Ecco infine la definizione "quasi" finale dell'Aurelia. Ho rinunciato a farla scendere nel biellese, esiste solo in riviera. Diventava troppo tortuosa, invece così, tra gallerie, e bella in alto, potrò motorizzarla ed è lineare come al vero.
Con la scaletta per parcheggiare e scendere in spiaggia
In basso in diagonale a destra il trattino indica l'apertura dove il treno si vedrà passare in grotta ...

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Dopo aver letto Tutto Treno di ottobre sulla vecchia Liguria non potevo non cominciare a imbastire un punto critico.. ma non per il treno che passa bene, ma per l'aspetto del mare rispetto alla geometria delle rocce... saranno due calette, la spiaggia vera è più a sinistra... una villotta sarà trasformata e terrazzata a mare incastrata nelle rocce, sul tetto invece, il parcheggio privato con le catenelle, perché la copertura è calcolata a livello Aurelia. Dal parcheggio, scalette esterne per scendere ai due piani, e poi più giù nella spiaggetta tra le rocce... costruire in Liguria è una impresa anche al vero ....
Vabbé intanto mi rendo conto della tridimensionalità più che con mille disegni.
Tra le due calette, sotto, si vede la fascia di giunto in alluminio che per prima blocca e dà la posizione esatta a questa ala destra del plastico, rispetto al telaio centrale. dritto e lungo ... Intanto salgo con la parte fissa, in Depron. Però le aree sopra saranno delimitate da bordi vari di natura edilizia, in maniera di poter sollevare coperchi invisibili e accedere sotto alle parti sensibili. Anche l'interno grotta si stacca, è fissato dietro con il lego, che farà da incastro a tutti i pezzi mobili, coperchi compresi. Già ampiamente sperimentato...

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Mettendo a punto le quote mi è venuta un'idea pazza. Portare fino allo sfondo l'Aurelia, che tanto è alta e passa comunque sopra le due linee dell'entroterra, e sotto ficcarci un'altra stradina, tra il rilevato ferroviario e la montagna, come a Ospedaletti, che conosco passo a passo, era UN TEMPO, (malefici, oggi c'è una idiotissima ciclabile a lato spiaggia, al posto del rilevato demolito).
Vuol dire che tra la strada bassa e l'Aurelia potrei farci le case del paese. Le più antiche. Mi vien male a pensare a quanto lavoro ma mi attira molto...
anche se le due strade non faranno in tempo a congiungersi , al vero infatti si legano dopo il paese e la vecchia stazione, con una bella salita ripida ripida di quella bassa.

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Cos'è la riviera senza terrazze sul mare?
Ho rispolverato uno dei miei lavori in sospeso e tra poco provo anche io la stampa 3d.. son stato un po' frenato per due motivi.. uno perché ho bisogno di prove su prove e due perché attualmente sono su un pc inadatto e non posso certo dare disegni coi blocchi (nun me fido), ma sviluppati con tutti i poligoni che ne conseguono... cmq in un modo o nell'altro è arrivato il momento. Un po' di attesa ai passaggi al pc e preparerò il file completo di varie modulazioni ... semicircolari, dritte, a balcone. Ormai il balaustrino singolo è ottimizzato al massimo. Dovrebbe essere sui 6 mm di altezza. Anche se non perfetto il cemento si presta ad imperfezioni ...

cmq non è fatto certo con meshlab... mi serve solo a visualizzare e fare il check delle superfici

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e adesso sotto coi corrimani e basamenti ...

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ultimi controlli, ci siamo quasi
........ c'è ancora un errorino di mesh non continua su un pilastro ... mannaggia

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Stecca lineare finita
Pilastro adattato per consentire prosecuzioni anche perpendicolari dei balaustrini, con estetica quindi completamente rivista
più perni a 24 mm per un posizionamento preciso sul plastico.
Ora passo alla versione in curva, ma si può cominciare a far prove

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ed ecco il tondo a balconcino ...
speriamo in bene, in HO verrebbero di sicuro, vediamo in N

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Son curioso di vedere il risultato stampato



Certo che disegnare in 3D è facile...

