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 Oggetto del messaggio: Ma dove stiamo andando?
MessaggioInviato: 13/10/2016, 19:51 
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Non è una polemica, mi sto solo domandando dove si vuole andare con la N :roll: :roll: :roll:
Ho letto la diatriba sulla neccessità o meno di utilizzare sofisticatissimi sistemi tridimensionali per realizzare dei semplici manufatti, che ovviamente se fatti a mano richiederebbero una manualità fuori dal comune (decisamente vicina a quella del nostro amico giapponese tanto per intenderci) ;) ;) ;)molto interessante ma non penso sia il caso,detto questo, utilizzare dei programmi creati appositamente per sviluppare modelli matematici complessi non mi sembra il caso, sto parlando della creazione di una colonnina di (mi sembra) 2mm. di diametro realizzata mediante Mesh poligonali, questa tecnica viene impiegata principalmente per lo sviluppo di calcoli meccanici e/o torsionali, personalmente l'ho fatta impiegare per calcolare le torsioni di un telaio automobilistico di cui onestamente non ricordo il numero di poligoni impiegati (qualche centinaia di migliaia), ma qui si sta parlando di una colonnina realizzabile tranquillamente con un semplice sistema di AUTOCAD o similari, dato un asse di rotazione e realizzato il profilo desiderato si da il comando rotazionale e la colonnina è fatta, si trasforma in un dxf si invia alla stampante ed il gioco è fatto :o :o :o ovviamente aggiungendo balaustre raggi di raccordo e quantaltro si desideri, ma sempre e solamente con l'ausilio di un sistema Autocad tridimensionale e magari parametrico.

Giancarlo

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
MessaggioInviato: 13/10/2016, 21:49 
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Caro Giancarlo, in quella che chiami polemica ho ben spiegato il perché la "semplice colonnina" l'ho poi elaborata dopo la "semplice rotazione", potrei approfondire sui motivi, che sono parecchi, ma mi pare un po' inutile, anche perché se mi apri un topic con scritto "dove va la n", come un altro già tracollato nella polemica, già mi pare abbastanza provocatorio.
Una spiegazione comunque te la do, dato che mi dicevi che il tuo è un lavoro da grafico. ED è UNA sola, quella che compete alla geometria, esula dal fatto che voglio usare il pilastrino come test per imparare il rapporto tra disegno e stampa 3d ed al fatto che voglio verificare il comportamento delle facce, e quindi poterle identificare dimensionalmente sul modello che ho creato io.
Supponi di avere una "mistilinea", composta da linee rette e curve di svariati raggi e dimensioni, come sul profilo da far ruotare per creare il balaustrino.
Ok?
Tu disegni un asse di rotazione, al centro del futuro balaustrino, decidi in quanti "spezzoni" il CAD dividerà la mistilinea, ogni quante volte attorno ai 360 gradi si fermerà per annotare i vertici, e imprimi il comando di rotazione.
Ok?
Cosa succede, che il CAD divide le curve in parti uguali.
CITO la documentazione "and each arc segment is divided into the number of intervals specified by SURFTAB2."
http://docs.autodesk.com/ACD/2010/ENU/A ... =d0e304498

succede quindi che le curve GRANDI vengono spezzate in tante generatrici di poligoni quanto le curve PICCOLE.
Questo non mi va bene, perché la risoluzione di una stampante non è infinita.
Io dovrò adeguare il numero di spezzature al tipo di curva che uso. 4 segmenti vanno benissimo per un anellino che vedo appena, ma NON vanno affatto bene per un ombrello.
Ma anche se decidessi di dividere tutto in parti uguali non andrebbe bene. 100 spezzate sull'ombrello mi salterebbero qualsiasi spezzata sulla curva anellino che, tra inizio e fine, diventerebbe piatto.
Ogni curva, a seconda dell'ampiezza e della dimensione, dovrebbe avere una segmentazione adeguata alla sua migliore (ed economica) rappresentazione.

