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Plastico di Fulvio
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Autore:  Fulvio Collodi [ 10/02/2024, 19:52 ]
Oggetto del messaggio:  Plastico di Fulvio

Vi presento il mio piccolo plastico su cui ho appena terminato di fissare i binari e testato la circolazione dei rotabili.

In uno spazio compatto e predefinito (164x88) lo scopo era di ottenere, in un ambiente collinare italiano epoca IV-V, la circolazione contemporanea di 3 treni diesel (loco con max 3-4 carrozze non lunghe), anche a scapito del realismo e minimizzando le manovre. Per questo motivo, pur divertendomi, ho impiegato mesi a realizzare il tracciato che finalmente ritengo abbia tutto ciò che mi soddisfa.

Sono comunque consapevole che tanti tra voi storceranno molto la bocca nel vedere troppi binari, tante curve soprattutto strette (principalmente R2, R1 e poche R3) e scambi con comandi a vista. Buona parte delle curve in realtà saranno nascoste (nella foto i tratti NON colorati). In particolare nel quadrante in alto a destra ci sarà una copertura rimuovibile che ospiterà un piccolo borgo "storico". Pertanto resterà a vista la parte bassa dell'anello ed il ponte in curva. Questo sovrasta una piccola gola terminante con tunnel. Ci sarà un'altura con galleria anche per le curve nell'angolo in alto a sinistra.
Considerando le incompetenze resta fondamentale la semplicità della realizzazione tecnica del progetto

Riepilogo le principali caratteristiche:

- Digitale DCC con z21 Start e multimous. Sarà utilizzato solo.per muovere indipendentemente le loco e per azionare gli scambi ancora da digitalizzare con obsoleti decoder Arnold S4. Non previsti segnali, retroazioni, linea aerea, sinottico ecc...
- misure 164x88
- base su piano in pioppo spesso 1 cm e struttura in polistirolo EPS / XPS.
- 3 livelli, il primo a 0-2 cm, il secondo a 5, il terzo a 11.
- lunghezza tracciato 20,7 metri, armamento Fleischmann, no flessibili.
- tracciato con 3 linee interconnesse di cui una con variante.
- 13 scambi elettrici
- pendenze talvolta superiori al 3%, ma non mi risultano mai superiori al 4%. Ad ogni modo le loco non indugiano nelle partenze in salita e le percorrono agevolmente anche a velocità minima trainando addirittura 3 carrozze + 9 vagoncini merci. Solo una BR110, più da manovra e molto leggera, patisce queste situazioni nel mio caso estreme.
- piano fissato su 1 lato con cerniere, sollevandolo c'è un vano centrale 50x86x15 con base rimuovibile.

Attendo vostri commenti, ma essendo neofita non infierite troppo. :shock: Per me è già stata una grande soddisfazione veder muovere gli aghi di ogni scambio in un test provvisorio. :D

Allegati:
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Autore:  Fulvio Collodi [ 10/02/2024, 19:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Prossimi passi:
- creare sostegni per i ponti in quanto al momento proprio irrealistici. Quello in curva non è semplice.
- digitalizzare con impianto definitivo gli scambi. Li ho solo testati ad uno ad uno, ma avrò bisogno dei vostri suggerimenti per aggiungere il secondo e terzo S4.
- alimentazione: il punto di contatto è unico e ho prestato la massima cura nella posa dei binari, senza flessibili. Testando contemporaneamente 3 loco anche a velocità minima non ho notato problemi di captazione. Mi ha però spaventato in tal senso un Vs. thread.
- Non so se dotare la z21 di WiFi. Difetti di questa soluzione?