Insomma, interessa anche a me la Stampa in 3D... ma è un Modellismo diverso...

il modellismo è modellismo, il mio obiettivo è di sondare le tecniche più adatte per la riproducibilità, la stampa 3d ha ancora grossi limiti se non a livello di stereolitografia, che è costosissima e viene usato a quanto mi dicono al momento per produrre i master. Ma nei manufatti in cemento può darsi che certe pecche siano interpretate come consumo materiale del cemento. La colonnina in sé dipende dalla rotazione di un profilo, io qui ho testato la mesh continua, mantenuta a un certo livello di definizione per capire come ne tiene conto la stampa. Voglio vedere come tratta i poligoni. Se avessi dovuto realizzarla per un rendering l'avrei costruita a vulumi addizionati e sottratti con gli operatori booleani e solidi dichiarati, in maniera da evitare l'uso dello smooth, che è un artificio grafico per arrotondare le viste ma non ha effetto sulla stampa 3D vera, qui ho fatto ragionamenti diversi sulle facce e sulla ottimizzazione dei poligoni mantenendoli scarsi, visto che se funziona dovrò utilizzarne a migliaia. Il 3d può essere facile o difficile, dipende da cosa si vuol fare.

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per spiegarmi meglio, a me interessa l'influenza della rete poligonale rispetto al prodotto che otterrò, oltre ovviamente all'oggetto in sé, per cui ho spinto al massimo l'uso pulito della superficie, mantenendo un'unica pelle chiusa e continua, evitando soprapposizioni, e cercando di mantenere la maglia in curva il più possibile omogenea e pulita. Così posso valutare che cosa mi può far nascere problemi ...
cmq se una cosa è facile .. molto meglio vuol dire che l'oggetto nascerà migliore ...

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Beh, non so come funziona la gestione dell'Oggetto Modellato in 3D col Cad ed inviato alla Stampamte 3D.

Col disegno tradizionale è la risoluzione della Stampante a definire i dettagli e l'accuratezza della Stampa, ma le linee nel Cad restano uguali.

Sinceramente, non credevo che bisognasse considerare la Mesh per elaborare i Modelli.

Si disegna e poi in base alla necessità si cambiano i parametri di visualizzazione della Mesh, con le Variabili Configurabili.
Un po' diverso è disegnare un oggetto, pensando al numero di facce sulla superficie...
Vabbè tanto la Stampante 3D non ce l'ho...

P.S. La colonna che ho fatto era un veloce esempio di come realizzare un oggetto... e sinceramente pensavo che fosse sufficiente inviarlo così alla stampante....

Inoltre l'immagine non è un Rendering, ma una normale visualizzazione di Autocad.... hai voglia fare Rendering, con Luci e Materiali...

Puo' darsi benissimo che il volume generato dalla stampante sia ripulito dal suo software da ridondanze, sovrapposizioni totali o parziali delle facce, vertici "aperti" o non coincidenti perfettamente, orientazione sbagliata della faccia, però io penso che sia i test che il lavoro siano da farsi nel modo più pulito possibile. Per il test perché così sai che non hai fenomeni estranei a inficiare il risultato, per il lavoro anche, è essenziale per qualsiasi procedimento di futuro edit o riuso del disegno. In più è inutile che mi trascini mega su mega di facce se poi la stampa non ne fa uso. D'accordo, potrei lavorare coi blocchi, ma i blocchi nelle conversioni spesso danno problemi, quindi li uso solo nella prima fase.
Sulla semplificazione della mesh, devo dire che preferisco decisamente farla da solo. E questo è stato il grosso del lavoro. Meshlab è forse il miglior prodotto di gestione delle mesh, ma la decimazione è poco "intelligente", perché è applicata costantemente, (a meno di scomporre l'oggetto, ma poi come "cuci" i bordi in modo pulito?) ma non è detto che questo produca il miglior risultato, anzi. I primi test li avevo fatti così, con la decimazione percentuale .. orrore nei particolari che andavano a ....., mentre le parti relativamente grandi e poco spigolate non erano abbastanza ottimizzate.

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Boh, me lo auguro...
è da pazzi mettersi a fare le facce a mano...
... quasi come fare Ante Giapponesi....

Ma no, è un concetto diverso. Le facce mica le faccio a mano, però le ho trattate con procedimenti manuali. Voglio dire, per esempio, sui perni sotto. Non ho aggiunto un cilindro a un cubetto. La mia mesh funziona diversamente. Ho raccordato le facce (semplificando le curve) del volume tra loro... oltre a essere intervenuto sulle proporzioni del tutto.
Ripeto, magari è inutile perché il software della stampa "fonde tutto" assieme .. ma io voglio controllare la shape, più passaggi sconosciuti lasci in produzione, meno la puoi perfezionare all'occorrenza...
In ogni caso è un procedimento che fai "una volta" per capire, soprattutto all'inizio, ... niente a che vedere col fare i modelli a mano uno per uno ...

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