Per un'oretta mi son dato a tutt'altro che finezze
Come previsto ho aperto la prima nicchia sul muro. C'è da dire che sto sistemando casa e il tutto muro compreso, sarà placcato in depron 9mm, isolamento portentoso. Comunque nella prima cameretta del forato (+ intonaco) ho ricavato i miei previsti 7 cm.
Attenzione che il forato è "di costa", se fosse posato normalmente ne avreste un paio in meno, a meno di non voler sfondare entrambe le camerette cosa che sconsiglio perché lo indebolite e rischiate di passare dall'altra parte.
Naturalmente c'era un tubo, però vecchio di metallo e bitume, abbandonato, dell'impianto elettrico di 2 secoli fa.
Entro sera pulire, dare una passata di gesso liquido per bloccare la polvere.. e si va avanti smettendo i panni del muratore
Comunque ho usato il trapano e non lo scalpello, a fori successivi, con sotto un sacchetto scocciato al muro si evita di far di casa un cantiere...
ps ..il disegno sbagliato non è un ripensamento .. era una cavolata che stavo per fare, scordandomi che il cappio è al piano terra e non sul piano in vista superiore

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Niente gesso per non perdere tempo una vita ad aspettare l'essicazione.
Primer forte per edilizia in centro ai lati per bloccare la polvere e, su quei punti, Glutolin (colla apposita per il Depron, tipo vinavil ma in forma di stucco) per incollare subito una lastrina di Depron curvata in forma col nastro di carta. Domani incollo spicchi di top e di base, riempio di stucco i vuoti, e comincio da qui a placcare la parete, rifinendo la nicchia.
E finalmente ho la quota millimetrica per fissare il telaio generale... anzi, agganciare perché tutto sarà smontabile per lavorarci ovunque.

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Ho appena finito tirando moccoli il cappio destro, e devo confermare che il binario Piccolo non è più quello di una volta. Pur disegnato al millesimo, al montaggio non tutto torna, soprattutto la geometria dichiarata dei deviatoi. Comunque con qualche aggiustamento direi che ci siamo.
Ora mi attanaglia un dubbio atrocissimo. Ho previsto, su tratte ASSOLUTAMENTE DRITTE e BREVI, dell'ordine del metro e mezzo, la pendenza del 3 per cento. Ci sto comodo per le linee, però vorrei evitare acrobazie con le strade davanti ai Magazzini Raccordati, dove il ferro deve risultare alto. Morale, secondi voi è proprio un peccato mortale se passo a una pendenza del 3,5 ?
Io credo che la mancanza di curve, sono sempre dritto come su una ferrovia vera, mi regali un po' di sicurezza e potenza. Credo non ci siano proprio confronti tra il mio 3 per cento in linea e quello, che so, di una elicoidale, dove tutti i carrelli lavorano sul fianco... ad occhio la resistenza data dagli attriti dovrebbe crescere penalizzando il motore di almeno un terzo ..

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Mah, per la pendenza non farò altro che fare delle prove pratiche sulle rampe. Sono innestate come elementi dritti e non devo improvvisare cose complesse per testarle.
Comunque, dopo 20 anni che non pensavo a un plastico di una certa dimensione sono quasi emozionato ... mi perdoni chi è abituato a ben altri tracciati, ma son contento di come è venuta la parte destra bassa del mio plastico passerella (quasi ... perché un po' di manovre si potranno fare).
Questa parte sarà tutta nascosta e decapottabile, salvo il trattino di linea che porta l'EAOS. Quella si vedrà dall'apertura delle grotte delle rocce sul mare. Una galleria in parte naturale, come esiste sul confine francese. E meno male che sono andato a rovescio come in genere nelle mie cose. Il telaio che vien dopo il piano è una conseguenza fortunata. Così saprò evitare tutti i punti critici dei collegamenti e dell'eventuale cambio deviatoi (non sono mai incollati, né loro né la tratta più prossima, almeno da un lato del loro ferro, in modo che tagliando due scarpette tutto si sfili comodamente.
Ho saldato tra loro solo i binari continui e senza attributi particolari. Cablaggio su contatti removibili, non voglio massacrare a colpi di saldatore. Eventualmente una volta reso tutto testato, funzionante e soprattutto corretto, una toccatina di stagno, qualche cavolata nascosta ci sarà di certo.
L'alluminio in mezzo montato a U ha una utilità relativa e contingente, il Depron si mantiene rigido.
Poi mi terrà un po' in ordine i cablaggi. Che farò domani.. ora c'è da riordinare...