Autore:  Giacomo Spinelli [ 10/02/2024, 20:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

In primis il tracciato deve soddisfare te, quindi sì, magari tanti binari un po' affollati, curve strette ecc ecc, ma alla fin fine niente di che... per i comandi dei deviatoi a vista piano piano sei sempre in tempo a riposizionarli. Per il digitale non posso darti consigli, io per impianti piccoli non lo ritengo necessario, ma questo è un vecchio argomento di "accese" discussioni qui sul forum (puoi andare a vederti i trehad relativi... :lol: ). Però mi sento di darti un consiglio, valido a prescindere dal tipo di alimentazione applicata... prevedi più punti di alimentazione lungo il tracciato, anche uno ogni metro, metro e mezzo lineare... avrai molti meno problemi in futuro...

Autore:  graziano cucchi [ 11/02/2024, 1:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Ciao Fulvio,
ho letto "no flessibili"

Da veterano, i flessibili hanno dei vantaggi :
- Costano meno
- Non sei vincolato a nessun raggio.
- Riduci di molto i rischi di ossidazione delle scarpette.

Autore:  Francesco Arone di Valentino [ 11/02/2024, 2:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

graziano cucchi ha scritto:
Ciao Fulvio,
ho letto "no flessibili"

Da veterano, i flessibili hanno dei vantaggi :
- Costano meno
- Non sei vincolato a nessun raggio.
- Riduci di molto i rischi di ossidazione delle scarpette.


Vero, ma collegare due flessibili in curva, qualche problema lo crea. - Francesco

Autore:  Roberto Macchi [ 11/02/2024, 9:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Francesco Arone di Valentino ha scritto:

Vero, ma collegare due flessibili in curva, qualche problema lo crea. - Francesco


Ma quale problema?
Basta adottare qualche accorgimento e l'eventuale problema si risolve. E intanto si impara.
Dopo di che si trae vantaggio dai minori punti di connessione (con minori cadute di tensione) e dalla miglior scorrevolezza dei rotabili.

Autore:  Giancarlo Adami [ 11/02/2024, 10:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Roberto Macchi ha scritto:
Francesco Arone di Valentino ha scritto:

Vero, ma collegare due flessibili in curva, qualche problema lo crea. - Francesco


Ma quale problema?
Basta adottare qualche accorgimento e l'eventuale problema si risolve. E intanto si impara.
Dopo di che si trae vantaggio dai minori punti di connessione (con minori cadute di tensione) e dalla miglior scorrevolezza dei rotabili.

Assolutamente d'accordo, solo flessibili anche nelle curve tutto più semplice, e se li ha impiegati "un imbranato" come il sottoscritto il risulato è certo :lol: :lol: :lol:

Giancarlo

Autore:  mario mancastroppa [ 11/02/2024, 10:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Bell'impianto!

Autore:  Mario Malinverno [ 11/02/2024, 11:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Francesco Arone di Valentino ha scritto:
graziano cucchi ha scritto:
Ciao Fulvio,
ho letto "no flessibili"

Da veterano, i flessibili hanno dei vantaggi :
- Costano meno
- Non sei vincolato a nessun raggio.
- Riduci di molto i rischi di ossidazione delle scarpette.


Vero, ma collegare due flessibili in curva, qualche problema lo crea. - Francesco

Saldo i due tratti prima di posarli, saldo le scarpette.

Autore:  Antonio Omodeo [ 11/02/2024, 12:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Concordo anch'io sull'uso di flessibili, anche se i miei 30 meri di binari Roco degli anni 90
avranno bisogno di una bella pulizia. Praticamente sono talmente sporchi e ossidati che
dovro' rettificarli.

Stando molto attenti secondo me si possono collegare tra di loro, senza problema, trovo
piu' complicato posare in curva 2 binari paralleli, dove l'interasse deve rimanere sempre costante.

Comunque tornando al plastico di Fulvio, lo trovo molto interessante considerando anche lo spazio a
disposizione, e' un piccolo impero. 8-)

Autore:  Francesco Arone di Valentino [ 11/02/2024, 14:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Roberto Macchi ha scritto:
Francesco Arone di Valentino ha scritto:

Vero, ma collegare due flessibili in curva, qualche problema lo crea. - Francesco


Ma quale problema?
Basta adottare qualche accorgimento e l'eventuale problema si risolve. E intanto si impara.
Dopo di che si trae vantaggio dai minori punti di connessione (con minori cadute di tensione) e dalla miglior scorrevolezza dei rotabili.