Non so se son stato chiaro.
Io potrei dare un numero esagerato alla variabile TABSURF, in modo che mi crei un sacco di spezzate, ma le farebbe anche sull'anellino.
Mi troverei svariati mega, dato che mi avvio a disegni complessi, che non mi lascerebbero lavorare con miliardi di poligoni. Ed è un controsenso, non avere una divisione armoniosa secondo ciò che richiede la stampa.
Poi ognuno può fare come vuole, ovviamente. Magari cercando di non far nascere polemiche dalla sua presunzione di conoscenza.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
MessaggioInviato: 13/10/2016, 21:59 
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:oops: :oops: :oops: Caro Giancarlo oltre al fatto che mi trovi più che d'accordo, Io ritengo personalmente che il genere umano stia esagerando un po' in tutto; :x :x :x
sinceramente spero di sbagliarmi , ma temo che con la via intrapresa si rischia di finire o meglio di andare verso qualche cosa di molto poco piacevole per l'umanità ,
ma è un discorso difficile e mi fermo qui ;)
Giochiamo con i trenini e succederà quello che dovrà succedere , ciao Falco ammatassatissimo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
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Tutto giusto. Ma quando il disegno veniva fatto usando la semplice assonometria si costruiva San Pietro, la Reggia di Caserta, poi gli aerei, le navi, gli strumenti chirurgici e tutto quanto costruito sino agli anni ottanta e che oggi ci circonda. In università ho imparato a usare righe, squadrette, compassi e qualche calcolo. Garantisco che tornitori e aggiustatori meccanici del laboratorio di "Costruzione di Macchine" non hanno mai avuto problemi con quei "disegnucci" che tramutavano in pezzi meccanici mettendoci dentro anche i nostri errori. Preistoria? Può essere, ma certamente quando la mia generazione e quella a questa successiva non ci saranno più, se dovesse succedere qualcosa di brutto, la vedo veramente nera.
Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
MessaggioInviato: 13/10/2016, 22:45 
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Francesco Falcone ha scritto:
:oops: :oops: :oops: Caro Giancarlo oltre al fatto che mi trovi più che d'accordo, Io ritengo personalmente che il genere umano stia esagerando un po' in tutto; :x :x :x
sinceramente spero di sbagliarmi , ma temo che con la via intrapresa si rischia di finire o meglio di andare verso qualche cosa di molto poco piacevole per l'umanità ,
ma è un discorso difficile e mi fermo qui ;)
Giochiamo con i trenini e succederà quello che dovrà succedere , ciao Falco ammatassatissimo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Ciao Falco, probabilmente come dice il Giovanni, anche se io non ho intilotato il Topic "Dove va la N" di buona memoria ma,
"Dove stiamo andando?" io volevo risvegliare gli animi di noi modellisti (chi più chi meno abile) nello spiegare che potrebbe essere perfettamente inutile esercitarsi in elucubrazioni sullo sviluppo tridimensionale con dettagli di superfici complesse su di una semplice colonnina ricavata da un moto rotazionale attraverso l'impiego delle moderne tecniche, poi è ovvio che se uno intende fare del nostro "gioco" un modo per esercitare le proprie specifiche conoscenze è liberissimo di farlo "ci mancherebbe altro".
Solo per precisazione, non sono un grafico ma un Indusdrial Design, e di Mesh ne ho viste nascere e morire che basta negli ultimi 30 anni, e come sottolineavo nella mia precedente posso capire la necessità di utilizzare dette tecniche per risolvere problemi strutturali o di superfici complesse.....

Giancarlo

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
MessaggioInviato: 13/10/2016, 22:50 
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Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Tutto giusto. Ma quando il disegno veniva fatto usando la semplice assonometria si costruiva San Pietro, la Reggia di Caserta, poi gli aerei, le navi, gli strumenti chirurgici e tutto quanto costruito sino agli anni ottanta e che oggi ci circonda. In università ho imparato a usare righe, squadrette, compassi e qualche calcolo. Garantisco che tornitori e aggiustatori meccanici del laboratorio di "Costruzione di Macchine" non hanno mai avuto problemi con quei "disegnucci" che tramutavano in pezzi meccanici mettendoci dentro anche i nostri errori. Preistoria? Può essere, ma certamente quando la mia generazione e quella a questa successiva non ci saranno più, se dovesse succedere qualcosa di brutto, la vedo veramente nera.
Francesco