PS. L'inizio della linea a mare come vedete è serrato. E' fatta come le linee reali, senza allargamento modellistico perché tanto non serve non avendo curve, ed è una tratta a due vie che ho già, e che dovrò ricuperare ... sul lato sinistro del pannello si esce dalla galleria .. con un po' di curva che sulle carrozze sarà visibile e mi scoccia alquanto... ma lo spazio è quello che è..

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Intanto, al piano sopra, che sarà Peco, sto studiando la piccola stazione della tipologia Novara - Biella..ci sarà posto per FV, magazzino, e servizi ... e un po' di case e orti.

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Una domanda: perchè sopra peco e sotto fleishmann?

Per tantissime ragioni, sulla parte nascosta, ci sono abituato e lo considero più robusto, avendo la base di supporto. Ed è anche più facile da incollare, e da provare a imbastire.
Questo riguardo ai binari tradizionali senza massicciata, a volte ho usato il Roco e so com'è, con le traversine singole. Comunque questo tracciato non avrei potuto farlo se non con il Piccolo, il Peco non ha il R 1 e i deviatoi così stretti...
Però devo dire che una volta era molto preciso, ora no.
Ferro, oltre che nella intera fornitura di una curva di cui scrissi su un topic, di fornitura totalmente sballata, mai molto preciso. Rispetto alla base il ferro ha dei dentro e fuori che molto spesso che ti costringono a ritoccare uno dei due elementi o col martelletto per farlo scorrere, o facendo taglietti sulla plastica altrimenti il ferro non tocca bene.
Poi credo che le teste vengano tranciate in modo diverso da un tempo, il ferro a volte è leggermente schiacciato. Un tempo li intestavi e parevano un tutt'uno.
Comunque mi va bene perché è robusto nell'insieme.
Non è però escluso che la parte sinistra me la ridisegni prima con l'effettiva geometria dei deviatoi, è assolutamente diversa da quella dichiarata.
Non di tanto, ma essendo proprio la direzione della deviata a variare ti sballa. E' come se invece che in deviata destra o sinistra fossero leggermente a Y. Se monti una parte non ti accorgi, ma se devi chiudere un giro disegnato ti accorgi eccome...
PS.non ho usato flessibile perché usando raggi minimi per me è assolutamente sconsigliabile, un piccolo errore di curvatura perché una parte della curva si piega di più e l'altra di meno, sembra che vada bene, ma sei fritto.

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Ecco qui, visto che volevo approfondire, per sistemare l'altra metà del progetto non ancora posata, l'ho fatto.
E' notevole la differenza, parrebbe che l'abbiano fatto per farci stare la massicciata dei binari che si devono intestare a proseguio e in deviata.
L'errore è notevole... la geometria mica è una opinione.. raggio 43 cm con angolo 15°, confronto tra disegno e deviatoio prodotto reale.

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Ecco qui, potrei partire da una mia foto per ricavare calcoli più certi, ma anche con l'immagine dal web che ho utilizzato il deviatoio mi torna come proporzioni tra lunghezza e scartamento, quindi è abbastanza preciso.
Morale, il raggio effettivo in asse binario è 37 cm, e non 43 come indicato negli schemi.
Però i 15 gradi che determinano la fine della curva hanno il centro dell'arco a 43, altrimenti si esaurirebbero troppo presto, come si vede dal segmento in diagonale che parte dal centro del raggio 37 effettivo.
Sembra una sciocchezza ma bisogna tenerne conto...