Risolvere un problema non significa annullarlo. Il problema si verifica a centro curva, con raggi inferiori a 400mm e con binari piuttosto rigidi, tipo FL con massicciata. La soluzione di Mario (saldatura delle scarpette), è la classica, ma spesso mi è capitato di dover mettere qualcosa per evitare la cuspide e mantenere costante la curvatura. Un'altra soluzione consiste nel far cadere la giunzione in centro curva e interporre un brevissimo tratto rettilineo. Una terza è quella di far finta che tutto va bene come, devo dire, spesso ho visto. Se poi i treni deragliano, è colpa del modello. - Francesco

Autore:  Roberto Macchi [ 11/02/2024, 15:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Risolvere un problema significa che il problema non c'é più.
Il mio plastico è stato realizzato interamente (inclusi i deviatoi) con flessibili e non riscontro nessun deragliamento.

Allegati:
2014-06-11_000359.jpg
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Autore:  Francesco Arone di Valentino [ 11/02/2024, 17:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Roberto Macchi ha scritto:
Risolvere un problema significa che il problema non c'é più.
Il mio plastico è stato realizzato interamente (inclusi i deviatoi) con flessibili e non riscontro nessun deragliamento.


Vedo che le foto ti smentiscono: i tuoi binari sono incollati e vincolati dalla massicciata. Anche questo è un sistema per risolvere il problema. Per la cronaca: i problemi si risolvono e il trovare la soluzione non significa annullarli. Ognuno risolve i problemi in funzione delle proprie esigenze, sarebbe troppo bello potere annullare certi problemi, giusto per non fare esempi: la convivenza. - Francesco

Autore:  graziano cucchi [ 11/02/2024, 19:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Roberto Macchi ha scritto:
Risolvere un problema significa che il problema non c'é più.
Il mio plastico è stato realizzato interamente (inclusi i deviatoi) con flessibili e non riscontro nessun deragliamento.


Bravo Roberto, modellismo allo stato puro :D :D :D

Autore:  Fulvio Collodi [ 16/02/2024, 21:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Plastico di Fulvio

Grazie per i commenti ed i consigli, tutti apprezzati. Sono anche rimasto piacevolmente sorpreso che qualcuno abbia ritenuto l'impianto molto interessante o addirittura bello.

Faccio alcune precisazioni. Sin dall'inizio dello scorso anno l'obiettivo stabilito era, tra impegni lavorativi ed altri, di trarre divertimento nel giocare con un plastico ed ancor prima nel crearlo. Per la creazione dovevo però anzitutto considerare le mie lacune sia teoriche che pratiche. Per le prime, pur avendo un'enormità ancora da imparare, applicandomi ho appreso (forse) una base minima; per le seconde invece sono ancora prossimo allo zero. Infatti l'utilizzo per voi scontato di strumenti quali saldatori, dremel, seghetti alternativi ecc... per me non è affatto banale. Ciò non significa che non imparerò mai ad usarli, la volontà non manca, ma spiega il perché abbia preferito soluzioni quali un unico piano a due moduli, strutture principalmente in EPS/XPS al legno, il digitale all'analogico, i binari standard ai flessibili... In sintesi la semplicità è sempre stata prioritaria affinché tutta la realizzazione potesse essere alla mia portata.

Essendo un plastico da principiante le mie esigenze sono forzatamente modeste, ma mentirei non confidassi in un risultato dignitoso... Lo considero anche propedeutico per un eventuale successivo progetto un po' più ambizioso in garage, pertanto qualsiasi vostro suggerimento sarà sempre benvenuto, sia per il presente che per il futuro.

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