Parli con uno che fuma con la sinistra perché ha lavorato 30 anni al tecnigrafo, guarda che la tecnica non è altro che l'applicazione rapida dei concetti, e ti da modo di svilupparli.
I trenini andavano benissimo anche a molla, adesso non va più bene il 3 poli, ci vuole il 5 poli.
Io personalmente non uso il digitale a mia volta , preferisco il vecchio trafo.
Ciò non mi autorizza però, ne ci penso nemmeno, a dire a quelli che impazziscono sui decoder di lasciare i decoder a sky.
Tanto per fare analogia con la battuta sulle mesh.
Qui invece mi pare che si cerchi la rissa personale, cos'è, non mi è consentito di esprimere dei concetti perché risultano antipatici? Fatemi capire.
Il signor tale che mi ha iniziato qui la reprimenda (indiretta, e ciò NON mi è piaciuto affatto, mi piace parlare diretto) mi era venuto un giorno a fare le pulci sulle distanze di millesimi sul porfido che stavo disegnando, mentre fa allegramente uso di tegoli grossi almeno 4 volte il normale. Io sono stato abbastanza signore da non replicare, ma ora mi pare che si stia esagerando.
Ribadisco, nel digitale io per primo non entro, ma avrò sempre il buon gusto di non entrare nei topic a gamba tesa a dire di tornare alle pile.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
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Giancarlo Adami ha scritto:
io volevo risvegliare gli animi di noi modellisti (chi più chi meno abile) nello spiegare che potrebbe essere perfettamente inutile esercitarsi in elucubrazioni sullo sviluppo tridimensionale con dettagli di superfici complesse su di una semplice colonnina ricavata da un moto rotazionale attraverso l'impiego delle moderne tecniche

mi pareva di aver spiegato a sufficienza la questione della gradualità delle trame.
Questo è l'impianto che sto preparando per il test in stereolitografia. A facce ottimizzate a seconda del loro più conveniente dimensionamento. Peraltro da appurare poi sul campo, dato che non ho letteratura che affronti il tema in modo specifico e suggerisca dei valori. E non credo che esista perché dovrebbe essere specifica per ogni sistema. Ditemi un po' quanti poligoni dovrei gestire se non le avessi distribuite con un criterio a seconda delle esigenze di definizione, e non "come facilmente" si fa con la rivoluzione "in 5 minuti".


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Ultima modifica di Giovanni Seregni il 13/10/2016, 23:00, modificato 1 volta in totale.
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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
MessaggioInviato: 13/10/2016, 22:57 
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Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Tutto giusto. Ma quando il disegno veniva fatto usando la semplice assonometria si costruiva San Pietro, la Reggia di Caserta, poi gli aerei, le navi, gli strumenti chirurgici e tutto quanto costruito sino agli anni ottanta e che oggi ci circonda. In università ho imparato a usare righe, squadrette, compassi e qualche calcolo. Garantisco che tornitori e aggiustatori meccanici del laboratorio di "Costruzione di Macchine" non hanno mai avuto problemi con quei "disegnucci" che tramutavano in pezzi meccanici mettendoci dentro anche i nostri errori. Preistoria? Può essere, ma certamente quando la mia generazione e quella a questa successiva non ci saranno più, se dovesse succedere qualcosa di brutto, la vedo veramente nera.
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Beh! Semplice Francesco, ricominceranno tutto dal principio, con righe squadre e compassi :lol: :lol: :lol: tra l'altro io sono un sostenitore della tesi che prima di imparare ad utilizzare le moderne tecniche di progettazione sarebbe bene insegnare ai "nostri giovani Ingegneri" a ricavare qualsivoglia oggetto da un foglio da disegno bianco e non utilizzare i moderni "copia-incolla" :lol: :lol: :lol:troppo facile ;) ;) ;)

Giancarlo

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
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Giovanni Seregni ha scritto:
Parli con uno che fuma con la sinistra perché ha lavorato 30 anni al tecnigrafo, guarda che la tecnica non è altro che l'applicazione rapida dei concetti, e ti da modo di svilupparli.

Qui invece mi pare che si cerchi la rissa personale, cos'è, non mi è consentito di esprimere dei concetti perché risultano antipatici? Fatemi capire.
Il signor tale che mi ha iniziato qui la reprimenda (indiretta, e ciò NON mi è piaciuto affatto, mi piace parlare diretto) mi era venuto un giorno a fare le pulci sulle distanze di millesimi sul porfido che stavo disegnando, mentre fa allegramente uso di tegoli grossi almeno 4 volte il normale. Io sono stato abbastanza signore da non replicare, ma ora mi pare che si stia esagerando.
Ribadisco, nel digitale io per primo non entro, ma avrò sempre il buon gusto di non entrare nei topic a gamba tesa a dire di tornare alle pile.


