità di lavoro una cosa così piccola e semplice (senza catenaria e segnali) richieda ancora.
Il mio problema è che voglio fare veramente tutto da me. Quindi le soluzioni facili non mi sono disponibili. Per esempio mi sto stampando i muri di contenimento, il piano i carico del magazzino, i pali telegrafici, i paraurti.
Ci sono molti modelli in lavorazione e qualcuno verrà fuori presto.

Mario,
la soluzione che io sto sviluppando è specifica per il mio impianto e quindi non so se sia di applicabilità generale.
Soprattutto penso che il problema fondamentale dei modulari è che sono spesso di legno, che è un materiale che ha una grande variabiltá dimensionale con la temperatura e umidità.
Il mio sistema è fatto da placche di plastica che mi stampo. Queste vengono montate sulle testate in corrispondenza dei binari (hanno infatti dei denti che si ingaggiano nel binario).
Le placche sono equipaggiate di spine e di boccole che si accoppiano l'une con le altre tra un placca e quella di fronte. Le placche incorporano dei magneti che attraendosi tra una placca e l'altra mantengono accoppiate due placche e quindi i moduli a cui sono attaccate.
Spero che sia stato chiaro.
Ciao
G.


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Forse una foto dettagliata aiuterebbe. Non ho capito molto bene neppure io

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Andrea

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MessaggioInviato: 13/11/2017, 10:00 
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Andrea,
ti scrivo dal treno in un ennesimo viaggio. Non ti posso mandare fotografie ma ho fatto uno screenshot che spero possa chiarire.
Allegato:
placca.png
placca.png [ 196.22 KiB | Osservato 2229 volte ]

Nella figura ci sono due binari (scartamento ridotto) a mostrare come la placca si monti: viene affogata nella testata di polistirolo con i binari appoggiati ai due piccoli recessi superiori.
I recessi quadrati servono ad ospitare i magneti che sono incollati all'interno. Si tratta di magneti di dimensioni 5x5x2 mm che sviluppano ciascuno 6 N di forza di attrazione.
La placca è androgina (funziona da maschio e femmina) le spine dal lato sinistro combaciano con i ricettacoli dal lato destro.
Ciao
G.


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MessaggioInviato: 13/11/2017, 10:51 
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chiarissimo grazie

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Gianfranco Visentin ha scritto:
Nella figura ci sono due binari (scartamento ridotto) a mostrare come la placca si monti: viene affogata nella testata di polistirolo con i binari appoggiati ai due piccoli recessi superiori.
I recessi quadrati servono ad ospitare i magneti che sono incollati all'interno. Si tratta di magneti di dimensioni 5x5x2 mm che sviluppano ciascuno 6 N di forza di attrazione.
La placca è androgina (funziona da maschio e femmina) le spine dal lato sinistro combaciano con i ricettacoli dal lato destro.
Ciao
G.

Come pensavo... l'ingegnere s'è manifestato!
nota per Gianfranco: non offenderti, le mie sono semplici battute d'invidia! :lol: :lol: :lol:

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