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Test del vituperato R1 45°, ciascuno intervallato con un 15° R2.
Ho usato ciò cui tengo far circolare in Riviera
Con un carrello a gancio esteso e uno no, intervallati come da sistema RR, non si toccano.
Ricordo a chi non lo sapesse che con due ganci non estesi, ma entrambi accorciati, non si può agganciar le carrozze neanche sul binario dritto, è un sistema o da intervallare o da usare "al largo" su entrambe le carrozze.
Me lo aspettavo, comunque ora ho la certezza, rimane circa un mm. di garanzia ...
Chiaro che non parlo di estetica, qui siamo in zona nascosta, ma solo di funzionamento ...

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Prima di tornare alle cure dell' ETR sto iniziando a tracciare (praticamente sopra la grotta-galleria-finestra sul mare) il pezzo di Aurelia che gira a tornante, con una sua piccola galleria che nasconderà la bretella di sostegno. Insomma tribolo un po' con le quote, già assegnate al ferro fin dal principio, ma ancora libere a piacere per il resto.
Mi piacerebbe poter muovere gli automezzi, ma non so se esistano uno o più sistemi da adottare, cosa sia il meglio, e quanto spazio necessitino "sottoplancia", cioè sotto la quota stradale... anche se di spazio ne ho, e la strada (che sarà parzialmente decapotabile dal plastico) evito di farla passare sopra i punti sensibili (deviatoi) del piano nascosto sottostante.

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Non è semplice visualizzare le strade e i percorsi, e non ci penso proprio a disegnarlo in 3d, troppo lavoro per poi non poter comunque toccare con mano. per cui, siccome voglio essere certo della resa, prima di seguitare con l'altro lato, teoricamente gemello come impostazione, mi creo dei "capisaldi" delle quote, che mi aiutino a figurarmi il movimento del paesaggio .. del resto dicono proprio, e hanno ragione, che lo sviluppo della Liguria è in verticale... brutte notizie per l'idea della strada motorizzata. Ho scoperto che i due sistemi automobilistici hanno uno 15 cm di raggio, e 12 cm l'altro. Troppo per ciò che devo realizzare. Le auto svoltano in 3-4 metri tranquillamente, coi sistemi commerciali saremmo oltre i 20 metri .. no, non ci siamo. Se non mi inventerò qualcosa l'Aurelia avrà le macchine dei bagnanti in sosta in fila .. come del resto capita. O capitava negli anni andati che mi piace di più rappresentare ...
Questo è l' "interno grotta", ancora da opacizzare e sporcare abbondantemente quando sarà asciutto... in pennarello il taglio che farò nella montagna che scenderà di più, qui il piano è ancora intero. Un punto fisso, in teoria la strada passerebbe altri due cm sopra l'angolare in alluminio, per arrivare poi giusta in alto sopra le line interne nascoste, ma così potrò provare in carta l'effetto, una volta fatto un altro paio di punti fissi ...

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Certo che il reale che mi ha ispirato è ben più grandioso, ma ci devo far stare un mucchio di cose. Qui c'è la vera grotta e il vero altipiano sopra.. che dovrò cercare di alzare il più possibile, zona Biella vicinissima permettendo ... che potrei forse alzare un po'. Devo vedere quanto il treno ci potrebbe entrare in trincea, cioè alzando in realtà il paesaggio...

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In essicazione... mancano ancora, in ordine di apparizione: un paio di condotte fissate alla roccia, diagonale bianca (da sporcare), poverizzazione leggera a spruzzo della ruggine sulla parte bassa. Il ballast sarà posato infilandolo dopo che l'avrò fissato al plastico...
Posto la foto così poi se insistendo lo rovino piango un po'
I bordi sono scuri perché in realtà saranno coperti e inclusi nella montagna, questo è anche il motivo per cui ho contrastato molto... la luce deve come riflettersi come nel buio ...

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Non ho capito di questo passo quando finirò il plastico , dovrei davvero fare il pensionato .. comunque l'interno grotta è pronto.. intanto però sto dettagliando il progetto ...

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