Giovanni visto che dici che ti piace parlare diretto io non mi chiamo "tale" ma Giancarlo e non sono qui a scrivere per offendere nessuno e tantomeno per farne una questione "personale" , se leggi attentamente volevo esprimere il mio pensiero sul'impiego o meno di tecniche super raffinate per disegnare un qualsivolgia oggetto, TUTTO QUI.
E per quanto concerne il centesimo del tuo porfido io ho voluto solo farti osservare che secondo me la proporzione tra le fughe del porfido e le ruote della tua bellissima 2CV era sproporzionato, poi per quanto concerne le mie tegole io ho sempre accettato di buon grado tutte le varie osservazioni fatte dagli "amici" perchè personalmte mi piacciono e del fatto che non corrispondano alla realtà in scala non mi interessa assolutamente nulla e non mi sono mai arrabbiato con nessuno.

Giancarlo

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
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Insomma io ho spiegato e rispiegato i concetti che sto cercando di applicare su "una semplice rivoluzione", e tu mi riapri un topic apposta, mettendo insieme due polemiche già nate, ed è casuale e non una provocazione?
Piuttosto, vedi il mio post di risposta al tuo di apertura, in principio del topic, l'ho fatto con impegno per essere tecnicamente esauriente sulla questione da te sollevata.
Per cui ti prego di rileggerlo, capirlo, e piantarla di lanciar sassi e nascondere la mano che sei grande.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
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Giovanni Seregni ha scritto:
Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Francesco


Premesso che non fumo, il mio non era un attacco ma solo una considerazione. Non capisco quindi l'acredine della risposta. Non so se dire purtroppo o per fortuna, il mio lavoro e estremamente diverso da quello cui mi avrebbero dovuto portare gli studi di ingegneria nucleare ma conservo l'apertura alla tecnologia che è nella mia natura e che sui banchi ho coltivato, accettandone ammirato le evoluzioni. E' solo quando vedo usare un cannone per colpire una mosca che nascono le mie perplessità e mi sovvengo del fatto che una volta esistevano gli scacciamosche, molto economici ed efficienti. Tutto qui. - Francesco

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
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Stare sul tema, no eh? Non capisco io, perché sia stato aperto questo topic, per affermare l'inutilità presunta del lavoro altrui, e attendersi forse congratulazioni dall'interessato? Forse hai ragione tu, ma quale acredine acredine, avrei dovuto ignorare, invece che stare a dar di nuovo spiegazioni (poi regolarmente ignorate e glissate).
Oppure adeguarmi al suo linguaggio, "disegno così perché mi piace". Ma è un modo di esprimermi che non fa per me.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
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:P :P :P Ragazzi se posso, dato che nei forum di discussioni inutili e diatribe varie ne ho viste a sufficienza, il mio modesto consiglio è di non perdere il tempo alla tastiera ,ma Giocate Giocate Giocate e divertitevi; il tempo corre e gli anni passano veloci :oops: :oops: :oops:
Un'abbraccio dal Falco che torna a missile dai suoi fili e dal suo plastico , ciuff ciuff ciuff :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
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Francesco Falcone ha scritto:
:P :P :P Ragazzi se posso, dato che nei forum di discussioni inutili e diatribe varie ne ho viste a sufficienza, il mio modesto consiglio è di non perdere il tempo alla tastiera ,ma Giocate Giocate Giocate e divertitevi; il tempo corre e gli anni passano veloci :oops: :oops: :oops:
Un'abbraccio dal Falco che torna a missile dai suoi fili e dal suo plastico , ciuff ciuff ciuff :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Falco, hai perfettamente ragione, e con questo chiudiamo questa diatriba che si è protratta ben oltre le mie intenzioni, magari anche a causa di malintesi non intenzionali, ed approfitto per chiedere scusa a tutti i partecipanti per averli coinvolti.

Giancarlo

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 Oggetto del messaggio: Re: Ma dove stiamo andando?
MessaggioInviato: 14/10/2016, 17:48 
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Skype: mario.malinverno
Ottimo tutto bene quel che finise bene...
Grazie :D

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...


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